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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
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Glypto
Utente V.I.P.
Città: Fossano
Prov.: Cuneo
Regione: Piemonte
443 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 gennaio 2010 : 23:09:20
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Quest'oggi sono stato finalmente al museo di scienze naturali di Torino, davvero un bel posto!Il museo è molto grande e possiede una ricca collezione naturalistica, comprendente soprattutto un gran numero di animali, che sono esposti non in diorami, ma in vetrine e teche che danno un idea di ottocentesco.Esso ospita anche numerose mostre durante la quale non ho però scattato alcuna foto, essendo ciò vietato. Poco dopo l'entrata si può ammirare un esemblare di baribal (o se preferite orso nero) dal particolare color crema della pelliccia:
Immagine: 50,16 KB
Più avanti c'è una grande sala in cui sono esposti un gran numero di animali e al cui centro troneggia lo scheletro di una balenottera arenatasi a Bordighera nell '800 e in seguito trasportata pezzo per pezzo al museo per essere accuratamente rimontata:
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Alcuni esemplari qui esposti: un elefantino africano ed una zebra:
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un licaone (a sinistra) e un facocero (a destra)
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un lupo canadese:
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un gipeto:
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continua...
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Glypto
Utente V.I.P.
Città: Fossano
Prov.: Cuneo
Regione: Piemonte
443 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 gennaio 2010 : 23:20:14
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Più avanti c'è un altra sala con altri animali: qui si vede Fritz, l'elefante asiatico regalato dal vicerè d'Egitto al regno di Sardegna, ed in seguito alloggiato permanentemente alla palazzina di caccia di Stupinigi:
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il museo possiede una discreta "collezione" di orsi:
Immagine: 50,43 KB
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Immagine: 41,52 KB
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un imponente esemplare maschio di alce dai palchi non "palmati":
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una coppia di leoni berberi, specie purtroppo estinta:
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due rinoceronti:
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e un bisonte americano:
Immagine: 48,58 KB |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 02 gennaio 2010 : 23:54:39
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| Messaggio originario di Glypto:
... qui si vede Fritz, l'elefante asiatico regalato dal vicerè d'Egitto al regno di Sardegna, ed in seguito alloggiato permanentemente alla palazzina di caccia di Stupinigi:
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C'è tutta una storia dietro l'elefante Fritz, che vale la pena raccontare: il re Carlo Felice collocò l'animale, come detto, alla palazzina di caccia di Stupinigi. Qui il pachiderma restò sereno e tranquillo per vari anni, andando molto d'accordo con il guardiano che gli fu assegnato. Fritz divenne molto popolare e fu immortalato in un dagherrotipo, primo a ritrarre un animale del genere.
potete vedere la foto qui, insieme ad un riassunto della sua storia: Link
Il guadino, però, col tempo morì... fu rimpiazzato da un altro addetto.
Il nuovo guardiano non riuscì a stabilire lo stesso rapporto con l'elefante, pare anche che non lo trattasse con le adeguate cure. O così mi raccontò la guida del museo quando, anni fa, lo visitai (finalmente aveva riaperto dopo anni... lì dentro, all'epoca dell'università, facevamo esperimenti con i rospi smeraldini sulla scelta dei maschi sulla base del canto... ma questa è un'altra storia ).
L'elefante alla fine non sopportava più il nuovo guardiano e, un tragico giorno, si ribellò e lo uccise. L'elefante era ormai impazzito tanto che causò anche vari danni, in parte ancora visibile sul legno del suo recinto. E' curioso che non si parli di questo fatto nelle pagine che ho visto in Internet, ma la nostra guida ci assicurò che avvenne, tanto che l'animale fu regolarmente processato e condannato a morte! Il museo conserva ancora gli atti del processo. Per eseguire la condanna a morte fu montata una apposita camera a gas dove fu fatto entrare Fritz. Si scelse questa esecuzione perchè permetteva di ucciderlo senza rovinarne la pelle.
Il corpo dell'elefante fu poi donato al museo, che provvide a prepararlo ed esporlo: la pelle fu montata su una struttura idonea, con zanne di gesso. E' quella che vedete a sinistra nella foto di Glypto.
Lo scheletro invece fu estratto ed esporto con le zanne originali: eccolo nella foto, a destra.
La nostra guida, però, ci raccontò di un fatto curioso e increscioso, che spero io possa raccontare liberamente... In quegli anni, quando il museo era chiuso al pubblico perchè in perenne restauro, o perchè non c'erano fondi per aprirlo, molto spesso il passaggio tra il museo e l'università restava aperto. A volte era aperto proprio il portoncino d'ingresso, che dava sulla piazzetta antistante. C'erano studenti, operai, personale vario che andavano e venivano quasi liberamente. Eravamo nei primi anni '90... Come fu, come non fu, il ragazzo che ci faceva da guida ci disse che un giorno si accorsero d'improvviso... che le zanne erano sparite!!!
Non quelle di gesso della pelle, ma quelle vere, dello scheletro!!!
In effetti, all'epoca, lo scheletro non aveva le zanne...
Qualcuno, senza troppi problemi, le aveva sfilate e se le era portate via!!!
Vedo che oggi lo scheletro sfoggia nuove zanne: saranno quelle vere, recuparate forse dalle forze dell'ordine? Mi piacerebbe pensarlo. Ma sospetto che anche quelle siano di gesso.
Eh si, il mercato dell'avorio attira ladri e trafficanti, bracconieri e visitatori di musei... Il povero Fritz fu deturpato più di un secolo dopo la sua esecuzione!
Ci sono diversi aneddoti su questo museo, che tra l'altro contiene vari esemplari di specie oggi estinte (ricordo il tilacino, l'alca impenne, i leoni citati da Glypto, e altre...): molto interessante, merita sicuramente una visita!
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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