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 Altre bestiacce sul mio basilico... (Coccidae?)
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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Micologia

Inserito il - 16 settembre 2010 : 18:21:06 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Qualcuno di voi ricorderà il cruento attacco al mio povero basilico da parte di voracissime larve di lepidottero.
Ebbene, dopo aver tentato un improbabile recupero delle piantine sfrondate mi sono arreso all'evidenza, acquistando qualche piantina già germogliata da far crescere finchè il tempo dura, trasformando in pesto i miseri resti della vecchia guardia.
Mentre mi accingevo a staccare le folgioline alle piantine sradicate mi sono imbattuto in nuovi ospiti.
Dopo i gatti, le farfalline, gli afidi e i bruchi, il selvaggio mondo selvatico di Bologna mi ha mandato dei nuovi competitori, stavolta non fitofagi ma all'apparenza semplici parassiti.
Nella zona parassitata c'era presenza di melata.
I più grossi sono di circa 2mm

ps: non li ho staccati e analizzati perchè mi facevano un po' di senso, se sono acari spostate la discussione


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Altre bestiacce sul mio basilico... (Coccidae?)
186,6 KB

Modificato da - elleelle in Data 09 gennaio 2012 17:27:35

mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Micologia

Inserito il - 16 settembre 2010 : 18:21:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Altre bestiacce sul mio basilico... (Coccidae?)
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enotria
Utente Senior


Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 16 settembre 2010 : 19:02:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma ne hai di guai li a Bologna !

Direi che il tuo basilico è infestato da cocciniglie in piena attività riproduttiva, quindi molto facile che a tempo debito ti ritrovi con altre piante invase.

Se non vuoi usare prodotti specifici, un ottimo sistema innocuo per tutti è preparare dell'acqua con un 5% di detersivo liquido per piatti e spruzzare le piante un paio di volte, lavando bene.

Cordiali saluti e condoglianze per le tue trofie al pesto.



Andrea ---> Link

Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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mauretto
Moderatore


Città: pergine valsugana
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


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Micologia

Inserito il - 16 settembre 2010 : 23:05:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Oh grazie Enotria.
Mi sa che se tornano userò il tabacco, tiè, tanto ho ricominciato a fumare.

Oppure farò alla vecchia e le toglo a una a una, come sto facendo con la metcalfa sulla menta (e ti giuro che sto vincendo! )
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 16 settembre 2010 : 23:11:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia



Ti consiglio di far macerare 7 spicchi di aglio in un litro d'acqua per una settimana e poi spruzzala sopra...


simo







Osserva in profondità, nel profondo della natura, solo così potrai comprendere ogni cosa. - Albert Einstein
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enotria
Utente Senior


Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 16 settembre 2010 : 23:45:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa poi !

Già quando il buon Goidanich ci spiegava l'uso del Last al limone nella lotta della Psylla Pyri, allora si chiamava così, inizialmente pensavo ci prendesse per i fondelli, ma poi dato il personaggio ed a seguito delle spiegazioni più che logiche, divenne chiaro il suo duplice funzionamento.

Posso anche capire Munaretto che, nella sua disperazione, vuole usare le cicche macerate per uccidere afidi e cocciniglie con la nicotina. Attento però che oggi le cicche sono solo filtro di carta e catrame, la nicotina l'hai già respirata tutta tu.

Si accetta anche l'idea dello sfogliare la margherita estirpando una ad una le cocciniglie, ma le neanidi e le uova ?

Ma i sette spicchi di aglio proprio non l'ho mai sentita.

Posso solo immaginare che con una emulsione di olio spruzzata sulle piante, un po' di peperoncino, visto che il basilico l'hai già, si possano fare anche due spaghettini al dente oppure, che ci sia una fuga in massa delle cocciniglie che, come la strega Amelia, notoriamente non ne sopportano l'odore pungente.

Mah ! Siete fortunati che le cocciniglie dei giardini sono piuttosto delicate e facili da combattere con qualsiasi metodo.

Mi piacerebbe proprio vedere i contadini utilizzare questi espedienti nella lotta della Cocciniglia di S. Josè (Quadraspidiotus perniciosus) o di altri simili patogeni !

Cordiali saluti

Andrea ---> Link

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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 16 settembre 2010 : 23:48:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia


I contadini usano solo pesticidi, tanto mica mangiano loro gli ortaggi!!



simo





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enotria
Utente Senior


Città: Gaibanella FE
Prov.: Ferrara

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 17 settembre 2010 : 01:09:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Giusto Simo,
nel ferrarese, patria delle colture frutticole industriali e quindi, dei pesticidi, dietro ad ogni casa di contadino vi è un appezzamento di terreno chiamato nel dialetto locale "al broil", dove vengono coltivate le verdure e la frutta esclusivamente per la famiglia.

Naturalmente non si usano i trattamenti, i concimi sono le deiezioni dei polli ed il diserbante principe è la zappa dell'"azdora".

Certo che vi sono i pro ed i contro: la frutta la si mangia matura e quindi saporita, gli ortaggi saranno un po' "ruzni", sporchi di pollina e di liquami, ma certamente di ottimo sapore.

Per contro avrai che le malattie deformano o bacano la frutta, ma questo al contadino non crea problemi, lui si mangia tranquillamente anche il baco !

Del resto mia nonna diceva sempre che quel che non ammazza ingrassa !

Diverso è il discorso quando gli attori non sono più i contadini, ma i cittadini benpensanti.

Allora tu vai al supermercato e vedi la buona massaia che controlla una ad una le mele, scartando ogni frutto colpevole di macchie o di segni qualsiasi che facciano pensare a probabili "ospiti". Con la stessa teutonica inflessibilità scarta ogni frutto che abbia la sia pur minima traccia di ammaccatura o di lesione, colpevole di intenerimento per una incipiente maturazione.

Pacifico allora che in queste condizioni al commerciante non resta che pretendere dal contadino frutta acerba e dura come un sasso, che non si ammacca neppure a tirarla sul muro. Pretenderà anche che la frutta venga trattata con anticrittogamici, per prevenire gli attacchi fungini durante la conservazione, del resto non è facile in un aprile piovoso portare delle fragole al mercato senza averle pre trattate contro la Botrytis o in marzo avere ancora le mele belle e sane in frigo. Eppure il consumatore le vuole, lui non vuole saper nulla di piovosità o di tempi di maturazione, se ha voglia di cocomero in marzo, in marzo ci deve essere il cocomero, punto e basta.

Con questo voglio semplicemente dire che le metodiche di produzione e di conservazione sono spesso conseguenza delle richieste del consumatore, che a parole vuole la frutta biologica, ma poi la vuole bella e sana come quella trattata e, possibilmente, allo stesso prezzo, meglio ancora se in offerta 3x2.

Cordiali saluti

Andrea ---> Link

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gigi58
Moderatore Trasversale


Città: Trapani
Prov.: Trapani

Regione: Sicilia


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Inserito il - 17 settembre 2010 : 08:56:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
un rimedio "casalingo" potrebbe essere quello di irrorare con acqua dove è stata messa a macerare dell'ortica

Gigi
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


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Inserito il - 17 settembre 2010 : 09:16:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
enotria:

Giusto Simo,


Naturalmente non si usano i trattamenti, i concimi sono le deiezioni dei polli ed il diserbante principe è la zappa dell'"azdora".

Certo che vi sono i pro ed i contro: la frutta la si mangia matura e quindi saporita, gli ortaggi saranno un po' "ruzni", sporchi di pollina e di liquami, ma certamente di ottimo sapore.

Per contro avrai che le malattie deformano o bacano la frutta, ma questo al contadino non crea problemi, lui si mangia tranquillamente anche il baco !

Del resto mia nonna diceva sempre che quel che non ammazza ingrassa !

Diverso è il discorso quando gli attori non sono più i contadini, ma i cittadini benpensanti.

Allora tu vai al supermercato e vedi la buona massaia che controlla una ad una le mele, scartando ogni frutto colpevole di macchie o di segni qualsiasi che facciano pensare a probabili "ospiti". Con la stessa teutonica inflessibilità scarta ogni frutto che abbia la sia pur minima traccia di ammaccatura o di lesione, colpevole di intenerimento per una incipiente maturazione.

Eppure il consumatore le vuole, lui non vuole saper nulla di piovosità o di tempi di maturazione, se ha voglia di cocomero in marzo, in marzo ci deve essere il cocomero, punto e basta.

Con questo voglio semplicemente dire che le metodiche di produzione e di conservazione sono spesso conseguenza delle richieste del consumatore, che a parole vuole la frutta biologica, ma poi la vuole bella e sana come quella trattata e, possibilmente, allo stesso prezzo, meglio ancora se in offerta 3x2.




Carissimo Andrea condivido in toto quanto hai detto, io non credo assolutamente nel biologico, e magari coltivati vicino alla una discaricae poi questi hanno pioggie acide.
I paesi nordici, Inghilterra ,Oland sono i principali coltivatori in serra di vegetali e frutta, quando cammini per le campagne senti l'odere dei chimici si diffonde, li frutti delle raccoltae non sanno di niente.
Per me biologico è solo quello che coltiva "Azdora" nel broil e quello che coltiva mio padre, concimati con cacche di gallina, nonostante che io strilli come una matta perchè ha 93 anni finiti...

Conoscevo anche il rimedio di Gigi58, ottimo!!!

simo




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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 17 settembre 2010 : 11:25:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
SEcondo me, a volte, gli attacchi degli insetti sono conseguenza di operazioni eseguite nella stagione sbagliata.
Faccio un esempio che ho osservato nel mio quartiere.
Lungo alcune strade ci sono degli alberelli che non conosco, che fanno fiori che somigliano a quello dell'ibisco in miniatura. Per motivi a me incomprensibili, il Municipio ha deciso di potarli a zero dopo che avevano prodotto tutte le foglie della stagione ed erano nel pieno dello sviluppo; sanissimi; se non ricordo male, si era in aprile o addirittura maggio.
A questo punto la pianta ha fatto del suo meglio producendo nuovi germogli, ma la stagione era troppo avanzata e faceva caldo.
Nel frattempo, le popolazioni di afidi erano cresciute e si sono buttati sui nuovi germogli con effetto devastante impedendone la crescita. Oggi su quegli alberelli ci sono poche foglie contorte e qualcuno rischia di non sopravvivere.
Se in natura quei germogli erano spuntati due o tre mesi prima c'era il suo perché ........
Scusate gli anacoluti, ma danno vivacità al discorso ....
luigi
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FOX
Moderatore


Città: BAGNO A RIPOLI

Regione: Toscana


21536 Messaggi
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Inserito il - 17 settembre 2010 : 12:53:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
elleelle:


Faccio un esempio che ho osservato nel mio quartiere.
Per motivi a me incomprensibili, il Municipio ha deciso di potarli a zero dopo che avevano prodotto tutte le foglie della stagione ed erano nel pieno dello sviluppo; sanissimi; se non ricordo male, si era in aprile o addirittura maggio.
A questo punto la pianta ha fatto del suo meglio producendo nuovi germogli, ma la stagione era troppo avanzata e faceva caldo.
Nel frattempo, le popolazioni di afidi erano cresciute e si sono buttati sui nuovi germogli con effetto devastante impedendone la crescita. Oggi su quegli alberelli ci sono poche foglie contorte e qualcuno rischia di non sopravvivere.
Se in natura quei germogli erano spuntati due o tre mesi prima c'era il suo perché ........



Luigi sono pienamente d'accordo, purtroppo i tempi d'oro quando il comune aveva i propri giardinieri è finito, ora si affidano a società esterne sia di manutenzione, sia di giardinaggio e ne capiscono ben poco, l'importante è far vedere che hanno operato per far mantenere il rapporto di lavoro, poi se fanno danno o no questo è un'altro argomento, tanto nessuno controlla!!

simo




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Edaphon
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 17 settembre 2010 : 13:01:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Teoricamente, potrebbe essere efficace qualunque intruglio a base di piante che contengono molecole che fungono da antiparassitari naturali, come la pianta del pepe (che contiene piperina), quella del peperoncino (capsaicina), chiodi di garofano, noce moscata e altre.

AIN Campania
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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32990 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 17 settembre 2010 : 13:06:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Posto anche le foto; così magari qualcuno mi dice il nome della pianta ....
Per tornare al tema della discussione, anche noi, a volte, piantiamo i nostri orticelli pensili nella stagione sbagliata. I venditori di solito si guardano bene dall'avvertirci ....

luigi

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Altre bestiacce sul mio basilico... (Coccidae?)
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Altre bestiacce sul mio basilico... (Coccidae?)
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Dappertutto
Utente Senior

Città: Caselette
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


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Inserito il - 24 settembre 2010 : 00:26:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La cocciniglia sul basilico penso sia un Coccidae, ma non saprei dire quale specie perchè non trovo segnalazioni per l'Italia di cocciniglie su tale matrice (probabilmente è una specie polifaga, come ad es. la cocciniglia bassa degli agrumi).

Di regola sulle piante aromatiche e orticole da foglia non si tratta; in ambito agrario, usualmente la lotta alle cocciniglie si fa con olio bianco (da solo o attivato con insetticida neurotossico) oppure con insetticidi IGR (regolatori della crescita) che hanno come target le forme giovanili (il che presuppone una corretta conoscenza della biologia del parassita e il suo monitoraggio). Per certe specie è possibile la lotta biologica mediante lanci di predatori o parassitoidi.

I botanical insecticides (azadiractina, piretrine, saponine etc.; si può includere anche la nicotina, ma come agrofarmaco è stato revocato ormai da decenni) generalmente funzionano meno di quelli di sintesi e non sono adatti contro le cocciniglie.

I c.d. "rimedi della nonna" esulano dall'ambito tecnico e anche, direi, dalla green chemistry: tali infusi esercitano sugli insetti per lo più una azione repellente, talvolta rinforzante le difese passive della pianta (es. equiseto), ma difficilmente risolvono e spesso puzzano parecchio.

Il Last è un tensioattivo, quindi produce effetti analoghi ai bagnanti per uso agricolo o altre soluzioni (sapone molle, sali potassici): questi prodotti da soli vengono impiegati per 'lavare' piante attaccate da fitomizi produttori di melata (e relative fumaggini); ma come insetticidi fanno poco, salvo su insetti piccoli a corpo molle quali gli afidi.

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Dappertutto
Utente Senior

Città: Caselette
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


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Inserito il - 24 settembre 2010 : 00:45:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

Posto anche le foto; così magari qualcuno mi dice il nome della pianta ....


Le foglie assomigliano molto in effetti a quelle dell'ibisco: in tal caso gli afidi potrebbero essere Aphis gossypii, chiamato comunemente afide della malvacee o del cotone o delle cucurbitacee.
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orsobblu
Moderatore

Città: Camorino (Svizzera)


7289 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 settembre 2010 : 20:24:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Dappertutto:

Messaggio originario di elleelle:

Posto anche le foto; così magari qualcuno mi dice il nome della pianta ....


Le foglie assomigliano molto in effetti a quelle dell'ibisco: in tal caso gli afidi potrebbero essere Aphis gossypii, chiamato comunemente afide della malvacee o del cotone o delle cucurbitacee.


È un ibisco, ma non è invaso dalle cocciniglie, bensì dagli afidi. Per loro va bene l'infuso di ortiche (quello consigliato da gigi), ma stai attento a non farlo troppo concentrato sennò ammazzi la pianta. In alternativa un po' di acqua in cui hai fatto sciogliere del sapone di marsiglia.

Contro le cocciniglie uso quello che qui (e forse anche lì) si chiama l'olio invernale Credo che sia lo stesso olio bianco a cui fa riferimento il mio omonimo piemontese . Si tratta di un olio minerale. Sugli alberi che hanno ancora le foglie sarebbe buona cosa diluirlo più di quanto dica l'imballaggio e ripetere l'irrorazione dopo una settimana o dieci giorni.

In bocca al lupo!

Ciao!

Alessandro
(orsobblu)

"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat)

Modificato da - orsobblu in data 26 settembre 2010 20:27:43
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Dappertutto
Utente Senior

Città: Caselette
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


619 Messaggi
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Inserito il - 26 settembre 2010 : 21:56:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di orsobblu:
Contro le cocciniglie uso quello che qui (e forse anche lì) si chiama l'olio invernale Credo che sia lo stesso olio bianco a cui fa riferimento


Per gli olii impiegati come insetticidi il criterio tecnico di distinzione, più che quello più o meno commerciale di 'invernale' o 'estivo' o '4 stagioni', è il grado di insulfonabilità (c'è scritto in etichetta), il quale grado in pratica indica la purezza rispetto alla presenza di idrocarburi insaturi (che sono fitotossici): un buon olio insetticida da usarsi su piante, in particolare su vegetazione (estivo) deve contenere idrocarburi alifatici saturi ad alto peso molecolare (paraffine = olio bianco o paraffinico), cosa che viene ottenuta mediante sulfonazione oppure distillazione frazionata (olii narrow range).
Il grado di insulfonabilità varia usualmente da 80% fino 92-99%.
Gli olii si presentano di solito in formulazione a 'mayonnaise' (richiede di essere ben mescolata all'acqua) e quelli più moderni e puri anche come liquidi trasparenti di più facile miscelabilità.
Essi agiscono sulle cocciniglie essenzialmente per asfissia.
Sul verde occorre scegliere un olio ad elevato grado di insulfonabilità e di solito si impiega alla dose di 0,5-1%, da solo od addizionato con un insetticida neurotossico tradizionale (es. neo-nicotinoide).
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