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marcorossi
Utente V.I.P.


Città: Caorle
Prov.: Venezia

Regione: Veneto


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Inserito il - 11 marzo 2006 : 19:25:15 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Gastropoda Ordine: Famiglia: Cerithiidae Genere: Cerithium Specie:Cerithium haustellum
E' cerithium alucaster??? 44mm spiaggiato caorle (VE)


Immagine:
Cerithium haustellum
44,96 KB

ciao

Modificato da - PS in Data 13 giugno 2006 12:15:35

Ermanno
Moderatore


Città: Longare
Prov.: Vicenza

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Biologia Marina

Inserito il - 11 marzo 2006 : 20:51:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
No! è quello ... al momento conosciuto come Cerithium haustellum Monterosato in Crema.
Dico al momento, perchè stà per uscire un grosso lavoro sui ceritidi mondiali, fatica immane dell'amico Alberto Cecalupo, dove l'autore, tra l'altro, revisiona ed approfondisce le conoscenze sui ceritidi mediterranei del gruppo vulgatum e alucaster.

Ermanno
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marcorossi
Utente V.I.P.


Città: Caorle
Prov.: Venezia

Regione: Veneto


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Inserito il - 12 marzo 2006 : 11:39:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Ermanno!
e non vedo l'ora che il lavoro sui cerizidi di cui parli sia disponibile, perchè è una famiglia che mi piace molto. Se magari sai quando lo pubblica, spero lo farai sapere a tutto il forum.

ciao marco
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Ermanno
Moderatore


Città: Longare
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


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Biologia Marina

Inserito il - 13 marzo 2006 : 20:45:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Marco,
il lavoro del Cecalupo viene pubblicato in due volumi ... all'incirca di un quattrocento pagine l'uno ( se non ricordo male), il primo relativo alle specie fossili dal Paleocene al Pleistocene è già stato pubblicato ... e comincia già a girare .... ma come dice l'autore per una corretta lettura di questo volume bisognerebbe avere in mano anche il secondo ... che uscirà tra poco, con tutte le specie recenti ( escluse le piccole specie tipo Bittium, tanto per intenerci) Bibliografia, sinonimie, ecc.
Ed ora la doccia fredda, essendo il lavoro pubblicato nei Quaderni dell'Acquaeio di Milano ... ed essendo l'istituto un organismo statale con attività non a fondo di lucro ... i lavori non sono in vendita ... solo scambi ed omaggi. Tempo fà la SIM ne aveva richieste un trecento copie per poi poterle "distribuire" a chi le avebbe richieste ... solo che per il motivo sopra esposto è sfunata anche questa opportunità . Se riesco a raccogliere notizie più confortanti , ti (vi) faccio sapere.

Ermanno
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marcorossi
Utente V.I.P.


Città: Caorle
Prov.: Venezia

Regione: Veneto


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Inserito il - 13 marzo 2006 : 22:39:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
oggi non ne va bene una! beh spero in notizie confortanti..grazie e ciao
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Ermanno
Moderatore


Città: Longare
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


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Biologia Marina

Inserito il - 03 aprile 2006 : 22:38:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sorridi Marco!!! cercando informazioni su di un libro per Angela, ho scoperto che il lavoro di Alberto Cecalupo sui Cerithidae sarà tra breve possibile acquistabile presso .... e questo per non fare pubblicità lo indicherò privatamente.

Ciao Ciao

Ermanno
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myzar
Utente Senior


Città: Livorno
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


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Biologia Marina

Inserito il - 04 aprile 2006 : 08:48:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per gli interessati il primo volume del lavoro di Alberto era in visione a Collesalvetti, quindi direi che ci siano.
Piuttosto Ermanno cosa ne pensi del lavoro di Boisselier-Dubayle M.C. & Gofas S., 1999:
Genetic relationships between marine and marginal-marine populations of Cerithium species from the Mediterranean Sea
Marine Biology 135: 671-682
secondo il quale tutti, dico tutti, i Cerithium nativi mediterranei di grossa taglia sono ricondotti al vulgatum, tranne uno ancora non descritto?
myzar
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rafinesque
Utente nuovo

Città: Brescia

Regione: Lombardia


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Inserito il - 04 agosto 2008 : 19:14:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Il lavoro di Cecalupo è davvero ottimo e indispensabile per chiunque voglia accostarsi ad uno studio scientifico dei "cerizi".
Ciò premesso, un poco più di prudenza nel trattare alcuni taxa avrebbe giovato.
A proposito dei rapporti tra C. protractum(=haustellum) e C.vulgatum, per esempio, si dice che "anche se questo cerizio [protractum]rientra nel campo di variabilità del C. vulgatum autori recenti non accettano che questa specie...potrebbe essere una varietà di quest'ultima", per concludere "si ritiene che protractum e haustellum siano due varietà del C. vulgatum".

Purtroppo l'autore non fornisce alcuno studio morfologico (e tantomeno anatomico o molecolare) a sostegno della presunta sinonimia tra protractum e vulgatum; ne deriva che la sua è un'opinione al pari di quella degli autori che, per usare le sue parole, "non accettano" l'automatismo protractum=vulgatum.

In netto contrasto con Cecalupo personalmente ho il forte sospetto che protractum e vulgatum siano specie distinte; ho trovato personalmente in varie località croate esemplari prontamente riconducibili ad entrambi i taxa senza evidenza di "forme intermedie". Buona parte del materiale raccolto era vivente ed è stato conservato in previsione di uno studio molecolare.

Il lavoro di Boisselier-Dubayle e S. Gofas si limita a considerare alcune popolazioni di C. vulgatum senza alcuna pretesa di arrivare a conclusioni di carattere generale. Il rapporto protractum-vulgatum non è assolutamente discusso in tale lavoro. Al contrario, l'esistenza di una popolazione di "vulgatum" geneticamente distinta dalle altre suggerisce che sotto l'etichetta "C. vulgatum" possa nascondersi un complesso di specie distinte. E' dunque possibile che alcuni taxa attualmente considerati semplici varietà di vulgatum in futuro possano rivelarsi buone specie.
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Ermanno
Moderatore


Città: Longare
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


6436 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 04 agosto 2008 : 19:43:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Concordo con te, Rafinesque ... WOWWW che nik importante .

Cerithium potractum appartiene al gruppo alucoides e non al vulgatum, le tipologie delle sculture spirali, sono totalmente diverse in questi due gruppi.
Ne avevo già parlato con Alberto , ma allora non riuscii a convincerlo.

Quello che ho appena accennato, non è una novità, già molti autori del passato hanno fatto riferimento aquesti due gruppi, distinguibili per le particolarialternanze delle sculture spirali.

Io sono convinto che questo è uno di quei gruppi di molluschi , presi sempre un pò "sotto gamba" per la loro variabilità ... e pochi si sono dedicati al loro studio ed in particolare alla loro ontogenesi.
Sono sicuro, che con una seria ricerca, molti dei così detti "nomi di fantasia" prenderanno un peso ben diverso.

In ogni caso, anche se considerandoli delle semplici forme o fenotipi, legati ad ambienti o aree geografiche ... ben definendole e studiandole, queste "forme" saranno molto utili alla conoscenza della biogeografia mediterranea.


Ermanno
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rafinesque
Utente nuovo

Città: Brescia

Regione: Lombardia


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Inserito il - 14 agosto 2008 : 22:03:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anch'io sono del tutto convinto che protractum sia strettamente correlato ad alucaster; come dici giustamente c'è corrispondenza nel tipo di scultura spirale. Lo stesso mi sembra sia valido anche per quella assiale. Molto spesso ho notato esemplari di alucaster la cui scultura assiale sui "primi" giri (escludendo penultimo e ultimo giro) sia dello stesso tipo di quella di un protractum "adulto" (si vede benissimo anche confrontando l'iconografia recente: si confronti per esempio la scultura assiale dei primi giri di spira dell'esemplare di alucaster pubblicato nell'"Atlante delle conchiglie del medio adriatico" di Cossignani et alii specie n.047 con le figure di protractum in Cecalupo tavola 87 figure 7 e 8...
Aggiungo che anche io ho trovato alcuni protractum il cui pattern di colorazione si avvicina molto a quello abituale di alucaster.

A questo proposito, se qualcuno ha esemplari di alucaster raccolti viventi e conservati in alcool ed è interessato ad approfondire i rapporti tra vulgatum, alucaster e protracum è pregato di contattarmi o di contattare Antonio Bonfitto del Museo di Zoologia di Bologna; l'idea è quella di procedere a partire da settembre con una valutazione delle affinità su base molecolare con la speranza di mettere qualche punto fermo in più su questo affascinante gruppo.
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