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 Spondylus spinosus (Schreibers, 1793)
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spon
Utente V.I.P.

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Biologia Marina

Inserito il - 05 aprile 2010 : 20:11:03 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Bivalvia Ordine: Famiglia: Spondylidae Genere: Spondylus Specie:Spondylus spinosus

SPONDYLUS SPINOSUS
FORMA:elongata-ovata, inequivalve (la valva dx è leggermente più convessa);subequilaterale,profilo più alto che lungo, irregolarmente ovale,leggermente curvo verso dx.
SCULTURA:6-10 forti costole principali, con numerose spine forti,spesso aguzze,leggermente depresse, moderatamente ravvicinate e di varia lunghezza. Ampi e lisci gli interstizi, che mostrano 1 o 2 costole più deboli, che portano spine più piccole. Scultura iniziale della valva dx (quella fissata al substrato) lamellosa, che, gradualmente,cambia assumendo l'aspetto di file di spine piatte, lunghe, ravvicinate. Interstizi con 1/3 file di spine più piccole, fino a 9 file di spine minute. Scultura iniziale della valva sin.inizialmente con spine dense, poi fino a 6-20 (e anche più)file di spine lunghe e piatte ravvicinate.
COLORE: quello degli interstizi è tipicamente da marrone scuro a marrone rossastro; le costole e le spine sono bianche ( ma ho esemplari che non mostrano tale ultima caratteristica, assumendo un colore diverso);colore della valva dx (inferiore) inizialmente bianco, e che si trasforma rapidamente, di solito attraverso il giallo,in ombre uniformi color porpora, rosso vivo, marrone rossastro o arancione-marrone. Internamente blu-bianco con margini crenulati color porpora; cerniera marrone.Talvolta il colore umbonale della valva superiore è bianco con macchie scure, che si trasformano rapidamente nelle ombreggiature uniformi della valva inferiore. Spesso le spine principali sono contrastanti nel colore:bianche, gialle. Margine interno inizialmente simile al colore di base dell'esterno,poi spesso colorato come la cerniera (marrone-beige)
DIMENSIONI:fino a 70 mm ( ma,a parer mio, cresce molto di più almeno fino a 120mm)
AREA DI ATTACCO: variabile
DISTRIBUZIONE: è molto vasta:Mar Rosso, Indo-Pacifico occidentale,Giappone,Filippine,Mauritius,Isole Salomone, Australia nord-occidentale.E'penetrato anche, attraverso il Canale di Suez, nel Mar Mediterraneo, con ritrovamenti in Israele e Turchia.L'esemplare contrassegnato dalla lettera C della tavola 9 dell'ultimo libro di Lamprell ( Spiny Oysters,pubblicato postumo) fa parte della mia collezione e lo ripropongo anche nelle foto che accludo, insieme ad altri esemplari simili. Mentre la prima foto si riferisce ad esemplari provenienti da Israele, le altre due, tra cui l'esemplare citato, vengono dal Mar Rosso.Sono un po' strani, perchè mostrano spine corte, molto ravvicinate, addossate le une alle altre e si distaccano dallo Sp,. spinosus tipico.
CONFRONTI:Lo Sp. spinosus può essere confrontato con alcune specie indopacifiche:
innanzitutto con Spondylus albibarbatus (Reeve ,1856)che è simile, ma ha spine più dense; poi con Spondylus pickeringae (Lamprell, 1998) che si differenzia per il colore degli interstizi (rosso scuro, marrone-arancione o bianchi), per le spine (in pickeringae sono lunghe, forti, depresse e ottuse) e per le costole interstiziali (in pickeringae sono 3-4, ed anche gli interstizi non sono lisci ma presentano numerose spine microscopiche); infine, lo Sp. spinosus può essere confrontato (specialmente nel caso dell'esemplare prima citato) con lo Spondylus lamarcki (Chenu,1845): quest' ultimo è stato spesso confrontato con Spondylus squamosus (Schreibers, 1793), ma è anche simile allo Spondylus spinosus.Per essere certi della collocazione di una specie, occorre, a parer mio, esaminarne tutte le caratteristiche e, se possibile,avere più esemplari della stessa specie.Tentare,poi, una classificazione basandosi solo su una valva spaiata, è estremante azzardato e complicato.
Immagine:
Spondylus spinosus (Schreibers, 1793)
176,49 KB

Modificato da - Ermanno in Data 17 aprile 2010 07:45:56

spon
Utente V.I.P.

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239 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 05 aprile 2010 : 20:15:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Bivalvia Ordine: Famiglia: Spondylidae Genere: Spondylus Specie:Spondylus spinosus
Immagine:
Spondylus spinosus (Schreibers, 1793)
175,61 KB

Modificato da - Ermanno in data 17 aprile 2010 07:47:26
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spon
Utente V.I.P.

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Regione: Puglia


239 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 05 aprile 2010 : 20:16:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Bivalvia Ordine: Famiglia: Spondylidae Genere: Spondylus Specie:Spondylus spinosus
Immagine:
Spondylus spinosus (Schreibers, 1793)
176,96 KB

Modificato da - Ermanno in data 17 aprile 2010 07:46:42
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spanter
Utente Senior


Città: Alghero
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Regione: Sardegna


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Biologia Marina

Inserito il - 06 aprile 2010 : 15:47:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Spon per aver postato e scritto i caratteri tipici di Spondilus spinosus
A me però risulta difficile cogliere questi caratteri, nell'unico esemplare di spinosus in mio possesso o almeno come spinosus mi è stato dato.
Ora lo posto per una verifica.

Immagine:
Spondylus spinosus (Schreibers, 1793)
132,22 KB
Immagine:
Spondylus spinosus (Schreibers, 1793)
92,73 KB
Immagine:
Spondylus spinosus (Schreibers, 1793)
99,03 KB .

Provenienza Tasuçu - Turchia.Dimensioni 103mmx81,69.
Grazie
Spanter
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spon
Utente V.I.P.

Città: Foggia
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Biologia Marina

Inserito il - 06 aprile 2010 : 16:54:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao Spanter.Il tuo esemplare, anche con qualche incrostazione di troppo,mi sembra proprio Spondylus spinosus (anche se la foto può essere ingannevole: sarebbe molto importante, tra l'altro, vedere uno Spondylus con le due valve unite, di profilo). Per ciò che riguarda la valva sinistra, intravedo il colore rossastro, con costole e spine bianche, come è normale che sia. Non riesco a vedere bene gli interstizi, ma mi pare che siano lisci, come devono essere (e questo è un carattere molto significativo). La valva dx, inferiore,pare proprio inizialmente frondosa, di colore chiaro, bianco-giallo che poi sfuma nel colore rosso porpora tipico di questa specie.Comunque,devo precisare che ho un gran numero di altri Spondylus spinosus, per i quali non sono sicuro della classificazione (neanche il buon Lamprell lo era!).Quelli che ho postato sono quelli che,a mio avviso, presentano tutti i caratteri della specie ma è sufficiente che uno Spondylus spinosus (come può capitare) abbia un numero di costole superiore per far scattare la molla del dubbio.Anche le spine,in questa specie,possono variare. In una parola,la caratteristica essenziale di questa specie ( e che la fa somigliare e confondere con altre) è proprio la sua variabilità.Spero di esserti stato d'aiuto con queste (complicate) classificazioni.
Ciao!
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spanter
Utente Senior


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3358 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 06 aprile 2010 : 17:19:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Spon, vedrò di fare anche una foto con le valve unite, di profilo.
Da ciò che hai detto ho anche capito che la presenza di incostrazioni non facilitano nel riconoscimento della specie.
Potresti darmi dei consigli utili ad eliminare le incrostazioni?
Grazie
Spanter
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spon
Utente V.I.P.

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Biologia Marina

Inserito il - 06 aprile 2010 : 19:45:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Hai ragione.Molto spesso, i vermi tubicoli, che secernono un rivestimento calcareo, sono presenti sulle spine e sul corpo dello Spondylus e costituiscono un vero e proprio incubo per il collezionista e lo studioso che deve fronteggiare questi inconvenienti.Per cercare di liberare la conchiglia dalle incrostazioni,la prima cosa da NON fare è trattarla con abrasivi minerali, perchè possono arrecare danni.Altra cosa da NON fare, è tentare di pulirla immergendola in un acido, sia pure debole come l'acido acetico (il comune aceto, tanto per intendersi). Appena immergi la conchiglia nell'acido, noti una miriade di bollicine (è l'acido che attacca il carbonato di calcio, liberando anidride carbonica...): purtroppo, però, l'acido, oltre all'incrostazione,attacca rapidamente anche la conchiglia!Allora veniamo a ciò che si può fare. Si potrebbe pulire la conchiglia con aria compressa (a pressione elevata e regolabile), "sparando" contro di essa del sottilissimo terriccio di noce (che non ho mai visto).Ovviamente, è necessario,in questo caso, avere un buon compressore.Volendo,sempre avendo a disposizione un compressore, ad esso si può collegare un piccolo trapano,che può essere d'aiuto nel pulire la conchiglia. Bisogna, però, usarlo con attenzione.Quando non si hanno altri mezzi, ci si industria in modo diverso: si possono usare stuzzicadenti,forbicine appuntite o anche un paio di pinze a punta, ma il lavoro richiede molto tempo.Io, personalmente,non ho mai molto tempo a disposizione e l'unica cosa che faccio, due volte l'anno, è trattare le mie conchiglie con olio dermatologico che, a lungo andare, ha degli effetti molto rilevanti, anche nei confronti delle bruciature e delle incrostazioni.Solo un piccolo problema: di olio dermatologico ne occorre tanto e, nel mio caso, un intero ciclo di pulizia dura circa 6 mesi.Soddisfatta? Spero di sì. Ciao
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spanter
Utente Senior


Città: Alghero
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Regione: Sardegna


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Biologia Marina

Inserito il - 07 aprile 2010 : 10:10:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Classe: Bivalvia Ordine: Famiglia: Spondylidae Genere: Spondylus Specie:Spondylus spinosus
Grazie Spon per tutte le tue spiegazioni, ma dovresti gentilmente dirmi dove si acquista l'olio dermatologico di cui parli.Grazie

Ed ecco altre due immagini dello spinosus in posizione laterale
e frontale per ben osservare l'apertura.
Immagine:
Spondylus spinosus (Schreibers, 1793)
112,34 KB
Immagine:
Spondylus spinosus (Schreibers, 1793)
108,29 KB
Ciao
Spanter

Modificato da - Ermanno in data 17 aprile 2010 07:48:35
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spon
Utente V.I.P.

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Biologia Marina

Inserito il - 07 aprile 2010 : 13:36:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Buon pomeriggio, Spanter. Sono appena rientrato dal lavoro e...mi chiedi dove poter trovare l'olio dermatologico? In farmacia ma anche al supermercato o all'ipermercato.Per evitare di fare pubblicità,non so se posso citarne il nome che comunque, inizia con F.Trovo che l'olio F.(o altra marca, purchè fluido) sia molto buono e, oltre tutto, è profumato. Le conchiglie riprendono il colore e lo splendore originale.Se è buono per le pelli delicate dei neonati, immagina come funziona sulle nostre conchiglie!Il problema è che,mentre per le conchiglie lisce si può usare una pezzuola imbevuta di olio, che è sufficiente per numerosi esemplari, per quelli spinosi (Spondylidae, Muricidae...), bisogna passare l'olio con un pennellino, non senza aver prima tolto la polvere o con altro pennello o immergendo la conchiglia in acqua saponata tiepida.Perciò le mie conchiglie, pur essendo abbastanza numerose (sono in tutto circa 6000, una più una meno),possono stare tutte nella stessa stanza, emanando un piacevole profumo.Spero che anche queste indicazioni ti siano utili.Fammi sapere.
Ciao
SPON
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ninocasola43
Utente Super

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Inserito il - 07 aprile 2010 : 14:35:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di spanter:

Grazie Spon per tutte le tue spiegazioni, ma dovresti gentilmente dirmi dove si acquista l'olio dermatologico di cui parli.Grazie

Ed ecco altre due immagini dello spinosus in posizione laterale
e frontale per ben osservare l'apertura.
Immagine:
Spondylus spinosus (Schreibers, 1793)
112,34 KB
Immagine:
Spondylus spinosus (Schreibers, 1793)
108,29 KB
Ciao
Spanter

sempre senza fare nomi va bene anche quello per i neonati

nin
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Mathilda
Utente Senior


Città: Roma
Prov.: Roma

Regione: Lazio


3970 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 07 aprile 2010 : 16:43:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di spon:
... mi chiedi dove poter trovare l'olio dermatologico? In farmacia ma anche al supermercato o all'ipermercato.Per evitare di fare pubblicità...


ora c'è una nuova versione spray di quello per neonati che comincia per J... che per conchiglie molto frastagliate è l'ideale ...



"Nulla è più urgente di una giornata al mare" Ivano Fossati (ne sono convinta anch'io)
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spanter
Utente Senior


Città: Alghero
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3358 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 07 aprile 2010 : 20:43:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Spon e grazie Mathilda per le informazioni sull'olio dermatologico.
Personalmente sino ad oggi per le mie conchiglie lisce ho usato la crema per le mani, ma sicuramente l'olio dermatologico andrà molto meglio e potrò usarlo su tutte le conchiglie
Spanter
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ninocasola43
Utente Super

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Inserito il - 08 aprile 2010 : 00:00:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
e brava Mathilda! hai indovinato!!!

nin
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Ermanno
Moderatore


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Regione: Veneto


6436 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 09 aprile 2010 : 11:06:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Eccomi qui, sono arrivato anch'io per dare il benvenuto a Michele sul nostro Forum .... ultimamente non ho molto tempo da dedicare alla tribuna, ma i tuoi interventi sugli Spondylus non mi erano scappati.

Detto in tutta sincerità, ero rimasto colpito dall'accuratezza delle tue descrizioni e principalmente per la focalizzazione sulle caratteristiche morfologiche, indispensabili per districarsi tra questi molluschi così variabili ... quali l'alternaza delle coste radiali e la loro ontogenesi.

Per questo motivo, mi sembrava di "sporcare" i tuoi post con brindisi e feste di benvenuto ... adesso, dopo che carissimi amici e amiche molto meno ingessati di me mi hanno preceduto , eccomi qua!! In morbosa e curiosa attesa di tuoi nuovi interventi


Ermanno



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spon
Utente V.I.P.

Città: Foggia
Prov.: Foggia

Regione: Puglia


239 Messaggi
Biologia Marina

Inserito il - 09 aprile 2010 : 16:39:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Caro Ermanno, ti ringrazio per il benvenuto ed i complimenti, forse eccessivi, forse immeritati. Da diversi anni ho dedicato i miei sforzi (anche finanziari!!) soprattutto agli Spondylidae (oltre che alle Volutidae e alle Tridacnidae, che, per ragioni diverse,sono anch'esse famiglie complicate e difficili da ottenere).Ho anche avuto la fortuna di avere in Kev Lamprell un buon maestro anche se talora (piuttosto raramente, a dire la verità)ero in disaccordo con lui. Ho scritto diversi articoli su Hawaiian Shell News e su Of Sea and Shore (prima,ovviamente, che cessassero le pubblicazioni).Mi occupo relativamente di Mediterraneo, ma spero di migliorare, con il vostro aiuto e con la vostra notevole esperienza nel campo specifico.Tornerò ancora sugli Spondylidae, per tentare di mostrare alcune delle forme di Spondylus gaederopus; poi cercherò di illustrare Spondylus multisetosus e Spondylus gussoni, a proposito di Mediterraneo.Vorrei riproporre anche le uniche (purtroppo!!) due specie di Volutidae del Mediterraneo. Il tutto senza dimenticare i Crostacei Decapodi, che ,spesso e volentieri, con l'aiuto di pescatori locali,riesco a procurarmi (già morti,non potrei tollerare l'idea di ucciderli), allo scopo di classificarli e di saperne sempre un po' di più.Vorrei, da ultimo, complimentarmi con Voi tutti per l'ottima organizzazione del Forum, per il clima amichevole che vi si è creato e, soprattutto, sulla ricaduta culturale delle sue iniziative nei vari settori di ricerca.
Ciao a tutti!!!
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