Mannaggia Mauro, che è successo? Problemi con la macchina? Vuol dire che dovrai tornare (prenoto subito ), Sarah
"... mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo (ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto) ... dobbiamo fare spazio alla natura nel nostro cuore." (S. J. Gould)
Ciao, problemi risolti ! Per me possiamo tornare anche oggi ma stavolta mi porto i miei stivali... Scusate se non ho potuto contribuire con le mie foto comunque volevo aggiungere che abbiamo visto anche tre belle natrici dal collare. Ciao a tutti,
I licenidi sono Polyommatus icarus e Lycaena phlaeas, sempre più belle le tue foto, il tuo macro è veramente molto inciso e la qualità delle foto è veramente ottima, da restare a bocca aperta!...
Hai messo però i due licenidi (specie diverse) nello stesso messaggio...
Nel fiume (stavolta affogati) anche due altri animali...
un Tettigoniidae (presumo)
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Si tratta di Uromenus elegans (ex Bolivarius, ora caduto in sinonimia con Steropleurus), unico rappresentante del Genere presente nella Penisola, gli altri vivono solo nelle 2 isole maggiori.
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto).
La valle del rio fiume e' una delle piu' belle e selvagge del Lazio, poi in maggio con tutti i Siliquastri fioriti e' uno spettacolo! Sono diversi anni che non ci torno e mi hai fatto venire la voglia di rifarci una passeggiata fotografica!
ciao Istrice, ma da dove si prende il Rio Fiume? Ieri sono stato a cercarlo ma non so se sono riuscito a trovarlo. Mi sono fermato a un ponte dove c'erano orde di persone che facevano picnic (lasciando di tutto) e sono sceso al greto di un fiume, il posto era fantastico soprattutto a livello geologico, di acqua pochissima però, data la stagione, e ho visto che verso l'are apicnic il corso diventava un po' più largo mentre dall'altra parte d'era un cancello in legno e molti grossi massi crollati in maniera caotica sul greto che diventava quasi un fosso. Tornato sulla provinciale Tolfa-S.Severa mi sono fermato a pochi chilometri dal casale Rimessa della Fiera dove c'è (sulla destra andando verso Tolfa) un piccolo slargo con il solito cancello per il bestiame e sono sceso ad un altro torrente (ancora poca acqua ma ambiente assolutamente incontaminato), ma non so sera il Riofiume. Poi ho tentato il sentiero del Biancone dal suddetto casale ma era tardi e da quel che ho capito era lunghissimo, avrei voluto fotografare l'erosione delle rocce sul greto del torrente, come da una mia guida sui Monti della Tolfa). Questa la mia ricognizione tolfetana di ieri, dimmi per favore se ci sono andato vicino, grazie.
Luca
PS: l'unica nota stonata è la grande zona di capannoni all'imbocco della provinciale, strutture che si spingono verso la collina in mezzo alle mandrie di vacche tolfetane. Ma a quando risale quello scempio? Ci sono state proteste o progetti di dislocazione? Proprio all'imbocco di una strada così magnifica dovevano fare un'area industriale??? E' assurdo, siamo governati da idioti ed emeriti imbecilli.
Ciao, penso che ci sei arrivato al Rio Fiume.... Dall'uscita di S. Marinella, si sale a destra verso Tolfa e dopo poche centinaia di metri si passa sopra ad un ponticello. Subito dopo a sinistra c'è uno slargo con un cancello di legno. La macchina la puoi lasciare li e scendere direttamente al torrente, oppure attraversare la strada ed entrare nel cancello sulla destra della strada che indica appunto il sentiero del Biancone. Salendo ancora ci sono altri ponti ed altri posti dove scendere direttamente al torrente.
Grazie Mauro della info, il ponticello di cui parli mi sembra di averlo visto (dove la strada fa un paio di tornanti, vero?) e mi pare anche di averci visto un paio di macchine parcheggiate. Però non sapevo che quella fosse la località giusta, né tanto meno che vi fossero addirittura indicazioni relative al Sentiero del biancone, che invece la mia guida (I Monti della Tolfa di L. Scarnati) mi indicava partire dal Casale Rimessa della Fiera. Comunque ci ritornerò, e se magari organizzate qualche escursione nei luoghi più difficili della Tolfa, fatemi sapere, sarei contento di venire. Dovete sapere che mi sono innamorato della zona, ieri i colori del bosco erano già al massimo, eppoi ogni volta gli spazi immensi e vuoti delle colline tolfetane mi riempiono il cuore, facendomi dimenticare completamente il degrado e il cemento delle nostre periferie. Già che ci sono ecco una foto dei colori del bosco! Luca Immagine: