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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
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pietruzzo
Utente Senior
Città: Putignano
Prov.: Bari
Regione: Puglia
628 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 marzo 2011 : 09:51:36
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Ler larve della famiglia Stratiomydae si nutrono di tutto ciò che riesce a passare dalla bocca (residui, alghe, batteri, ...) ma non sono in grado di predare i lombrichi. Sono invece molto importanti per la loro capacità di ridurre il substrato, con una azione che è sinergica a quella dei lombrichi. Non fanno danni, ma possono essere molto fastidiose le pullulazioni degli adulti.
pietruzzo |
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elleelle
Moderatore Trasversale
Città: roma
Regione: Lazio
32990 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 marzo 2011 : 16:53:12
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Si può fare anche un'altra considerazione. Entrambi gli ospiti mineralizzano i composti organici trattenendone una parte per sé. La differenza è che la parte che "diventa lombrico" resta comunque nel composter (prima o poi i lombrichi muoiono e quindi non si perde niente), mentre la parte che "diventa dittero" vola via e quindi l'azoto e le altre sostanze concimanti assorbite da loro vanno perse. luigi
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mauriziocaprarigeologo
Moderatore
3515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 01 marzo 2011 : 17:26:18
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grazie pietruzzo, grazie ellelle; queste larve sono davvero voraci e quando maturano gli adulti...ci sono prnti merli e altri uccelletti che vedo aggirarsi con interesse attorno al composter dell'orto;
altro fenomeno che ho notato: molte di queste larve escono di notte dal composter e ne ho ritrovate molte che svernano anche a parecchi metri dal composter stesso (sotto alcune mattonelle del camminamento, ad esempio: possibile?
ciao e grazie ancora: già mi immaginavo i pacifici lombrichi sbranati vivi dalle larve fameliche
maurizio ____________________
“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu
“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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