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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
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Bigeye
Moderatore
Città: viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
6269 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 novembre 2009 : 16:01:01
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Nel corso dell'ultimo CONVEGNO ITALIANO DI ORNITOLOGIA sono state redatte le prime misure italiane di gestione sull'Occhione Burhinus oedicnemus
Spero di fare cosa gradita pubblicandole su NM.
Chi fosse itneressato a riceverle in .pdf mi scriva ad a.meschini@gmailcom
ciao
okkione
L’Occhione Burhinus oedicnemus - Raccomandazioni del Workshop
I partecipanti al Workshop “L’Occhione Burhinus oedicnemus”, tenutosi nell’ambito del XV Convegno Italiano di Ornitologia (Sabaudia, 14-18 ottobre 2009), in considerazione delle evidenze scientifiche sulla diminuzione dell’areale distributivo della specie in Italia, causata dalla frammentazione e diminuzione della quantità e qualità degli habitat riproduttivi (pseudosteppa- mediterranea, prato-pascoli, greti ciottolosi), hanno redatto, discusso e modificato il presente documento che raccoglie la prima raccolta organica di indicazioni gestionali per la conservazione dell’Occhione in Italia.
PREMESSE
1 Gli uccelli della steppa presentano specifici adattamenti morfologici, fisiologici, ecologici ed etologici. 2 L’83% degli uccelli steppici, dei pascoli e degli agroecosistemi presentano uno status di conservazione sfavorevole, costituiscono il gruppo ornitico più minacciato in Europa e sono a rischio di estinzione nei prossimi decenni se non verranno prese le misure opportune. 3 La principale minaccia per le popolazioni di uccelli steppici ed in particolare di Occhione risiede nei cambiamenti di uso del suolo dovuti essenzialmente all’intensificazione agricola a diversa scala, alla costruzione di infrastrutture ed alla progressiva urbanizzazione delle aree idonee alla specie. 4 Le esperienze di conservazione effettuate in numerosi Paesi (Francia, Inghilterra ad es.) hanno evidenziato che è possibile, senza causare danni alle produzioni agricole, attuare misure agro-ambientali in grado di favorire l’Occhione e in generale la biodiversità. 5 I Piani di Sviluppo Rurale hanno la potenzialità di modificare il paesaggio agricolo a grande scala geografica e conseguentemente lo stato di conservazione di habitat e specie. 6 Nonostante gli studi sull’Occhione condotti in Italia negli ultimi anni, esiste ancora una notevole carenza informativa sullo stato, la distribuzione e il trend delle popolazioni a livello nazionale.
I partecipanti al Workshop raccomandano pertanto:
Al Ministero dell’Ambiente, alle Autorità regionali e provinciali responsabili della conservazione della natura e gestione del territorio, alle associazioni conservazionistiche e agli Enti di ricerca, di contribuire attivamente alla realizzazione delle misure, che si riportano di seguito, al fine di concorrere alla conservazione dell’Occhione in Italia.
PROPOSTE DI CONSERVAZIONE
Misure di conservazione /Enti attuatori
Approfondimento delle conoscenze sulla biologia, ecologia, consistenza e dinamica di popolazione della specie a livello nazionale. In particolare, è urgente ottenere queste informazioni per la Sardegna che probabilmente rappresenta un’area chiave per la conservazione dell’Occhione in Italia. Min. Amb., Regioni, Province
Inserimento nelle misure agro-ambientali della PAC di specifiche azioni per la conservazione dell’Occhione; queste debbono entrare a far parte di un sistema di Informazione>Coinvolgimento>Incentivi>Conservazione, per garantire che queste misure siano conosciute ed utilizzate. Min Amb., Regioni, Associazioni
Mantenimento di pratiche agricole tradizionali, che favoriscano la conservazione di prati-pascoli e colture foraggere e in generale di un mosaico colturale ed ambientale diversificato. Creazione di un sistema di regolamenti, con eventuali indennizzi per la non aratura/erpicatura durante il periodo primaverile-estivo delle aree in cui coppie riproduttrici di Occhione siano state reperite. Min. Amb., Regioni
Creazione di aree protette “ad hoc”, in particolare dove esistano situazioni, quali greti fluviali, in cui la specie si concentra per la nidificazione. Tra le aree prioritarie per l’individuazione di zone protette, rientrano anche quelle che presentano tipologie ambientali in progressiva rarefazione tra cui la pseudosteppa mediterranea e gli agroecosistemi a basso impatto ambientale Min. Amb., Regioni, Province
Mantenimento di forme estensive di pascolamento nelle aree di pseudosteppa. Questa misura favorirebbe anche altre specie, molte delle quali presenti nell'allegato I della Direttiva Uccelli: Ghiandaia marina Coracias garrulus, Calandra Melanocorypha calandra, Albanella minore Circus pygargus. Min. Amb., Regioni, Province, Associazioni, Aree Protette
Gestione dei carichi di pascolamento, sia nel numero di capi che per il periodo di presenza, da modulare in relazione alle condizioni edafiche e alla struttura della vegetazione, con il fine di creare un mosaico di aree con differente copertura vegetazionale. Regioni, Province , Associazioni, Aree protette
Favorire la naturalità dei sistemi fluviali tramite: (1) la limitazione degli interventi che possano portare alla canalizzazione dei corsi d’acqua (estrazione di materiale in alveo, lavori di rafforzamento spondale tramite massicciate); (2) la messa in atto di operazioni di ripristino ambientale per favorire il rinnovo dei greti attraverso le piene stagionali. Min. Amb., Autorità fluviali, Regioni, Province
Inclusione nei piani di gestione delle aree protette e delle Z.P.S. di norme restrittive sulla transitabilità degli alvei fluviali, almeno nel periodo in cui la specie è presente. Min. Amb., Autorità fluviali, Regioni, Province
Aumento di controllo sul bracconaggio e limitazione del disturbo indiretto causato dall'attività cinegetica, nelle aree in cui la specie e' presente durante la stagione venatoria. Province, Associazioni, Organi di Polizia giudiziaria (C.F.S.)
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Bigeye
Moderatore
Città: viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
6269 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 novembre 2009 : 02:26:13
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devo aver sbaglato sezione
angelo
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dogy
Utente Senior
Città: Padova
Regione: Veneto
967 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 20 novembre 2009 : 08:54:14
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Gentile Angelo, ho letto "L’Occhione Burhinus oedicnemus - Raccomandazioni del Workshop" e l'ho trovato molto interessante, per uno ignorante come me che non ha mai visto un Occhione, è speciale poter avere delle informazioni dall'esperto di Burhinus oedicnemus, però appunto per la mia poca cultura il tutto resta poco attuabile, ma piacevole da conoscere. Forse ultimamente si è più attenti alle belle foto che conoscere il mondo dell'Avifauna, ma NM è bella per questo, ognuno da quello che crede meglio e ognuno di noi attinge le cose ed esperienze più interessanti.
Un saluto a te e a tutto il popolo di Natura Mediterraneo luca |
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Bigeye
Moderatore
Città: viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
6269 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 novembre 2009 : 09:31:27
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Infatti caro Luca ti ringrazio. Hai colto il segno del mio piccolo disappunto. Io amo le nostre foto, ma se la sezione Uccelli perde del tutto i connotati tecnici per diventare solo una gallery per determinazioni, trovo questa esperienza molto meno stimolante.
Queste riflessioni le pongo all'attenzione di tutti noi...
ciao
angelo
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Cleo
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
1439 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 novembre 2009 : 13:15:28
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Concordo con voi, però questo genere di documento va letto con un pò di calma. E a video io non ci riesco più di tanto. Ieri sera gli ho dato un'occhiata e mi sono ripromessa di scaricarmelo. Avete qualche suggerimento, a parte un banale copia-incolla? Sono un pò all'antica e preferisco avere un pezzo di carta... Olivia |
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012
9799 Messaggi
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Inserito il - 20 novembre 2009 : 13:50:24
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Credo che siano tutte osservazioni di buon senso (non prendiamo l'espressione in senso negativo). La conservazione degli habitat è il punto dolente in molte politiche nazionali e regionali. Il fatto di averle esposte è un grande salto di qualità, bisogna tradurre gli intenti in fatti.
Codivido le osservazioni di Luca ed il disappunto di Angelo. Analoghe osservazioni le ho fatte per la sezione piante, non mi permetto per altre sezioni; credo però che il problema esiste e va fatto notare.
Alessandro PD
Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori |
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Bigeye
Moderatore
Città: viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
6269 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 20 novembre 2009 : 16:38:40
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| Messaggio originario di Cleo:
Concordo con voi, però questo genere di documento va letto con un pò di calma. E a video io non ci riesco più di tanto. Ieri sera gli ho dato un'occhiata e mi sono ripromessa di scaricarmelo. Avete qualche suggerimento, a parte un banale copia-incolla? Sono un pò all'antica e preferisco avere un pezzo di carta... Olivia
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Grazie a voi... ripeto è un tema su cui è giusto confrontarsi, perchè la sezione Uccelli si ampli, allarghi la sua prospettiva servono anche contributi di riflessione tecnica su ciò che più amiamo.
Non solo foto ma anche ragionamenti. Lo scopo della sezione è questo e spesso le nostre belle foto sono un ottimo spunto alla riflessione.
Almeno questo è quello che io intendo per *crescita* della nostra community.
e per Olivia: visto che avevo detto che mi offrivo di spedire il .pdf a chi faceva richiesta? :)
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Davide Ferretti
Utente Senior
Città: Atri
Prov.: Teramo
Regione: Abruzzo
576 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 20 novembre 2009 : 22:01:52
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Ho letto con interesse il testo e spero vivamente che quanto è in esso contenuto sia prweso seriamente in considerazione e messo in atto, anche perché oltre all'occhione ne trarrebbe vantaggio buona parte dell'avifauna! Ma ho anche raggiunto un certo livello di disillusione quando si tratta di protezione della Natura...entità così astratta e di poco guadagno per chi ha poteri decisionali!
Speriamo che per una volta si agisca secondo ragione!!
Davide
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Mammut
Utente Super
Città: Castel Maggiore
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
7086 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 21 novembre 2009 : 00:03:08
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Grazie Angelo per questo interessante documento - da non esperta sono sempre riconoscente di potere imparare qualcosa in più! Apprezzo molto anche le belle foto di questa sezione, ma i post per me più interessanti sono quelli che contengono informazioni sulle abitudini, particolarità, habitat delle varie specie. Ciao Franziska |
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Cleo
Utente Senior
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
1439 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 23 novembre 2009 : 22:33:40
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Ho finalmente letto il documento con la dovuta attenzione. Non posso che concordare con i contenuti, ma mi chiedo (e non solo in questo caso) quanto Ministeri, Regioni e istituzioni varie ne tengano anche solo un pò conto. Non voglio sembrare una pessimista a tutti costi, ma visto il deprimente panorama nazionale su queste tematiche sono molto scoraggiata. Capisco anche che se mai si comincia a lavorare in tal senso sarà impensabile raggiungere anche solo in minima parte gli obiettivi proposti. Buon lavoro! Olivia
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Bigeye
Moderatore
Città: viterbo
Prov.: Viterbo
Regione: Lazio
6269 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 novembre 2009 : 05:48:10
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Ringrazio david franziska e olivia :)))
rispondo alla giusta domanda che in modo diverso sia david che olivia propongono?
ma queste misure hanno un senso? hanno possibilità di essere applicate?
è una domanda difficile e mi piace provare a rispondere su due piani.
a)una comumità di ricercatori, qualora abbia raggiunto dei risultati circa un problema, ha il dovere morale di esporre alla collettività il frutto delle proprie proposte per tentare di porre rimedio ad un problema di conservazione. E' un modo di aprirsi al mondo, di scendere in piazza e non arroccarsi su iperspecialistiche nicchie da piccola elite. Solo questo credo, sia da valutare in termini positivi.
b)sull'applicabilità. Un problema di gestione degli ambienti è sempre complesso. Contrapporre il tutto è applicabile/il tutto non si applicherà mai è un approccio (parlo in termini generali)involontariamente pessimista. Per cambiare il mondo (in una sua minuscola frazione) occorre invece passione, competenza e ottimismo. Scendendo su un livello molto pratico ed operativo, ora, da ora in poi, chi vorrà confrontarsi con questa specie e chiedere finanziamenti ad enti qualsivoglia ha un documento di riferimento. Non tutti gli amministratori sono ciechi e sordi a queste voci. Un documento ufficiale di un consesso prestigioso può facilitare l'iter di approvazione di progetti di faunistica, biologia, conservazione della specie in oggetto. Non la panacea che risolve i problemi ambientali italiani, magari.... però un piccolo strumento in più, sia i ricercatori che così dispongono di un quadro di riferimento tecnico e uno strumento utile in fase di approvazione di un progetto, sia per la *polis* che può beneficiare dei risultati di un impegno serio e direzionato di ricerca.
A me non sembra poco.
angelo
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Forest
Moderatore Tutor
Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
10115 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 novembre 2009 : 11:52:08
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A me è venuto anche il desiderio di capire bene come si definisce la "pseudosteppa mediterranea": vorrei postare il quesito nella sezione Piante.
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