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 ORCHIDEE
 Le orchidee spontanee del Monte Baldo
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EffeCi
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


2668 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 17 novembre 2005 : 13:33:49 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Vi riporto, con qualche modifica, il testo di un articolo che ho pubblicato, una decina di anni fa, sulla rivista dell'AMO, gruppo orchidofilo milanese...
Da allora ho aggiunto parecchie specie alla lista dei miei ritrovamenti "baldensi", e credo che ve ne siano ancora diverse da incontrare...


LE ORCHIDEE SPONTANEE DEL BALDO

Per chiunque si interessi di flora spontanea in generale, ed in particolare per gli appassionati di orchidee, la zona del Monte Baldo rappresenta un inevitabile punto di riferimento.
Questa montagna infatti, a causa della sua particolarissima collocazione geografica, ospita un patrimonio naturalistico dalla stupefacente varietà.
La relativa vicinanza a Milano (circa 150 Km), rende il Baldo una delle mete più invitanti per un "safari" botanico (fotografico, ovviamente).
Arrivarci é assai semplice: basta imboccare l'autostrada Milano-Venezia, uscire all'altezza di Peschiera del Garda, prendere la superstrada per Affi e... seguire i cartelli !
Gli itinerari possibili sono due e, poiché la cosa é realizzabile in giornata, consiglio di percorrerli entrambi.
Come primo obiettivo, vale la pena di scegliere S.Zeno di Montagna, per scoprire cosa può offrire un ambiente di macchia mediterranea.
E le sorprese non mancheranno, posso garantirlo.
Qui, per trovare le orchidee, é sufficiente tenere d'occhio il bordo della strada, ed eventualmente esplorare a piedi i posti che sembrano più promettenti.
Nel mese di Maggio non é difficile incontrare, nei prati e fra i cespugli, la splendida Orchis simia e il non meno notevole Limodorum abortivum dall'insolito colore violetto.
Anche l'Ophrys bertolonii abita volentieri questi prati, insieme all'Ophrys insectifera dal curioso labello. Né questi sono gli unici ritrovamenti possibili: l'Orchis morio e l'O.tridentata si possono trovare quasi ovunque nei punti più aridi. Meno comune, ma presente, anche Orchis militaris
Con il proseguire della stagione, altre specie vanno a sostituire quelle soprannominate: Ophrys apifera e Ophrys holosericea sono tutt'altro che infrequenti, accompagnate da un'invasione di Anacamptis pyramidalis; più raramente é possibile ammirare la grande Orchis purpurea.
Giunti infine a S.Zeno, la cosa migliore da fare é...tornare indietro !
Infatti é tempo di dirigersi verso Caprino Veronese, per proseguire poi alla volta di Spiazzi (il cui incredibile santuario meriterebbe un articolo a parte) e di Ferrara del Baldo.
Per strada, non dimenticatevi di tenere gli occhi aperti: la mia prima Cephalanthera rubra l'ho trovata proprio così.
Da questa parte del Baldo (versante orientale) la musica cambia completamente e, salendo piano, si attraversano tutte le fasce di vegetazione montana.
Nei boschi di castagno tra Spiazzi e Ferrara é normale fare la conoscenza con la Neottia nidus-avis, un'orchidea saprofita che ha il colore e il profumo del più delicato miele d'api. Ai bordi del bosco invece fioriscono numerose l'Orchis mascula e la Platanthera bifolia.
Appena dopo Ferrara, a dominare la scena saranno Cephalanthera longifolia e C.damasonium, insieme alle prime avanguardie di Dactylorrhiza sambucina.
Salendo ancora, e affrontando la vecchia e tortuosa (ma ben tenuta) Strada Graziani, si finirà con il trovarsi in un tipico ambiente di alta montagna, con radi boschi di faggi e prati calcarei a perdita d'occhio.
Se in primavera la Dactylorrhiza sambucina nelle sue due forme è la sola orchidea presente, con l'estate tutto cambia, e l'occhio attento potrà individuare la Traunsteinera globosa nascosta fra i mughi, l'Orchis ustulata, la Gymnadenia odoratissima, i primi esemplari di Nigritella nigra e di Coeloglossum viride.
Arrivati ad alta quota, il tempo a disposizione sarà ormai alla fine e, dovendo tornare verso Milano, saranno ancora possibili due alternative: ripercorrere lo stesso cammino dell'andata oppure, ma solo se vi piacciono le strade di montagna, seguire i cartelli per Avio, sbucare nella sottostante valle dell'Adige e tornare infine verso casa.
Un avvertimento: mi sono solo limitato a dipingere un breve squarcio delle specie di orchidee spontanee più frequenti. Ho dimenticato di parlare dei prati "infestati" in Luglio da Epipactis atrorubens, delle peccete tappezzate da Goodyera repens e di tutte le specie di fiori rari o addirittura endemici che qui sono altrettanto abbondanti.
Per non parlare della fauna....
Come ultima "nota tecnica", mi permetto di consigliare (si passa di lì sempre all'orario giusto, chissà perché?) per il pranzo la "Locanda del Cacciatore" situata qualche chilometro sopra Ferrara.
Dopo l'occhio anche lo stomaco, si sa, vuole la sua parte.

Ciao
Franco

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Dubito, ergo sum.

a p
utente ritirato in data 22.02.2012



9799 Messaggi

Inserito il - 17 novembre 2005 : 22:23:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Hai dimenticato Nigritella miniata (rubra) fra le orchidee del Baldo che ci hai mostrato (quella del Rif. Chierego).
Non dimentichiamo, come hai detto anche tu, che il Baldo è una miniera di fiori alcuni dei quali endemici.
Alessandro

Alessandro PD
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LORENZO
Utente Senior


Città: MONCALIERI
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


2873 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 17 novembre 2005 : 22:32:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
il prossimo anno non mi perdo questo paradiso!
grazie franco,lorenzo
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EffeCi
Utente Senior


Città: Milano
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


2668 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 18 novembre 2005 : 01:25:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non l'ho dimenticata... è che l'ho trovata solo molti anni dopo... come ho premesso il "pezzo" è un po' datato, come il sottoscritto, del resto...

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Dubito, ergo sum.
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