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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Accipiter gentilis
Moderatore
Città: Olevano Romano
Prov.: Roma
Regione: Lazio
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Inserito il - 31 maggio 2010 : 19:27:32
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Con il termine micromammiferi terragnoli si indicano generalmente tutti i mammiferi non volatori il cui peso non supera il chilogrammo. Ovviamente tale raggruppamento non segue criteri sistematici ma piuttosto funzionali. I micromammiferi sono accomunati dalla ridotta taglia, dal poter usufruire di numerosi microhabitat e dall’avere facile accesso a numerose fonti di cibo, che sono invece preclusi ad altri Vertebrati di maggiori dimensioni. In pratica, ne fanno parte i rappresentanti degli Ordini dei Soricomorfi e dei Roditori, ossia topiragno, talpe, arvicole, topi, ratti e ghiri, che da soli rappresentano oltre il 50% delle specie di mammiferi terragnoli presenti in Italia. Ne sono invece normalmente esclusi gli Erinaceomorfi (i ricci) e i piccoli Carnivori Mustelidi come la donnola. La loro esclusione è dovuta al fatto che storicamente il raggruppamento dei micromammiferi nasce dall’uso di specifici metodi per il loro studio, metodi che prevedono particolari tecniche di rilevamento con cui non si catturano le specie più grandi o quelle dai comportamenti più tipicamente predatori. L’ampia diffusione dei micromammiferi fa sì che essi costituiscano un’importante fonte di cibo per numerose specie di predatori come ad esempio donnole, faine, volpi, rapaci diurni e notturni. La loro presenza e abbondanza gioca un ruolo di rilievo nelle reti trofiche e così il loro studio e la loro salvaguardia costituisce una necessità per la corretta gestione di un’Area Protetta (e non) e delle comunità animali che vi abitano.
BIBLIOGRAFIA: "Micro e mesoteriofauna della Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino" Paolo Agnelli, Marco Lucchesi
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