La terza foto ritrae un Insetto della Sottoclasse Apterigoti: per intenderci, si tratta degli insetti più primitivi, privi di ali, come Collemboli e Proturi. Questo da te fotografato, classificato un tempo nell'Ordine dei Tisanuri (lo stesso a cui appartengono i pesciolini d'argento (Lepisma saccarina)), ora viene riportato nella checklist nell'Ordine dei Microcoryphia. La Famiglia è quella dei Machilidae, il Genere probabilmente Machilis, ma senza nessuna certezza. L'habitat ideale per questi insetti è costituito dalla lettiera dei boschi di latifoglie freschi ed umidi, in punti non colpiti dalla luce diretta del sole..
Per confronto guarda: qui, qui e qui, per un bel particolare di capo ed occhi.
Strani insetti, che tra l'altro erano comparsi già su Natura Mediterraneo in un topic postato da me tempo addietro e che potete leggere qui. La loro sistematica ancora non deve essere molto chiara, se qualcuno li inserisce tra gli Archaeognatha, come avevo trovato io, e qualcun altro tra i Microcoryphia (sempre che non si tratti di sinonimi), come ho trovato indicato su vari siti e come detto anche da Marcello. Ciao Diego
A me mi piace vivere alla grande già girare tra le favole in mutande ma il principe dormiva, la strega si è arrabbiata e nei tuoi occhi verdi quella lacrima è spuntata (A me mi piace vivere alla grande - Franco Fanigliulo)
adesso non resta che aspettare qualche foto come questa di quell'altro ...
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare
mmmhm... Melanotus niger = punctolineatus Io avrei detto Hemicrepidius... o Athous
beh, il niger non l'avevo trovato in collezione e non ho pensato di verificare se aveva cambiato nome , quindi per la specie mi sono fidato
Hemicrepidius, dici? ma, tornando a quell'altra discussione, le antenne non dovrebbero essere dentate?
maurizio
quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare