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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Astemio
Utente Senior
Città: Monte Argentario
Prov.: Grosseto
1061 Messaggi Biologia Marina |
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Sciocchina
Utente Senior
Città: Cogoleto
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1387 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 dicembre 2010 : 09:45:59
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belle foto complimenti, grazie di avercene fatti partecipi
Carmen Valle |
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Forest
Moderatore Tutor
Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
10115 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 dicembre 2010 : 11:38:20
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Belle davvero! Navi volanti e colline sospese…
Link Link |
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ninocasola43
Utente Super
Città: s.agnello
Prov.: Napoli
Regione: Campania
6360 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 dicembre 2010 : 19:39:36
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bravo, Astemio
nin felice anno nuovo |
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Astemio
Utente Senior
Città: Monte Argentario
Prov.: Grosseto
1061 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 05 febbraio 2011 : 21:45:36
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Astemio
Utente Senior
Città: Monte Argentario
Prov.: Grosseto
1061 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 05 febbraio 2011 : 22:15:58
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Una leggenda ampiamente diffusa in tutta l'area dello Stretto narra che durante le invasioni barbariche in agosto, mentre il cielo e il mare erano senza un alito di vento, e una leggera nebbiolina velava l'orizzonte, un'orda di conquistatori dopo avere attraversato tutta la penisola giunse alle rive della città di Reggio e si trovò davanti allo stretto che divide la Calabria dalla Sicilia. A pochi chilometri sull'altra sponda sorgeva un'isola - la Sicilia - con un gran monte fumante - l'Etna - ed il Re barbaro si domandava come fare a raggiungerla trovandosi sprovvisto di imbarcazioni, quindi impotente davanti al mare. All'improvviso apparve una donna molto bella, che offrì l'isola al conquistatore, e con un cenno la fece apparire a due passi da lui. Guardando nell'acqua egli vedeva nitidi i monti, le spiagge, le vie di campagna e le navi nel porto come se potesse toccarli con le mani. Esultando il Re barbaro balzò giù da cavallo e si gettò in acqua, sicuro di poter raggiungere l'isola con un paio di bracciate, ma l'incanto si ruppe e il Re affogò miseramente. Tutto infatti era un miraggio, un gioco di luce della bella e sconosciuta donna, che altri non era se non la Fata Morgana.
Il fenomeno si ripete ancora oggi nei giorni calmi e limpidi d'estate, nelle acque antistanti la costa calabrese. Qualcuno afferma di aver visto il fenomeno anche dalla costa siciliana dello Stretto, ma non vi sono fonti attendibilmente documentabili che lo dimostrino..(Wikipedia) |
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