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Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Storia del Papilione Jasius......
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 gennaio 2010 : 10:05:38 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

...e della seta che si può ricavare dal suo baco - è il titolo di un libro (che mi piacerebbe leggere)scritto da tale F.Isnardi nel 1840 dove si riporta che:La specie, come riportato da Vincenzo Petagna, non è autoctona,ma è stata introdotta in Italia da Antonio Pinto, che ha portato per
primo le larve dall’Egitto nel Regno delle due Sicilie verso la metà del
secolo XVIII
-da P.Parenzan-F.Porcelli :I macrolepidotteri italiani.La cosa personalmente mi lascia perplesso, vista la distribuzione pressochè continua del lepidottero su tutte le coste mediterranee, ed anche oltre, Portogallo compreso.Che ne pensate sulla presunta alloctonia della specie?
Immagine:
Storia del Papilione Jasius......
113,05 KB
Ciao
Stefano

gomphus
Moderatore


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


10487 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 28 gennaio 2010 : 10:13:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao stefano

a me lascia più che perplesso anche il modo in cui si dovrebbe concretamente ricavare della seta (e in quantità utilizzabile) dal bruco del Charaxes jasius... in effetti sarebbe interessante leggere il libro in questione

maurizio

quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato,
allora ci accorgeremo che i soldi non si possono mangiare

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ospitone
Utente Senior

Città: Cagliari
Prov.: Cagliari

Regione: Sardegna


1518 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 gennaio 2010 : 11:53:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sicuramente il tutto riposa su di una erronea identificazione della specie!
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Lorenz0C
Utente V.I.P.

Città: -


342 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 gennaio 2010 : 13:18:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Oltretutto si tratta di un Nymphalidae Charaxinae e non di un Papilionidae Papilioninae.

Lorenzo :)
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 gennaio 2010 : 14:41:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sicuramente il tutto riposa su di una erronea identificazione della specie!

Vincenzo Petagna (Napoli, 17 gennaio 1730 – 6 ottobre 1810) è stato un botanico, medico ed entomologo italiano (da Wikipedia).Probabilmente sapeva il fatto suo in entomologia.
Oltretutto si tratta di un Nymphalidae Charaxinae e non di un Papilionidae Papilioninae.

Al tempo (1840) C. jasus era classificato in quel modo, d'altronde la sistematica anche adesso cambia di anno in anno!
Il mistero continua....
Ciao
Stefano
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amedeo
Utente Senior


Città: Caltanissetta
Prov.: Caltanisetta

Regione: Sicilia


668 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 gennaio 2010 : 19:09:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Parenzan ha fatto un notevole studio bibliografico sulle farfalle, soprattutto le diurne, trovando una serie di pubblicazioni poco conosciute e a volte, a mio parere, di scarso valore entomologico, ma prese in considerazione perché trattavano la specie.
"Metà del secolo XVIII", come scrive Petagna, il quale è conosciuto in campo botanico (non che so che abbia scritto di entomologia e che competenze avesse nel settore) tradotto con i numeri è il 1750 circa.
Charaxes jasus è stata descritta da Linneo nel 1766. Che Antonio Pinto (non so chi sia), abbia portato larve di Charaxes jasus dall'Egitto in Italia mi pare molto discutibile! In ogni caso è ancora più discutibile che Charaxes jasus abbia la distribuzione attuale in Italia, Sicilia e altrove, generata da un'unica stazione nel napoletano con bruchi o adulti lasciati liberi da Antonio Pinto.
In conclusione non si può affermare che Charaxes jasus non sia autoctona, come hanno fatto Parenzan e Porcelli, in base allo scritto di Petagna.
Le perplessità che avete manifestato:
1-distribuzione pressochè continua del lepidottero su tutte le coste mediterranee, ed anche oltre, Portogallo compreso, (Stefano);
2-Oltretutto si tratta di un Nymphalidae Charaxinae e non di un Papilionidae Papilioninae, (Lorenzo);
3-a me lascia più che perplesso anche il modo in cui si dovrebbe concretamente ricavare della seta (e in quantità utilizzabile) dal bruco del Charaxes jasius, (Maurizio);
sono elementi validi per affermare la non validità scientifica di questo scritto di Petagna.
L'affermazione di Parenzan e Porcelli sull'alloctonia della specie non si può limitare a quattro parole, va motivata con studi scientifici esaustivi, che tolgono ogni dubbio.


Amedeo

“In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso.” Aristotele
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stefanovet1958
Utente Super


Città: Capocavallo di Corciano
Prov.: Perugia

Regione: Umbria


8074 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 29 gennaio 2010 : 22:20:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E i dubbi sono tanti! anch'io la penso come Amedeo , ed è la distribuzione pressochè continua in tutto il bacino mediterraneo che mi fa ritenere non credibile l'importazione, l'acclimatamento e la diffusione in mezza penisola, isole comprese in poco più di 300 anni. Per quanto riguarda la classificazione, quella la fanno gli"umani": Linneo nel 1766 lo classificò come Papilio jasus,nel 1816 arrivò il Genere Charaxes da parte di Ochsenheimer, ma questo penso abbia poca importanza.
ciao
Stefano
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polyxena
Utente V.I.P.


Città: Pietraperzia
Prov.: Enna

Regione: Sicilia


101 Messaggi
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Inserito il - 30 gennaio 2010 : 10:07:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anch'io la penso come Amedeo e Stefano. Dopo 250 anni di silenzio scientifico sull'argomento, infatti, nessuno ha mai preso in considerazione quello che ha scritto Petagna, Parenzan e Porcelli si svegliano, affermano in modo assoluto, senza alcuna motivazione, che Charaxes jasus non è autoctona, e noi dobbiamo condividere?
Saluti
Antonella

"Natura non facit saltus" Linneo
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