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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse. Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori. Grazie a tutti per la collaborazione
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Autore |
Discussione |
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JOANNES MIKAELI
Utente Super
Città: Arluno
Prov.: Milano
16006 Messaggi Flora e Fauna |
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Tiraxiatu
Utente Senior
Città: Palermo
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
1314 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 novembre 2011 : 19:14:54
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Ahi ahi! Questa è alloctona: Trachemys scripta elegans |
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orsobblu
Moderatore
Città: Camorino (Svizzera)
7289 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 06 novembre 2011 : 19:31:10
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Ce n'è un'altra che sta affiorando.
Ciao!
Alessandro (orsobblu)
"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat) Link |
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 novembre 2011 : 20:18:37
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| Messaggio originario di orsobblu:
Ce n'è un'altra che sta affiorando.
Ciao!
Alessandro (orsobblu)
"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat) Link
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Bravo ! Si vede a sinistra la capoccetta...
Mauro |
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JOANNES MIKAELI
Utente Super
Città: Arluno
Prov.: Milano
16006 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 06 novembre 2011 : 20:46:06
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Purtroppo le lanche del Ticino sono piene di queste tartarughine da "casa" liberate quando diventano troppo grosse che alla fine sopraffanno la specie autoctona . La specie postata proviene dagli USA?
Giovanni |
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Mauro Grano
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
3855 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 novembre 2011 : 20:51:20
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| Messaggio originario di JOANNES MIKAELI:
Purtroppo le lanche del Ticino sono piene di queste tartarughine da "casa" liberate quando diventano troppo grosse che alla fine sopraffanno la specie autoctona . La specie postata proviene dagli USA?
Giovanni
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Yes ! Anni fa erano commercializzate come tartarughe della Florida.
Mauro |
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Ester Lux
Utente Senior
Città: Scandicci
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
879 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 07 novembre 2011 : 16:52:28
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Il loro impatto non credo sia esiziale.... credo anche che non sopravvivno all'Inverno per aolcuni non sono manco riproduttive... ma alcora ci sono teorie conflittuali se si riproducano o no...
Esther Ubi Lux Animadvertit Tenebra Projecit |
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orsobblu
Moderatore
Città: Camorino (Svizzera)
7289 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 07 novembre 2011 : 18:11:27
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| Messaggio originario di Ester Lux:
Il loro impatto non credo sia esiziale.... credo anche che non sopravvivno all'Inverno per aolcuni non sono manco riproduttive... ma alcora ci sono teorie conflittuali se si riproducano o no...
Esther Ubi Lux Animadvertit Tenebra Projecit
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Non so se entri in competizione con altre tartarughe. Qui temo che la scomparsa della tartaruga palustre europea sia da addebitare soprattutto alla scomparsa del suo habitat. Sopravvivono comunque all'inverno, eccome. Qui vicino a casa c'è un piccolo stagno dove si trovano una dozzina di queste bestiole. In inverno lo stagno gela e i ragazzini ci pattinano sopra. Ai primi tepori le tartarughe ricompaiono. Non credo che si riproducano: non ho mai trovato tartarughine.
Ciao!
Alessandro (orsobblu)
"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat) Link |
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betalfa
Utente V.I.P.
Città: Berluskonistan
Prov.: Estero
431 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 novembre 2011 : 18:28:01
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Ne avevamo già discusso qui
Link Link
L’impatto dei gruppi di Trachemys sull’ambiente, nel breve e nel lungo termine La presenza di una specie di testuggine alloctona negli ambienti umidi italiani ha posto il problema di stimare l’impatto degli individui sull’ambiente, nonché di verificare la capacità di reclutamento dei gruppi, per stabilire se le popolazioni eventualmente insediatesi siano in grado di mantenersi nel tempo.
Riproduzione Dai dati noti si evince che le testuggini dalle guance rosse sono in grado di riprodursi con successo solo in condizioni di buona stabulazione in cattività. Casi di schiuse sono noti anche per condizioni di semi-allevamento (ovvero con assenza di predatori e disponibilità costante di cibo), anche se nel clima mediterraneo la maggior parte delle uova si disidrata prima della nascita dei neonati (Ballasina 1995). In Lombardia le limitate fasi di corteggiamento osservate, il rinvenimento di sole uova sterili e l’assenza di ritrovamenti di neonati (Agosta & Parolini 1999) supportano l’ipotesi di incapacità delle testuggini dalle guance rosse a mantenere nel tempo una popolazione. Lo scarso successo riproduttivo è stato verificato anche in Italia Centrale (Luiselli et al. 1997). In condizioni semi-naturali in Piemonte si è osservato che alcune femmine sono in grado di deporre uova fecondate, ma queste ultime raramente si sviluppano fino alla nascita del neonato (Scocozza 1999/2000). Il reclutamento dei piccoli è risultato così esiguo da non essere sufficiente al mantenimento del gruppo nel tempo (Piovano & Giacoma 1999). Esiste comunque la possibilità che in aree ed in anni climaticamente favorevoli possano verificarsi nascite e reclutamenti di giovani (Piovano & Giacoma 1999). Competitività con Emys orbicularis (L., 1758) Emys orbicularis è l’unica specie italiana di testuggine palustre. A causa del declino delle sue popolazioni dovuto a fattori antropici, essa compare nell’Allegato II “Specie di fauna rigorosamente protetta” della Convenzione di Berna, ratificato in Italia con la legge n. 503 del 5 agosto 1981. Trachemys scripta elegans appare ecologicamente più competitiva rispetto a Emys orbicularis (ad esempio, il range di temperature alle quali gli individui sono attivi è più ampio). Si è pertanto ipotizzato che il rilascio di esemplari di Trachemys in ambienti colonizzati da Emys orbicularis fosse potenzialmente negativo. Evidenze di effetti negativi dovuti all’interazione di Trachemys con le popolazioni locali di Emys sono state raccolte in Francia (Dupre 1995). In Italia è stato ipotizzato che Emys possa venire danneggiata nella competizione per le aree di basking qualora Trachemys sia presente con densità elevate (Gianaroli et al. 2001). Nel nostro Paese non sono ancora disponibili studi esaustivi e conclusivi sull’argomento. I casi in cui gli esemplari delle due specie convivono appaiono fortunamente sporadici. La gran parte delle testuggini alloctone viene abbandonata in ambienti fortemente antropizzati, alterati o artificiali, non abitati da Emys orbicularis (Ferri 1999b). Peraltro alcuni autori ipotizzano che la scomparsa di Emys orbicularis dal Lago Angitola in Calabria sia attribuibile alla presenza di una consistente popolazione di T. s. elegans (Tripepi & Aceto 1999, Tripepi & Sperone 2002). Atti del Convegno Nazionale 127 Alimentazione e predazione I giovani seguono una dieta prevalentemente carnivora, mentre gli adulti sono onnivori opportunisti (Clark & Gibbons 1969). L’osservazione dei contenuti stomacali di adulti e subadulti di 8 sottospecie di Trachemys scripta ha rivelato una dieta estremamente varia (Parmenter & Avery 1990). Gli unici vertebrati compresi sono risultati pesci, tranne nel caso di T. s. troostii, che si nutre anche di uova di anfibi e di girini.Dalle analisi bromatologiche condotte su due gruppi di Trachemys presenti in ambienti fortemente eutrofizzati privi di piante acquatiche è emerso che il 40% del cibo era costituito da insetti rinvenuti sulla superficie dell’acqua (in particolare Coleotteri, Ditteri, Emitteri, Imenotteri), il 20% da vegetali, il 16% da alimenti di origine antropica,il rimanente da frammenti legnosi, di plastica, peli di mammifero e sassi (Agosta & Parolini 1999). Sia in Piemonte che in Lombardia sono stati osservati casi di necrofagia, mentre non sono stati registrati casi di predazione o di aggressione diretta alla piccola fauna simpatrica, ad esempio a pesci e pulli di Rallidi e di Anatidi (Agosta & Parolini 1999, Piovano et al. 2001). Il rilascio in natura di un ingente numero di esemplari di Trachemys scripta elegans si riflette principalmente in una maggiore predazione a carico degli invertebrati acquatici e delle piante acquatiche, molte delle quali già minacciate dall’inquinamento e dalla scomparsa degli habitat più idonei alla loro crescita. È nota altresì la funzione di spazzini che le testuggini dalla guance rosse svolgono nei confronti di carcasse e di vertebrati acquatici malati, mentre non sono ancora stati pubblicati studi esaustivi e conclusivi sul tipo di interazione (positiva, negativa o nulla) con le specie dell’erpetofauna italiana. In Olanda non sono state evidenziate interazioni negative con la fauna autoctona(Bruekers & Keijlen 1999).
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Modificato da - betalfa in data 07 novembre 2011 18:31:36 |
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