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ATTENZIONE! Gli Amministratori ed i Moderatori di questa sezione del Forum di Natura Mediterraneo desiderano che l'argomento caccia sia evitato perchè ritengono che Associazioni come il WWF, Legambiente e Lipu, siano molto ben organizzate e coerentemente molto attive su questo argomento.
Inutile dire che siamo completamente in linea con gli ideali di queste associazioni.

Per contribuire alle finalità di salvaguardia che il forum si propone chiediamo inoltre a tutti gli utenti di collaborare con noi affinchè si possa contribuire a diffondere un'etica di approccio all'osservazione della fauna che rechi il minor disturbo possibile agli animali.


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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 febbraio 2011 : 23:32:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Frustone:
... Dammi retta,leggi bene e con attenzione i msg e forse comprenderai che diciamo le stesse cose,io ti ritengo un maestro sul campo degli ungulati,ma non sei l'unico,ma se tu un giorno mi raccontassi di un esperienza un pochino "forte",perchè (visto che oramai ci conosciamo anche se virtualmente da 2 anni) non dovrei dare credito alla tua voce?

Poi permettimi,questi rarissimi casi che tu stesso dici siano possibili su animali imprintati, se non mi sbaglio tu stesso hai portato un esempio su un daino aggressivo terrore dei cacciatori,ebbene, perchè non possono esistere in province o regioni diverse dalla tua? ....


Concordo sulla necesità espressa nella prima riga ... bisogna leggere con attenzione. Facciamo quindi un giochetto; ti rispondo per punti concludendo cn una domanda ... alla quale tu devi rispondere ... sempre per punti

1) Ora provo a sottolineare due caratteristiche che devono avere gli animali di cui stiamo parlando:
Non devono essere imprintati
non devono avere patologie che interessino il sistema nervoso

altrimenti è ovvio che parliamo di aria fritta ... perchè in quei casi tutti gli animali selvatici sono potenzialmente pericolosi!

Perchè quindi mi vieni a parlare di animali imprintati? ... e perchè il capriolo è più pericoloso degli altri?

2) Le frasi che ho citato sono state inserite da Marco ... ma lui ha riportato le cose che gli hanno detto delle guardie forestali, e altrettanto ovvio che anch'io non ce l'ho con lui ... ci diciamo semplicemente ciò che pensiamo .... senza remore!.
Perchè dovrei credere a priori a quanto dicono i forestali o persone di cui mi fido, ... se ciò che dicono non ha nessun riscontro con la realtà? (ribadisco che si parla di animali sani ... e non imprintati). Io ho fiducia in te ...ma se mi vieni a raccontare che sei stato attaccato da un capriolo sicuramente sano e non imprintato .... ti mando a ca... re

Messaggio originario di Frustone:
Un abbraccio Lucio,mi dispiace notare sempre una sorta di tuo pre-concetto che da parte mia ti assicuro non esiste,oramai ci conosciamo da due anni,tu posti foto di selvatico,io lo stesso, ci scambiamo opinioni, un pochina di fiducia no??? ...


Ricambio l'abbraccio ... ma ti devo smentire .. non ho preconcetti! ... la fiducia non mi manca, ma difendo le mie convinzioni perchè penso che, derivando da esperienza diretta, possano essere utili ... proprio come fai tu, ... quindi nessun accanimento! Negli ultimi post ho solo argomentato ... non ho accusato ... se vuoi fai altrettanto ... e ci divertiremo a scambiarci idee e opinioni ... perchè no, .. anche diverse!

La frase con cui hai iniziato è sintomatica ... "Ma a me la vieni a dire?" ... ed è sbagliata ... perchè "non la dico a te" ... ma a tutti; di solito, esprimendo concetti in quello che solo apparentemente è un dialogo fra pochi, ci si rivolge a tutti ... questa è la caratteristica dei forum pubblici... quindi tranquillo e non pensare sempre che voglio attaccare Frustone, ... che diamine ... so benissimo che è pericoloso ... e può attaccarmi

Ciaoo


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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
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Inserito il - 24 febbraio 2011 : 00:30:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:

Facciamo quindi un giochetto; ti rispondo per punti concludendo cn una domanda ... alla quale tu devi rispondere ... sempre per punti

OK, ma senza avvocato,mi difendo da solo!

Messaggio originario di Luciano54:

Non devono essere imprintati


Te lo dicono per telefono se non sono imprintati o se son malati nel cervello?
Abbi pazienza e permettimi la battuta, ma è questo il punto.
Noi faremo quest'anno il centro recuperi per i grandi mammiferi,quindi non possiamo sapere se un animale può essere imprintato o no, se un privato si è comportato male,noi non lo possiamo sapere.
In tanti anni come ti ho detto ho raccolto due testimonianze di cui una sola credibile dal sottoscritto al 100%,se consideri quanti caprioli abbiamo,e quante persone continuamente si comportano male,non credi sia possibile trovare un capriolo del genere?
Ti ripeto,questa persona ne ha incontrato uno in 40 anni... credo di averti risposto, e le testimonianze che arrivano da altre parti d'Italia,non gettano panico o fobie,ma più o meno si attestano ad accadimenti rarissimi,più che sporadici.

Messaggio originario di Luciano54:

altrimenti è ovvio che parliamo di aria fritta ... perchè in quei casi tutti gli animali selvatici sono potenzialmente pericolosi!

Lapalissiano, per questo ti avevo chiesto attenzione.
Ripeto,noi non abbiamo ancora centri di recupero dedicati agli ungulati,quelli catturati vengono mandati altrove,ma altrettanto seriamente non mi sento (visto il loro numero) di escludere che qualche idiota avvicini qualche cucciolo (è risuccesso).

Messaggio originario di Luciano54:

Perchè quindi mi vieni a parlare di animali imprintati? ... e perchè il capriolo è più pericoloso degli altri?![/b]


Io non ho parlato inizialmente di imprintati,mi sono fermato al dire che sul capriolo anche io ho raccolto una testimonianza negativa, se era imprintato lo possiamo supporre,ma di certo non ce lo ha detto ne credo ce lo dirà.
I cinghiali escluso attività venatorie non hanno mai dato problemi di questo tipo e anche sul Daino non ho raccolto mai esperienze negative,fortuna,casualità? Bò,non entro in merito.
Fatto stà che esemplari aggressivi per le ragioni di imprinting o altre esistono e non capisco quindi il tuo negazionismo,nessuno si è spinto a dire di più,nessuno ha diffuso panico o fobie,ne ho detto che è l'ungulato più pericoloso,diciamo che dalle mie parti è più "chiacchierato" degli altri,questo sia da persone addette alle Riserve sia dai semplici appassionati.

Sull'ultima parte del tuo msg ti rispondo rapidamente,(credo francamente che interessi poco agli altri), ho detto quello che ho detto basta leggere con calma, a me nessun animale ha mai fatto cariche, se un giorno però succedesse,mi ricorderò di questo topic e gli chiederò se era imprintato,giusto!

Detto questo, spero di aver risposto alle tue curiosità;

P.s. non attacco,ultimamente mi tocca difendermi,e sempre da quell'imprintato del Luciano!ciao

Massimo.
------------------------

Modificato da - Frustone in data 24 febbraio 2011 00:43:15
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sergio zaglio
Utente Junior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


39 Messaggi
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Inserito il - 17 maggio 2011 : 12:35:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti,
premetto che non ho letto tutti i post di questa discussione, che evidentemente è degenerata rispetto ai suoi intenti originali. A me piaceva il tema iniziale "come avvicinarli", perchè credo che un pò di "tecnica" anche nell'osservazione della Natura non farebbe male. Si potrebbe discutere, per esempio, di come approcciare la fauna arrecando il minor disturbo possibile. Oppure di come reagiscono le varie specie alla nostra presenza, più o meno celata, durante gli appostamenti. L'uso di capanni, di richiami e cose simili insomma, per scambiare le vostre vastissime esperienze in merito.
Poi ognuno farà le sue riflessioni sulla pericolosità del capriolo innamorato...

Sergio
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
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Inserito il - 23 maggio 2011 : 10:52:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di sergio zaglio:

Ciao a tutti,
premetto che non ho letto tutti i post di questa discussione, che evidentemente è degenerata rispetto ai suoi intenti originali. A me piaceva il tema iniziale "come avvicinarli", perchè credo che un pò di "tecnica" anche nell'osservazione della Natura non farebbe male. Si potrebbe discutere, per esempio, di come approcciare la fauna arrecando il minor disturbo possibile. Oppure di come reagiscono le varie specie alla nostra presenza, più o meno celata, durante gli appostamenti. L'uso di capanni, di richiami e cose simili insomma, per scambiare le vostre vastissime esperienze in merito.
Poi ognuno farà le sue riflessioni sulla pericolosità del capriolo innamorato...

Sergio
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E hai ragione, senti, io ti posso dire come faccio io;

Per il Daino e il cinghiale io non ho particolari problemi.
Per prima cosa cerco di sfruttare al meglio certe peculiarità del sito che ho scelto per vedere gli animali.

Se c'è un corso d'acqua vado sempre vicino a dove il torrente o fiume scorre,questo consente di sfuttare a nostro favore il rumore stesso che l'acqua provoca nel suo corrimento , tal rumore infatti coprirà e perdonerà certe nostre pecche,insomma il rumore dell'acqua copre eventuali nostri minimi movimenti e poi l'abbeverata (come insegna il lupo) è sempre un buon punto d'osservazione .

Il vento;
mettiti sempre controvento rispetto alla postazione dove pensi che avverrà l'incontro con il selvatico.

Mimetismo;
non occorre essere esasperati in questo,non occorre vestirsi come un lagunare,ma certamente essere abbigliati con colori in tinta ambiente,aiuta e non poco,come aiuta avere con sè un telo mimetico se ad esempio si vuol stare in aspetto.
Puoi trovarlo al caccia e pesca,io ne ho un metro e mezzo sempre nello zaino,in tessuto, alla bisogna ti ci puoi avvolgere o cucendoci degli anellini stendere a mò di parata,per quanto mi riguarda ha una buona efficacia e lo reputo insostituibile specialmodo quando oltre alla macchina fotografica mi porto dietro anche il cavalletto e devo abbozzare una specie di postazione.

Sul cinghiale,il cinghiale provoca molto rumore mentre è intento a grufolare ed è l'animale da me più facile in assoluto da fotografare ,con esso puoi anche fare foto senza appostamento, stà a te e al tuo saper muoversi nel bosco.
Anche se incontri femmine con cucciolate và sempre mantenuta la calma e non avere paura,in quanto oltre a qualche grugno di disapprovazione per la nostra presenza finisce sempre per scappare con la sua prole e per l'escursionista non è mai un pericolo.
Se si incontra una scrofa con cuccioli basta essere eretti e lasciargli vie di fuga,dalle nostri parti noi diciamo che l'unico atto da sconsigliare con i cinghiali è avanzare carponi dentro una macchia di rovi ove spesso tale specie forma delle vere e proprie gallerie, quello non và mai fatto in quanto chiuderemmo al suide la sua unica via di fuga..
Per il resto vale sempre il motto di alzarsi presto (ad esempio per vedere caprioli o altri angulati al pascolo su spazi aperti) o sfruttare i calasole,e soprattutto tanta pratica e tante arguzie che con il tempo ognuno di noi si fà.

Non in ultimo io tengo d'occhio anche l'aspetto "odoroso", ai fumatori dico di lasciare a case sigarette o sigari (ne guadagneremo anche noi) e attenzione anche ad espletare certi bisogni fisiologici nella zona che ci prefiggiamo di osservare,perchè si sà la nostra pipì allontana il selvatico...



Modificato da - Frustone in data 23 maggio 2011 10:57:55
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mauriz
Utente V.I.P.

Città: guiglia
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 24 maggio 2011 : 19:53:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Visto che qualcuno è già partito aggiungo io per il capriolo
Va sempre considerata la parte di documentazione sul soggetto che si ricerca, per evitare o comunque prevedere e poter mettere in conto uscite che vanno a vuoto (almeno capire il perchè vanno a vuoto) o per sapere quando sono i periodi migliori e cosa si può vedere..
il capriolo da quanto ho visto finora è forse il selvatico meno variabile come distanze di fuga in base alla zona frequentata rispetto ad altri ungulati.. si comporta allo stesso modo in tutte le zone che ho visto finora (probabilmente è sottoposto a selezione in tutte...)
Prevalentemente crepuscolare, lo si può vedere anche in pieno giorno in modo piu' facile d'inverno piu' difficile d'estate, ma questo non vuole dire che non ci sia allo scoperto, semplicemente essendo piccolo è sufficente che si sdrai in un campo con erba alta e non lo si vede..finchè sono verdi i campi di grano e orzo sono notevoli sotto questo aspetto.. è piu' facile dove fa "fresco" anche d'estate
alba e tramonto sono quindi i periodi piu' propizi per vederlo, curiosità da far notare è il fatto che c'è un certo sincronismo di massima tra gli animali sull'uscita, nel senso che se in zona sai che ci siano animali distribuiti il grosso dei capi si vede uscire spesso negli stessi orari(utile per prepararsi se necessario)..
Mimetismo olfattivo: anche se la distanza è mediamente piu' bassa rispetto a daino e cervo l'olfatto è comunque buono.. in linea di massima si tratta di capire come si muove l'aria (in alcune zone le correnti ascensionali/discensionali negli orari prima indicati sono una costante, in altre un vero terno al lotto) in linea di massima si dice stare al di sopra durante il giorno e al di sotto a ridosso del buio, se in movimento ovviamente cercare il controvento o comunque valutare l'aria e muoversi di conseguenza
Mimetismo visivo: come presentato da frustone per il daino; la vista del capriolo è piu' limitata ma ha una buona capacità di distinguere il movimento (anche se molto piu' bassa rispetto al daino),basta confondersi un pò in prossimità della vegetazione e non ci sono particolari problemi, se capita di trovarselo che osserva verso di te da 30/50 mt (anche molto meno) non è detto che abbia visto, l'unico modo per capirlo è rimanere immobile e vedere cosa succede, è normale che scruti i dintorni, ma non è automatico che ti veda come può essere per altri ungulati.. se però ti muovi quando guarda nella tua direzione è difficile che non si accorga di te... si tratta di farsi le ossa per capirne il comportamento
preferibile curare la parte superiore del corpo che è quella che si nota di piu' sia in movimento che da fermo, spesso io fotografo in piedi con giacca o camicia mimetica e solo un pò di rete fogliata appoggiata tra obiettivo e monopiede, fino a 20/30 mt se a ridosso della vegetazione è sufficiente.. obbligatoria l'immobilità.. per distanze inferiori basta sgabello cavalletto e rete o telo come presentato da frustone che confonda la sagoma (non mi ci sono mai messo sotto finora) razze e arbusti piccoli sono i migliori da rimanerci vicino..
L'udito è buono (o comunque superiore al nostro) e bisogna tararsi su quanto può essere vicino per permettersi rumori di conseguenza, evitare abbigliamenti rumorosi (giacche a vento o similari in sintetico) e anche calpestare arbusti, hanno una maggior sensibilità ai rumori secchi o comunque acuti..
Obbligatorio il binocolo, si può dimenticare la macchina fotografica ma senza quello se in movimento si hanno poche possibilità avvicinandosi..
Nel periodo degli amori la distanza di fuga non subisce grosse variazioni come può essere invece per daino e cervo...
Nelle mie zone non sono mai riuscito a vederli all'abbeverata salvo rarissimi casi, normalmente i movimenti d'aria e il loro modo di muoversi a ridosso dei torrenti non vanno d'accordo per il sottoscritto...

Maurizio

Modificato da - mauriz in data 24 maggio 2011 19:56:17
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sergio zaglio
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Prov.: Milano

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Inserito il - 25 maggio 2011 : 17:13:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bene, quanti consigli utili. Grazie!
A mia modesta esperienza, soprattutto col Capriolo ho notato grande differenza di comportamento nelle zone sottoposte a tutela (riserve - parchi ecc.) rispetto alle zone dove la caccia, anche se rivolta ad altre specie, è consentita. Frequento spesso le colline dell'oltrepò, dove in stagione i cacciatori non mancano, e gli animali hanno distanze di fuga proibitive. Gli unici risultati si hanno appostandosi ai margini delle radure da pascolo in tardo pomeriggio in attesa dell'uscita serale degli animali. Ma basta un niente e... via! spariscono. Nela boscaglia invece, vento o non vento, mimetico o no, per quanto si possa fare attenzione i rumori che provochi spostandoti sono già sufficienti a far fuggire i Caprioli. Al massimo senti i rumori dell'animale che si allontana o una sagoma tra i rami, e poi ti resta il senso di colpa per averli disturbati. Quindi ho smesso di cercarli nel bosco.
Per gli appostamenti proverò col telo, o magari con quelle reti fogliate che vendono per coprire i cancelli e i balconi.

Sergio
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mauriz
Utente V.I.P.

Città: guiglia
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


482 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 25 maggio 2011 : 21:20:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di sergio zaglio:

Bene, quanti consigli utili. Grazie!
A mia modesta esperienza, soprattutto col Capriolo ho notato grande differenza di comportamento nelle zone sottoposte a tutela (riserve - parchi ecc.) rispetto alle zone dove la caccia, anche se rivolta ad altre specie, è consentita. Frequento spesso le colline dell'oltrepò, dove in stagione i cacciatori non mancano, e gli animali hanno distanze di fuga proibitive. Gli unici risultati si hanno appostandosi ai margini delle radure da pascolo in tardo pomeriggio in attesa dell'uscita serale degli animali. Ma basta un niente e... via! spariscono. Nela boscaglia invece, vento o non vento, mimetico o no, per quanto si possa fare attenzione i rumori che provochi spostandoti sono già sufficienti a far fuggire i Caprioli. Al massimo senti i rumori dell'animale che si allontana o una sagoma tra i rami, e poi ti resta il senso di colpa per averli disturbati. Quindi ho smesso di cercarli nel bosco.
Per gli appostamenti proverò col telo, o magari con quelle reti fogliate che vendono per coprire i cancelli e i balconi.

Sergio
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Nel periodo invernale mancando il fogliame hai piu' possibilità di vedere prima di essere visto (fino a marzo/aprile grossomodo), con la dovuta calma e silenzio; adesso riuscire a muoversi scorgendo i soggetti senza farsi beccare è molto piu' arduo, qualcosa si riesce a fare ma pressuppone sapere bene in partenza abitudini e quant'altro di chi si cerca e dove fermarsi prima di farsi beccare, essendo abbastanza abitudinari è facile capire piu' o meno la zona dove possono sostare o come si spostano, difficile è capire dove e come fermarsi se non riesci a vederli, sono abbastanza abitudinari si,ma le variabili che ne influenzano il percorso sono tante.. il fondo umido aiuta a ridurre il rumore durante il movimento, ma lo stesso vale per loro..
L'unico requisito (importante) che devono avere reti o teli è di essere silenziosi, altrimenti meglio farne senza..

maurizio

Modificato da - mauriz in data 25 maggio 2011 21:21:28
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
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Flora e Fauna

Inserito il - 25 maggio 2011 : 21:37:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di mauriz:
... L'unico requisito (importante) che devono avere reti o teli è di essere silenziosi, altrimenti meglio farne senza..


Concordo sul "meglio senza"
In questo periodo c'è il problema della vegetazione (è vero) ma il colore vivace del mantello estivo rende gli animali un po' meno mimetici che in inverno ... direi quindi che pro e contro tendono ad equivalersi.
Non sono d'accordo sulla minore abilità del capriolo di percepire il movimento ... rispetto al daino; ma credo dipenda molto dalle locali situazioni.
Aiuta molto nelle uscite di osservazione ... la presenza di una leggera brezza ... o anche un debole vento: aiuta a coprire i piccoli rumori (un po' come i corsi d'acqua) ... ed evita che l'odore ristagni attorno ... o peggio "giri" ... variando direzione e facendo fuggire qualsiasi selvatico.
Non ritengo che sia determinante la quantità di puzza (o odore) che possiamo emanare, ... se la direzione del vento è sbagliata ... anche un odore quasi irrilevante verrà captato e "decifrato" dalle sensibilissime mucose olfattive degli animali selvatici.


Ciaoo

Ciaoo
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mauriz
Utente V.I.P.

Città: guiglia
Prov.: Modena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 25 maggio 2011 : 21:57:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Luciano54:

Non sono d'accordo sulla minore abilità del capriolo di percepire il movimento ... rispetto al daino; ma credo dipenda molto dalle locali situazioni.

Sul resto sono pienamente d'accordo, ad esperienza personale sui daini della zona che vedo (raramente) a parte il periodo del bramito in cui sono piu' "distratti" e ovviamente attivi per necessità del periodo, nel resto dell'anno sono impressionanti.. l'isabellino che ho fotografato (pag 33 del post sul daino) a quella distanza (20/25 mt direi) mentre sonnecchiava è stato relativamente facile arrivarci muovendosi nel bosco, quando gli è passata un pò (poteva vedermi a malapena con la coda dell'occhio ed ero in mezzo agli alberi) si girava non appena mi muovevo di pochi centimetri, rimaneva immobile a fissare verso di me 5/10 min, tornava a girarsi, mi muovevo di nuovo di pochi cm e lui si girava di nuovo, siamo andati avanti quasi un'ora.. con il capriolo mediamente con le dovute precauzioni riesco a muovermi, con lui non ho fatto 5 cm in un'ora..
Viceversa sul brasimone la prima volta che ho incontrato una femmina le ho fatto un primo piano (mai successo prima di allora)
Piccola parentesi

Maurizio
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clse
Utente V.I.P.

Città: como
Prov.: Como

Regione: Lombardia


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Inserito il - 25 maggio 2011 : 22:00:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
tutto perfetto, però....

a voi non è mai capitato che in appostamento, immobili da tempo, vi sorvoli una cornacchia e dia l'allarme? (due o tre "cra cra" molto sonori, che nel bosco equivalgono all'abbaio del capriolo)

sarà che ultimamente non le sopporto, ma a me è capitato più di una volta.. e dopo che mi avevano individuato, ripetevano l'azione di "mobbing" sonoro fino a che io non mi allontanavo..

evidentemente non ci sopportiamo a vicenda!!!
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francescobaldi
Utente V.I.P.


Città: forte dei marmi
Prov.: Lucca

Regione: Toscana


250 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 maggio 2011 : 22:15:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di clse:

tutto perfetto, però....

a voi non è mai capitato che in appostamento, immobili da tempo, vi sorvoli una cornacchia e dia l'allarme? (due o tre "cra cra" molto sonori, che nel bosco equivalgono all'abbaio del capriolo)

sarà che ultimamente non le sopporto, ma a me è capitato più di una volta.. e dopo che mi avevano individuato, ripetevano l'azione di "mobbing" sonoro fino a che io non mi allontanavo..

evidentemente non ci sopportiamo a vicenda!!!


questa domanda me ne ha fatta venire in mente una anche a me:
questo avvertimento delle cornacchie funziona anche all'inverso? ossia a volte si sente il cra cra della cornacchia su un colle opposto ad esempio, possibile che sia dovuto anche a passaggi di selvatici?
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clse
Utente V.I.P.

Città: como
Prov.: Como

Regione: Lombardia


382 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 25 maggio 2011 : 22:46:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non so, credo che il loro allarme serva per specie con cui sono in competizione, o che ritengono pericolose... personalmente non ho mai osservato un comportamento simile con ungulati, mentre l'ho visto fare anche con cani, gatti più o meno inselvatichiti, e tutte le schiere di fungaioli e gitanti, comprese le coppiette.....

un po' come fa il capriolo, solo che lui abbaia soprattutto quando non ha ben chiaro chi si trova nei paraggi, dopodichè scappa. le cornacchie invece continuano a rompere....
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albill
Utente Senior

Città: Poncarale
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


640 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 25 maggio 2011 : 22:55:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di francescobaldi:

Messaggio originario di clse:

tutto perfetto, però....

a voi non è mai capitato che in appostamento, immobili da tempo, vi sorvoli una cornacchia e dia l'allarme? (due o tre "cra cra" molto sonori, che nel bosco equivalgono all'abbaio del capriolo)

sarà che ultimamente non le sopporto, ma a me è capitato più di una volta.. e dopo che mi avevano individuato, ripetevano l'azione di "mobbing" sonoro fino a che io non mi allontanavo..

evidentemente non ci sopportiamo a vicenda!!!


questa domanda me ne ha fatta venire in mente una anche a me:
questo avvertimento delle cornacchie funziona anche all'inverso? ossia a volte si sente il cra cra della cornacchia su un colle opposto ad esempio, possibile che sia dovuto anche a passaggi di selvatici?



io l'ho notato con la volpe, la cornacchia nera non la smetteva più....

Alberto
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Neto
Moderatore


Città: Dozza
Prov.: Bologna

Regione: Emilia Romagna


2826 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 26 maggio 2011 : 13:41:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi trovo daccordo con i consigli che ti hanno dato, anche con la "precisazione" di Luciano sul capriolo. Alle cornacchie aggiungerei le ghiandaie che frequentano molto l'ambiente boschivo e sono un ottimo allarme per tutte le specie. Il loro grido di allarme è ascoltato da tutti, sia ucceli, sia mammiferi, in più ci vedono benissimo

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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 27 maggio 2011 : 11:04:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
giusta le ultime considerazioni,specialmente quella di Claudio sugli "allarmi" dei volatili!!

Da me,nei miei boschi la Ghiandaia ma specialmodo il Colombo è una sentinella incredibile.
Il colombo specialmodo in avvicinamento (mentre andiamo la sito prescelto) è... una piaga!

Ma riguardo a queste specie ha ragione chi indica le caratteristiche dei siti prescelti, da me danno noia i colombi e le ghiandaie.. in certe altre zone saranno altri volatili, ma ritengo questo come giusto e stimolante, non me la prendo certo con i volatili..
Sul telo se abbiamo in testa la fotografia e siamo capaci di star fermi anche qualche ora consiglio vivamente il cotone.
Un telo leggero in colore opaco (non occorre per forza comperarlo al caccia e pesca) e in cotone,offre due vantaggi;

a. non emette alcun rumore quando lo togli dallo zaino
b.assorbe l'odore del selvatico e alla bisogna può servire come semplice mantello, provatelo e mi direte...

Un caro amico ha sempre avuto avversione al telo,dopo un'escursione insieme ho capito il motivo:non riesce a stare fermo per più di un'ora!
Si,perchè se facciamo "l'aspetto" in un sito che conosciamo bene,può darsi che ci sia da aspettare sul serio e legittimamente non tutti posseggono (o vogliono) stare fermi a lungo.

Concordo infine sulle variabili che possiede una specie rispetto ad un'altra di essere avvicinabile oppure no,dipende dai siti..
Tolto certi orari in cui ne vediamo a bizzeffe,da noi,cervi,caprioli (ma anche altro selvatico) è ben più difficile da avvistare del Daino.

Massimo
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