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Enzo Musumeci
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Micologia

Inserito il - 01 maggio 2007 : 13:26:00 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao a tutti


La prima segnalazione della specie, qualcuno forse si ricordera’, venne presentata nell’ottobre 2005 al Forum mediterraneo nella Sezione „escursioni micologiche“ ecco il Link :
Link

Le successive raccolte studiate furono molto importanti per verificare la stabilita’ dei caratteri morfocromatici e microscopici, e a quel punto avendo accumulato i dati necessari fu possibile effettuare una lunga e intensa ricerca nella letteratura specialistica coadiuvato dalla splendida collaborazione di Alfredo Riva.
Lo studio e le indagini che ne seguirono, tenendo conto delle peculiarita’ davvero uniche di questa straordinaria entita’, ci permisero di arrivare alla conclusione di avere di fronte una specie nuova per la scienza.

E allora vi invito tutti a partecipare virtualmente alle varie fasi della scoperta e la cronostoria con oltre 80 foto della specie ripresa in habitat e le successive analisi di microscopia.

Buona Visione !




Una nuova Volvariella (Speg.1899)


Enzo Musumeci , Wiesendamm 10 a – 4057 Basilea
Email – emusumeci@balcab.ch

Alfredo Riva , Via Pusterla 12 – 6828 Balerna
Email – tiziano.bavera@bluewin.ch


Key words : Basidiomycetes, Agaricales, Pluteaceae, Volvariella terrea :

Volvariella terrea sp.nov.



Diagnosi originale

Traduzione in latino di Maurizio Sinceri da Roma (ITALIA)



Pileus : 2-6 cm. conico-ovoidalis, deinde subconico-campanulatus, denique hemisfaerico-subumbonatus. Margo non striatus cum cuticula prominente. Tegimentum pileicum fibrilloso-felpatum, deinde lanuginosum, ad ultimum squamosum ut in Tricholoma terreo. Concolor ardesiae uniformiter, niger in medio pileo, etiam caeruleus metallo similis.

Lamellae : liberae, densae, ventricosae, continuae, cum lamellulis. In statu iuvenili albo-lividae, in maturitate carnicino-roseae. Aliquando fuscae apud marginem pileicum.

Stipes : 3-7 longus x 04-09 cm crassus. cylindratus, plenus, solidus, in fundamento fibratus ubi bulbus conglobatur cum volva. Superficies fibrillosa quam spissa subalba lanugo tegit. Rectae fibrillae, primum albo-cinereae, obscurae fiunt pileo fere concolores.

Volva : 1-2 x 0,2-0,3 cm. solida, laxa, a stipite disiuncta, laceratur in duobus-quattuor lobis, extra albo-flavida etiam flavido-silacea.

Caro : pilei solida, stipitis fibrosa, in statu iuvenili albo-cinerea, in maturitate subnigra, in fundamento cum inconstanti rosea varietate. Mitis sapor, odor gravis, terroso- virosus memoriam medicamentosae partis repetens.

Sporae : 5,5-8 (9) x 4-5,5 (6) my, elliptico-subcylindratae, saepe cum pariete depressa a lateribus in media figura, glabrae, cum episporio solido, foramine germinativo absente, apiculo expresso. Massa sporarum fusco-rosea.

Basidia : 25-40 x 7-8 my, subcylindrato-clavata, tetrasporica, rarum bisporica, sine iuncturis instar fibulae.

Cheilocystidia : 50-180 (220) x 12-40 my perlonga et mutabilia, fere cylindrato-subfusiformia cum apice prominente, interdum cylindrata monilis figura, sine iuncturis instar fibulae.

Pleurocystidia : in figura similia cheilocystidiis, paucissima et parvula, sine iuncturis instar fibulae.

Epicutis : tricodermica, hyphae compositae, 12-28 my latae, hyphae extremae ipocutis 120-320 my, non concrescentes cum pigmento fusco intracellulari interdum granoso, sine pigmentis incrustantibus epiparietalibus, sine iuncturis instar fibulae.

Caulocutis: plenum tegimentum cum manifestis saetis longis usque ad 700my.

Habitat: Rixheim (gallia), in clivosa regione (240 m.s.l.m.) apud marginem viae silvestris in alluvione lapidosa arenosa, cum Carpinis, Quercubus, Fagis, residuis ligneis in dissolutione et graminaceis. Quoddam exemplar parasitabatur in stipite Agarici Xanthodermi Genev. Fungus simul copiose congregatur. Varii proventus in toto mense octobris 2005.

Inde nomen: macroscopica et morfocromatica forma in pileo et stipite mirabiliter memoriam fungorum Partis Terreae Generis Tricholoma (Fr.) Staude repetit.

Holotypus : coll. 1.10.2005 Rixheim (Fra) Leg. E.Musumeci in LUG, Museo Cant.St.Nat. N. 11010, Lugano ( Helvetia ).


OSSERVAZIONI

Nel BSM/SZP N.3 2006 abbiamo presentato delle raccolte effettuate da E.M. a Rixheim (Francia) di una Volvariella sconosciuta per la Funga europea e abbiamo proposto Volvariella terrea come nomen provvisorium. Ulteriori indagini sulle Volvarielle extraeuropee condotte e verificate tramite Index Fungorum (Cabi Science) ci hanno proposto l’esistenza di 72 specie, 21 varieta’ e 5 forme pubblicate a livello planetario.
Tra queste non abbiamo individuato taxa identici ai nostri ritrovamenti per cui abbiamo deciso di elevare la nostra specie a nuovo Holotypus.
Di questo diamo diagnosi originale e deponiamo la collezione con il numero 11010 presso la collezione LUG del Museo Cantonale di storia naturale di Lugano (Svizzera). Proponiamo inoltre ulteriori fotocolor che ben evidenziano l’etimologia scelta.
Durante le indagini bibliografiche abbiamo preso conoscenza della descrizione di una Volvariella grisea Quèlet 1882 pubblicata in C.R.Ass.Franç. AV SCI (Grenoble 1885) 14/2,1886 pag.719 N.11 , corredata da un piccolo disegno e una diagnosi in francese di 6 righe.
Riteniamo che questo taxa, non piu’ ripreso in letteratura descrittiva né da ulteriori diagnosi e deposito di essiccata da 124 anni, non corrisponde alle nostre raccolte infatti L. Quèlet scriveva : …”affine à volvacea….chapeau festonnè, fibrilleux, soyeux, gris luisant.” Cio’ che non è presente in Volvariella terrea sp.nov.


Reasumè

La "Volvariella terrea" dénomination publiée en BSN/SLP N.3/2006 qui est confirmée comme une éspèce nouvelle par les autors, E.M. et A.R.; diagnostic officiel donné, depot de l'holotype n.ll0l0 dans le Herb. LUG et 5 immages en photocolor de E.M. L'éspèce n'a pas été considerée identique et correspondant à la "Volvariella grisea" Quél. 1882.
Elle n'a plus été considerée et decrie en litterature il y a presque 124 ans.


Zusammenfassung


Volvariella terrea nom. Provv. die im BSN / SZP Nr. 3 2006 publiziert wurde, wird von den Autoren E. M. e A. R. als neue Art bestätigt. Wir liefern die offizielle Diagnose und 5 weitere wichtige Fotos von E. M.. Der Holotypus n. 11010 wurde im Herb. LUG aufgehoben. Die Volvariella grisea wird nicht als identisch empfunden. Diese Art wird seid 124 Jahren in der Literatur weder erwähnt noch beschrieben.



Ringraziamenti


Ringraziamo il Sig. Maurizio Sinceri da Roma (Ita) per la traduzione della diagnosi latina.





Bibliografia :


Horak E. , Röhrlinge und Blätterpilze in Europa, 2004 Monaco

Moser M. , Die Röhrlinge und Blätterpilze, kleine kryptogamenflora Band.IIb/2, 1978,

Musumeci E. & Riva A. 2006. Una Volvariella europea sconosciuta Schweiz. Zeits. Pilzk. 84: 104-106

Orton P.D. , The European Species of Volvariella Spegazzini in travaux Mycologiques dèdiès a R.Kühner, Bull. Soc.Linn. N.43, pp.313-326, 1974, Lione

Quèlet L. , Volvariella grisea ,C.R.Ass.Franç. AV SCI (Grenoble 1885) 14/2,1886 pag.719 N.11




Volvariella terrea Musumeci & Riva è stata pubblicata

In anteprima In BSM-SZP N. 3 / 2006 pp. 104-106 : Berna
Diagnosi ufficiale In BSM-SZP N. 2 / 2007 pp. 68-69 : Berna






Volvariella terrea Musumeci & Riva



ECOLOGIA – HABITAT



HABITAT : Rixheim (FRA) Zona collinare pianeggiante 240 m.s.l.m.

Bosco interno, margine sentiero naturale in tratto soggetto ad attivita’ umane con ( Carpinus-Quercus-Fagus ) su terreno sabbioso-sassoso alluvionale, substrato sabbioso-sassoso con strato superficiale ricco di carbonati e humus in decomposizione, superficie secca-polverosa ricoperta a tratti da minuti residui legnosi in degradazione, scarsa presenza di graminacee e piccole piante boschive senza colonizzazione di muschi, nelle 3 raccolte documentate sono stati rinvenuti 10 esemplari con crescita singola o cespitosa su terreno ricco di humus parzialmente decomposto nel substrato nelle vicinanze di Carpinus, 1 esemplare parassitava ? su gambo di Agaricus xanthodermus Genev. vivente.

Altre specie rinvenute nelle vicinanze : Agaricus xanthodermus Genev. (un immensa colonia di 500 esemplari circa)- Coprinus lagopus (Fr.) Fr. – Xerocomus rubellus (Krombh.) Quelet – Melanoleuca spec.



Raccolte studiate :
1.10.2005 Rixheim (FRA) 240 m.s.l.m. 7 esemplari
7.10.2005 Rixheim (FRA) 240 m.s.l.m. 2 esemplari
22.10.2005 Rixheim (FRA) 240 m.s.l.m. 1 esemplari






DESCRIZIONE MACROSCOPICA



corpi fruttiferi con crescita terricola, ( saprofita –parassita ? ), singola o cespitosa su terreno ricco humus in decomposizione del substrato , parassita ? su esemplari viventi di Agaricus xanthodermus Genev.

Cappello : 2-6 cm, inizialmente conico-ovoidale poi in evoluzione conico espanso infine subconico-campanulato, mai disteso completamente con umbone debolmente evidenziato, margine regolare non striato con cuticola irregolarmente debordante. Rivestimento pileico dapprima delicatamente fibrilloso-feltrato poi dissociato fibrilloso-lanuginoso fino a subsquamuloso evocante nell’aspetto alcuni tricholoma della Sez. terrea. Colorazioni stabili-uniformi, bruno-grigiastro, grigio-ardesia fino a grigio-nerastro con zona discale quasi liscia marcatamente colorata di nero e soffusa da riflessi bluastri.

Lamelle : Fitte, ventricose libere al gambo, morbide al tocco non cassanti, filo regolare, intero-rettilineo o poco incurvato, presenza di lamellule. Colore biancastro, crema-biancastro poi tardivamente subentrano le tinte carnicine-rosate. Negli esemplari maturi sono spesso maculate di rosa sulla faccia e tinteggiate di grigio-brunastro verso l’esterno nelle vicinanze del margine del cappello.

Gambo : 3-7 x 0,4-0,9 cm, cilindrico, pieno-robusto di consistenza fibroso con base terminante con bulbo conglobato alla volva. Superficie marcatamente fibrillosa, rivestita su tutta la lunghezza da un afolta peluria (lente !) Colore biancastro nel primo stadio di crescita, ben presto in evoluzione interamente rivestito da fittissime fibrille grigio-nerastre su fondo biancastro che conferiscono all’intero corpo fruttifero un aspetto fusco-cinereo.

Carne : compatta nel cappello fibrosa nel gambo, dapprima biancastra soffusa da un alone grigiastro, a maturita’ quasi uniformemente grigio-nerastra, verso la base spesso tinteggiata da colorazione bruno-rosata. Sapore mite, odore forte terroso-viroso con componente medicamentosa.

Volva : alta 1-2 cm, spessa 0,2-0,3 cm, robusta ampia non aderente al gambo, dapprima a forma di uovo poi aperta, lacerata in 2-3-4 lobi, colore esterno bianco-cremastro fino a crema-ocraceo.





DESCRIZIONE MICROSCOPICA



Polvere sporale : bruno-rosata in massa

Spore : 5,5-8 (9) x 4-5,5 (6) my, lisce con parete spessa, senza poro germinativo con apicolo ben evidenziato, Proiezione laterale : ellittiche-subcilindriche
Proiezione centrale : irregolarmente ellittiche-subfaseoliformi,ovaliformi con depressione ai lati piu’ o meno accentuata.

Basidi : 25-40 x 7-8 my, subcilindrici-claviformi, tetrasporici, raramente bisporici senza giunte a fibbia.

Cheilocistidi : 50-180 (220) x 12-40 my, molto lunghi e variabili nella forma, cilindroidi-subfusiformi con tratto apicale prolungato,submucronati a forma di bottiglia a tratti cilindroidi-moniliformi senza giunte a fibbia.

Pleurocistidi : simili nella forma ai cheilocistidi, molto meno numerosi e piu’ piccoli, senza giunte a fibbia.

Epicute : Rivestimento pileico a struttura tricodermica con ife adagiate-coricate sovente anche erette o confusamente intrecciatelarghe 12-28 my, ife terminali lunghe 120-320 my,non gelificate con pigmento brunastro intracellulare a tratti granuloso, senza pigmento incrostante epiparietale, assenza di giunte a fibbia.

Caulocute : rivestita su tutta la lunghezza da lunghissimi peli con ife settate lunghe fino a 700 my.











Modificato da - vladim in Data 21 gennaio 2016 08:47:19

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Inserito il - 01 maggio 2007 : 13:28:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Volvariella terrea Musumeci & Riva

Cronostoria del rinvenimento di una straordinaria Volvariella


* LA SCOPERTA

* LE INDAGINI

* IL PROCEDIMENTO





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Inserito il - 01 maggio 2007 : 13:31:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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Rixheim ( FRA ) 1 Ottobre 2005 - 240 m.s.l.m.

l’escursione era stata programmata da tempo in questo piu’ che particolare e interessante bosco situato verso il limite della periferia cittadina, nelle vicinanze di un canale artificiale navigabile.

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Modificato da - Enzo Musumeci in data 01 maggio 2007 13:35:24
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Inserito il - 01 maggio 2007 : 13:36:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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Rixheim ( FRA ) 1 Ottobre 2005 - 240 m.s.l.m.

l’escursione era stata programmata da tempo in questo piu’ che particolare e interessante bosco situato verso il limite della periferia cittadina, nelle vicinanze di un canale artificiale navigabile.

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Inserito il - 01 maggio 2007 : 13:39:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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Rixheim ( FRA ) 1 Ottobre 2005 - 240 m.s.l.m.
Ore 8.10 , inizio l’escursione perlustrando il limite boschivo in un tratto subtermofilo molto luminoso con vasto areale colonizzato da diverse piante arboree, in particolare Quercus-Fagus e Carpinus su terreno sabbioso-sassoso alluvionale. Ad essere sincero ero un po’ in ansia per via delle scarse precipitazioni che hanno caratterizzato l’ultimo mese, ed in verita’ non mi aspettavo certo di vedere molti funghi in giro, convinto piu’ che altro di poter verificare quale flora fungina sarebbe apparsa dopo un periodo cosi poco propizio avaro di umidita’.

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Inserito il - 01 maggio 2007 : 13:43:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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Rixheim ( FRA ) 1 Ottobre 2005 - 240 m.s.l.m.
Ore 8.10 , inizio l’escursione perlustrando il limite boschivo in un tratto subtermofilo molto luminoso con vasto areale colonizzato da diverse piante arboree, in particolare Quercus-Fagus e Carpinus su terreno sabbioso-sassoso alluvionale. Ad essere sincero ero un po’ in ansia per via delle scarse precipitazioni che hanno caratterizzato l’ultimo mese, ed in verita’ non mi aspettavo certo di vedere molti funghi in giro, convinto piu’ che altro di poter verificare quale flora fungina sarebbe apparsa dopo un periodo cosi poco propizio avaro di umidita’.

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Inserito il - 01 maggio 2007 : 13:47:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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Le mie prime incursioni nei vari punti “strategici” cioe’ in quei tratti boschivi che ormai da anni conoscevo e dove regolarmente i funghi apparivano in copiose apparizioni furono subito vanificate nel constatare che il terreno si presentava notevolmente compatto-rinsecchito la parte superficiale del substrato era quasi priva di umidita’ impregnante, ed anche il breve strato di lettiera decomposta situata in superficie ridotta quasi in humus carbonizzato si presentava secca-arsa , di consistenza croccante-cassante. Ebbi allora un brutto presentimento in quando dopo due ore di intense ricerche erano state rinvenute solamente 5 specie erano perdipiu’ delle piu’ comuni e morfologicamente provate dalle avverse condizioni ambientali.

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Modificato da - Enzo Musumeci in data 01 maggio 2007 13:49:30
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Inserito il - 01 maggio 2007 : 14:01:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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Le mie prime incursioni nei vari punti “strategici” cioe’ in quei tratti boschivi che ormai da anni conoscevo e dove regolarmente i funghi apparivano in copiose apparizioni furono subito vanificate nel constatare che il terreno si presentava notevolmente compatto-rinsecchito la parte superficiale del substrato era quasi priva di umidita’ impregnante, ed anche il breve strato di lettiera decomposta situata in superficie ridotta quasi in humus carbonizzato si presentava secca-arsa , di consistenza croccante-cassante. Ebbi allora un brutto presentimento in quando dopo due ore di intense ricerche erano state rinvenute solamente 5 specie erano perdipiu’ delle piu’ comuni e morfologicamente provate dalle avverse condizioni ambientali.

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Decisi a quel punto di fare una breve pausa di riflessione e nel frattempo mi domandai se era anche il caso di continuare le ricerche viste le condizioni quasi proibitive per come si presentava il bosco. Stavo quindi per prendere la decisione critica di lasciare il bosco e la zona .Avevo pensato che tutto sommato era una soluzione coerente fino a quel momento. Volli pero’ prima fare un’altro tentativo e mi inoltrai per circa 1 chilometro all’interno boschivo in cerca di zone molto piu’ umide, mentre stavo percorrendo uno dei tantissimi sentieri naturali accostanti i residui bellici risalenti alle due guerre mondiali ( Bunker, strutture strategiche e lunghi fossati difensivi ) in questo bosco sono una caratteristica costante alcuni ben mimetizzati,

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Decisi a quel punto di fare una breve pausa di riflessione e nel frattempo mi domandai se era anche il caso di continuare le ricerche viste le condizioni quasi proibitive per come si presentava il bosco. Stavo quindi per prendere la decisione critica di lasciare il bosco e la zona .Avevo pensato che tutto sommato era una soluzione coerente fino a quel momento. Volli pero’ prima fare un’altro tentativo e mi inoltrai per circa 1 chilometro all’interno boschivo in cerca di zone molto piu’ umide, mentre stavo percorrendo uno dei tantissimi sentieri naturali accostanti i residui bellici risalenti alle due guerre mondiali ( Bunker, strutture strategiche e lunghi fossati difensivi ) in questo bosco sono una caratteristica costante alcuni ben mimetizzati,

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Decisi a quel punto di fare una breve pausa di riflessione e nel frattempo mi domandai se era anche il caso di continuare le ricerche viste le condizioni quasi proibitive per come si presentava il bosco. Stavo quindi per prendere la decisione critica di lasciare il bosco e la zona .Avevo pensato che tutto sommato era una soluzione coerente fino a quel momento. Volli pero’ prima fare un’altro tentativo e mi inoltrai per circa 1 chilometro all’interno boschivo in cerca di zone molto piu’ umide, mentre stavo percorrendo uno dei tantissimi sentieri naturali accostanti i residui bellici risalenti alle due guerre mondiali ( Bunker, strutture strategiche e lunghi fossati difensivi ) in questo bosco sono una caratteristica costante alcuni ben mimetizzati,

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Decisi a quel punto di fare una breve pausa di riflessione e nel frattempo mi domandai se era anche il caso di continuare le ricerche viste le condizioni quasi proibitive per come si presentava il bosco. Stavo quindi per prendere la decisione critica di lasciare il bosco e la zona .Avevo pensato che tutto sommato era una soluzione coerente fino a quel momento. Volli pero’ prima fare un’altro tentativo e mi inoltrai per circa 1 chilometro all’interno boschivo in cerca di zone molto piu’ umide, mentre stavo percorrendo uno dei tantissimi sentieri naturali accostanti i residui bellici risalenti alle due guerre mondiali ( Bunker, strutture strategiche e lunghi fossati difensivi ) in questo bosco sono una caratteristica costante alcuni ben mimetizzati,

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Decisi a quel punto di fare una breve pausa di riflessione e nel frattempo mi domandai se era anche il caso di continuare le ricerche viste le condizioni quasi proibitive per come si presentava il bosco. Stavo quindi per prendere la decisione critica di lasciare il bosco e la zona .Avevo pensato che tutto sommato era una soluzione coerente fino a quel momento. Volli pero’ prima fare un’altro tentativo e mi inoltrai per circa 1 chilometro all’interno boschivo in cerca di zone molto piu’ umide, mentre stavo percorrendo uno dei tantissimi sentieri naturali accostanti i residui bellici risalenti alle due guerre mondiali ( Bunker, strutture strategiche e lunghi fossati difensivi ) in questo bosco sono una caratteristica costante alcuni ben mimetizzati,

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Inserito il - 01 maggio 2007 : 14:22:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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......quando in lontananza fui colpito da una visione , davanti a me erano apparsi come per incanto una miriade di cappellini bianchi visti in lontananza, mi fermai e dopo un’attimo di sorpresa, ancora quasi non credevo ai miei occhi, fin quando mi avvicinai fino a circa 10 metri dai soggetti. Erano molti, moltissimi tutti bianchi e anche di grosse dimensioni !

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Inserito il - 01 maggio 2007 : 14:25:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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......quando in lontananza fui colpito da una visione , davanti a me erano apparsi come per incanto una miriade di cappellini bianchi visti in lontananza, mi fermai e dopo un’attimo di sorpresa, ancora quasi non credevo ai miei occhi, fin quando mi avvicinai fino a circa 10 metri dai soggetti. Erano molti, moltissimi tutti bianchi e anche di grosse dimensioni !

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Inserito il - 01 maggio 2007 : 14:27:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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......quando in lontananza fui colpito da una visione , davanti a me erano apparsi come per incanto una miriade di cappellini bianchi visti in lontananza, mi fermai e dopo un’attimo di sorpresa, ancora quasi non credevo ai miei occhi, fin quando mi avvicinai fino a circa 10 metri dai soggetti. Erano molti, moltissimi tutti bianchi e anche di grosse dimensioni !

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avanzai lentamente fino a pochi metri dai corpi fruttiferi, ancora scosso da quell’incredibile visione, ma evidentemente non avevo ancora realizzato in pieno la realta’ che mi circondava !, cominciai allora a chiedermi distrattamente di quali funghi , quale specie o genere mi trovavo di fronte ? I funghi erano disseminati a grandi colonie sparsi un po’ dappertutto e fui particolarmente colpito dall’incredibile quantita’, alla fine ne contai piu’ 500 !. Dopo un attimo di riflessione ebbi modo di constatare che i corpi fruttiferi appartenevano al genere Agaricus e precisamente si trattava della specie Agaricus xanthodermus Genev.

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Inserito il - 01 maggio 2007 : 14:33:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ordine: Agaricales Famiglia: Pluteaceae Genere: Volvariella Specie:Volvariella terrea
Volvariella terrea Musumeci & Riva

avanzai lentamente fino a pochi metri dai corpi fruttiferi, ancora scosso da quell’incredibile visione, ma evidentemente non avevo ancora realizzato in pieno la realta’ che mi circondava !, cominciai allora a chiedermi distrattamente di quali funghi , quale specie o genere mi trovavo di fronte ? I funghi erano disseminati a grandi colonie sparsi un po’ dappertutto e fui particolarmente colpito dall’incredibile quantita’, alla fine ne contai piu’ 500 !. Dopo un attimo di riflessione ebbi modo di constatare che i corpi fruttiferi appartenevano al genere Agaricus e precisamente si trattava della specie Agaricus xanthodermus Genev.

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Volvariella  terrea  sp.nov.
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Enzo Musumeci
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Inserito il - 01 maggio 2007 : 14:35:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Volvariella terrea Musumeci & Riva

avanzai lentamente fino a pochi metri dai corpi fruttiferi, ancora scosso da quell’incredibile visione, ma evidentemente non avevo ancora realizzato in pieno la realta’ che mi circondava !, cominciai allora a chiedermi distrattamente di quali funghi , quale specie o genere mi trovavo di fronte ? I funghi erano disseminati a grandi colonie sparsi un po’ dappertutto e fui particolarmente colpito dall’incredibile quantita’, alla fine ne contai piu’ 500 !. Dopo un attimo di riflessione ebbi modo di constatare che i corpi fruttiferi appartenevano al genere Agaricus e precisamente si trattava della specie Agaricus xanthodermus Genev.

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Inserito il - 01 maggio 2007 : 14:37:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Volvariella terrea Musumeci & Riva

contemplanto l’immensa colonia composta da basidiomi di straordinaria fattezze dal portamento lussureggiante iniziai a fotografarli in tutte le pose e angoli visuali, presi in gruppo, singolarmente o sezionati volevo realizzare un reportage fotografico dell’inconsueta quando inusuale “volata”, anche perche fino a quel momento e dopo molte ore di infruttuose ricerche volli sfogarmi e uscire da quel grigiore ….insomma è stata come una liberazione !.

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Inserito il - 01 maggio 2007 : 14:39:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
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contemplanto l’immensa colonia composta da basidiomi di straordinaria fattezze dal portamento lussureggiante iniziai a fotografarli in tutte le pose e angoli visuali, presi in gruppo, singolarmente o sezionati volevo realizzare un reportage fotografico dell’inconsueta quando inusuale “volata”, anche perche fino a quel momento e dopo molte ore di infruttuose ricerche volli sfogarmi e uscire da quel grigiore ….insomma è stata come una liberazione !.

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