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Fa lo stesso se al posto della lumaca c'è la formica? Perché secondo questo prof. indiano c'è una traccia in Assam...
Assam’s Folk-Songs: A General Survey By Prof. P. GOSWAMI, M.A. Link
Barbaxx
Molto interessante! Anche la sua interpretazione è molto interessante. Dunque… riassumo le mie idee del momento: secondo me, non fa lo stesso se al posto della lumaca c'è la formica, ma, anche se non fa lo stesso, c'è una relazione. La lumaca ha caratteri particolari (le "corna", il cui simbolismo è molto diffuso) e la "filastrocca della lumaca" è incredibilmente diffusa, come infatti dice giustamente anche questo studioso indiano; invece, anche se esistono e sono parecchie, tuttavia non sono altrettanto diffuse della nostra la filastrocche in cui si chiede ad un altro animale di uscire dal buco: talpa, formica, grillo, ecc… Voglio dire: complessivamente sono diffuse, ma nessuna di loro, presa singolarmente, mi sembra avere la stessa diffusione di quella della chiocciola (per quanto so, poi bisognerebbe fare una ricerca su ognuna… ma per ora non me lo posso permettere). Questo non significa che non ci sia una relazione stretta tra quella della chiocciola e le altre, anzi… Ciò che penso è che questa tradizione potrebbe aver attraversato molti stadi, nella sua storia. Ad esempio, prima potrebbe essere nata una serie di formulette in cui si domanda ad un animale (qualsiasi) di uscire dal buco, poi qualcosa potrebbe essere successo (ad esempio: la diffusione della chiocciola come cibo, la scoperta che si può allevare e che si può trasportare negli spostamenti; oppure o in aggiunta al culto del "toro" e delle corna, ben attestato in una vastissima area, che potrebbe averla fatta considerare come un "piccolo toro", sostituto di quello vero; oppure la diffusione del simbolo della spirale, o altro ancora) che ha portato, già in tempi molto antichi comunque, ad una maggior diffusione di quella della chiocciola rispetto alla versione più "generica"… Oppure, è andata diversamente… Penso che soltanto quando avrò il tempo di effettuare le analisi motiviche secondo quanto dicevo nella "nota di metodo" si potrà forse fare qualche ipotesi con qualche base. Comunque questa, che hai così bene contribuito a mettere in luce, mi sembra una questione particolarmente importante.
Grazie anche della versione romancia! Riempiamo un altro vuoto sulla mappa…
Ehm... qui ci sarebbe un canto hawaiiano delle lumache.
Il video è richiamato e tradotto qui: Link in un sito riguardante flora e fauna hawaiiane in pericolo.
Riassumo la faccenda: 1) le lumache indigene hawaiiane, purtroppo in via d'estinzione, sono oggetto di una strana leggenda che vorrebbe che "sapessero cantare". 2) quindi anche gli hawaiiani dedicano una canzone alle loro lumache 3) anzi qui c'è un malacologo che ha cita diverse varianti della canzone (che è sicuramente antica) e si è preoccupato di dimostrare che il canto attribuito alle lumache proviene in realtà da certe cavallette. Link
Siccome, purtroppo, non so l'hawaiiano segnalo un problema: la traduzione della parola "kahuli".
Nell'articolo del malacologo (che però cita de relato perché non sa l'hawaiiano) è tradotta come "trill", o come "turn over", invece nel sito sulla fauna è tradotta come "little snail". Ora se fosse vera quest'ultima traduzione, almeno l'invocazione ci sarebbe.
Chi sa l'hawaiiano?
Barbaxx
P.S.: riconosco che siamo ai limiti estremi... non c'è nemmeno l'invito a far uscire le corna. Però va considerato che alle Hawaii - data la nota assenza di ruminanti - le corna non sapevano nemmeno cosa fossero .
Modificato da - Barbaxx in data 07 giugno 2011 23:16:23
Interessante… complimenti per tutto questo lavoro. La mia prima impressione è che questa tradizione hawaiana non sia inequivocabilmente correlata alle altre che stiamo qui studiando, legate alla nostra filastrocca: vedo solo il riferimento alle lumache, una possibile sostituzione del consueto motivo della pioggia con quello della rugiada (in alcune versioni), e l'idea di movimento ("girati", invece del consueto "esci fuori" in uso in Europa). Come dici tu, non sembra forse abbastanza per un apparentamento inequivocabile. Se ci sia poi una qualche relazione estremamente distante, al momento non è facile capirlo, anche se non è del tutto impossibile. Ci dobbiamo pensare. Dal punto di vista musicale, la melodia del video sembra di origine recente, e, forse, anche d'autore (come riportato sulle pagine del vocabolario hawaiano da te segnalato), almeno in parte. Penso che sia comunque un documento meritevole di essere inserito (con tutti i precedenti da te segnalati) nel database, anche per un utile confronto con il resto del materiale.
Intanto, sto proseguendo i contatti per avere informazioni su possibili versioni dalla Svizzera tedesca e dalle Isole Faeroer. Ho avuto notizia che non vi sono versioni in Georgia (quella nel Caucaso), ma che vi si trova la filastrocca della coccinella (che appartiene alla stessa grande famiglia delle antichissime filastrocche sui piccoli animali). Scriverò per farmela mandare.
Ecco qui anche la pagina promessa con altre due versioni friulane:
Giulio Andrea Pirona, Ercole Carletti, Giovanni Battista Corgnali, Il nuovo Pirona. Vocabolario friulano, cito da una ristampa datata Udine, 1979 (ma il libro è degli anni '30, e la grafia non è quella attuale).
Immagine:
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Cai cajùt salte fûr cul to cuarnùt, se no ti cucïarài e po ti mangiarai.
Lumaca lumachina salta fuori col tuo cornino, sennò ti farò il solletico [dal verbo cucïâ o cuziâ] e poi ti mangerò.
Cai cai macarai, salte fûr di lì se nò ti coparai.
Lumaca lumaca "macarai", salta fuor di lì sennò ti ucciderò.
Osservazione: qui la parola è "macarai" e non "mancarai". Nessuna delle due si trova sui vocabolari correnti. Si tratta di parole senza significato apparente, forse inventate o forse alterate per la rima, posso fare ancora qualche indagine...
Modificato da - Barbaxx in data 08 giugno 2011 03:22:09
Osservazione: qui la parola è "macarai" e non "mancarai". Nessuna delle due si trova sui vocabolari correnti. Si tratta di parole senza significato apparente, forse inventate o forse alterate per la rima, posso fare ancora qualche indagine...
Falla, falla, se puoi! A volte le parole apparentemente senza senso rivelano un possibile significato dimenticato…
[Off-topic… strano, lumachina si dice "cajùt"… avevo già sentito il termine: ricordando che friulano e ladino dolomitico sono in stretta relazione tra loro, mi sono rammentato che nella saga ladina dei Fanes (vedi qui) viene citata una popolazione antica chiamata "Cajutes", abitante in tempi antichi nella zona dell'alta val di Fassa (Marmolada e dintorni, dove la parlata locale viene ancora chiamata "cazèt", un termine di origine sconosciuta, ma che forse potrebbe derivare da "cajùt"). Che fossero soprannominati "lumachine"?]
Dimenticavo: sto cercando anche di avere i contatti giusti per il Kazakhstan.
strano, lumachina si dice "cajùt"… avevo già sentito il termine: ricordando che friulano e ladino dolomitico sono in stretta relazione tra loro, mi sono rammentato che nella saga ladina dei Fanes (vedi qui) viene citata una popolazione antica chiamata "Cajutes", abitante in tempi antichi nella zona dell'alta val di Fassa (Marmolada e dintorni, dove la parlata locale viene ancora chiamata "cazèt", un termine di origine sconosciuta, ma che forse potrebbe derivare da "cajùt"). Che fossero soprannominati "lumachine"?]
Così a naso penso di no. Spiego: in ladino dolomitico la j si legge come in francese. In friulano - è colpa delle diverse grafie - la j si legge come i semivocale. Semplicemente cai (lumaca) e il classico suffisso diminutivo -ut.
In alcune varietà di friulano "lumaca" o "limaccia" si dice anche lacai o lecai o al femminile lecaesse, ma non ho finora trovato varianti della filastrocca con queste forme.
Una cosa interessante a proposito di chiocciole e tombe.
Non so se c'entra, ma pare che gli sconosciutissimi abitanti dell'isola di North Sentinel, che riempiono di frecce chiunque cerchi di sbarcare, seppelliscano i bambini defunti con un nicchio di Nautilus sulla tomba.
Questo documento della ormai "famosa" (per noi) danza a spirale, testimoniata diverse volte in relazione alla nostra filastrocca, è davvero utile. Molto, molto interessante anche la faccenda del Nautilus a North Sentinel… (se solo si sapesse di più sull'origine dei suoi abitanti!) Bravo, Barbaxx!
Sono terribilmente preso in questi giorni, sempre fuori casa o quasi (stagione di esami dei miei allievi), ma appena riuscirò tornerò su tutto questo materiale!
Bisogna anche guardare la voce "Schnecke", in Eduard Hoffmann-Krayer e Hanns Bächtold-Stäubli (Hrsg.), Handwörterbuch des deutschen Aberglaubens, Bd. 7, (Pfluegen- Signatur), Berlin: Walter de Gruyter, 1936 (cerca da qui). La voce non è tutta visualizzabile nell'anteprima di Google Books e se fossi in te me la procurerei tutta intera in biblioteca, ad ogni modo già nel pezzetto leggibile online (colonne 1270-1271, § 6) ci sono tante versioni tedesche della canzoncina, ad est sino al Banato di Timisoara; oltretutto, badando al dialetto, la prima versione mi sembra proprio provenire dalla Svizzera tedesca!
Anche nella voce "Schlehe", dedicata alla pianta Prunus spinosa, si racconta di uno strano impiego della limaccia, uccisa con una spina per curare le verruche, cantando una filastrocca che menziona la tomba della lumaca (ivi, alla col. 1204).
Barbaxx
Modificato da - Barbaxx in data 13 giugno 2011 02:08:41
Una serie di versioni dal canton Berna le puoi trovare in Gertrud Züricher, Kinderlied und Kinderspiel im Kanton Bern. Nach mündlicher Überlieferung gesammelt, Zürich, Verlag der Schweizerischen Gesellschaft für Volkskunde, 1902, che puoi leggere qui. Cerca la parola "Schnägg"; v. soprattutto i testi nn. 345 (parla della "casetta" ma non è la ns. filastrocca), 346-351 (queste invece sono versioni tipiche); poi lumache compaiono qua e là, ad es. al 633 (lumaca e il sarto), 867, ecc. C'è anche la melodia della 345 verso la fine del libro.
Ottimo! Bene, riempiremo anche il "buco" della Svizzera tedesca, che, in effetti, mi sembrava inspiegabile e contradditorio con tutti gli altri dati (dai quali mi sarei aspettato una forte presenza in Svizzera tedesca, ed infatti è così).
I dati che mi segnali capitano proprio nel momento giusto: poco fa la lettera che ho scritto alla maggiore etnomusicologa della Svizzera tedesca mi è tornata indietro perché ha cambiato indirizzo, e non so come trovare quello nuovo…
Intanto ho conferma che tra un po' riceverò dalla Georgia una filastrocca sulla coccinella (la più diffusa insieme a quella della chiocciola e in parte apparentata alla nostra) ed alcuni indovinelli sulle lumache: in Georgia, a detta di un'etnomusicologa che mi ha scritto e che ringrazio, pare che la nostra filastrocca in quanto tale non esista, e queste sono le due cose più vicine che ha trovato.
La stessa situazione pare si abbia nelle Isole Faeroer, da dove ho ricevuto l'unica cosa un po' simile che sembra esserci, una filastrocca sul granchio, che però presenta alcune somiglianze con la nostra.
Ho poi notevoli novità dalla Sardegna e dalla Corsica (grazie, Caterina!) che vi dirò (un anticipo su una sola delle novità: andate su YouTube e cercate il termine "Granitula", che indica una processione rituale còrsa… a spirale! E c'è altro ancora…).
E poi ho letto un interessante studio che sembra ricollegare le danze a spirale all'antica pratica, vigente dalla preistoria al Medioevo (e talvolta oltre), dei percorsi rituali sui labirinti, poi infantilizzati nel cosiddetto gioco del "Mondo"…
Tutto materiale che confluirà sicuramente nella ricerca.
Ah… secondo voi, i bimbi messicani del filmato qui sopra cosa dicono, esattamente? Io capisco: "Caracol, caracol caracolito, caracol, caracol, ay que bonito!", intercalato qualche volta da "Caracol, col, col". Voi cosa capite? Intanto confermo che il luogo d'origine di questi filmati è proprio il Messico.
Ah… secondo voi, i bimbi messicani del filmato qui sopra cosa dicono, esattamente? Io capisco: "Caracol, caracol caracolito, caracol, caracol, ay que bonito!", intercalato qualche volta da "Caracol, col, col". Voi cosa capite?
Capisco lo stesso che capisci tu...
Caracol, caracol, caracolito caracol, caracol, ¡ay que bonito!
Caracol, caracol, caracolito caracol, caracol ¡ay que bonito!
Caracol col, caracol col...
Barbaxx
Modificato da - Barbaxx in data 13 giugno 2011 14:43:50
E poi ho letto un interessante studio che sembra ricollegare le danze a spirale all'antica pratica, vigente dalla preistoria al Medioevo (e talvolta oltre), dei percorsi rituali sui labirinti, poi infantilizzati nel cosiddetto gioco del "Mondo"…
In Sardegna, nel sito nuragico di Romanzesu a Bitti, c'è un notevole labirinto con percorso spiraliforme... forse non siamo tanto lontani
Una digressione medievale... Prova a vedere il carmen de Lombardo et limaca dello Pseudo-Ovidio con cui i francesi facevano lo sfottò ai danni degli italiani settentrionali nel XII secolo. Erano anche frequenti le miniature raffiguranti il duello tra un cavaliere e la lumaca...
Francesco NOVATI, Attraverso il medioevo. Studi e ricerche, Bari: Laterza, 1905, pp. 116-151, Link
Barbaxx
Modificato da - Barbaxx in data 13 giugno 2011 16:40:59
Del resto nella Romanische Phraseologie und Parömiologie: eine teilkommentierte Bibliographie di Joachim Lengert, qui, si trovano dei riferimenti bibliografici sull'espressione assaillir la limace e sul valore comico di minaccia dato dalla lumaca che estrae i cornetti...
Poi ti consiglio anche Walter HÖRZ, Die Schnecke in Sprache und Volkstum der Romanen, Tübingen: Dissertationsdruck von R. Noske, 1938. Purtroppo in internet non si trova per intero.
Ed infine in internet si legge quasi tutta l'opera di José Manuel PEDROSA, Las dos sirenas y otros estudios de literatura tradicional: de la Edad Media..., Madrid: Siglo XXI de España, 1995, pp. 121 e seguenti, con riflessioni sul tema...
Barbaxx
Modificato da - Barbaxx in data 13 giugno 2011 17:02:39