Primi passi per riconoscere i bruchi Stampato da: Natura Mediterraneo Discussione: Autore Discussione: mazzeip
Oggetto: Primi passi per riconoscere i bruchi Visto che siamo entrati nella stagione in cui abbondano i bruchi, qualche precisazione sulla morfologia per riconoscerli (primi passi...). Innanzitutto, le zampe: la larve dei lepidotteri hanno tre paia di zampe "vere" e un numero variabile di false o pseudo zampe, tanto che le principali conformazioni sono le seguenti:
Risposte:
Autore Risposta: lynkos Bellissimo Paolo. Un post da mettere fra i segnalibri o addirittura stampare per aver sempre sotto mano. Grazie . Lynkos - attraverso altri occhi
Autore Risposta: Gioquita stupende immagini di bruchi: a me fanno un pò ....
Autore Risposta: Seraph Grazie, le foto splendide, le lezioni utilissime!
Autore Risposta: volpenera
che bello Paolo, grazie, lo stampo di sicuro! salutoni Daniela "...invano tentiamo di ricondurre al conosciuto la variegata difformità naturale..."
Autore Risposta: Salvatore Caiazzo Ecco, questo proprio ci mancava, ottimo Paolo! Domanda: se trovo un bruco sotto un sasso, o sul marciapiede di casa, come faccio a capire di cosa si nutre?
Autore Risposta: pierlu Bel lavoro Paulo e stupende foto.
Autore Risposta: Alberto Gozzi ...mamma mia...
Autore Risposta: Penelope
Vale anche per me! Dov'ero? Molto interessante. Grazie Paolo Giorgia
Autore Risposta: Giuseppe Mazza Veramente interessante. Bellissime foto !
Autore Risposta: frenck in tanti possono fare danno
Autore Risposta: mazzeip La Lymantria dispar defoglia non solo le querce, ma anche la maggior parte delle altre latifoglie; di solito, in equilibrio con i suoi numerosi predatori, non fa danni importanti, ma in certi anni ci sono vere e proprie esplosioni di questa specie, con conseguenze a volte gravi per le piante attaccate Paolo Mazzei
Autore Risposta: frenck [h1]la Lymantria dispar a Torre Guaceto
Autore Risposta: Pulce
Autore Risposta: Pulce Ps l'ho salvato ieri da una anziana signora che non lo voleva proprio sul suo ulivo...ora è in un mio terrarietto e mangia beato il suo ramoscello...che dite lo lascio subito o gli dò il substrato per farlo impupare e quando è pronto per lo sfarfallamento lo libero?! Magari gli dò più chances di sopravvivenza se lo tengo alla larga da insetticidi e predatori, poi ovviamente lo libererò nel suo territorio dove è giusto che stia. che ne dite voi del forum?!
Autore Risposta: Pulce Vi prego consigliatemi...sono indecisa, magari dovrei lasciarlo subito su un altro albero e lasciare che la natura e la selezione naturale facciano il loro corso...però un contadino che lo schiaccia con la scopa non ha molto a che vedere con la selezione naturale. Non so...certo è che mi sono informata su come allevarlo fino allo sfarfallamento in caso fosse opportuno farlo...poi lo lascerò volare libero non appena sarà in grado di farlcela
Autore Risposta: Fitz Come al solito mi ero perso anche questo post
Autore Risposta: mazzeip Io continuerei ad allevarlo: è un bel bruco di sfinge testa di morto (Acherontia atropos), puoi continuare a dargli l'ulivo, ma anche ligustro, gelsomino, stramonio, patata e moltissime altre piante; tra poco cambierà colore, diventando leggermente violetto, e comincerà a passeggiare velocemente nel contenitore. Prepara una scatola da scarpe con, sul fondo, almeno dieci centimetri di terra/sabbia ben asciutta (falla asciugare prima al sole), mettici sopra uno strato di scottex e, quando il bruco smette di mangiare e comincia a passeggiare, mettilo nella scatola, spruzza qualche goccia d'acqua sullo scottex, mettici anche un ramoscello fresco della pianta che usavi (non si sa mai, ti fossi sbagliata e stesse ancora mangiando...), e chiudi il coperchio. Paolo Mazzei
Autore Risposta: mazzeip
Precisazione : non è una Lymantria dispar, ma una Catocala nymphagoga (Noctuidae) Paolo Mazzei
Autore Risposta: Pulce Scusa la domanda, ma perché il coperchio di cartone e non una retina? per tenere L'umidità? Ps c'è una proporzione precisa per miscelare terra e sabbia?! Devo creare un terreno scioltoe soffice o abbastanza compatto?!
Autore Risposta: mazzeip Il terreno è meglio che sia sciolto e soffice, il bruco deve costruirsi una "camera" pupale e così fa meno fatica... Paolo Mazzei
Autore Risposta: Pulce Grazie dei consigli...per ora Atropos alias "il brucaliffo" è nel terrario con i suoi rametti...il gelsomino non gli piace molto...poi provo col ligustro...l'originario rametto d'ulivo ormai è quasi senza foglie PS ma una volta che sisarà impupato non è meglio lasciarlo nella terra?! In natura resta sotterrato no? Altro dubbio...scusa se rompo: quanto tempo passa tra la formazione della pupa e lo sfarfallamento?
Autore Risposta: mazzeip Prova a mettergli un altro rametto d'ulivo... A volte i bruchi sono restii a cambiare dieta, una volta abituati ad una pianta (ma il ligustro dovrebbe comunque andare). In natura resta sotterrato, ma si impupa anche a venti cm sotto terra, o anche più se sfrutta gallerie di arvicole o simili, in modo da essere ben protetto da sbalzi termici, sole a picco, calpestio eccetera. Nella tua scatola in casa, invece, se non è al sole e non la fai cadere, non è soggetto a sbalzi termici né di umidità, e non ci sarà pericolo che venga predato, e starà quindi benissimo Paolo Mazzei
Autore Risposta: Pulce Ok grazie ancora...ho una bella notizia: ieri sera l'amico bruco è diventato pian piano più giallino e con le strisce più violette e ha iniziato a "sbavarsi" tutto, quindi alle 23.30 l'ho messo nella scatola con il ramo, questa mattina non l'ho più visto quindi si è impupato
Autore Risposta: Pulce
Autore Risposta: mazzeip Allora... la gabbietta va bene, io aggiungerei solo qualcosa di più adatto ad aggrapparsi sul coperchio (sarebbe meglio stoffa, cucita magari al coperchio). Per diventare pupe ci mettono almeno una settimana dal momento in cui si sono interrate, e non vanno ASSOLUTAMENTE toccate, non spostare neanche la scatola! Ma dopo una settimana (anche dieci giorni se non sono tenute in un posto molto caldo) ti consiglierei, anziché tirar su tutta la terra, di inclinare il contenitore piano piano e con un dito, delicatamente, far cadere la terra di fuori finché non individui la pupa, che è molto robusta e non ne soffrirà di sicuro. Paolo Mazzei
Autore Risposta: Pulce Cucù...chi c'è qui sotto?
Autore Risposta: Pulce wow che Pupa
Autore Risposta: Pulce Sul coperchio ho arrotolato un pò di Elastomull...una specie di vetrap (una fascia autoaderente) che però tiene meno e lascia passare abbastanza aria, in più è morbido e darà appiglio alla falena. Può andar bene?!
Autore Risposta: mazzeip Direi che va benissimo, non ci resta che aspettare... Dovrebbe sfarfallare presto, se a metà luglio è già pupa, con il caldo che ancora farà ritengo che in un paio di settimane o poco più potrai appendere il fiocco alla porta... Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: Lepurisposu A proposito di Lymantria dispar in Sardegna, un'interessante articolo dell'Università di SS "Analogo di sintesi del feromone sessuale come strumento per il controllo della popolazione di Lymantria sipar" lo si può trovare quà Link
Autore Risposta: Pulce Ed eccoci arrivati al gran giorno: ieri, 30 luglio 2006 ho liberato Acherontia atropos vicino a delle arnie e a degli ulivi...non proprio nel posto esatto in cui avevo trovato il bruco, ma in questo sito di liberazione mi pare ci siano più risorse in quanto a cibo e piante nutrici per la sua eventuale prole, e più tranquillità, visto che è un luogo sperduto praticamente disabitato...poi spero trovi anche un bel maschio per accoppiarsi visto che dall'addome mi è sembrata una signorina...
Autore Risposta: Pulce PS grazie di cuore a mazzeip e a questo forum...senza questo aiuto non avrei saputo come fare con il bruco e probabilmente ora ci sarebbe una sfinge testa di morto in meno a svolazzare per le nostre campagne in cerca di miele. Sono davvero felice di averla liberata e quando l'ho vista volare via con le sue forti ali ho provato un'emozione indescrivibile...lo so, forse è solo un insetto, ma è meraviglioso liberare nel suo habitat un animale selvatico...ora so che qualunque cosa mi porterà il domani avrò sempre con me il ricordo di quel volo verso la libertà e quell'ultimo saluto urlato al cielo "buona Vita" mi farà sempre solletico alla gola riportandomi in viso un sorriso ed una lacrima.
Autore Risposta: Pulce PPS non so proprio se la creaturina resterà dove l'ho lasciata o migrerà in un altro luogo lontano o vicino, spero solo di aver scelto il luogo migliore per lasciarla andare e spero che se la possa cavare e che possa anche riprodursi. Auguro a tutti quanti di poter vivere un'esperienza così bella: salvare un bruco da chi lo vorrebbe magari schiacciare, trovare amici che vi consiglino cosa fare per lui e seguirne le metamorfosi...per poi vedere un giorno volar via una splendida creatura, che farà volare con sé un pizzico della vostra anima, portandovi con lei verso il blu meraviglioso delle notti stellate di un'estate che non potrete mai più scordare.
Autore Risposta: mazzeip Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: Bigeye
bellissime parole... commoventi il mondo naturale oltre a darci magari lo stipendio, oltre a farci passare momenti indimenticabili insieme agli amici, oltre all'interesse scientifico immenso di tutto il variegatissimo panorama biodiverso, oltre a permetterci piccole o grandi scoperte da condividere e tramandare, oltre a proteggere un acquitrino e un bosco di betulle... è soprattutto la palestra migliore di educazione civica che io conosca. il take care del mondo naturale ci rende indiscutibilmente uomini e donne più degni. una bellissima storia... :) angelo
Autore Risposta: Andrea57 Non so se è il posto giusto per sottoporre questo quesito entomologico, comunque ci provo. Di che larva di lepidottero si tratta? Confesso che quando l'ho visto sono rimasto colpito dalla sua bellezza e dal suo candore che ha reso difficile fotografarlo. Quando si sentiva minacciato, si ingobbiva ed esponeva quelle macchie intersegmentale nerissime che contrastavano con il candore del corpo.
Autore Risposta: StagBeetle Davvero fantastico! Sembra un'esca per la pesca sportiva!
Autore Risposta: mazzeip Calliteara pudibunda (Lymantriidae), inconfondibile e bellissimo bruco, polifago su molte latifoglie (quercia, salice, betulla, tiglio, la maggior parte delle rosacee...) Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: StagBeetle Paolo avresti una foto della Calliteara pudibunda da mostrarmi?
Autore Risposta: mazzeip Guarda qui Link (il maschio) Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: Andrea57 Ringrazio per la risposta. Anche se risulta alquanto comune, non mi era mai capitato di vederne. Ho trovato scritto che è una specie molto variabile e che il colore dei bruchi varia dal bianco candido al giallo-verdino: questo può dipendere da quello di cui si ciba? Io l'ho trovato sotto un leccio.
Autore Risposta: mazzeip No, non credo ci sia una correlazione tra piante alimentari e colore, bruchi "fratelli" (nati dalla stessa deposizione di uova) e allevati sulla stessa pianta possono sviluppare colorazioni diverse... Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: pbonelli Ho trovato un bruco di sfinge del ligustro.
Autore Risposta: hyles
Sicuro si tratti di una sfinge del ligustro e non di una Sfinge del convolvolo, o una testa di morto? Se non ricordo male la Sphinx ligustri ha una sola generazione e dovrebbe essere tardi per le larve questo periodo (anche se nell'europa meridionale potrebbe avere 2 generazioni). Comunque le pupe sono facilmente riconoscibili. Se è una convolvuli o una ligustri puoi tenerle fuori (comunque riparate in modo che non siano esposte a temperature troppo rigide) e sfarfalleranno in primavera. Per la testa di morto se la lasci fuori probabilmente muore per il freddo, se la tieni in casa sfarfalla a dicembre. Ciao Diego A me mi piace vivere alla grande già girare tra le favole in mutande ma il principe dormiva, la strega si è arrabbiata e nei tuoi occhi verdi quella lacrima è spuntata (A me mi piace vivere alla grande - Franco Fanigliulo)
Autore Risposta: pbonelli
Autore Risposta: mazzeip Hai una foto del bruco, o anche della pupa? Se siamo realmente sicuri della specie è meglio (se tu lo sei comunque, va benissimo, non voglio mettere in dubbio la tua capacità di determinarlo... ). Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: pbonelli Per ora gli ho fatto solo dia, a breve metterò on-line foto digitali così potrai confermarmi o correggermi.
Autore Risposta: pbonelli Ecco le foto della pupa.
Autore Risposta: mazzeip è una sfinge del convolvolo, Agrius convolvuli, e non una sfinge del ligustro, Sphinx ligustri, confronta queste due foto, le dimensioni della spritromba non lasciano dubbi (la prima convolvolo, la seconda ligustro) Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: pbonelli Ho notato anchio la malformazione nella tasca alare sembra una piegatura verso l'esterno nella parte terminale (domani cercherò di fargli una foto), volevo farti alcune domande, i forellini che si notano ai lati del corpo sono parte dell'apparato respiratorio?
Autore Risposta: mazzeip Quando il bruco si trasforma in pupa, la pelle si apre e si sfila come un guanto, lasciando intatta la capsula cefalica ed eventuali processi come tubercoli, cornetti ecc., che rimangono accanto alla pupa nella camera pupale. Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: pbonelli Ho fatto le foto della ferita sul dorso e della tasca per le ali.
Autore Risposta: mazzeip Direi che è un difetto che si è prodotto al momento dell'indurimento del rivestimento chitinoso della pupa, ma non è una ferita, è solo una mancata aderenza di due parti adiacenti, non credo sia nulla di grave... Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: pbonelli Potete consigliarmi qualche titolo di libro che mi consenta di avvicinarmi all'entomologia un po' più scientificamente che con un semplice manuale per il riconoscimento.
Autore Risposta: mazzeip Purtroppo con "qualche titolo" ci fai ben poco, forse faresti meglio a chiederti da quale ordine vuoi cominciare... dai un'occhiata a questa sezione: Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: Giacomo Ho trovato questo bel bruchetto lo scorso fine settimana. Una persona non dovrebbe mai lasciare tracce così profonde che il vento non le possa cancellare. Insegnamento dei nativi americani
Autore Risposta: mazzeip Direi che è questo: Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: Giacomo metto un'altra foto Una persona non dovrebbe mai lasciare tracce così profonde che il vento non le possa cancellare. Insegnamento dei nativi americani
Autore Risposta: donato Salve a tutti e complimenti per la vostra professionalità. Mi sono appena iscritto a questo forum e spero di poterlo utiizzare spesso per ogni mio dubbio sulle specie che ignoro (praticamente tutte). Vi spiego: martedì scorso ho trovato su una foglia di bietola da costa il bruco che vedete in foto. A dire il vero ne ho trovati due (probabilmente arrivati entrambi dal Salento in un pacco postale); uno dei due l'ho trovato su una foglia d'insalata e dopo averlo sfamato per circa quattro giorni si è creato un bozzolo nell'angolo del terrario che avevo approntato alla meno peggio coprendosi con un po' di terra e con la stessa foglia di insalata e adesso è lì che "dorme". Spero di riuscire a vederlo sfarfallare. Quello in foto, invece, l'ho preso dal lavandino della cucina che sembrava morto perchè era stato inavvertitamente lavato ma dopo avergli comprato delle foglie di bietola da costa fresche ha iniziato a mangiare moltiplicando la sua massa di tre-quattro volte. Ho creato una specie di terrario mettendo della terra sul fondo e piantando, al centro, un bonsai ormai morto da anni, per fare in modo che, se dovese aver bisogno, possa usarlo per sfarfallare. arrivo al dunque: che specie di bruco è? Che farfalla uscirà? Cosa dovrò fare dopo che si sarà creato il bozzolo affinchè, poi, lo possa liberare e, magari, vederlo anche sfarfallare?
Autore Risposta: mazzeip Per il bruco di Giacomo direi senz'altro Phalera bucephaloides, vista la seconda foto. Per quello di Donato (benvenuto! ) l'unica certezza è che sia un nottuide, con tutta probabilità appartenente alla sottofamiglia della Noctuinae, ma più in là è difficile: quelle due macchie posteriori fanno pensare alla Xestia ditrapezium (quella anteriore, essendo asimmetrica, direi che è sporcizia...), ma ce ne sono parecchie abbastanza simili, direi che la cosa più saggia tu la stia già facendo, cioè allevarla. Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: donato Grazie per il benvenuto Paolo. Forse ho commesso l'errore di mettere insieme i due bruchi. Pensavo di fare cosa buona ed invece, forse, l'ho sbagliata in pieno. Così come sono adesso rischio che uno dei due muoia. Ho letto tutto sull'allevamento. Starò attento per vedere ogni suo movimento. Se non dovesse decidere di fare il bruco per tutto l'inverno, come e dove si impupa? In terra o si appende?
Autore Risposta: mazzeip No, non credo che uno muoia, se uno si è già "imbozzolato" e l'altro mangia allegramente direi che non ci sono problemi; quello che hai fotografato si impupa di sicuro a terra e non si sospende, in natura sotto il primo strato di foglie, sotto sassi o a pochi cm sotto terra. Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: donato Proprio come avevi previsto si è interrato. Questa mattina sono andato a controllarlo e non l'ho più trovato. Ieri sera, quando sono andato per dargli da mangiare, l'ho trovato sotto la foglia di cui si cibava precedentemente proprio come se stesse per sotterrarsi. Stamattina non l'ho più visto e, dove ieri 'era il bruco, ho trovato la terra smossa. Sicuramente si saà impupato prorpio lì. Adesso cosa mi consigli di fare? Lo metto in un luogo più fresco come di hai detto ieri? Tieni conto che, in ogni caso, il posto più fresco, in casa mia, è sempre a circa 20°C.
Autore Risposta: mazzeip Lascialo in pace per una settimana abbondante (se lo disturbi mentre si impupa, il rischio di malformazioni pupali è elevato), eventualmente sposta il terrario in un posto il più possibile fresco e mai esposto al sole diretto; fai in modo che non secchi mai completamente, senza esagerare (le muffe sono molto più pericolose della carenza di umidità per periodi brevi, dai ogni tanto una nebulizzata di acqua ma evita il ristagno o la condensa), e aspetta... Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: donato Ho capito. Passata la settimana posso cercare di tirarlo fuori delicatamente, e metterlo in una scatola di cartone come avevi suggerito qui sul forum, o lo devo lasciare stare lì dov'è?
Autore Risposta: mazzeip Moooolto delicatamente: le pupe delle grosse sfingi sono robuste e si possono muovere anche prendendole con le mani, ma i nottuidi di taglia media sono molto più delicati. Se il contenitore attuale va bene, ti direi di non spostarle. Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: donato Ti allego due foto per farti vedere il "terrario" che ho preparato. Il bruco nel cerchiolino rosso è quello verde di cui parlavo nel primo post. Si è impupato venerdi scorso in mattinata. Prima era salito sul bonsai che si vede al centro del boccione, che prima era in un portafiori di vetro, e per scalare sul vetro si creava un sentiero di seta sul quale poi si arrampicava. La matina di venerdì ho visto che si era creato il suo bozzoletto ma non si era ancora "addoamentato" e così l'ho cambiato di posta perchè il punto in cui aveva fatto il bozzo mi impediva di aprire il contenitore per cibare il bruco di Xestia. Così gli ho cambiato il contenitore ed ha iniziato a crearsi il bozzolo in questo nuovo terrarietto (una scatolina di cotton fioc con della tera sul fondo). Come l'ho messo dentro si è subito imbozzolato e in serata l'ho nuovamente spostato di posto mettendolo nel nuovo terrario che mi sembrava più adatto. Forse s'è capito che l'ho mosso troppe volte, vero? Il problema è che non avevo la minima idea di cosa fosse giusto fare e per non farlo soffrire troppo ho cercato di metterlo nel posto che ritenevo più adatto alla sua crescita. Forse, però, ho fatto più danni che benefici.
Autore Risposta: mazzeip Aspettiamo una settimana, più o meno, per essere sicuri che le pupe siano ben formate, poi però bisogna risolvere il problema delle pareti lisce: la farfalla neoschiusa, con tutta probabilità, proverà a salire sulla parete liscia, non "accorgendosi" neanche del bonsai e non riuscendo a sospendersi (sale un po', poi scivola e cade, poi risale e così via, e le ali non si stendono ); ed è normale, in natura non ci sono pareti lisce... Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: donato Vedrai che farò in tutti i modi, e farò ogni sforzo, affinchè le farfalline, quando si schiuderanno, si trovino a loro agio. L'unica mia paura, al momento, è tutto il travaglio al quale ho sottoposto il bruchino verde. Spero davvero che non si sia traumatizzato con tutti quegli spostamenti.
Autore Risposta: donato E' NATO/A!!! Ma adesso la domanda è: cosa sarà? E soprattutto: COSA FARE?
Autore Risposta: Seraph Ciao, può essere Autographa gamma ?
Autore Risposta: mazzeip Esatto: è una Autographa gamma, e puoi tranquillamente liberarla, sono farfalle molto robuste e adattabili, si cercherà un luogo riparato aspettando un momento migliore... Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: donato Il colore del bruco è verde brillante? Purtroppo è nata proprio quando non c'ero. Non so se è nata stanotte o in giornata. Per fortuna è riuscita ad arrampicarsi sul contenitore per asciugare le ali.
Autore Risposta: Seraph sì, puoi vederlo qui: Link
Autore Risposta: donato Già proprio lui. Lo riconosco. Che faccio? La libero adesso o aspetto domani?
Autore Risposta: Seraph aspettiamo Paolo
Autore Risposta: donato Allora aspettiamo cosa ci dice Paolo. Intanto passerà la notte a casa mia.
Autore Risposta: mazzeip Libera solo se sei ragionevolmente sicuro che fuori non geli durante la notte, altrimenti domani quando si scalda un po', è una specie che è anche attiva di giorno e si troverà un posto dove svernare... Paolo Mazzei Link Link
Autore Risposta: donato Ho preso il bozzolo dal quale "credevo" che fosse uscita la falena ma a me sembra ancora pie. Sono sicura di aver messo a dimora due bruchi. Uno è quello di Xestia ditrapezium del quale ho inserito la foto, e l'altro è quello verde brillante di Autographa gamma. Come me lo spiegate? E' possibile che nel bozzolo ci sia solo l'esoscheletro della Autographa? Natura Mediterraneo : https://www.naturamediterraneo.com/forum/ © 2003-2024 Natura Mediterraneo |
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