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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
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 Chalcolestes...viridis (?)
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lucrezia
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Inserito il - 10 ottobre 2011 : 23:54:06 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia  Latitudine e Longitudine 45.5214345, 9.5896785 clicca per visualizzare la mappa Google dal Satellite

Fotografata stamattina ai bordi di un laghetto alla periferia della città.
Penso Lestes per via degli occhi...ma non sono riuscita a capire bene come sono messe le famose cellule discoidali e soprattutto non mi ha aiutato lo pterostigma che è lungo, direi,3 cellule( e non 2 come nei Lestes).
Insomma, mi serve aiuto.
Per quanto riguarda il colore penso fosse sfarfallata da poco perchè era di un grigio verdastro e le ali non mi sembravano in gran forma). Era piccola e molto sottile.
Ciao
Lucrezia
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Modificato da - vladim in Data 25 luglio 2016 08:30:19

lucrezia
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Inserito il - 10 ottobre 2011 : 23:58:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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lucrezia
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Inserito il - 10 ottobre 2011 : 23:59:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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lucrezia
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Inserito il - 11 ottobre 2011 : 00:00:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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chiandet
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Flora e Fauna

Inserito il - 11 ottobre 2011 : 00:04:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao
Sicuramente un Lestes,
credo un Lestes viridis, ma aspettiamo i veri esperti.

Ivan
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MaggieGrubs
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Inserito il - 11 ottobre 2011 : 00:09:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao
a me sembrerebbe un maschio di Lestes viridis (disegno a dente sul torace, pterostigma giallastro, assenza di pruinosità blu) però non ti so dire delle celle discoidali o quante celle deve essere lungo lo pterostigma, sorry
Alida
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MaggieGrubs
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Inserito il - 11 ottobre 2011 : 00:10:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
oops non avevo visto la risposta di Ivan
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lucrezia
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Inserito il - 11 ottobre 2011 : 20:25:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie mille sia ad Alida che a Ivan.
Oggi mi sono fermata nello stesso posto , tanto per dare un'occhiata e... praticamente sullo stesso rametto c'era un altro Lestes. Peccato che non mi sembri dello stesso sesso, se no,a torto o a ragione, mi sarei convinta che era lo stesso...
Ciao
Lucrezia
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lucrezia
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Inserito il - 11 ottobre 2011 : 20:27:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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MaggieGrubs
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Inserito il - 11 ottobre 2011 : 20:31:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Lucrezia
quello di ieri era un maschio, questa è una femmina. Magari li vedi anche deporre le uova in tandem, su rametti vivi, come è successo a me la settimana scorsa.
Alida
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lucrezia
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Inserito il - 11 ottobre 2011 : 22:18:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di MaggieGrubs:

Ciao Lucrezia
quello di ieri era un maschio, questa è una femmina. Magari li vedi anche deporre le uova in tandem, su rametti vivi, come è successo a me la settimana scorsa.
Alida

Domani appena posso ci passo di nuovo! Tra l'altro quest'ultima - che solo dopo ho capito essere una femmina - ogni tanto muoveva l'addome verso l'alto inarcandolo. Avrei dovuto sospettare qualcosa... Ma scusa, si accoppiano e depongono le uova adesso, all'inizio della stagione fredda? E poi?In che forma svernano?
Ciao Alida e grazie
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MaggieGrubs
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Inserito il - 12 ottobre 2011 : 08:51:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Lucrezia, non ti so rispondere. E' la stessa domanda che mi sono fatta io nel mio post (Link).
Ho letto di pre-larve che cadano/vanno in acqua e 'subito' si trasformano in larve. ma questa spiegazione in realtà non spiega proprio niente!
Spero che adesso che è tornato, Maurizio trovi un po' di tempo per dirci qualcosa!!!
Intanto in bocca la lupo!!!
Alida

Modificato da - MaggieGrubs in data 12 ottobre 2011 08:52:18
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MaggieGrubs
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Inserito il - 12 ottobre 2011 : 13:04:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che rimbambita che sono. non avevo pensato di cercare in Corbet e Tillyard:


CORBET - A BIOLOGY OF DRAGONFLIES (1962)
Postponed hatching as a means of drought resistance is found also in Lestidae and Aeshnidae of temperate regions (...). In several species the eggs are laid in vegetation or trees near or over- hanging the water. In Lestes viridis the prolarvae hatching in spring drop into the water, or if they land first on vegetation they try to jump into the water by making skipping movements (see p. 46). Doubtless much the same process occurs in the other species. Archilestes grandis, for example, oviposits over streams in living branches of willow and elm up to 3 m. high, but apparently never in places where the larvae will not fall directly into water (Williamson, 19311

a pag. 46:
Special problems face the prolarvae of dragonflies which lay their eggs in vegetation around the margins of temporary pools. As we have seen, such species usually postpone hatching until a season when the pool contains water, but, having hatched, the prolarvae still have to make their way to the pool, and having reached it, they must recognise it for what it is. The classic investigation of this problem is that made by the Abbe Pierre (19o4b) on the hatching of eggs of Lestes viridis from branches of Salix aurita. Most of the prolarvae, after leaving the egg, dropped directly onto the surface of the pool, the eggs having been laid in branches overhanging it. Others, however, landed on the ground, and then jumped about until they fell into the water. These jumps seemed to have no regular orientation, although one can perhaps assume that they would in general have been in a downhill direction, and therefore have tended towards the water for that reason if for no other. The longest recorded jump by L. viridis was 3 cm., but in Epiophlebia superstes prolarvae are known to be able to jump a distance of 10 cm. (Asahina, 195o), which is about 1 oo times their own length. Prolarvae of Lestes viridis sometimes remained active in this way for up to two hours before finding the water. When finally they did so, they rested immobile, floating on the water with the dorsal surface facing downwards. Thus, during ecdysis, which lasted some 13 minutes, the second instar larva passed directly into the water beneath it. It is obviously important that prolarvae of Lestes viridis should have a cuticle which is hydrophobe, since otherwise they might be imprisoned by drops of water they encountered en route to the pool. It is possible that a prolarva can ensure that it reaches its destination by postponing ecdysis until it finds itself resting immobile on a horizontal water surface, beyond the influence of marginal surface tensions. In this way, moulting in adventitious pockets of water, such as leaf-pools, might be prevented.

TILLYARD - THE BIOLOGY OF DRAGONFLIES (Odonata or Paraneuroptera) (1917)
Pierre [1181 has earefully deseribed the remarkable method of hatehing in the case of Lcstes viridis (fig. 26). This Dragonfly lays its eggs in autumn on the underside of sallow or osier stems, forming the so-ealled "Dragonfly-galls" (fig. 25). In the spring, the pro-nymph emerges, enelosed in its sheath, which is armoured all over with small overlapping plates, like a eoat of mail. By a strong bending of the body (fig. 26 A), it jumps elear of the stem, and usually falls into the water. If, however, it falls on to the ground, it skips vigorously about, until, aided by the slope of the ground towards the river, it eventually jumps into the water. There it floats with its dorsal surfaee downwards

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MaggieGrubs
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Inserito il - 20 ottobre 2011 : 08:28:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao
Anche questa dovrebbe rimanere L. viridis (pare che i parvidens siano in zona Po)

Alida
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lucrezia
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Inserito il - 23 ottobre 2011 : 16:13:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusami Alida, ma non sono proprio riuscita a farmi viva prima, sorry.
Nonostante la a volte incomprensibile o inesistente traduzione di Google traduttore, sono riuscita a capire un paio di cosa dal testo che così gentilmente mi hai scritto:
-in un periodo di siccità ( e credo converrai con me, visto che abiti nella mia zona, che in questa estate e soprattutto in questo inizio di autunno abbiamo avuto veramente una grande siccità), i lestes depongono le uova su rami che sovrastano l'acqua o sono vicinissimi ad essa.
-In particolare Lestes viridis ( non ho capito se sempre o solo quando c'è siccità) depone le uova in una specie di "galla" dalla quale, in primavera emergono le proninfe che cadono in acqua.
E' così?
Davvero curiosa e interessante la modalità dei salti con cui le proninfe che per loro sfortuna sono cadute sulla terraferma raggiungono l'acqua!
A proposito dei tuoi auguri, hanno funzionato! Un paio di giorni dopo ho visto (ma non fotografato: sono sparite subito tra le foglie) per la prima volta in vita mia un "tandem". E' stata una cosa emozionante anche se è durata pochissimo. A giudicare dalle dimensioni potevano effettivamente essere L. viridis.
Grazie di nuovo per tutto.
Ciao
Lucrezia
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MaggieGrubs
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Inserito il - 23 ottobre 2011 : 22:04:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Lucrezia
sono contenta che abbiano funzionato!!
Ii testi era un copia-incolla da quelli che ho scaricato da Internet ma non ho tenuto conto di difficoltà nel leggerlo. Scusa! Domandi ti posto la traduzione.
Alida
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MaggieGrubs
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Inserito il - 25 ottobre 2011 : 19:11:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Lucrezia
come ti ho promesso ti posto la trad. Spero che i nostri esperti mi perdonino se non ho usato i termini degli specialisti. I Lestes che ho visti io hanno sempre acqua ma depongono ugualmente le uova nei rametti. Penso Che Corbet e Tillyard che intendano che la specie si è adattata alla ridotta quantità di acqua deponendo sempre le uova in questo modo. Fra l'altro nella parte finale c'è un accenno a non schiudersi in acqua raccolta nelle foglie. Però tempo fa ho visto su inernet di libellule che depongono le uova in acqua che si raccoglie in certe piante tipo Bromeliacaee. Immagino che fossero paesi caldi e che le libellule fossero a sviluppo super-rapido perché da noi l'acqua non ristagna così a lungo. Boh.
Alida



CORBET - A BIOLOGY OF DRAGONFLIES (1962)
Posporre l'uscita dall'uovo come mezzo per resistere alla siccità Postponed è stato trovato anche in Lestidae ed Aeshnidae di regioni temperate (...). In diverse specie, le uova vengono deposte nella vegetazione o in alberi vicini o soprastanti l'acqua. In Lestes viridis, le prolarve che sgusciano dall'uovo in primavera cadono in acqua oppure prima atterrano sulla vegetazione e tentano di arrivare all'acqua compiendo balzi (si veda p. 46). Senza dubbio lo stesso processo si verifica nelle altre specie. Archilestes grandis, ad esempio, depone le uova sopra corsi d'acqua in rami vivi di salice e di olmo fino a 3 m di altezza ma apparentemente mai in posti dove le prolarve non cadano direttamente in acqua (Williamson, 1931)

a pag. 46:
Le prolarve di libellule che depongono le uova nella vegetazione ai margini di pozze temporanee si trovano a dover affrontare un problema particolare. Come abbiamo visto, quelle specie solitamente rimandano l'uscita dall'uovo fino alla stagione in cui la pozza contiene acqua. Tuttavia, una volta uscite dall'uovo, le prolarve devono ancora arrivare alla pozza ed una volta arrivate, la devono riconoscere come tale. La ricerca classica su questo problema è quella condotta dall'Abbé Pierre (1904b) sulla schiusa delle uova di Lestes viridis da rami di Salix aurita. Dopo aver lasciato l'uovo, la maggior parte delle prolarve cadeva direttamente sulla superficie dell'acqua dato che le uova erano state deposte in rami soprastanti. Altre però cadevano sul terreno e quindi compivano balzi finché cadevano in acqua. Questi balzi non sembravano avere un orientamento anche se in generale si poteva supporre che fossero in discesa e che quindi, anche solo per quella ragione, avrebbero avuto la tendenza ad arrivare all'acqua. Il salto più lungo registrato per L. viridis era di 3 cm ma era noto che le prolarve di Epiophlebia superstes erano in grado di saltare fino ad una distanza di 10 cm (Asahina, 1950), pari circa a 100 volte la loro stessa lunghezza. Talvolta le prolarve di Lestes viridis rimanevano attive in questo modo persino due ore prima di trovare l'acqua. Quando alla fine la trovavano, rimanevano immobili galleggiando con la loro superficie dorsale rivolta perso il basso. Quindi, durante l'ecdisi che durava circa 13 minuti, la larva del secondo instar passava direttamente nell'acqua sottostante. Ovviamente è importante che le prolarve di Lestes viridis abbiano una cuticola idrofoba altrimenti potrebbero venir imprigionate da gocce d'acqua incontrate nel loro percorso verso la pozza. E' possibile che una prolarva possa assicurarsi di raggiungere la sua destinazione rimandando l'ecdisi fino al momento in cui si trova immobile su una superficie di acqua orizzontale, l'oltre l'influenza della tensione superficiale. In questo modo sarebbe possibile impedire la muta in raccolte di acqua avventizie, come ad esempio su una foglia.



TILLYARD - THE BIOLOGY OF DRAGONFLIES (Odonata or Paraneuroptera) (1917)
Pierre [118] ha descritto accuratamente il sistema di uscire dall'uovo nel caso di Lestes viridis (fig. 26). Questa damigella depone le uova in autunno sul lato inferiore di rametti di Salix, formando le cosiddette ''galle di libellula'' (fig. 25). In primavera, la pro-ninfa emerge, racchiusa nella sua guaina che è rinforzata dappertutto con piastrine sovrapposte, come una cotta di maglia. Piegando con forza il corpo (fig. 26 A), salta liberandosi dal rametto e di solito cade in acqua. Tuttavia se cade sul terreno, si agita vigorosamente finché alla fine, con l'aiuto della pendenza del terreno verso il fiume, salta in acqua. Qui galleggia con la superficie dorsale rivolta verso il basso
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lucrezia
Utente Senior

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Inserito il - 26 ottobre 2011 : 22:20:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Alida , non so davvero come ringraziarti per la gentilezza che mi hai dimostrato traducendo il testo. Adesso sì che ho capito.
Ti assicuro che la traduzione di Google di certe frasi era veramente incomprensibile!
Grazie di nuovo per il tempo che mi hai dedicato.
Lo so che mi ripeto ma sinceramente trovo davvero interessante questa modalità di deporre le uova e di cercare l'acqua da parte delle proninfe.
Più si approfondisce un argomento e più si scopre che la natura ha trovato modalità e soluzioni a dir poco straordinarie e che meriterebbero di essere conosciute e apprezzate nella loro complessità da tutti. Invece, se va bene, sono al massimo conosciute da una cerchia ristretta di addetti ai lavori.
Mi piace questo forum perchè oltre alla personale competenza, le persone mettono a disposizione tutte le loro conoscenze, comunicano passione e spesso aprono nuovi orizzonti.
Purtroppo io ho poco da comunicare e tanto meno da insegnare, solo un po' di passione e di interesse che spero di riuscire a comunicare ai miei alunni.
Scusa lo sfogo e grazie di nuovo
Lucrezia
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MaggieGrubs
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Inserito il - 27 ottobre 2011 : 13:25:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Lucrezia
sono davvero felice che la mia traduzione ti sia stata utile. Trovo anch'io affascinante il modo di deporre le uova dei Lestes e ti devo dire che quando li ho visti sono rimasta lì congelata e pensavo di vederci male!!!!!
Anche a me questo forum piace tantissimo: ho trovato tanti amici con gli stessi interessi, con i quali scambiare informazioni ed osservazioni o anche solo complimentarsi per i ritrovamenti.
Neanche io posso insegnare granché, ma condividendo le poche informazioni che abbiamo e mettendole insieme come pezzi di un puzzle, tutti insieme riusciamo ad avere un quadro migliore di quanto non avremmo da soli. Sicuramente io ho imparato di più e più velocemente in questa manciata di mesi con voi tutti che non prima da sola!!!
Quanto al tuo lavoro è di importanza enorme. I bambini e ragazzi passano oggi più tempo a scuola di quanto non abbia fatto io ma mi sembra che per la maggior parte sia un clima un po' 'asettico'! Senza passione come dici tu. Se riesci a comunicargliela, secondo me, è la cosa migliore che tu possa fare per loro. Più importante delle materie scolastiche perché dà loro lo stimolo per imparare qualsiasi cosa. Ed anche le basi per essere persone migliori. Non è retorica ed anche se è fuori tema te lo racconto ugualmente. Sono certa che mi capirai.
Un po' di tempo fa sul fiume sono arrivati dei ragazzini che avevano lasciato indietro i genitori e a pochi metri da me hanno cominciato a tirare sassi ad una nutria. A prescindere dalla questione se le nutrie debbano o meno essere rimosse o dal fatto che i loro tiri non arrivavano nemmeno ad un metro di distanza, ti assicuro che non ci ho visto più!! Visto che paio di schiaffoni non potevo certo darglieli, ho detto loro il poco che so sulle nutrie. Certo erano ancora tentati di tirare sassi, ma in qualche modo si sono trovati costretti a '''guardare''' la nutria. Da soli si sono accorti che aveva le orecchie tende e i denti rossi. Insomma la nutria improvvisamente era un po' più vicina e familiare e l'hanno lasciata stare. Spero che abbiano afferrato il concetto che evidentemente i loro genitori non sono riusciti a comunicare!
Ho di nuovo consumato spazio prezioso sui server e come al solito sono partita per la tangente!
Magari continuiamo questa conversazione con MP altrimenti mi radiano dal forum!!!
Un abbraccio
Alida
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Albisn
Utente Senior


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Flora e Fauna

Inserito il - 27 ottobre 2011 : 23:53:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di MaggieGrubs:
...altrimenti mi radiano dal forum!!!


Dubito molto: il tuo discorso è in perfetta sintonia con la scritta che scorre in testa alla homa page di FNM.

In altre parole: la conoscenza è il primo passo per capire e rispettare la natura. E bene hai fatto a tentare questa strada con i ragazzini, spiegando...

A mio avviso nella scritta non è evidenziato un ingrediente indispensabile, forse dato per implicito, che è l'emozione, la passione, quella che ci metti tu e tanti altri qui.

Su questo punto ci conforta il grande Leonardo: non c'è conoscenza senza sentimento. Vedi la prima citazione nella mia firma.

Ciao
Alberto

"Ogni nostra cognizione prencipia da sentimenti".
"Come è più difficile a 'ntendere l'opere di natura che un libro d'un poeta"
"La natura è piena d'infinite ragioni, che non furon mai in isperienzia." (L.d.V.)

Modificato da - Albisn in data 28 ottobre 2011 00:08:20
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MaggieGrubs
Moderatore

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Prov.: Milano

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Inserito il - 28 ottobre 2011 : 08:35:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ti mando un bacio virtuale Alberto

perdonami l'auto-citazione
Messaggio originario di MaggieGrubs:

Se riesci a comunicargliela ((la passione)), secondo me, è la cosa migliore che tu possa fare per loro. Più importante delle materie scolastiche perché dà loro lo stimolo per imparare qualsiasi cosa. Ed anche le basi per essere persone migliori.

però la citazione di Leonardo nella tua firma esprime il concetto in modo molto più sintetico ed efficace di quanto non riuscirò mai a fare io. In fin dei conti Leonardo è Leonardo.

Alida
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