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Città: Ostia
Prov.: Roma

Regione: Lazio


10849 Messaggi
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Inserito il - 10 novembre 2006 : 22:06:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sposto questo bellissimo corso di Peter nell'area che penso meglio si confà al titolo del post....
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lucacavallari
Utente Senior


Città: roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


729 Messaggi
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Inserito il - 10 novembre 2006 : 22:57:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Peter:

Capitolo 5


Riassunto e deduzioni capitoli precedenti

A questo punto direi di fare il punto della situazione. Abbiamo praticamente 3 componenti con i quali giostrarci per dosare la quantità di luce. Ricordiamo che siamo noi a decidere quanta luce usare e non la macchina fotografica con i suoi automatismi.
Consideriamo di avere nella fotocamera un rullino con una determinata sensibilità (giusto come esempio diciamo ISO 100, ma in questo momento per non ha nessuna importanza) oppure decidiamo di impostare la sensibilità della macchina digitale sempre a ISO 100. Ciò significa che ci rimangono a nostra disposizione, per giostrare la giusta quantità di luce, il tempo di posa e il diaframma. Cerchiamo ora di vedere questi due elementi insieme e non più singolarmente, il tutto con un semplice esempio.
Inquadrando una determinata scena l’esposimetro della macchina fotografica (con i nostri ISO 100 ) ci indica che l’esposizione corretta è composta da un tempo di 1/250 e da un diaframma con apertura di f/5.6. Ipotizziamo che a noi serve una maggiore profondità di campo (pdc). Come sapete per aumentare la pdc dobbiamo chiudere di più il diaframma, però chiudendo il diaframma sappiamo anche che passerà meno luce e quindi per compensare la perdita di luce non facciamo altro che allungare il tempo di posa. Ma di quanto direte voi? Molto semplice. Vi ricordate che abbiamo detto, sia parlando dei tempi di posa che di diaframmi, che ogni cambio di 1 posizione corrisponde a uno stop? Questo significa che chiudendo il diaframma di una posizione, bisogna aumentare il tempo di posa sempre di una posizione. Ecco una tabelle per rendere il tutto più comprensibile.

tempo di posa / diaframma / quantità di luce
1/30 / f/22 / = stessa quantità di luce
1/60 / f/11 / = stessa quantità di luce
1/125 / f/8 / = stessa quantità di luce
1/250 / f/5.6 / = stessa quantità di luce
1/500 / f/2.8 / = stessa quantità di luce

Non serve alcuna nozione di fotografia per sapere che se usiamo tempi troppo lunghi c’è il rischio di realizzare immagini mosse, dovute al movimento. A questo proposito, però bisogna distinguere due tipi di movimento 1) il movimento del fotografo; 2) il movimento del soggetto da fotografare.
Nel primo caso (argomento sul quale torneremo quando si parlerà degli obiettivi) l’unica soluzione è usare tempi non troppo lunghi, per ora solo per comodità diciamo solitamente non superiori a 1/30. L’alternativa è l’uso del cavalletto ovviamente con scatto flessibile, che impedisce alla mano di trasmettere le vibrazioni alla macchina, il telecomando oppure l’autoscatto.
Nel secondo caso invece, dipende molto dal soggetto, che vogliamo “fermare”. Un’automobile lanciata a forte velocità necessita logicamente di un tempo più breve rispetto ad una persona che cammina. In modo molto generico possiamo dire che i tempi brevi sono quelli inferiori a 1/125.






correggo l'ottimo lavoro di peter
tempo di posa / diaframma / quantità di luce
1/30 / f/22 / = stessa quantità di luce
1/60 / f/16 / = stessa quantità di luce
1/125 / f/11 / = stessa quantità di luce
1/250 / f/8 / = stessa quantità di luce
1/500 / f/5.6 / = stessa quantità di luce
diaframma:f 2,8-f 3,2-f 3,5-f 4-f 4,5-f 5-f 5,6-f 6.3-f 7,1-f 8-f 9-f 10-f 11-f 13-f 14-f 16-f 18-f 20-f
22
-f 25-f 29-f 32-
La numerazione in rosso è generalmente quella che troviamo sulla maggior parte delle
fotocamere.e corrisponde ad uno stop di differenza con la frazione precedente o successiva.
cmq bravo peter



Nozioni di fotografia

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Modificato da - lucacavallari in data 10 novembre 2006 23:01:04
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PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 13 novembre 2006 : 10:20:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hai ragione, ho saltato l'f/16.



Nozioni di fotografia
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Taurus
Utente Senior


Città: Lozzo di Cadore
Prov.: Belluno

Regione: Veneto


1221 Messaggi
Micologia

Inserito il - 15 novembre 2006 : 16:33:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti Peter per il lavoro svolto, continua così.

--------------------------------------------------------------------------------------------------
La bellezza è l'unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana.
Ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni, ed è un possesso per tutta l'eternità.
(Oscar Wilde)

Maurizio BL
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PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 16 novembre 2006 : 08:39:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Taurus, troppo buono.
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GinoErcole
Utente Junior


Città: Livorno
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


88 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 11 dicembre 2006 : 09:49:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In campo fotografico ho sempre sentito parlare di stop per quanto riguaeda le variazioni di apertura del diaframma (solo per le fotocamwre tutte manuali, per quelle automatiche il discorso non si pone, fanno tutto da sé)
saluti
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mazzeip
Moderatore


Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma

Regione: Lazio


13572 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 dicembre 2006 : 14:24:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si parla di stop (inteso come "variazione di una tacca", dove cioè la ghiera avrebbe fatto il prossimo click, nelle vecchie macchine reflex a pellicola dove c'era una ghiera dei diaframmi, una dei tempi e una delle sensibilità) sia per variazioni unitarie (in valori EV) del diaframma, sia del tempo, sia anche della sensibilità. E vale non solo per le manuali ma anche per le automatiche, in priorità dei diaframmi (A) in quanto siamo noi a impostare il diaframma, lo stesso per i tempi in priorità dei tempi (S), e anche nelle modalità programmate (P) in quanto la sensibilità equivalente ISO la impostiamo comunque noi (esistono anche delle modalità auto per gli ISO, ma sarebbe meglio che non ci fossero... )



Nozioni di fotografia Paolo Mazzei   Link   Link
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NaturalMentis
Utente nuovo


Città: Bergamo
Prov.: Bergamo

Regione: Lombardia


13 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 28 dicembre 2006 : 17:08:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dagli elogi che hai ricevuto sembrerebbe un lavoro ben fatto.
Mi stampo la guida e me la studio con calma nei prossimi giorni...

Mi sembra un buon metodo, quello collaborativo, per ottenere ottimi risultati.

Ti faro' sapere se mi potra' servire a chiarirmi alcuni dubbi...

Ciao.

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macromicro
Utente Super


Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


7113 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 28 dicembre 2006 : 20:12:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
a completamento della scala diaframmi indicata da Luca, indicherei anche:1,2-1,4-1,8- 2-2,5

Gianfranco
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cloudwalker
Utente V.I.P.


Città: genova
Prov.: Genova

Regione: Liguria


265 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 17 gennaio 2007 : 16:05:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
letta, stampata, studiata accuratamente... bel lavoro e grazie...

se vuoi proseguire con qualche aggiunta/consiglio/dritta sulla fotografia digitale... fai pure eh?

°°°Mentre I Morti Seguono La Corrente, I Vivi Ci Nuotano Contro°°°
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PS
Utente Senior



Regione: Friuli-Venezia Giulia


4462 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 23 gennaio 2007 : 12:11:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao cloudwalker, grazie molte per i complimenti, sei gentile.
Riguardo alle aggiunte sulla fotografia digitale, purtroppo non sono in grado di scrivere molto perchè per ora sono completamente ignorante in materia. Per questo ci sono alcuni utenti del forum decisamente preparati.
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cloudwalker
Utente V.I.P.


Città: genova
Prov.: Genova

Regione: Liguria


265 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 17 ottobre 2007 : 12:43:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Peter:

Ciao cloudwalker, grazie molte per i complimenti, sei gentile.
Riguardo alle aggiunte sulla fotografia digitale, purtroppo non sono in grado di scrivere molto perchè per ora sono completamente ignorante in materia. Per questo ci sono alcuni utenti del forum decisamente preparati.




speriamo allora che lo facciano!

°°°Mentre I Morti Seguono La Corrente, I Vivi Ci Nuotano Contro°°°
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macromicro
Utente Super


Città: Piovene Rocchette
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


7113 Messaggi
Macrofotografia

Inserito il - 28 ottobre 2007 : 17:34:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nessuna aggiunta di capitoli?

Gianfranco
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Fitz
Utente Senior


Città: Carbonia
Prov.: Carbonia Iglesias

Regione: Sardegna


1489 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 06 dicembre 2007 : 00:20:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non posso che aggiungere i miei complimenti sulle nozioni fotografiche.

L'ho letto solo ora la discussione ma (purtroppo) è da poco tempo che sono riuscito a prendermi una fotocamera decente!

A si biri da Fitz

Gli alberi sono le colonne del mondo, quando tutti gli alberi saranno tagliati il cielo cadrà sopra di noi (proverbio indio)

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mariobros
Utente nuovo


Città: san paolo di civitate
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


4 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 08 ottobre 2010 : 22:44:33 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
mi complimento con l'autore di questa ottima guida, sintetica e funzionale.
io uso ancora la macchina a pellicola e devo dire che se si impara su questa, poi si può veramente trarre il meglio da una digitale. il problema della digitale è lo stesso della calcolatrice, anestetizza il cervello, poichè la comodità dello scatto automatico rende tutto più semplice, ma a discapito della qualità che, con qualche impostazione personalizzata, sarebbe esaltata al meglio.

meglio vivere con il rimpianto di non esserci riuscito, che con il rimorso di non averci provato. (J.M.)
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puckie
Utente Senior


Città: Borgosesia
Prov.: Vercelli

Regione: Piemonte


4795 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 24 marzo 2011 : 00:02:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Faccio i complimenti all'ottima giuda di PS (che mi sento di soprannominare "lumachina")
vorrei però aggiungere un concetto che a volte può risultare utile, quello di IPERFOCALE


IPERFOCALE


L'IPERFOCALE è la distanza alla quale si deve mettere a fuoco l'obiettivo per poter scattare un'immagine nitida di tutto quello che si trova dalla metà di tale distanza all'infinito.

Questa tecnica è particolarmente proficua se usata con obiettivi grandangolari!

L'iperfocale dipende soltanto dalla focale dell'obiettivo impiegato (che chiameremo f) e dal diaframma sul quale si regola l'apertura (che chiameremo F)
ovviamente però varia anche con il potere di risoluzione della pellicola o del sensore usati e in particolare in base al cerchio di confusione (che chiameremo cc) ovvero la distanza alla quale sulla pellicola o sensore due punti diversi del soggetto sono ancora distinguibili uno dall'altro.

La distanza IPERFOCALE (che chiameremo ip) segue la formula:

ip= f^2/(F*cc)

dove ^2 significa "elevato al quadrato", / e * sono i simboli di divisione e moltiplicazione e le operazioni fra parentesi vanno eseguite prima delle altre


Se è facile avere un'idea della focale f e del diaframma F che si intende usare perché vengono indicati in più modi dalla macchina fotografica che si possiede (ad esempio sul display o con tacche e scritte varie sull'obiettivo)..., lo è meno venire a sapere il cerchio di confusione cc della pellicola inserita o del sensore montato sul proprio apparecchio!

(A volte invece della focale effettiva del proprio obiettivo viene indicata quella "35mm equivalente": allora si può vedere sull'obiettivo la sua effettiva focale che è indicata di solito sul davanti intorno alle lenti o se è uno zoom l'escursione focale. Per esempio se si ha uno zoom 5-100 mm equivalente ad un 28-560 del formato 35mm basterà fare 28/5 o 560/100 e dividere l'indicazione data dall'obiettivo per tale risultato: ad esempio se si usa una focale di 105 mmm "35mm equivalente" significa che quella effettiva è 105/(560/100) ovvero 105/5,6 cioè 18,75 mm.)

Per quanto riguarda il cerchio di confusione cc diciamo che per una pellicola 35mm è di 1/30 di mm mentre per un sensore è dato dal doppio della lunghezza del sensore (L) diviso il numero di pixel effettivi in orrizzontale di quel sensore (np)

cc (della pellicola 35 mm)= 1/30 di mm
cc (dei sensori digitali)= 2*L/np (con L in mm)


Le lunghezze dei sensori potete prenderle dalle tabelle presenti su questi 2 siti (in inglese):

Link
Link

Se non sapete l'inglese guardate solo le tabelle in cui sono indicate le sigle dei sensori (passate identiche all'italiano) e le dimensioni dei sensori in millimetri (mm) (a noi interessa la lunghezza, cioè la larghezza che in inglese è "Width").

Se vi chiedete cosa stanno ad indicare le strane sigle tipo 1/2", 1/2.3", 2/3" sappiate che indicano frazioni di pollice (in inglese " sta per pollici e . per la virgola) e si riferiscono al diametro del tubo dell'obiettivo delle telecamere che in origine montavano quei sensori. Quindi la misura del diametro degli obiettivi in pollici è passata ad indicare la misura del sensore (ma NON si tratta affatto della lunghezza (larghezza) o della diagonale effettive in pollici dei sensori..., non fatevi ingannare).

Se vi chiedete perché la pellicola 35mm ha dei fotogrammi lunghi invece 36 mm (e largi 24) è perché 35mm si riferisce alla larghezza della pellicola (24 mm più lo spazio per i fori su cui facevano presa gli ingranaggi di avanzamento della pellicola) e non alla lunghezza del fotogramma.


Per venire a sapere il numero di pixel orizzontali delle vostre fotografie apritele su un computer con un programma di fotoritocco e leggete la larghezza e l'altezza della foto in pixel!

Ma se volete divertirvi (o non avete un programma di fotoritocco) fate così:
1) guardate che proporzioni ha l'immagine che avete scattato (per esempio 4/3 o 3/2)
2) moltiplicate il numero di Megapixel della vostra foto per tale rapporto (se per esempio fate foto da 14 Megapixel vi verrà 14*4/3 o 14*3/2)
3) estraete la radice quadrata del risultato e moltiplicate per 1000 Vi verrà circa 4320 o circa 4582
Per fare una controprova dividete 4320 per 4 e moltiplicatelo per 3 (vi verrà 3240) e poi fate 4320*3240 avrete 13,99 Megapixel (non viene 14 perché abbiamo arrotondato all'intero la lunghezza (larghezza) e l'altezza in pixel dell'immagine.


ESEMPIO


Io ho una bridge con un sensore di 1/2.3" che è lungo 6,16 mm ed ha una risoluzione orrizzontale di 4000 pixel..., quindi per me cc vale 2*6,16/4000 cioè 0,00308
di solito fotografo con diaframma F4 alla focale grandangolare di f5 mm quindi:

cc= 0,00308
F= 4
f=5

quindi per me l'iperfocale vale:

=f^2/(F*cc)

cioè:

=25/(4*0,00308)= 2029 mm (circa 2 metri)

Quindi io col mio grandangolare fotografando a F4 e focheggiando a 2 m avrò tutto a fuoco da 1 m in poi!
Se sempre col grandangolo di 5mm chiudessi il diaframma a F8 l'iperfocale (ip) verrebbe 1014 mm (circa 1 m) e io focheggiando a 1 m avrei tutto a fuoco da 50 cm di distanza in poi; cioè RADDOPPIANDO IL DIAFRAMMA SI DIMEZZA LA DISTANZA IPERFOCALE!

Ho tirato in ballo un po' di matematica..., ma spero di essere stato chiaro lo stesso !



Sembrava che la valle respirasse e che le colline sussultassero all'unisono mentre il torrente stendeva un filo d'argento oltre il suo sguardo...

Modificato da - puckie in data 24 marzo 2011 00:14:02
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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


171 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 26 maggio 2011 : 15:27:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di PS:

Riguardo alle aggiunte sulla fotografia digitale, purtroppo non sono in grado di scrivere molto

pur senza ritenermi autorità in materia mi permetto di aggiungere qualche elemento
di fotografia digitale.
Mi scuso in anticipo per eventuali imprecisioni ed eventuali correzioni sono benvenute.

Io pur avendo fotografato abbastanza su pellicola, mi sono effettivamente
appassionato alla fotografia con l'avvento delle digitali.
o meglio da quando la fotografia digitale è diventata comparabile con la pellicola.

E dico "comparabile" non uguale ne' superiore ...ancora oggi la pellicola ha un suo perchè e spero di riuscire ad esprimerlo.
Proverò ad essere più chiaro possibile ... ma sarà difficile emulare chi mi ha preceduto.

PREMETTIAMO
tutte le nozioni di fotografia riportate qui sopra sono valide anche per la fotografia digitale,
con qualche accortezza.

La differenza sostanziale tra digitale e pellicola è nel supporto sensibile alla luce... il sensore.
Questo viene caratterizzato da alcuni elementi caratteristici.
numero di pixel
Dimensione
sensibilità
numero di bit di conversione.


Cammina leggero nel verde
così lieve
che del tuo passaggio non resti traccia

Modificato da - WildCatBear in data 26 maggio 2011 15:29:26
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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


171 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 26 maggio 2011 : 15:58:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
NUMERO DI PIXELL
la corsa ai megapixell (abbreviato Mpix) ha caratterizzato negli anni scorsi lo sviluppo
delle fotocamere digitali.
Il numero di megapixell determina la capacità di risoluzione delle immagini
registrate.
Più pixell significa la possibilità di maggiore ingrandimento senza che l'immagine
cominci a presentare squadrettature.

Secondo molti pareri esperti il "numero magico" che ha segnato il punto
significativo della fotografia digitale è il 12 Megapixell.
A tale valore infatti viene comparata la capacità di risoluzione della pellicola da 36mm a 100 ASA.

sulla corsa ai megapixell volgio fare qualche considerazione perchè può essere
significativa per i portafogli.

Oggi si trovano macchine fotografiche che hanno sensori che vanno molto oltre
i fatidici 12. sono davvero realmente utili o è solo una questione commerciale ?

Utili potrebbero essere utili, per esempio una foto scattata a 24Mpix potrei
prenderne un ritaglio a metà e avrei automaticamente un ingrandimento stampabile ancora in formato poster,
ma questo non è sempre vero, la qualità dell'obiettivo diventa enormemente
significativa.
Nelle fotocamere reflex che hanno la possibilità di cambiare obiettivi,
potrei montare obiettivi professionali di qualità e ok,
ma che hanno prezzi che vanno ben oltre le migliaia di euro.
Nelle compatte la qualità degli obiettivi non è mai altrettanto alta.

Insomma oltre i 10-12 Mpix è bene valutare se c'è effettivamente la necessità
e se (nel caso di macchine reflex) si è disposti a spendere adeguatamente
per obiettivi all'altezza del sensore.


Cammina leggero nel verde
così lieve
che del tuo passaggio non resti traccia

Modificato da - WildCatBear in data 26 maggio 2011 15:58:57
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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


171 Messaggi
Fotografia Naturalistica

Inserito il - 26 maggio 2011 : 16:17:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
DIMENSIONE
la dimensione del sensore è un'altra caratteristica molto significativa.
Anche se alcune case hanno realizzato dei sensori di dimensione ibrida,
possiamo schematizzare i sensori su 3 dimensioni standard.

FullFrame
ha la stessa dimensione del fotogramma della pellicola da 36mm (36x24)
sensori di tali dimensioni sono montati su reflex professionali o
amatoriali di fascia alta.

APS-C
credo che sia una sigla canon ma per comodità si usa per indicare una fascia di sensori
che hanno una superfice simile e corrispondente a poco meno di metà del FullFrame.
Sono montati sulle reflex amatoriali ed entrylevel.. forse
ma non sono sicuro anche su una o due tipi di bridge.

COMPATTA
La superfice del sensore è ancora minore ed è variabile da modello a
modello di macchina, comunque meno della metà dell'APS-C

A differenza di quello che si potrebbe pensare non c'è un legame diretto
tra dimensione del sensore e numero di pixell,
è ovvio però che a parità di numero di pixell la dimensione diversa del sensore
implica che la dimensione del pixel sul sensore è diversa e questo è un fattore significativo.

E' significativo perchè più grande è il pixell maggiore è la sua sensibilità
alla luce e la sua capacità quindi di discriminare il livello di luminosità
in quel punto.




Cammina leggero nel verde
così lieve
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WildCatBear
Utente V.I.P.

Città: piacenza


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Fotografia Naturalistica

Inserito il - 26 maggio 2011 : 16:27:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Riprenderò l'argomento nei prossimi giorni
e cercherò di dire qualcosa sul tipo di fotocamere digitali disponibili,
sulla sensibilità dei sensori
sugli effetti che determinano le differenti dimensioni
e il rapporto con gli obiettivi.

quantomeno ci provo.

Cammina leggero nel verde
così lieve
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