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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Astemio
Utente Senior
Città: Monte Argentario
Prov.: Grosseto
1061 Messaggi Biologia Marina |
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michela
Utente Senior
Città: bibbiena
Prov.: Arezzo
Regione: Toscana
1404 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 aprile 2010 : 19:21:40
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ciao io sulla reflex lo uso praticamente sempre per vedere come è l'esposizione,faccio in modo che non sia tagliato a destra e quindi di avere i bianchi bruciati,lo trovo molto utile soprattutto quando c'è il sole che sul monitor non si capisce niente
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Astemio
Utente Senior
Città: Monte Argentario
Prov.: Grosseto
1061 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 08 aprile 2010 : 13:29:01
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Grazie Michela....allora lo userò anch'io come riferimento indicativo.... |
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fabioliverani
Utente V.I.P.
Città: cesena
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
146 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 05 agosto 2010 : 17:10:46
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l’istogramma Molte fotocamere digitali mostrano un istogramma nel display dopo la registrazione del file, a lato dell’immagine, questo è utilissimo in quanto vi possiamo leggere se l’esposizione è corretta in maniera scientifica e non “ad occhio”. La stessa cosa possiamo visualizzarla una volta aperta l’immagine con un software di foto ritocco. L’istogramma è semplicemente un grafico che rappresenta in forma schematica in che modo sono distribuiti i pixel scuri e quelli luminosi in un file fotografico. Nelle immagini digitali, ogni singolo pixel ha una sua specifica luminosità a cui viene attribuito un valore numerico da 0 a 255. Zero corrisponde al nero e 255 al bianco. Immaginiamo di avere 256 contenitori disposti in fila e numerati da 0 a 255. Ora esaminiamo tutti i pixel uno per volta e li gettiamo nel contenitore che corrisponde al loro valore di luminosità. Alla fine contiamo quanti pixel sono contenuti in ciascun contenitore e rappresentiamo questo numero con una linea nera verticale sopra al contenitore. In questo modo si ottiene un grafico.
Come si interpreta un istogramma
L’istogramma in alto indica un’immagine in cui la maggior parte dei pixel sono ammassati verso il limite sinistro del grafico, indicando una grave sottoesposizione. L’immagine è troppo scura. Al centro abbiamo la situazione opposta, i pixel chiari sono in maggioranza ammassati contro il limite destro, indice di sovraesposizione. L’immagine è troppo chiara. L’istogramma in fondo descrive un’immagine correttamente esposta, in cui vediamo pochi pixel molto scuri, la maggior parte nella zona intermedia, e pochi pixel molto chiari. Questa è la distribuzione ideale che si riscontra nella maggior parte delle fotografie dove tutti gli elementi sono ben illuminati. Naturalmente, come tutte le regole, anche questa ha le sue brave eccezioni. Se noi riprendiamo una scena notturna, un controluce o un tramonto avremo un istogramma abbastanza simile al nostro esempio di sinistra, pur avendo correttamente impostato i valori di apertura e velocità di scatto. Infatti un tramonto è di per sè una scena con prevalenza di toni scuri. Immaginiamo di fotografare la luna di notte. Se la luna copre una piccola area della fotografia, avremo una linea alta a sinistra del grafico a rappresentare il cielo nero, una zona centrale vuota, e una linea alta verso destra che corrisponde alla luna. La larghezza delle due linee verticali dipende dal grado di oscurità del cielo e dalle zone più o meno chiare della luna. Un istogramma non è altro che un mezzo, una indicazione che ci dice se stiamo usando le impostazioni giuste per quella ripresa. Esattamente come il tachimetro della nostra automobile ci indica a quale velocità stiamo viaggiando. In ultima analisi sta a noi decidere se rallentare o no.
la "regola" per buoni file fotografici è di esporre il più a destra possibile senza bruciare i bianchi. se ad un file, "chiudiamo"i neri nessun problema, se cerchiamo inveci di "aprirli" questo genera rumore digitale "noise" che peggiora la qualità del file.
ciao f.
L’utopia è come l’orizzonte: Cammino di due passi, e si allontana due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L’orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l’utopia? A questo: serve per continuare a camminare. EDUARDO GALEANO .... Link
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Astemio
Utente Senior
Città: Monte Argentario
Prov.: Grosseto
1061 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 05 agosto 2010 : 19:14:27
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Grazie Fabio della spiegazione così chiara e grazie anche della dritta finale...Ciao |
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fabioliverani
Utente V.I.P.
Città: cesena
Prov.: Forlì-Cesena
Regione: Emilia Romagna
146 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 06 agosto 2010 : 11:45:28
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:-)
L’utopia è come l’orizzonte: Cammino di due passi, e si allontana due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L’orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l’utopia? A questo: serve per continuare a camminare. EDUARDO GALEANO .... Link
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