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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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paolofon
Utente Super
Città: Reggio nell'Emilia
Prov.: Reggio Emilia
Regione: Emilia Romagna
7460 Messaggi Tutti i Forum |
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paolofon
Utente Super
Città: Reggio nell'Emilia
Prov.: Reggio Emilia
Regione: Emilia Romagna
7460 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 febbraio 2011 : 21:38:58
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Con l'aiuto del libro "Tardigradi" di R Bertolani, edito dal Consiglio Nazionale delle Ricerche nella serie Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane, 1982, ho provato ad identificarli... e forse ci sono riuscito!
Ripercorro le tappe delle chiavi identificative del libro:
1)
| Regione cefalica priva di cirri cefalici o mediani e di papille laterali; ogni zampa con due unghie, ciascuna provvista di due rami (diplounghia), quasi sempre saldate tra loro; bulbo faringeo salvo rari casi, contiene placoidi e comunque mai sbarrette bulbari -> Eutardigrada, Parachela |
Foto 1: 73,05 KB
Foto 2: 84,79 KB
2)
| Unghie di ogni zampa disposte simmetricamente rispetto al piano mediano della zampa stessa e di dimensioni simili; tubo boccale con sbarretta di rinforzo e, nelle specie di acqua dolce, completamente rigido, con bocca circondata da 10 lamelle; uova provviste di guscio ornamentato, assai spesso deposte libere -> Macrobiotidae |
Non ho (ancora) visto le uova, ma le unghie sì...
Foto 3: 174,24 KB
3)
| Unghia a forma di V o Y, con ramo secondario di poco più breve di quello principale -> Macrobiotus |
Vedi foto 2
4)
| Unghie a forma di Y; sbarretta di rinforzo priva di uncino ventrale |
A questo punto la scelta è tra le due specie: Macrobiotus richtersi e M. hufelandi: i caratteri distintivi riguardano le uova e, cosa per me più accessibile, l'apparato buccale:
| - Tubo boccale largo: 3 distinti macroplacoidi; microplacoide relativamente grosso e non perfettamente in linea con l'arco disegnato dai macroplacoidi..... -> M richtersi - Tubo boccale di medie dimensioni; due macroplacoidi, il primo talvolta strozzato; microplacoide normalmente sviluppato ed in linea coi macroplacoidi... -> M hufelandi |
Ecco i macroplacoidi: sono indubbiamente tre.
Foto 4: 199,08 KB
Foto 5: 203,56 KB
Il microplacoide non è in asse.
Foto 6: 221,3 KB
| Macrobiotus richtersi è una delle poche spesie di Tardigradi sicuramente anche carnivore; esso può infatti nutrirsi di Rotiferi e Nematodi. Nell'acqua è occasionale, ma con una certa frequenza. In ambiente terrestre è noto per l'Europa, l'Africa, l'America compresa la Groenlandia. Per quanto riguarda le acque interne italiane, è noto per il Veneto, l'Emilia, la Toscana, le Marche e la Sicilia. |
Nel mio esemplare sono evidenti le macchie oculari. Secondo il libro non sono di solito presenti. Forse il mio è un esemplare giovane, poichè nella stessa acqua ho osservato esemplari più grandi: può raggiungere i 1000 µ.
Paolofon |
Modificato da - paolofon in data 06 febbraio 2011 21:42:20 |
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geppe
Moderatore
Città: lesmo
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
5397 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 febbraio 2011 : 21:47:17
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bene,
lo taxiamo ?
qualche obiezione ?
Giuseppe
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paolofon
Utente Super
Città: Reggio nell'Emilia
Prov.: Reggio Emilia
Regione: Emilia Romagna
7460 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 febbraio 2011 : 15:40:20
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Mah, io provo a capire cosa sono questi animaletti al meglio delle mie conoscenze, ma.... i miei testi di riferimento risalgono, se va bene, a decenni fa: e nel frattempo cosa può essere successo? nuove scoperte, nuove specie...
Secondo me, per noi, che siamo dilettanti ed amatori, il condizionale è sempre d'obbligo.
Esistono per fortuna tre letterine "magiche", che penso possiamo usare: cfr: in questo caso, forse si può tassare così:
Macrobiotus cfr richtersi
Che ne dite?
Paolofon |
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geppe
Moderatore
Città: lesmo
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
5397 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 febbraio 2011 : 19:39:40
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| Messaggio originario di paolofon:
Mah, io provo a capire cosa sono questi animaletti al meglio delle mie conoscenze, ma.... i miei testi di riferimento risalgono, se va bene, a decenni fa: e nel frattempo cosa può essere successo? nuove scoperte, nuove specie...
Secondo me, per noi, che siamo dilettanti ed amatori, il condizionale è sempre d'obbligo.
Esistono per fortuna tre letterine "magiche", che penso possiamo usare: cfr: in questo caso, forse si può tassare così:
Macrobiotus cfr richtersi
Che ne dite?
Paolofon
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non siamo così attrezzati,
l'unica cosa che posso fare è:
Macrobiotus sp.
che vuoi , non è che abbia avuto molti appoggi, devo arrangiarmi come posso
poi nel caso, si può sempre cambiare
Giuseppe
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 febbraio 2011 : 19:47:43
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(risposta cancellabile)
puoi in alternativa taxarlo come Macrobiotus richtersi cfr, in modo tale da mantenere il dubbio ma senza alterare l'ordine alfabetico
ciao
ang |
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geppe
Moderatore
Città: lesmo
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
5397 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 07 febbraio 2011 : 20:40:39
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| Messaggio originario di ang:
(risposta cancellabile)
puoi in alternativa taxarlo come Macrobiotus richtersi cfr, in modo tale da mantenere il dubbio ma senza alterare l'ordine alfabetico
ciao
ang
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ok, fatto.
grazie
Giuseppe
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