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Forbix
Moderatore


Città: Portoferraio
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6989 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 dicembre 2009 : 18:08:26 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Oggi 10.12.2009 Isola d'Elba - Portoferraio

Si tratta di una operaia di Reticulitermes lucifugus?

Immagine:
Reticulitermes lucifugus
213,45 KB

Forbix

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Modificato da - elleelle in Data 10 aprile 2012 22:16:07

Forbix
Moderatore


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6989 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 dicembre 2009 : 18:09:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Immagine:
Reticulitermes lucifugus
225,84 KB

Forbix

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Akis bacarozzo
Utente V.I.P.

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Inserito il - 14 dicembre 2009 : 14:04:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In Italia si trovano R. lucifugus e R. urbis, che a occhio sono praticamente indistinguibili. Quest'ultima però si trova (per quanto ne sappiamo finora) solo in alcune località del versante adriatico, quindi propenderei senz'altro per lucifugus. In Sardegna, Corsica e in alcune zone della costa toscana è presente la sottospecie R. l. corsicus. E' molto probabile che sull'isola d'Elba ci sia corsicus.


Silvia
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Carlmor
Moderatore Trasversale


Città: Varese
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Regione: Lombardia


8940 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 dicembre 2009 : 17:56:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
concordo sulla determinazione
e faccio una domanda: R. urbis a quanto ho letto è una specie introdotta, si ha qualche dato aggiornato sul periodo di introduzione in Italia e sulla sua attuale diffusione? grazie

Carlo
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Akis bacarozzo
Utente V.I.P.

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Prov.: Bologna

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Inserito il - 15 dicembre 2009 : 11:12:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In verità comincia a esserci qualche dubbio sul fatto che R. urbis sia introdotta. Sembrava così perché la si era individuata in poche località (Bagnacavallo, Ravenna, Lecce, Galatina e poche altre in Italia, Domène, Grenoble e alcune altre località sulla costa mediterranea francese). Per la zona del ravennate, si ipotizzava un'introduzione in epoca bizantina, dato che l'areale principale della specie sembra essere nel mediterraneo dell'Est.
In realtà, stanno cominciando a spuntare altre popolazioni di urbis, quindi bisogna valutare se si tratti davvero di introduzione per opera dell'uomo o se anche l'Italia non sia parte del suo areale naturale. Può darsi che la sua presenza sia stata sottostimata proprio a causa dell'estrema somiglianza con lucifugus.

Silvia
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Forbix
Moderatore


Città: Portoferraio
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6989 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 dicembre 2009 : 14:31:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie a tutti per aver confermato la mia determinazione e per tutte le ulteriori preziose informazioni fornite!!

Forbix

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Carlmor
Moderatore Trasversale


Città: Varese
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8940 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 15 dicembre 2009 : 18:39:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Akis bacarozzo:

In verità comincia a esserci qualche dubbio sul fatto che R. urbis sia introdotta. Sembrava così perché la si era individuata in poche località (Bagnacavallo, Ravenna, Lecce, Galatina e poche altre in Italia, Domène, Grenoble e alcune altre località sulla costa mediterranea francese). Per la zona del ravennate, si ipotizzava un'introduzione in epoca bizantina, dato che l'areale principale della specie sembra essere nel mediterraneo dell'Est.
In realtà, stanno cominciando a spuntare altre popolazioni di urbis, quindi bisogna valutare se si tratti davvero di introduzione per opera dell'uomo o se anche l'Italia non sia parte del suo areale naturale. Può darsi che la sua presenza sia stata sottostimata proprio a causa dell'estrema somiglianza con lucifugus.

Silvia


Grazie per le informazioni ...
ti stresso con un'altra domanda, la distinzione fra le due specie su quali caratteristiche morfologiche si basa? grazie

p.s.
sposto la discussione nella sezione dedicata

Carlo
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Akis bacarozzo
Utente V.I.P.

Città: Bologna
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Inserito il - 16 dicembre 2009 : 10:12:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Niente stress, sono contenta che a qualcuno interessino le termitine.
Qualcosa sulla distinzione a livello morfologico è stato pubblicato dai francesi (Clément e collaboratori). Dicono che, guardando il capo dei reali di profilo, il postclipeo di urbis oltrepassa una linea immaginaria che prosegue il contorno superiore del capo, mentre quello di lucifugus sta sotto.
Però non credo che questo criterio si possa applicare anche agli operai e, dato che i reali alati si trovano solo per brevi periodi ogni anno, non è utilissimo dal punto di vista pratico.
Il mio prof (Mario Marini) sta cercando qualche altro carattere diagnostico, ma l'impresa appare tutt'altro che semplice. Posso dire per esperienza personale che, pur avendo a che fare con lucifugus e urbis quotidianamente da alcuni anni, non sono assolutamente in grado di distinguerle a occhio.
Geneticamente invece sono abbastanza diverse, con un'analisi del DNA mitocondriale si distinguono senza difficoltà. Un altro approccio tentato dai francesi è l'analisi degli idrocarburi cuticolari, ma anche quel metodo non è di semplicissima applicazione, forse si fa prima col DNA.
In generale, la determinazione delle temiti non è semplice, rispetto ad altri gruppi di insetti sono molto omogenee morfologicamente. Attraverso le chiavi (quando esistono), si arriva senza troppa difficoltà fino al genere, ma per la specie spesso bisogna faticare parecchio e possono comunque rimanere dubbi.

Silvia
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Carlmor
Moderatore Trasversale


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Flora e Fauna

Inserito il - 16 dicembre 2009 : 10:34:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie ancora, molto gentile
da quello che hai scritto sono pienamente comprensibili i dubbi sull'origine e la distribuzione di R. urbis in Italia

Carlo
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