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ATTENZIONE! Considerata la situazione in cui versa la grande maggioranza delle acque pubbliche italiane, il Forum di Natura Mediterraneo ricorda che l’immissione non autorizzata di qualsiasi specie di pesce in acque pubbliche è illegale in quanto può mettere a rischio gli equilibri ambientali e minacciare gravemente la biodiversità. Particolare pericolo è rappresentato dall'introduzione di qualunque specie alloctona.
In linea di principio sono da preferirsi immagini di pesci nel loro ambiente naturale o collocati temporaneamente in un acquario fotografico. Le foto di pesci morti sono in generale permesse solo in caso di individui deceduti per cause naturali (es: morie dovute a crisi anossiche o ad essiccazione di bacini, predazione, ecc.). Foto di individui morti dopo essere stati pescati sono ammesse solo in presenza di un reale interesse scientifico della cattura e comunque possono essere pubblicate solo dopo consultazione dei moderatori della sezione. Le foto di individui pescati (fotografati su nasse, retini o in mano) sono ammesse quando si tratti di individui in buona salute e ritratti nei pressi dell’ambiente di cattura, dunque non è possibile (in assenza di interesse scientifico, sempre previo consenso dei moderatori) pubblicare foto di pesci vistosamente feriti (eccettuate naturalmente le normali ferite dovute all’amo), colpiti con il raffio, tenuti tra le mani asciutte o fotografati in ambienti evidentemente lontani dal luogo di cattura (parcheggi, abitazioni, cucine, etc.). Non è inoltre consentito pubblicare nella sezione fotografie di pesci trattenuti in maniera scorretta (ad. es. per gli occhi).


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Dr Skazz
Utente Senior


Città: Girona (Spagna)


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Inserito il - 15 ottobre 2010 : 09:18:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Iacopo:

Nel lago maggiore ce ne sono a bizzeffe, io li pescavo uno dietro l'altro col pane già 5 o 6 anni fa, ed erano pesci sul mezzo chilo. Perchè devrebbe essere così sconosciuto?


Li' ci dovrebbe essere il nostro pigo, che e' quasi identico tranne che per i colori (rosso assente), sicuro che fossero Gardon?

"Will the northern lights still play as we walk our distant days
Ocean sky, sea of blue, let the sun wash over you"
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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 15 ottobre 2010 : 10:00:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bravi tutti! (ma il primato va giustamente a Frustone)
Si tratta proprio di gardon (Rutilus rutilus)!
Non era difficile se non che il sottoscritto bastardello vi ha lesinato gli indizi!
Comunque tutto ciò ha scopo didattico, la confusione con la rovella per esemplari adulti è impossibile, per i piccoli esemplari invece qualche dubbio ci può essere ma l'occhio rosso nel gardon, le pinne di colore molto più intenso, la sagoma molto più alta e schiacciata lateralmente, la totale assenza di banda laterale (che nelle rovelle maremmane però non c'è quasi mai) dovrebbero fornire sufficienti elementi. E soprattutto la forma generale del corpo è molto diversa, nei giovani è più slanciato della rovella, con pinna caudale più ampia, da adulto invece si ingobbisce e prende un aspetto da scardola.
Questi pesci provengono da un lago laziale che...per obbligo di contratto non posso svelarvi fino al convegno AIIAD (12-13 novembre), dove hanno totalmente fatto sparire qualunque altra specie di ciprinide e formano popolazioni fittissime.
Dato che si tratta di un pesce adattabilissimo, che sopporta l'inquinamento, che vive bene in ambienti artificializzati, che abbocca come un matto e che raggiunge taglie interessanti non c'è dubbio che la sua diffusione in Italia è destinata ad aumentare.
Nel lago Maggiore è presente ed ha causato (assieme all'infangamento dei substrati riproduttivi) la diminuzione vistosa dell'alborella ed il crollo dell'industria della pesca ad essa collegata. Vedi VOLTA P., JEPSEN N. (2008), The recent invasion of Rutilus rutilus (L.) (Pisces: Cyprinidae) in a large South-Alpine lake: Lago Maggiore, in Journal of Limnology, Vol. 67, No. 2, pp. 163-170.
Ah, ultima cosa, il pesce più grosso non è in mano mia ma di un ragazzino che l'aveva pescato, è meno grosso di quanto sembra!

NO all'autostrada in Maremma!
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 15 ottobre 2010 : 13:29:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Come segno distintivo anche la coda è particolare..
Appena hai messo la foto di essa e ho rivisto le foto di un amico ho tolto i dubbi..
Che aggiungere?
Al nord è molto tempo che questo pesce è stato immesso,ora è la volta del centro/sud, bà, le notizie che ci dici non sono affatto tranquillizzanti..

Ma per quale motivo si importa un pesce del genere?
E'buono da mangiare?

Voglio dire,il Pigo che tra l'altro è anche bello e raggiunge ottime taglie,non bastava a noi Italiani??Mah,non capirò mai certe logiche..

Messaggio originario di etrusko:

Ah, ultima cosa, il pesce più grosso non è in mano mia ma di un ragazzino che l'aveva pescato, è meno grosso di quanto sembra!


Sei sicuro? Meno male,pensavo tu avessi quelle manine!!
Con le mani in quel modo ti si abbassava anche la proporzione di altre cose..
E io che pensavo a quelle manine vedi? A volte a pensar male si fà peccato!

Massimo.
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limbarae
Moderatore


Città: Berchidda
Prov.: Olbia - Tempio

Regione: Sardegna


12842 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 ottobre 2010 : 13:40:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Vi ricordo che grazie a questo esotico il pigo naturalmente presente nei corsi d'acqua italiani è andato letteralmente a farsi benedire!


"E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome
Ora il tempo è un signore distratto, è un bambino che dorme
Ma se ti svegli e hai ancora paura, ridammi la mano
cosa importa, se sono caduto, se sono lontano..."
Faber, Hotel Supramonte
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etrusko
Moderatore

Città: Arcille
Prov.: Grosseto

Regione: Toscana


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Inserito il - 15 ottobre 2010 : 13:42:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, buono sarà anche buono, però, come in tutti i ciprinidi la bontà sarà mischiata a decine di migliaia di liche di ogni forma, spessore e posizione tanto da rendere pressochè immangiabile il pesce.
Viene importato perchè abbocca facilmente, è prevedibile e soddisfa i garisti. Un po' come il carassio, insomma.

Nonono, le mie mani sono piuttosto grosse (sono quelle dela seconda foto), mi fanno fare sempre brutta figura perchè i pesci che fotografo in mano sembrano sempre dei microbi anche quando (di rado) non lo sono!!!!

NO all'autostrada in Maremma!
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 15 ottobre 2010 : 15:33:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di limbarae:

Vi ricordo che grazie a questo esotico il pigo naturalmente presente nei corsi d'acqua italiani è andato letteralmente a farsi benedire!


E infatti è quello che mi chiedo..

E rispondendo a Etrusko,gli dò senza voler ragione,ma per altri versi.

Quì ne sò davvero qualcosa;
E' cambiata la pesca agonistica ed è cambiato l'atteggiamento dell'agonista in generale,per quello io l'abbandonai oramai un decennio fà.
Non ha più niente di sportivo,tutti,anche l'ultimo cane deve far cattura,per questo forse si importano questi pesci,guarda proprio questo... che per taglia e per bellezza e aggiungo per comportamento (se non la vogliamo chiamare astuzia)non ha niente a che vedere con il pigo,che ben conosco e che per fortuna ancora incontro spesso.

I tempi in cui con le bolognesi si vincevano le gare insidiando il cavedano sono ormai lontani anni luce,mi ricordo fantastiche sfide nel basso Merse o nell'ombrone tra noi senesi e i fiorentini (loro venivano con le barbarine..) altri tempi,la pesca era tecnica e si vendeva l'anima al diavolo per far abboccare un cavedano di un kg che quasi sempre finiva per strappare il finale..
si pescava,si stava insieme e si liberava sempre il pescato,sponde del fiume lasciate sempre pulite.
Oggi a parte che non saprebbero neanche minimamente pescare quello a cui noi ci dedicavamo,ma portano chili e chili di pasture (e anche su questo ci sarebbe da dire), portano attrattori chimici,portano di tutto.

Insomma si è perso completamente a mio vedere lo spirito di una pesca anche eco-compatibile, scusate l'off topic ma questo è.

Gardon, Breme,aspio, siluro, riflettete a chi giova la presenza di queste specie??
Pescatori che oramai non hanno più modo di appellarsi a sportivi e lobby di commercio,pasture,associazioni sportive e negozianti, e gente che non ha altri sistemi per mettersi in mostra.
Guardate cosa hanno saputo inventarsi dietro la pesca della carpa...
Andate a vedere secondo alcuni,di cosa oggi un pescatore dovrebbe necessitare per prendere una carpa, vedere per credere.

scusate di nuovo l'off topic,ma "off" non è poi tanto..


Massimo.
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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 15 ottobre 2010 : 17:14:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In realtà ci sono forti dubbi che il pigo sia autoctono nelle nostre acque.
Sembrerebbe essere originario del medio-alto corso del Danubio, e da lì immesso a metà '800 nel bacino padano, e succesivamente nell'Italia peninsulare.
Di fatto non ne conosciamo l'origine.

"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/
un giorno la prenderò/
come fa il vento alla schiena.."
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Dr Skazz
Utente Senior


Città: Girona (Spagna)


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Inserito il - 15 ottobre 2010 : 17:26:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di ugandensis:

In realtà ci sono forti dubbi che il pigo sia autoctono nelle nostre acque.
Sembrerebbe essere originario del medio-alto corso del Danubio, e da lì immesso a metà '800 nel bacino padano, e succesivamente nell'Italia peninsulare.
Di fatto non ne conosciamo l'origine.


Se non sbaglio, Bianco sosteneva lo stesso per Persico e Luccio, mancando un modello plausibile di dispersione verso l'Italia, sennonche' di quest'ultimo abbiamo i fossili...
Cio' non toglie che il Pigo sia da considerare in ogni caso PIU' AUTOCTONO del Gardon, e non di poco!
(O vediamo il vespaio che si solleva ora...)


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Modificato da - Dr Skazz in data 15 ottobre 2010 17:29:04
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ugandensis
Utente Senior

Città: Firenze
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Flora e Fauna

Inserito il - 15 ottobre 2010 : 17:53:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Persico e luccio sono al di là di ogni ragionevole dubbio... alloctono il primo (prima immissione 1860) autoctono il secondo, con un limite meridionale che si fa coincidere grossomodo con Lazio e Abruzzo.
I ciprinidi sono maledettamente più difficili.

"...ho visto nina volare/ fra le corde dell'altalena/
un giorno la prenderò/
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Dr Skazz
Utente Senior


Città: Girona (Spagna)


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Inserito il - 15 ottobre 2010 : 18:31:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Fonte?

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etrusko
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Città: Arcille
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Inserito il - 15 ottobre 2010 : 18:53:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
A mio parere specie introdotte da sufficiente tempo da far loro raggiungere un equilibrio con le autoctone e con l'ambiente sono da considerare "autoctono-simili". Mi riferisco ad introduzioni secolari come quelle (ipotetiche) di persico, pigo, salmerino alpino.

E comunque la presenza del luccio in italia e soprattutto al centrosud è inspiegabile dal punto di vista biogeografico (ma questo non dimostra nulla).
Comunque questo non deve essere un incentivo ad introdurne di nuove!

Il gardon ha un impatto sul pigo e sul triotto decisamente inquietante, infatti i due Rutilus padani non si incrociano (e questo depone per l'autoctonia del pigo) mentre il gardon forma ibridi fertili con entrambi. Potrebbe costituire una "specie ponte" e portare a perdere sia il pigo che il triotto in favore di una stirpe ibrida, denominabile forse garpigotto o pigordon.

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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 15 ottobre 2010 : 19:09:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di ugandensis:

Persico e luccio sono al di là di ogni ragionevole dubbio... alloctono il primo (prima immissione 1860) autoctono il secondo, con un limite meridionale che si fa coincidere grossomodo con Lazio e Abruzzo.


Quoto,ho sempre saputo questa cosa,confermata da ogni ittiologo con cui ho avuto modo di parlare,come quoto anche l'intervento di Skazz,non ha senso che si immetta un pesce come il Gardon..
Sul Pigo,cosa dire,nel mio fiume preferito è alloctono,sò anche quando venne introdotto, prelevandolo dal bacino di Corbara, ove ora credo che manco ci sia più e proprio questo Gardon ne ha sancito la scomparsa...
Quei bei pigoni una volta riscontrabili solo a Corbara e in certi fiumi del nord.. ora sono quì,dalle mie parti..
Questo è l'uomo,rendiamocene conto.

Ma pensate, quelli erano tempi d'oro a confronto ad oggi,ci si indignava per l'immissione del mite e italiano Pigo...
adesso, si corre il rischio di far diventarlo raro.

Massimo.
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Modificato da - Frustone in data 15 ottobre 2010 19:16:06
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Iacopo
Utente V.I.P.

Città: Pistoia


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Inserito il - 17 ottobre 2010 : 14:26:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non sapevo che il gardon fosse così pericoloso per i Rutilus nostrani e, a dire il vero, non sapevo nemmeno fosse un alloctono, o meglio credevo che fosse stato introdotto molto tempo fa e fosse ormai in sostanziale equilibrio con gli autoctoni. Buono a sapersi. Comunque confermo che ha una carne effettivamente pregiata, forse anche più buona di molti ciprinidi nostrani, almeno quelli che ho avuto modo di assaggiare, e non ha poi molte lische. La ragione per la quale è stato introdotto a scopi alieutici immagino sia da ricercare nel fatto che, rispetto ai nostri Rutilus, è più prolifico, poco esigente in termini di habitat e condizioni dell'acqua, facilmente allevabile ecc. giusto?
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 18 ottobre 2010 : 10:05:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Iacopo:

Non sapevo che il gardon fosse così pericoloso per i Rutilus nostrani e, a dire il vero, non sapevo nemmeno fosse un alloctono, o meglio credevo che fosse stato introdotto molto tempo fa e fosse ormai in sostanziale equilibrio con gli autoctoni. Buono a sapersi. Comunque confermo che ha una carne effettivamente pregiata, forse anche più buona di molti ciprinidi nostrani, almeno quelli che ho avuto modo di assaggiare, e non ha poi molte lische. La ragione per la quale è stato introdotto a scopi alieutici immagino sia da ricercare nel fatto che, rispetto ai nostri Rutilus, è più prolifico, poco esigente in termini di habitat e condizioni dell'acqua, facilmente allevabile ecc. giusto?

Sulla bontà culinaria di certi nostri ciprinidi autoctoni ci sarebbe da scrivere libri e trattati di cucina,diciamo che giustamente la loro bontà è nota solo oramai intorno a certi laghi,ove ancora la vocazione turistica consente il mantenere questi antichi sapori.
Nel resto d'Italia,inquinamenti,rarefazioni etc,ci hanno fatto dimenticare quanto alcuni pesci,considerati oggi "poveri" possano essere piatti principesci..
Perdonate l'off topic,ma non credo che questo Gardon goda di questa scusa.

Da quello che mi dicono è altresì un pesce non "fino",abbocca in massa e in facilità, adatto quindi alla pesca/sportiva "spazzatura" , quella da cattura assicurata, credo,intuisco che sia più questo il motivo.
Oggi la pesca deve riscontrare i ritmi della nostra società, e devi catturare sempre e comunque..

Con la pesca del pigo in certi corsi d'acqua non ha niente a che vedere.

Massimo.
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Dr Skazz
Utente Senior


Città: Girona (Spagna)


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Inserito il - 18 ottobre 2010 : 11:47:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per esperienza personale direi che, a mangiarsi, il gardon e' un ciprinide tale e quale alla maggior parte degli altri (ebbene si', ho provato di tutto, purche' si trovasse in acque passabili). Scardole, cavedani, barbi, rutili vari, breme si assomigliano un po' tutti. Se ne fai filetti, li sbatti nell'uovo e li friggi, tolta qualche lisca pallosetta, son tutti buoni! Quindi una frittura di gardon non vale l'inquinamento genetico dei nostri Rutilus!

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