Ieri, lungo la riva di un ruscello nel Chianti fiorentino ho rinvenuto una colonia di Arcyria sp. sotto la corteccia di un enorme pioppo (probabilmente Populus alba) ormai morto ma ancora in piedi ed in avanzato stato di marcescenza. Non conoscendo affatto questo tipo di funghi non sapevo nemmeno cosa avessi di fronte: lì per lì ho pensato a delle uova di insetto ma poi avvicinandomi e sfiorandoli mi sono reso conto che disperdevano nell'aria una nuvoletta rossastra, inconfondibile segno di una sporata Ho piazzato il cavalletto ed ho eseguito questi scatti pur sempre nell'inconsapevolezza assoluta di ciò che avessi di fronte. Tornato a casa ed elaborando le foto ho notato accanto ad alcuni di questi una specie di imbutino con peduncolo ed ho pensato che potesse essere la parte del fungo che faceva da supporto alle spore. Cercando poi nel web ho verificato che i miei sospetti erano esatti.
La terza foto foto la ho eseguita con l'aiuto del soffietto (cimelio degli anni settanta con passo a vite modificato per la K20D). Purtroppo della presenza degli "imbutini" me ne sono accorto soltanto dopo a casa ingrandendo l'immagine, altrimenti avrei fatto sul luogo qualche scatto supplementare (perdonate il mio linguaggio barbaro, anzi se potete aiutatemi nell'apprendere la giusta terminologia). Nelle foto viste sul web ho notato che quando le Arcyria hanno già sporato rimane il loro contenitore vuoto costituito da una specie di reticolo simile ad una spugna da bagno di queste "last generation" in rete di nylon.
Le immagini vanno a crescere nel rapporto di riproduzione (nella prima ho inserito un ciuffetto di muschio con le capsule per offrire un confronto delle dimensioni) fino a mostrare quella al microscopio a 1000x in olio in cui sono evidenti le spore aventi un diametro di 9 micron. Oggi vi presento solo uno scatto delle spore ma mi riprometto di effettuare anche quelli del reticolo.
Purtroppo nell’ultimo periodo sto scattando delle pessime foto e finchè non mi rimetterò in salute non credo che riuscirò a tornare a standard migliori. A mia parziale discolpa l'aver dovuto piazzare il cavalletto in maniera funambolica sulla riva scoscesa del corso d’acqua rischiando di finirvi dentro. Quella al microscopio non mi soddisfa perché sono riuscito, sì, ad eliminare buona parte delle microvibrazioni ma permane pur sempre quell’effetto “onde che si infrangono” lungo i profili dei soggetti inquadrati. Se qualcuno potesse darmi qualche dritta mi farebbe risparmiare un sacco di tempo per eliminarli.
Grazie amici per la pazienza e l'aiuto che saprete darmi, Beppe Miceli
Crop della foto superiore
Modificato da - vespa90ss in Data 15 febbraio 2009 17:08:14
Interessante sarebbe di vedere il suo Capillitium ... in micro
...... ehm ehm andando un po' a naso....direi che potrebbe essere il reticolo che sostiene le spore? ti prometto che lo fotografo ma stasera sono mezzo stroncato dal raffreddore e non ho granchè voglia di stare al micro... Io avevo pensato alla incarnata....ma non ho voluto azzardare... grazie Mario
Ciao vespa, qualche termine che può tornarti utile,per la micro non so aiutarti.
ciao giorgio Immagine: 97,86 KB
....il porre sott'occhio un quadro completo della flora micologica del Trentino non mi è possibile,giacchè non ebbi l'agio di poterne percorrere tutte le selve......don Giacomo Bresadola
Penso di poter aggiungere qua sotto queste mie foto saltate fuori spigolando nella cartella relativa alla stessa escursione. Soggetti rinvenuti su un ramo abbattuto (della stessa pianta) a circa due metri di distanza: secondo me sono le sporoteche vuote della stessa specie di Arcyria. Nell'ultima foto sembrerebbe che fossero state aggredite da una specie di muffa ......