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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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lumo
Utente Super
Città: Sestri Levante
Prov.: Genova
Regione: Liguria
5975 Messaggi Tutti i Forum |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 settembre 2011 : 10:25:12
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Chilostoma cingulatum,non mi addentro nelle sottospecie, ne sono state descritte diverse nelle Alpi Apuane ma non si è sicuri della reale validità. Forma e colorazione sono molto variabili anche in popolazioni vicine e questo rende ardua una precisa separazione in gruppi omogenei.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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fern
Utente Senior
Città: Vicenza
2348 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 settembre 2011 : 13:20:01
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Ho voluto svolgere un "compito per casa", che vi comunico, sperando di non rovinare la poesia. Non conoscendo la zona, ho semplicemente riletto qualche documento.
Secondo la Checklist italiana, sulle Apunae è presente solo Ch.c.carrarense, cui va aggiunta per la Toscana Ch.c.anconae, che però è specie appenninica. Nella monografia di K.L.Pfeiffer (1951) con le Alpi Apuane si entra in terreno minato. Per cominciare, l'autore precisa di non averle mai visitate e che si baserà solo sui dati in letteratura e sulla collezione sua e del museo Senckenberg.
Egli riconosce 5 "sottospecie", il cui grado di attendibilità è però assai diverso. carrarense. E' la forma per cui dispone di più materiale e di cui può valutare criticamente il grado di variabilità, anche di fronte ad altre "pretese" sottospecie fra cui apuanum, che è posta in sinonimia. appelii. Qui la situazione è più critica: veniamo a sapere che Kobelt definì la sottospecie sulla base di 1 esemplare ricevuto da Appelius, ma che le peculiarità dell'olotipo sono smentite dai 2 paratipi ricevuti sempre da Appelius, che lo collegano direttamente a carrarense. Anche la Paulucci, suo malgrado, lo ribadisce quando scrive che a Lucchio convivono queste ed altre sottospecie! Eppure, siccome nella Valle di Lima le forme sarebbero mediamente più piatte e la valle è in una posizione marginale rispetto alle Apuane ritiene di doverla convalidare. montanum. Qui è difficile capire. Si distinguerebbe da carrarense solo per minori dimensioni e colori sbiaditi; però l'autore osserva che si trovano esemplari altrettanto piccoli nel LT di carrarense e aggiunge che le differenze fra montanum e carrarense sono come quelle all'interno di baldense, che non meriterebbero un nome neppure se si trovassero riunite in località separate, ciònonostante, in considerazione del fatto "notevole" che è confinata (ma è vero?) sulle cime più settentrionali delle Apuane, preferisce convalidarla. frigidescens. Non ha visto un solo guscio di questa forma, confinata su un'unica vetta. La scarna letteratura la descrive come peculiare e l'autore prudentemente, e provvisoriamente, la conserva. anconae. questa è più difendibile, ma siamo ormai sull'Appennino. Osservo però che la validità di questa sottospecie è indebolita se si ammette la appelii, che fa da ponte verso carrarense sia morfologicamente che geograficamente.
In un certo senso, Faunaeur è tornata al Pfeiffer 1951, e fin qui posso capire, non li seguo quando reintroducono (nell'ultimo anno!) anche apuanum, di cui Pfeiffer aveva dimostrato l'insussistenza (rientra nella variabilità di carrarense ed ha una distribuzione discontinua nel territorio di questa). Voglia o no, l'ultimo lavoro che tratta del gruppo dovrebbe essere "Giusti e Mazzini, 1970", che non conosco, ma che è sicuramente ignorato. Ci sono validi motivi? Se nessuno dice nulla a qualcuno potrà pur venire il dubbio, che sia solo un'operazione di antiquariato. Ciao,
fern
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