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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
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Alessio
Utente V.I.P.
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
319 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 luglio 2006 : 18:58:07
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Posto questo messaggio in questa rubrica per una certa affinità, sebbene rientri più nelle curiosità... In questi giorni ho trovato un piccolo libro edito nel 1912 (i proprietari lo buttavano e quindi ho pensato bene di farmelo regalare) a cura del Prof. Eduardo Flores dal titolo "Elementi di Scienze Fisiche e Naturali per le anulle delle Scuole Complementari. Volume primo per la prima classe. Zoologia - Botanica - Fisica - Chimica e sue applicazioni all'Economia domestica e alle Professioni" edito da Carlo Signorelli in Milano. I funghi sono trattati nelle pagine 146-148 e qui voglio riportarvi il testo (i corsivi ed i grassetti sono originali):
"I funghi. Si distinguno da tutte le piante sinora studiate perché in essi manca assolutamente ogni traccia di quella sostanza verde che è comune a tutti i vegetali e che chiamasi clorofilla. Descriveremo:
Il fungo prataiolo. È una pianta, come moltissime altre del gruppo, che è formata di due parti. Una sotterranea, detta micelio, corrisponde press'a poco al protallo delle felci e al protema dei muschi. Esso è costituito di tanti filamenti bianchi intrecciati ed è persistente, cioè vive per un tempo relativamente lungo. Su questo micelio, in epoca determinata, nasce il tallo riproduttivo, che è quello che ordinariamente noi chiamiamo fungo. Esso è formato da un gambo cilindrico sormontato da un cappello prima bianco, poi bruno. A completo sviluppo, la membrana avvolgente il cappello si rompe e rimane a mo di anello attorno al gambo ed il cappello mostra al disotto una gran quantità di laminette disposte come i raggi di una ruota, che producono nei loro spazi le spore. Il prataiolo è fungo mangereccio e com'esso sono mangerecci l'Ovulo buono, il Porcino, le Spugnole, i Tartufi, che sono sotterranei, crescendo in relazione con le radici degli alberi (castagni, pini, ecc.). Altri funghi belli e frequenti nei nostri boschi sono velenosissimi. Ricordiamo fra essi l'Uovolo malefico, giallo verdastro, il Boleto lurido giallastro, il Boleto malefico e molte altre specie. Gli avvelenamenti cagionati dai funghi sono fra i più terribili. Non è facile distinguere alcune specie velenose da quelle buone se non si ha grande pratica, né giovano i soliti mezzi indicati dal volgo per conoscere la bontà dei funghi o le esperienze che si fanno sui cani e sui gatti. L'unico modo è quello di conoscere bene le specie buone e saperle distinguere dalle cattive. A tal uopo si espongono nei mercati tavole murali con la riproduzione a colori delle specie più comuni e tali tavole non dovrebbero mai mancare nelle scuole, specialmente di campagna. In caso di avvelenamento il primo soccorso da apprestare al sofferente è di provocare il vomito, e successivamente far eseguire la lavatura dello stomaco. Le bibite alcooliche (ruhm, cognac ecc.) giovano moltissimo anche in notevoli quantità, così pure il caffè. Oltre ai funghi sinora descritti ve ne sono molti piccoli, parassiti di altri esseri viventi, Ricordiamo fra essi l'Oidio o Crittogama dell'Uva che vive sulle foglie e sui grappoli della vite, la Ruggine del grano che vive sul grano e danneggia molto le messi, il Carbone dei cereali che rovina le spighe di avena, di orzo, di grano ecc. e finalmente tutte le Muffe che si sviluppano sul pane umido, sulle pelli, sulla gomma, sulle conserve alimentari ecc."
Capito ? Se vi capita di mangiare una Amanita phalloides non pensateci: beveteci su !
Ciao, Alessio
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EffeCi
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
2668 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 11 luglio 2006 : 23:23:58
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Più che altro, non mi sembra indicatissimo far vomitare in caso di avvelenamento da A.phalloides....
-------------------------------------- Dubito, ergo sum.
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FOX
Moderatore
Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 11 luglio 2006 : 23:27:41
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Fantastico...
Dovrebbero anche ora fare più lezioni di micologia nelle scuole!
Certo che la micologia si evoluta moltissimo negli ultimi 50 anni!
Grazie ancora Alessio!
Simo
Amare la natura è come amare te stesso.... |
Modificato da - FOX in data 11 luglio 2006 23:39:36 |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 11 luglio 2006 : 23:27:51
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| Le bibite alcooliche (ruhm, cognac ecc.) giovano moltissimo anche in notevoli quantità |
Si riporta anche un'istigazione all'alcoolismo ....
poveri noi, dove siamo finiti , per fortuna oggi la conoscenza in materia è senz'altro superiore
Alessandro PD |
Modificato da - a p in data 11 luglio 2006 23:28:47 |
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FRANK67
Utente V.I.P.
Città: CIRO'
Prov.: Crotone
Regione: Calabria
136 Messaggi Micologia |
Inserito il - 12 luglio 2006 : 18:18:53
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leggendo la notizia mi sorge una domanda e una constatazione! la prima, Non è che i proprietari lo buttavano proprio per quanto scritto sui funghi affinchè nessuno lo trovasse? la seconda, Bisogna comunque giustificare quanto scritto dal prof Flores, si tratta pur sempre di roba di un secolo fa ed acqua sotto i ponti ne è passata davvero! un saluto e a presto FRANK67 |
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