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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Magiostra
Utente Junior
Città: Gambolò
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
26 Messaggi Tutti i Forum |
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ametista
Moderatore
Prov.: Padova
Regione: Veneto
6209 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 febbraio 2010 : 23:11:55
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| Ho ipotizzato che la prima avvenga per separazione di qualsiasi parte dell'organismo e che la seconda sia solo per parte deputate a questa funzione.... ma non ne sono sicuro. |
non ho ben capito cosa intendi con questa frase.
comunque a me risulta che siano la stessa cosa. La riproduzione per frammentazione avviene quando una parte del corpo che è in grado di generare un individuo completo, si stacca. Per esempio la formazione di bulbi rizomi stoloni e anche tuberi (ma anche usando tecniche artificiali). Tutto questo avviene nelle cormofite mentre nelle briofite e nelle alghe si staccano i propaguli che sono delle cellule prodotte da varie parti del corpo. |
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Magiostra
Utente Junior
Città: Gambolò
Prov.: Pavia
Regione: Lombardia
26 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 febbraio 2010 : 23:52:09
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| Messaggio originario di ametista:
| Ho ipotizzato che la prima avvenga per separazione di qualsiasi parte dell'organismo e che la seconda sia solo per parte deputate a questa funzione.... ma non ne sono sicuro. |
non ho ben capito cosa intendi con questa frase.
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Intendevo dire che nel primo caso, "riproduzione vegetativa per frammentazione", ad esempio se rompo un ramo giovane, quest'ultimo è in grado di autogenerare un apparato radicale e poi continuare nella crescita come organismo individuale. Mentre nel secondo caso, solo propaguli, rizomi e tuberi, siano in grado di generare un nuovo organismo. |
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SEDANACCIO
Utente Senior
Città: Livorno
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
4448 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 febbraio 2010 : 17:10:34
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Uhm... non son proprio la stessa cosa. Diciamo che per quanto ne so (non molto !) bulbilli e propaguli sono proprio strutture che svolgono la funzione specifica della riproduzione vegetativa. Se coltivi molte bulbose vedrai che la popolazione di allargherà con lo spuntare di nuove foglie proprio accanto alla pianta originaria. Analogamente la graziosa ma invasiva come non mai Kalanchoe (K. daigremontana su tutte) produce delle strutture simili a plantule da meristemi posti sul bordo fogliare. Entro poco questi propaguli tendono a cadere per attecchire sul suole e formare un nuovo individuo. In Allium (e non so se anche in altri generi) alcune gemme fiorali producono un bulbillo direttamente all'interno dell'infiorescenza. Parimenti, e proprio come dice ametista, anche nelle piante non vascolari la riproduzione vegetativa per mezzo di strutture che svolgono specificamente questa funzione; ed io aggiungo che ciò avviene anche nei licheni!
Alternativamente la riproduzione può avvenire anche grazie ad alcune porzioni che normalmente svolgono determinate funzioni vegetative ma, una volta distaccatesi dalla pianta, autonomamente possono radicare e rigenerare un nuovo individuo. Ecco, per esempio, perché spesso nella terra di riporto si possono trovare popolazioni di graminacee come la gramigna o la Phragmites che si sono rigenerate da anche piccole porzioni di rizoma o stoloni strappate da chissà dove. Penso che esistano casi in cui il facile distaccamnento di alcune porzioni vegetative che poi possono radicare sia un carattere non casuale. Questo è il caso di molte crassulacee come i nostrani Sedum.
Chiaramente queste strategie riproduttive rispondono ad alcune esigenze ecologiche, per cui, pur soffrendo del fatto di non permettere un riassortimento del corredo genomico mediante la gamia, offrono la possibilità di propagazione anche molto veloce.
Valerio |
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