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ATTENZIONE! Poiché la manipolazione dei rettili è potenzialmente dannosa e sempre causa di stress agli animali, soprattutto se operata da persone inesperte, invitiamo tutti gli utenti di questa sezione a non postare foto di esemplari 'maneggiati'. Questo tipo di foto d'ora in poi saranno rimosse.
Eventuali foto inerenti studi o indagini scientifiche possono essere postate previa autorizzazione da parte dei moderatori di sezione o degli amministratori.
Grazie a tutti per la collaborazione


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 RETTILI
 Povera Murgia, maledetti cinghiali alloctoni, che si cibano (anche) di rettili!
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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

Regione: Puglia


2622 Messaggi
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Inserito il - 21 ottobre 2010 : 19:18:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Avevo pregato gli attori di questa inutile polemica di moderarsi, alfine!

Vedo che non è servito a nulla.

Comunque, se per portare un pò di pace in famiglia, può essere di aiuto aggiungere al titolo l'aggettivo "alloctoni", in maniera tale che le finalità del post siano totalmente intellegibili a tutti, non c'è dubbio che sia la cosa migliore da fare
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Ananconda
Utente V.I.P.

Città: Scandicci
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


403 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 21 ottobre 2010 : 21:22:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
<Assorbiamo questa nuova verità assoluta ... e aspettiamo fiduciosi l'immancabile plauso di qualche moderatore!>

Non cerco plausi caro Luciano solo la Verità ... l'Aletheia greca non dovete per osmosi assorbire, ma solo constatare ... Tranquilli e smettetela di attaccare Aspis per una questione dialettica i temi mostrati da Aspis sono sacrosanti, veri, utili e giusti!

Sara Lady Snake
<I serpenti sono i Figli della Terra, quando non esisteranno più, non esisterà più la Terra>
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carlosky
Utente V.I.P.

Città: Venezia (e Perth, Australia)


191 Messaggi
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Inserito il - 23 ottobre 2010 : 15:51:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Aspis ha iniziato questa discussione denunciando il danno che la sovrappopolazione di cinghiali, introdotti, sta provocando alla fauna e flora minore del Parco Nazionale dell'alta Murgia. Sono seguiti vari interventi denuncianti il degrado ambientale prodotto in alcune zone dal sovrapopolamento di cinghiali. In particolare, in un mio intervento, ho testimoniato dei danni ,gravi, riscontrati in questi ultimi anni all'Elba, nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano dove anni addietro erano state introdotte specie alloctone. Alcuni hanno giustamente fatto osservare inesattezze e generalizzazioni in qualche intervento,poi si è sviluppata una polemica sul termine "maledetto" etc che spero davvero sia ormai superata. I danni causati,si suppone da cinghiali alloctoni,in alcune zone del territorio nazionale, con relativi rischi alla biodiversità, sono un dato di fatto.
Mi auspico che questa discussione possa continuare con l'obbiettivo di capire meglio dove il problema è più grave e quali azioni vengono intraprese dagli Enti responsabili.
Riporto di seguito quanto scritto sul sito Link Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano:
Quote:
"All'Elba, estinto sin dall'inizio dell'Ottocento il cinghiale maremmano, è stato introdotto una trentina di anni fa il cinghiale centroeuropeo "Sus scrofa", probabilmente ibridato con i suini domestici. Questa specie, fortemente prolifera, in assenza di predatori naturali, si è riprodotta a dismisura, divenendo un autentico problema per la tutela degli endemismi floristici e la salvaguardia delle colture agricole. Azioni di contenimento e cattura sono in corso per riportare a livelli sostenibili la presenza di questo ungulato."
Unquote

Ho potuto assistere ad alcune azioni di cattura....beh, secondo me quello che si sta facendo è un pò poco, a fronte della gravità del problema. Ma almeno là, qualcosa si sta facendo.

Spero che questa discussione, abbandonate inutili polemiche,serva per quanto può a sensibilizzare chi di dovere e auspico che vi possano intervenire esperti di biodiversità e addetti ai lavori ,in modo da avere più informazioni sulle iniziative di contenimento che si stanno attuando.
Carlosky








































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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 ottobre 2010 : 17:45:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bell'intervento Carlo! ... grazie per averlo fatto, e per aver riassunto con sufficiente imparzialità quanto avvenuto.
Probabilmente l'animosità ha preso un po' la mano a molti di noi ... e questo ha portato all'arenarsi della discussione.
Provo a ribadire un paio di concetti .. che hanno determinato la mia arrabbiatura ... e che credo indispensabili al fine di proseguire questa discussione in modo propositivo:

ritengo profondamente errato definire maledetta qualsiasi specie (animale o vegetale che sia) divenuta problematica quasi sempre per colpa esclusiva dell'intervento umano, .... o per un personale e specifico successo evolutivo ... che nulla può avere di maledetto o di maligno (per chi ovviamente crede a queste cose)

Credo che non si possano individuare a priori le sottospecie presenti in un determinato territorio, senza studi specifici o adeguata documentazione, ... tantomeno da chi ha conoscenze limitatissime sulla specie in oggetto ... e utilizza il termine "attila" per il solo impatto evocativo del termine stesso; .... (dal momento che non mi piace fare accuse generalizzate .... o "sparare nel mucchio", ... riferisco questo ultimo periodo agli interventi di Coda ... o ananconda che dir si voglia ).

Ma veniamo a cose più serie e interessanti ...
Abbiamo più volte ribadito che il problema dell'individuazione delle sottospecie di cinghiale è tutt'altro che risolto:
Il Genere Sus comprende le forme di Suiformi più generaliste, caratterizzate da dentatura bunodonte ed arti e tratto digestivo meno specializzati. Secondo la revisione sistematica più recente il genere comprende 7 specie, di cui Sus scrofa è quella a più ampia distribuzione.
Ancora incerta e non completamente chiara risulta la sistematica a livello sottospecifico, ulteriormente complicata da due ordini di fattori legati alle attività umane: l’ibridazione delle popolazioni selvatiche con i conspecifici domestici e l’incrocio con forme evolutesi in aree geografiche differenti ed introdotte dall’uomo in zone estranee al loro areale originario. È stato verificato, in ambito europeo, un cline nella dimensione media dei soggetti delle diverse popolazioni lungo un gradiente geografico da nord-est a sud-ovest, spiegabile soprattutto in base alle diverse condizioni ecologiche. Le incertezze sul reale significato sistematico delle 16 sottospecie generalmente riconosciute fanno sì che attualmente ci si limiti ad individuare 4 informali raggruppamenti geografici regionali: razze occidentali (comprendenti le sottospecie europee), razze indiane, razze orientali e razze indonesiane; nei quali gruppi vengono inserite le varie sottospecie al fine di distinguerne determinate caratteristiche morfologiche.
.

liberamente riassunto e adattato da:
Spagnesi M., A. M. De Marinis (a cura di), 2002 – Mammiferi d’Italia. Quad. Cons. Natura, 14, Min. Ambiente – Ist. Naz. Fauna Selvatica.


Qualche altra notizia sulla caratterizzazione delle sottospecie:

La forma autoctona delle regioni settentrionali italiane scomparve prima che potesse essere caratterizzata dal punto di vista sistematico, mentre carenti risultano le informazioni disponibili sull’origine di Sus scrofa meridionalis e Sus scrofa majori (De Beaux e Festa, 1927), formalmente presenti rispettivamente in Sardegna e Maremma. Recenti studi basati sull’analisi craniometrica ed elettroforetica hanno messo in luce come la popolazione maremmana non sia sostanzialmente diversa dalle altre presenti nella restante parte della penisola (Sus scrofa scrofa), ma debba essere considerata un ecotipo adattato all’ambiente mediterraneo, mentre la sottospecie presente in Sardegna se ne differenzia, sia morfologicamente che geneticamente, facendo ipotizzare una sua origine da suini domestici anticamente inselvatichiti. In tempi storici il cinghiale era presente in gran parte del territorio italiano. A partire dalla fine del 1500 la sua distribuzione andò progressivamente rarefacendosi, a causa della persecuzione diretta cui venne sottoposto da parte dell’uomo. Estinzioni locali successive si registrarono in Trentino (XVII secolo), Friuli e Romagna (XIX secolo), Liguria (1814); il picco negativo venne raggiunto negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, quando scomparvero le ultime popolazioni viventi sul versante adriatico della penisola. Il cinghiale ricomparve in modo autonomo nell’Italia nord-occidentale attorno al 1919, quando alcuni soggetti provenienti dalla Francia colonizzano parte della Liguria e del Piemonte. A partire dalla fine degli anni ‘60 è iniziata una nuova crescita delle popolazioni con un progressivo ampliamento dell’areale, sino alla situazione odierna.


liberamente riassunto e adattato da:
Pedrotti L., E. Duprè, D. Preatoni, S. Toso, 2001 – Banca Dati Ungulati: status, distribuzione, consistenza, gestione, prelievo venatorio e potenzialità delle popolazioni di Ungulati in Italia. Biol. Cons. Fauna, 109: 1-132.

Alla luce delle conoscenze attuali ... mi chiedo quindi che senso abbia attribuire le "devastazioni" (e lanciare maledizioni) alla "sottospecie" attila(???) ... o alarica .... o teodorica!!

Occorre parlare del problema cinghiale ... che c'è ed è serio .... problema relativo comunque ad una specie autoctona (di cui bisogna ancora definire bene le varie sottospecie)... causato in primis dall'intervento umano .... e in seconda battuta da una serie di circostanze facilitanti (vedi il derecupero dei territori montani)... sempre indotti dall'uomo.

Il controllo delle popolazioni di cinghiale è una cosa decisamente complicata da attuare (e non ci sono lupi o catture che tengano) ... occorre effettuare prelievi consistenti ... che, per la natura stessa del suide, sono tutt'altro che di facile attuazione.
Animale erratico, di valenza ecologica eurivalente, polifago e non abitudinario, ... può permettersi di ridersela dei predatori e dei cacciatori di selezione, sensibile forse ... solo a prelievi consistenti attuati con la caccia collettiva (girata e braccata) .... si vuole consentire questo tipo di cacce all'interno di un parco?? Se lo ritenete giusto .... posso cercare di capirlo .... ma non mi adeguo.
Forse un primo criterio di discriminazione degli animali da prelevare ... potrebbe proprio essere dato dalle dimensioni e dalla struttura fisica (certamente più agevoli da determinare da parte di un cacciatore ... di quanto lo sia individuarte con certezza una determinata sottospecie).
Ciaoo

Link
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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

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Inserito il - 23 ottobre 2010 : 18:54:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Riassumo l'articolo della Gazzetta del Mezzogiorno del 03 Marzo 2010

"dalla Bulgaria in Puglia, tra il 2000 e 2002, sono stati importati senza autorizzazione del Ministero dell'Ambiente, 172 esemplari di cinghiale appartenenti alla specie «Sus scrofa»
(in Bulgaria l'unica sottospecie presente di cinghiale è quella definita Attila anche sul sito IUCN International Union for Conservation of Nature) Link

leggendaria a causa della grandezza e del peso che può raggiungere anche i 350 kg!

Gli animali in dieci anni si sono moltiplicati e, in assenza di predatori, sono diventati "almeno 756"
Link

Questa mattina sono andato a trovare un agricoltore che possiede un mandorleto nell'agro di Ruvo di Puglia, il quale mi ha mostrato quel che resta di un muretto a secco dopo che, in settembre, i cinghiali sono andati a far razzia di mandorle!

Poi devono essersi appoggiati al muro, anche per grattarsi un pò
e forse per assaggiare le belle chiocciolone che vivevano alla base dello stesso.....



Immagine:
Povera Murgia, maledetti cinghiali alloctoni, che si cibano (anche) di rettili!
257,09 KB

ed ecco l'agricoltore un pò, come dire, contrariato per l'accaduto

Immagine:
Povera Murgia, maledetti cinghiali alloctoni, che si cibano (anche) di rettili!
215,12 KB


Vi comunico che in loco non ho trovato traccia nè di serpenti nè di lucertole....

Ed ecco le prove dell'odierno passaggio notturno ben evidenti in una zona sabbiosa delle vicinanze


Immagine:
Povera Murgia, maledetti cinghiali alloctoni, che si cibano (anche) di rettili!
247,58 KB
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bernardo borri
Utente Senior


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Flora e Fauna

Inserito il - 23 ottobre 2010 : 19:02:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ffiuuu... Che fatica leggere tutta sta roba! Bhè se il problema era il titolo mi sembra che siamo tutti d'accordo ora giusto? Effettivamente non ne traspariva un buon messaggio.
Comunque comprensibile la rabbia di molti che hanno visto sparire gli autoctoni per vedere arrivare gli alloctoni...

Cerchiamo di fare il punto della situazione su quanto è stato detto per chi leggesse solo adesso:

- Il problema innanzitutto è l'uomo che introduce sconsideratamente in natura animali di altri paesi e su questo non ci piove.

- Il cinghiale Sus scrofa majori, quello propriamente italiano, pare attualmente rilegato solo ad una piccola parte della Toscana (giusto?)

- Si discute su se e come si debba contenere il numero di cinghiali di altri paesi, più grossi, prolifici ed adattabili; ed a loro volta incrociati con maiali d'allevamento.

- La liberalizzazione della caccia pare essere per molti una soluzione non costruttiva poiché si teme possa intaccare ceppi autoctoni e/o altri animali che non sono cinghiali.

- La scomparsa di determinati tipi di fauna o flora è attribuibile non solo al cinghiale alloctono, ma anche ad altre concause.

- Un numero maggiore ed una protezione maggiore dei carnivori (Lupo) in grado, seppur in numeri limitati, di contenerne l'espansione, è necessaria.

- Una protezione dei ceppi autoctoni S.s.majori e S.s.meridionalis è altrettanto necessaria, e la figura del cinghiale non deve essere pertanto demonizzata.

Ho detto tutto?

Devo dire la mia su una cosa Massimo, e cioè: siamo sicuri che il sangue di tutti i cinghiali "dal mantello autoctono" sia veramente incontaminato?
Dopotutto, vuoi per i cacciatori e compagnia bella che allestiscono banchetti nel bosco, vuoi per altri motivi, il suino è comunque aumentato di numero.... Di sicuro c'entreranno anche molte altre cose con la scomparsa dei serpenti, ma anche in maremma ti posso assicurare che prima di serpenti e tartarughe ce n'erano molti, molti di più... Eppure lì dovrebbe esserci il majori....
Per le salamandre ok, normale che non se ne nutra, ma i serpenti li mangia, e se anche i S.s.majori son tanti perché il lupo manca, loro mangeranno tanti serpenti...

Sono d'accordo che non bisogna prendere le parti di nessuno in particolare.
Proprio in Toscana se non sbaglio catturarono un Cervone che in pancia aveva 2 T. Hermanni di 10 cm........
Chissà, magari un nuovo equilibrio potrebbe anche prendere il sopravvento, tutto è possibile!


Che importa se le miniere si riempiono di apparecchi elettronici e scorie nucleari, il mio giardino è in ordine e pieno di fiori; che importa se le foreste diventano pellet da combustione, a me l'ossigeno non manca; che importa da dove viene ciò che mangio, basta che ci sia da mangiare; che mi importa di montagne che crollano a suon di martellate, quando la mia casa sta in piedi...

Se solo potessi rendermi conto che è il mondo la mia casa...

Bernardo

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bernardo borri
Utente Senior


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Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 23 ottobre 2010 : 19:04:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Eccoci, ci ho messo talmente tanto a scrivere la risposta che nel frattempo avete scritto in altri tre!


Che importa se le miniere si riempiono di apparecchi elettronici e scorie nucleari, il mio giardino è in ordine e pieno di fiori; che importa se le foreste diventano pellet da combustione, a me l'ossigeno non manca; che importa da dove viene ciò che mangio, basta che ci sia da mangiare; che mi importa di montagne che crollano a suon di martellate, quando la mia casa sta in piedi...

Se solo potessi rendermi conto che è il mondo la mia casa...

Bernardo

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Ananconda
Utente V.I.P.

Città: Scandicci
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 23 ottobre 2010 : 20:54:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sagge parole.... non dico altro, tranne che non sono Coda, ma Sara ed ho una mente mia! E si ... la attila esiste ... non l'ho inventata io Le foto di aspis sono evocative ... a questo punto nessuno potrebbe mettere in dubbio prove così schiaccianti... un muretto a secco (habitat elettivo di anfibi e rettili) demolito come da un buldozer ... tartarughe fatte a brani da innominabili zanne, sono davvero delle idrovore questi cinghiali alloctoni... . (In Bulgaria, ricordo che a differenza che in Italia, Orsi, lupi e linci sono in ordine di migliaia, non di decine o centinaia come da noi...(in Puglia non ci sono nè orsi, nè linci, solo meno di 10 lupi ad essere ottimisti!!!) ergo possono svolgere molto meglio il controllo numerico degli erbivori!!!)

Sara Lady Snake
<I serpenti sono i Figli della Terra, quando non esisteranno più, non esisterà più la Terra>
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betalfa
Utente V.I.P.

Città: Berluskonistan
Prov.: Estero


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Inserito il - 23 ottobre 2010 : 22:45:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di bernardo borri:
Il cinghiale Sus scrofa majori, quello propriamente italiano, pare attualmente rilegato solo ad una piccola parte della Toscana (giusto?)

Penso che nella riserva presidenziale di Castel Porziano i cinghiali siano ancora di puro ceppo italico.
Lì una buona presenza di guardiacaccia qualificati e dei loro fucili contribuisce a matenere un equilibrio altrimenti impossibile per via naturale.
La caccia selettiva e controllata è uno dei mezzi a cui bisogna ricorrere, volenti o nolenti.

Modificato da - betalfa in data 23 ottobre 2010 22:46:54
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Ananconda
Utente V.I.P.

Città: Scandicci
Prov.: Firenze

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 23 ottobre 2010 : 22:56:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Credo pure quelli del Parco dell'Uccellina e di San Rossore/Massaciucoli e, credo quelli del Bosco della Mensola ove per altro sopravvive pure l'ultimo ceppo in Italia di Cervus elaphus ephippium dacchè gli altri cervi sono della sottospecie nominale. So pure che l'unica popolazione di Capreolus capreolus italicus sopravvive proprio a Castel Porziano... ma non sono esperta di ungulati ahimè ... .

Sara Lady Snake
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 23 ottobre 2010 : 23:21:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi ero ripromesso di non partecipare più a questa discussione, visto gli scontri polemici ad ogni intervento. Vorrei però fare un appunto: tutto era nato dal binomio Murgia / cinghiali, e sull'impatto che questi, di recentissimo arrivo (una decina d'anni ) fanno in quel territorio. Ora si parla di cinghiali autoctoni e stranieri, di Maremma e controllo della popolazione: visto che qui si tratta di rettili e che la discussione riguarda il cinghiale ( il punto più toccato sembra riguardare "Attila" e non testudo & co.) non sarebbe più opportuno spostare il tutto sul forum Mammiferi??
La discussione personalmente la trovo interessante, ma fuori tema in questa sede, visto lo sviluppo che ha avuto
ciao
Stefano
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betalfa
Utente V.I.P.

Città: Berluskonistan
Prov.: Estero


431 Messaggi
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Inserito il - 23 ottobre 2010 : 23:25:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tutti luoghi sotto stretto controllo di personale qualificato...
Messaggio originario di Ananconda:

Credo pure quelli del Parco dell'Uccellina e di San Rossore/Massaciucoli e, credo quelli del Bosco della Mensola ove per altro sopravvive pure l'ultimo ceppo in Italia di Cervus elaphus ephippium dacchè gli altri cervi sono della sottospecie nominale. So pure che l'unica popolazione di Capreolus capreolus italicus sopravvive proprio a Castel Porziano...
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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

Regione: Puglia


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Inserito il - 24 ottobre 2010 : 08:24:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Beh, forse non ero solo io, come dire, il "visionario allarmista", qualcun altro si è accorto della gravità del fenomeno.

Parrebbe che anche una qualche forma di monitoraggio sia stata messa in atto.

Riporto integralmente dal sito Telenorba news del 12/10/10 19:38:25

Link

GRAVINA IN PUGLIA: ALLARME CINGHIALI, TAVOLO PER LA GESTIONE
"IL PROBLEMA C'E', INUTILE NASCONDERLO", DICONO DAL PARCO NAZIONALE DELL'ALTA MURGIA.
I CINGHIALI HANNO ORMAI INVASO IL TERRITORIO E SI STANNO SPINGENDO ANCHE OLTRE LE ZONE PROTETTE, NELLE PERIFERIE DEI CENTRI ABITATI.
UNO DEGLI ULTIMI AVVISTAMENTI NELL'AREA DI LAMA BALICE, ALLA PERIFERIA DI BARI.
SECONDO UNA STIMA EFFETTUATA DALL'ENTE, IN 4 MESI DI MONITORAGGIO, CI SAREBBERO OLTRE DUE CAPI OGNI 100 ETTARI, COMUNQUE AL DI SOTTO DELLA MEDIA NAZIONALE.
PER ARGINARE IL FENOMENO, DICONO A GRAVINA, C'è BISOGNO DELL'AIUTO, ANCHE ECONOMICO, DI TUTTE LE ISTITUZIONI.
C'è UNA COLPA IN ORIGINE DELL'UOMO CHE HA IMMESSO IL CINGHIALE SUL TERRITORIO DIVERSI ANNI FA.
LA PRESENZA DEL CINGHIALE SUL TERRITORIO è PERICOLOSA PER LE COLTURE E SPESSO ANCHE PER GLI AUTOMOBILISTI.
LE SOLUZIONI POTREBBERO ESSERE DIVERSE
.

Ancora qualche altra informazione: Avvistati cinghiali di grossa taglia nell’agro ruvese Link

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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


1823 Messaggi
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Inserito il - 25 ottobre 2010 : 00:33:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di bernardo borri:

Devo dire la mia su una cosa Massimo, e cioè: siamo sicuri che il sangue di tutti i cinghiali "dal mantello autoctono" sia veramente incontaminato?
Dopotutto, vuoi per i cacciatori e compagnia bella che allestiscono banchetti nel bosco, vuoi per altri motivi, il suino è comunque aumentato di numero.... Di sicuro c'entreranno anche molte altre cose con la scomparsa dei serpenti, ma anche in maremma ti posso assicurare che prima di serpenti e tartarughe ce n'erano molti, molti di più... Eppure lì dovrebbe esserci il majori....
Per le salamandre ok, normale che non se ne nutra, ma i serpenti li mangia, e se anche i S.s.majori son tanti perché il lupo manca, loro mangeranno tanti serpenti...

Sono d'accordo che non bisogna prendere le parti di nessuno in particolare.
Proprio in Toscana se non sbaglio catturarono un Cervone che in pancia aveva 2 T. Hermanni di 10 cm........
Chissà, magari un nuovo equilibrio potrebbe anche prendere il sopravvento, tutto è possibile!



Caro Bernardo,prima una premessa;
Il Majori non è endemico della sola maremma,questa è una bufala colossale,si attesta ciò perchè volgarmente lo chiamiamo maremmano,(perchè in maremma è ancora più piccolino) ma è un endemismo tipico di tutta la Toscana meridionale.
Io ho anche messo delle foto in passato (vedo che sono andate ignorate) e se lo vuoi vedere ti ci porto quando vuoi,a Siena ora come ora è molto più facile vederli che in altri siti,siccome è raro,come vedi non dico dove vederlo,ma se vuoi ti ci porto di persona.
L'osservazione sul lupo,anche quella è fallace,permettimi Bernardo,noi il lupo lo abbiamo e in buon numero e anche lì,postai tempo fà la foto di una femmina di cinghiale predata e.. mangiata..
Link
La maggior parte dei cinghiali che abbiamo è chiaramente ibridata o non più pura,ma non raggiunge taglie "forti" e cmq mantiene i caratteri del Majori,in media quì nel senese fanno 1 sola cucciolata e di pochissimi esemplari,le taglie normalmente rimangono contenute,al max si arriva 60 kg la femmina,ma al massimo.
é chiaro che i cinghiali senesi non sono quelli pugliesi;
Il "tonnellaggio" dichiarato da Aspis è totalmente diverso dai nostrani..
Quì da noi i verre,anche quelli incrociati non passano gli 80 kg negli esemplari più grossi,intendo quelli limite,quindi sia chiaro che il mio era una questione di titolo,una volta tolta la generalizzazione tutta la mia solidarietà (ovvia) agli amici pugliesi.
Ma era chiaro che quello di cui fà riferimento Aspis è proprio un altro animale,completamente, per quello mi son scaldato.
Da noi per dirti il problema per i muri a secco arrivano all'imbrunire,ma da mano umana,infatti in special modo in certe zone le pietre vengono sistematicamente rubate,in quanto pur grattandosi,un cinghiale di 50,60 kg sarà molto difficile che lo butti giù.

Per il resto caro Bernardo, che dire?
Non girate,mi dispiace dirlo,ma anche se stai ad un'ora di auto non giri e probabilmente ti fidi di cose dette o raccontate,perdonami ma è così..
Io non lavoro al cinema,io faccio sorveglianza e sono in natura tutti i sabati e tutte le domeniche,mi spieghi come fai a dire che i rettili sono rarefatti nella toscana meridionale?
Oggi,nel regno dei cinghiali (comune di sovicille) su un muretto a secco ho visto una vipera,quest'estate in quel di Grosseto in due uscite 2 coronelle, i biacchi neanche te li cito,dove è il problema?
Guarda che non è una battuta,io abito quasi in città e.. li ho in giardino per davvero, più che invitare a vedere che devo dirti?
Le testudo?
Non siamo retorici,da noi era difficile vederle 30 anni fà e lo sono oggi, ma si vedono!
Quindi,tolto il discorso titolo io non ho più da intervenire,è chiaro che l'animale che disturba Aspis è una cosa drammaticamente diversa,e l'ambiente è diverso.
Ma sul discorso toscano,date retta a Massimino e non lo odiate perchè dice quello che pensa, i rettili non li sapete vedere.
Le nostre vipere Bernardo hanno un mimetismo e una dimensione tale che in un bosco di roverelle,se non ti prendi certi accorgimenti e non esci appositamente per vederle.. non le vedi affatto, magari le vedi all'ultimo mentre sei a funghi!
Sia chiaro,non voglio insegnar niente, ma ripeto,io ho il vizio di invitare per constatare..
Ma siccome faccio un attività che mi obbliga a stare in certi ambienti,bene, i rettili nella mia provincia,ma anche nella limitrofa a sud,sono l'ultimo delle mie preoccupazioni,te l'assicuro.

Scusate l'off topic e ringrazio Aspis per le testimonianze e il cambio di titolo.
Presto,stò accumulando materiale,aprirò un topic sui luoghi comuni che invece il cinghialotto evoca in Toscana,e con prove alla mano si argomenterà per quanto riguarda i miei territori.
Allora si comprenderà credo il come mai ho difeso il cinghiale e vedendo quelli che "possiede" Aspis,si capirà il perchè era bene non farne tutto un fascio.
ciao

Massimo.
------------------------

Modificato da - Frustone in data 25 ottobre 2010 00:56:55
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aspis
Moderatore

Città: Bari
Prov.: Bari

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Inserito il - 25 ottobre 2010 : 07:12:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Considerato che non si riesce ancora a ben inquadrare il problema ritengo necessario fare delle precisazioni, chiedendo a tutti di tenerne conto nei propri interventi.

In Puglia, e specificatamente nel territorio dove oggi insiste il Parco, sino a dieci anni fa di danni da cinghiali non se ne era mai parlato, in quanto quei pochi esistenti erano autoctoni, frugali, normodimensionati.

E' ben chiaro che questo topic, già nel primissimo intervento, riguarda e descrive:

1)danni alla fauna erpetologica
2)causati da cinghiali alloctoni introdotti dall'uomo
3)nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia

Non si è mai fatto, da parte mia, di ogni erba un fascio, anzi direi proprio il contrario!

Questa del Parco pugliese è una situazione davvero particolare ed eccezionale e portare ad esempi - Majori- Toscana- Siena- giardino di Frustone, significa continuare ad andare off-topic.





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Frustone
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Inserito il - 25 ottobre 2010 : 08:28:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Se uno mi chiama in causa caro Aspis,devo rispondere non trovi?
Bernardo ha fatto una considerazione e ho risposto,scusandomi tra l'altro dell'off topic... ho sottolineato 2 passaggi e ti ho riconosciuto il problema,l'ho messo anche in neretto che era un'off topic...

Tra l'altro se rileggi il mio ultimo intervento ti ho anche teso una mano virtuale,riconoscendo la differenza di animali e comprendendo il tuo problema, comprendiamo tutti la situazione del tuo territorio,ma se ci scambiamo notizie ed esperienze che problema c'è?

La maggioranza degli utenti che stanno intervenendo stanno portando considerazioni a carattere generale,a mio modo di vedere anche interessanti,per il resto, perdonaci, non abitiamo tutti in Puglia..


Massimo.
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Modificato da - aspis in data 25 ottobre 2010 22:00:30
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Riccardo Banchi
Utente Super


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Inserito il - 25 ottobre 2010 : 09:04:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ricontestualizzato il problema, spero che non ci siano più equivoci e generalizzazioni. Tutto nasce dalla segnalazione di Aspis in Murgia.
Dalle mie parti (promontorio di Piombino, Parco di Montioni, Colline Metallifere...) di cinghiali ce ne sono ormai a bizzeffe, e di quelli grossi e prolifici, tanto per intenderci (brevissimo off-topic). Forse, come ha suggerito qualcuno, sarebbe quasi opportuno trasferire la discussione nella sezione MAMMIFERI, o quantomeno metterci un link.

Ric
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betalfa
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Inserito il - 25 ottobre 2010 : 11:17:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Frustone:
[...mi spieghi come fai a dire che i rettili sono rarefatti nella toscana meridionale?
...Le testudo?
Non siamo retorici,da noi era difficile vederle 30 anni fà e lo sono oggi, ma si vedono!
.


Ognuno ha approfondito il campo che più lo appassiona o da cui trae reddito..Nel campo delle Testudo ho maturato una discreta conoscenza.
Quindi mi posso permettere con assoluta certezza di dire che quanto affermi, ''negli ultimi 30 il numero delle Testudo in Maremma'' e nel resto d'Italia sia lo stesso, è una falsità..
Le cause sono moltepli, tra le tante e non la minore è la proliferazione di cinghiali della varietà orientale, negarlo cozza con tutti gli studi effettuati in merito.
Permettere la proliferazione di una specie invasiva per il diletto dei cacciatori e proprietari di riserve, per una errata visone del problema da parte dei protezionisti e ancor peggio degli animalisti (che ritengo pericolosi quanto una specie invasiva con la loro visione mistica), nonché per il tornaconto economici dei norcini, non è un favore che si fa all'equilibrio dei vari habitat e specie a rischio di estinzione, già messi a dura prova da altri fattori antropogenici.

Modificato da - betalfa in data 25 ottobre 2010 11:28:00
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Frustone
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Inserito il - 25 ottobre 2010 : 12:10:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di betalfa:

[quote]Ognuno ha approfondito il campo che più lo appassiona o da cui trae reddito..Nel campo delle Testudo ho maturato una discreta conoscenza.
Quindi mi posso permettere con assoluta certezza di dire che quanto affermi, ''negli ultimi 30 il numero delle [i]Testudo
in Maremma'' e nel resto d'Italia sia lo stesso, è una falsità..

mi spieghi la faccenda del reddito che non l'ho capita?
Ti ripeto io non traggo reddito dai cinghiali,affatto,se tale affermazione la rivolgi a me,fallo pure, certamente mi saprò difendere.

Io affermo quelle cose perchè son la verità dello stato dei miei boschi.
Ripeto,predi l'auto e fatti una gita,che dire?
L'unica falsità è quella di chi pretende di sapere come stanno i boschi degli altri.. Io ho 39 anni una testudo ogni tanto la vedo quì .

Comunque hai persino portato tra virgolette una cosa che non ho detto, ho detto "mie parti" non maremma,sulle testudo parlavo della mia provincia,e nella mia provincia sono sempre state rare.
Niente di scientifico,ma neanche di allarmistico, forse è evidente che non tutta la realtà italiana è compromessa come i posti ove abitate, perdonatemi,ma quando ci vuole,ci vuole..

Bene, abbandono il topic, Aspis poi ha ragione davvero e si và fuori tema troppo,di litigare con i ciechi e i sordi non ne ho voglia davvero.
Caro Betalfa, ti invito cmq a fare certi riferimenti con convinzione e non "velarli" se ne sei davvero convinto.
Ti ripeto, a certe illazioni è anche facile porre fine con altrettanto garbo, e quando mi citi,citami per quello che scrivo,non ci aggiungere nulla!.


Massimo.
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Modificato da - Frustone in data 25 ottobre 2010 12:14:23
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betalfa
Utente V.I.P.

Città: Berluskonistan
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Inserito il - 25 ottobre 2010 : 16:13:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Indovinate chi c'è tra le 100 specie invasive classificate dalla ISSG
?!

Link

@Massimo, ho specificatamente indicato le categorie che traggono reddito da tale presenza...Norcini, proprietari delle riserve, relativo personale ecc.
Aggiungo sagre paesane, in questi giorni la mia zona è tappezzata di manifesti su una sagra in un paese a nord di Roma a base di pappardelle di ginghiale.

Modificato da - betalfa in data 25 ottobre 2010 16:17:33
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