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elleelle
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gomphus
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Inserito il - 18 febbraio 2011 : 21:09:43
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ciao luigi
dovresti fotografarne anche uno sezionato
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare
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Claude54
Utente Senior
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Inserito il - 18 febbraio 2011 : 21:55:40
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Non sarà che sono ghiande di cui il guscio si è macerato con l'acqua. Non mi convince quello strato fibroso che c'è attorno ai bozzoli.
Claudio |
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elleelle
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Inserito il - 18 febbraio 2011 : 22:13:08
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| Messaggio originario di gomphus:
ciao luigi
dovresti fotografarne anche uno sezionato
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Purtroppo, sono rimasti lassù e non so sotto quale pietra, perché le rimetto accuratamente a posto. Non ho approfondito perché mi erano sembrati, a occhio, normali bozzoli di lepidottero; erano più piccoli di quelli della Limantria dispar, ma, da lontano facevano un affetto simile. Solo a casa ho notato la forma strana a fuso praticamente simmetrico, che escluderebbe siano crisalidi. Posso aggiungere che erano tra due pietre poggiate una sopra l'altra, ad una certa altezza dal terreno - diciamo 20-30cm - e che avevano un aspetto leggerissimo e vuoto.
Se ne trovo altri, li apro .... luigi
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elleelle
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Inserito il - 18 febbraio 2011 : 22:14:44
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| Messaggio originario di Claude54:
Non sarà che sono ghiande di cui il guscio si è macerato con l'acqua. Non mi convince quello strato fibroso che c'è attorno ai bozzoli.
Claudio
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Sono certo che le fibre erano collegate tra loro, come se il successivo fosse stato tessuto attaccato al precedente.
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elleelle
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Inserito il - 09 marzo 2011 : 22:12:47
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Tolfa, 8-3-2011
Bene! Aggiorno la situazione con nuovi ritrovamenti. Sembra che questi imenotteri amino particolarmente le fessure tra due pietre messe una sopra l'altra, perché ne ho trovati altri due nidi nelle stesse identiche condizioni. Il bello è che il terzo nido aveva i bozzoli pieni, con la larva dentro. Allego due foto della larva e due foto d'insieme che mostrano il nido attaccato alla pietra superiore. la larva è lunga 18mm e i bozzoli circa 20mm. Si notano i resti di due grossi ortotteri femmina che, a occhio, sembrano Decticus albifrons. Tutt'intorno, la fessura era stata intasata con rametti secchi e altri detriti vegetali. Da questo penso di poter trarre delle conclusioni abbastanza sorprendenti; almeno per me.
1) L'imenottero che ha costruito il nido (o gli imenotteri, nel caso avessero nidificato in colonia) sono molto forti e trasportano la preda a piedi; quindi perde terreno l'ipotesi Isodontia e prende piede l'ipotesi Sphex (flavipennis?). 2) i resti indicano che gli ortotteri sono in numero minore rispetto ai bozzoli; il rapporto è 1/3 o 1/4, come del resto è logico se consideriamo la mole della preda. Quindi, queste larve mangiano una preda in comune.
Ad ogni modo, ho raccolto alcuni bozzoli e credo che, nel giro di 1-2 mesi, sapremo a chi appartengono. luigi
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elleelle
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Inserito il - 13 marzo 2011 : 19:23:46
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Ripensandoci, credo siano resti di Eupholidoptera, sia per la mancanza di ali e tegmine, sia perché quelle macchie nere sulla testa il Decticus non ce l'ha ... Anche le dimensioni quadrano meglio. luigi
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elleelle
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Inserito il - 02 aprile 2011 : 16:15:44
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A proposito, i mucchietti di rocce impilate che si trovano nella zona sono più o meno così. Si può dire che non ce ne sia uno senza nidi ...! I nidi si trovano nell'interstizio orizzontale tra una pietra e l'altra. luigi
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elleelle
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Inserito il - 27 aprile 2011 : 22:55:21
Classe: Hexapoda Ordine: Hymenoptera Famiglia: Sphecidae Genere: Chilosphex Specie:Chilosphex argyrius
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Bene! Da alcuni bozzoli che avevo raccolto sono sfarfallati questi Sphecidae, che, a colpo d'occhio, mi sembrano Isodontia mexicana. A dire la verità, ho qualche perplessità; mi sembra che il peduncolo sia troppo corto e che la posizione ad ali chiuse lungo il corpo anziché allargate a delta non sia la sua. Ma può dipendere dal fatto che sono neosfarfallati. Altra perplessità viene dal fatto che l'Isodontia dovrebbe predare ortotteri piccoli e trasportarli in volo, mentre questa aveva catturato delle Eupholidoptera sp. adulte, perfino troppo grandi per una larva sola, e le aveva evidentemente trascinate. Ad ogni modo, non mi viene in mente nessuna alternativa. luigi
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uloin
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7301 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 30 aprile 2011 : 21:36:40
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Condivido le tue perplessità, la nervatura leggibile nella terza foto sembra dimostrare che la 2° cella submarginale non sia quadrata ma più alta che larga, gli occho non sono convergenti nel setore superiore ma quasi paralleli. E' un maschio, potrebbe trattarsi di Chilosphex argyrius. Non ho mai visto questa specie, se hai occasione di osservare degli altri esemplari dovresti postare una buona immagine perfettamente otogonale dell'ala, un dettaglio delle unghie tarsali (2 o più denti basali?) e del pattine sulla spina della terza tibia (fitto o rado?).
Saluti
Pietro |
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elleelle
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Inserito il - 30 aprile 2011 : 23:36:59
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Nel frattempo, ne è sfarfallato un altro, che, a questo punto, rischia grosso ...... Domani vedrò di fotografarlo bene. Intanto, posto il miglior ingrandimento che ho dei denti dell'artiglio. Mi sembra che siano due. luigi
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Ed ecco il dettaglio dell'ala:
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elleelle
Moderatore Trasversale
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32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 maggio 2011 : 16:04:32
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Nel frattempo, c'è stato lo sfarfallamento di una femmina. Se ci fossero stati ancora dei dubbi su Isodontia mexicana, si sono dissolti, perché questa ha la parte anteriore dell'addome di color "rosso sphex". E' più grande dei maschi e molto dinamica. Ho avuto il c la fortuna di documentare in video lo sfarfallamento, perché la nostra amica aveva cominciato già da mezz'ora prima a ronzare rumorosamente dentro il bozzolo facendolo vibrare; così mi sono armato di pazienza e sono riuscito a beccare il momento. Appena caricato su You-tube ve lo mostro (con un certo orgoglio ). luigi
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elleelle
Moderatore Trasversale
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Inserito il - 03 maggio 2011 : 16:19:51
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Ecco il video:
Link
luigi
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pietruzzo
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628 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 maggio 2011 : 16:31:37
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Tutto veramente interessante, il video è stupendo e nitido, una testimonianza molto accurata ... G R A Z I E
A proposito, che attrezzatura fotografica hai usato ?
pietruzzo |
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elleelle
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32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 maggio 2011 : 18:20:12
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| Messaggio originario di pietruzzo:
A proposito, che attrezzatura fotografica hai usato ?
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Ho usato la mia solita compatta bridge Panasonic lumix fz28 con lente addizionale Raynox 250. luigi
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pietruzzo
Utente Senior
Città: Putignano
Prov.: Bari
Regione: Puglia
628 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 maggio 2011 : 09:04:36
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Grazie della risposta sulla attrezzatura fotografica, le bridge Panasonic sono eccellenti
Nella quarta foto si vede una ninfa color giallo; che roba è ?
pietruzzo |
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elleelle
Moderatore Trasversale
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Regione: Lazio
32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 maggio 2011 : 10:06:36
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Come cos'è? E la larva che stava dentro un bozzolo e poi è diventata l'insetto che si vede nelle ultime foto. luigi
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uloin
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
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7301 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 04 maggio 2011 : 19:21:02
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La seconda cella submarginale non é quadrata ed esclude si Sphex che Isodontia. Gli altri caratteri: unghie tarsali con due denti basali, aseenza di pettine sul primo tarso ecc. calzano perfettamente con Chilosphex argyrius. Poichè non ho mai osservato questa specie, sarebbe utile sentire il parere di Maurizio Mei.
Saluti
Pietro |
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Mei
Utente Senior
Città: Roma
823 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 maggio 2011 : 10:49:02
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Rispondo all'appello privato di Pietro per confermare la sua diagnosi: si tratta proprio di Chilosphex argyrius, una specie che personalmente non ho mai raccolto e che non è troppo frequente incontrare... tutti gli esemplari che ho visto del Lazio vengono da Tolfa, comunque (il che non vuol dire che stia soltanto lì...).E' un ritrovamento interessante... Il nido e il comportamento di nidificazione sono stati decritti (in Francia) da Berland in un lavoro del 1958. I nidi trovati da Luigi corrispondono perfettamente alla descrizione di Berland (i nidi da lui osservati erano stati costruiti tra le pietre di un muretto a secco). Le prede erano anche in quel caso ortotteri ensiferi e i nidi venivano chiusi con frammenti vegetali, come a Tolfa. Complimenti per il reportage..! Ciao! Maurizio
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elleelle
Moderatore Trasversale
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32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 maggio 2011 : 15:30:03
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Grazie a tutti! Alla fine, col vostro contributo, abbiamo messo insieme un bel documento . luigi
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elleelle
Moderatore Trasversale
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32995 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 settembre 2011 : 16:35:03
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Mi sono imbattuto in questa vecchia discussione. La cosa che rimane misteriosa (a meno forse che non mi vada a cercare e leggere il lavoro di Berland) è se più larve mangiano in comune la stessa Eupholodoptera. Dalla conta delle teste sembrerebbe di sì, e anche considerando le dimensioni della preda rispetto a quelle della larva si arriva alle stesse conclusioni; se ogni larva avesse a disposizione un'intero ortottero riuscirebbe a mangiarne si e no il 30% e il resto andrebbe a male.
Possibile che queste larve mangino insieme senza attaccarsi? Sicuramente lo fanno le larve di Braconidae e di altri imenotteri che parassitano i bruchi, ma mi sembra insolito un comportamento del genere in uno Sphecidae.
Del resto, se non fosse così, non ci sarebbe nessun bisogno di cacciare ortotteri così pesanti e anche relativamente pericolosi, quando ce ne sono in abbondanza di dimensioni "monoporzione".
Che cosa ne dite?
luigi
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Modificato da - elleelle in data 01 febbraio 2015 22:34:08 |
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