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spielhahn
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Città: Tromello
Prov.: Pavia

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2411 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 febbraio 2009 : 09:40:21 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia


Il Forcello


Si avvicina pian pianino la stagione dell’estro amoroso dei Tetraonidi, ed in particolare del Gallo Forcello, bellissimo volatile diffuso (più che ‘diffuso’ direi ‘rarefatto’) da noi in Italia sull’arco alpino.

Siccome qualcosa ne so, ma molti ne sanno di più, propongo una discussione in cui scambiarsi pareri e informazioni sul comportamento di questo affascinante Tetraonide.

*scusate il disegno, disgraziatamente non ho foto mie del Forcello

Gabri

Modificato da - spielhahn in Data 14 febbraio 2009 09:41:33

spielhahn
Moderatore


Città: Tromello
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2411 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 14 febbraio 2009 : 09:43:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Visto che siamo ancora in inverno, e che inverno!, comincio con il riallacciarmi ad un paio di post che apparivano un po’ fuori luogo nel Forum Mammiferi:

Messaggio originario di Tetrao:

Messaggio originario di spielhahn:

Messaggio originario di Tetrao:

Messaggio originario di spielhahn:
Link



Il primo poi tratta di una cosa che conosco molto bene,molto scientifico,molto svizzero,mi lascia un dubbio solo quando dice che un inverno senza neve è buono per gli animali,vero ma non per il Forcello ed i tetraonidi in genere che si riparano nei momenti più freddi proprio nella neve!


infatti.
Link

Link

Messaggio originario di Tetrao:

Come scrive l'articolo Svizzero con un pò di volontà e attenzione si possono fare tutte le cose!



Gabri
2 parole mi pare che il primo tratti di un aumento di predazione da parte dell'Astore!
Io mi ero limitato all'effetto delle basse temperature!
Il secondo direi che è un articolo molto più approfondito sullo studio svizzero!
Magari ne riparleremo in quel tuo famoso tread che mi hai annunciato!


Ora che il tread è arrivato, parliamone

In effetti l’abstract dello studio di Spidsø-Hjeljord-Dokk (primo link del secondo mio messaggio quotato) lascia intendere che la predazione da parte di Astore è stata più incisiva in quell’inverno proprio a causa della poca copertura nevosa, perché i galli non avevano la possibilità di scavare le buche e quindi erano predati con più facilità perché più esposti durante le ore di riposo.
Avendo preso la tua risposta precedente in più ampia veduta, io mi ero riallacciato al fatto che si riparano nella neve pensando ai predatori, non al freddo mentre tu parlavi appunto delle basse temperature, giustamente.
E comunque è verissimo che anche il freddo fa la sua parte…quindi, ricapitolando: se c’è poca neve ne schiattano di più per il freddo e i predatori, se c’è tanta neve forse se ne salvano un po’ di più, sempre che riescano a trovare un po’ di pappa, ma visti i loro adattamenti digestivi non credo abbiano troppe difficoltà.

Corretto?!?


Gabri
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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


2749 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 febbraio 2009 : 21:14:36 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che fatica rispolverare il tuo post!

Allora ricapitolando,riguardo alla predazione,interessante l'aumento di predazione da parte degli Astori!
Probabilmente molta neve limita anche la predazione da parte della Volpe,che va ricordato sempre è il maggior predatore,con più frequenza,più meticolosità,più efficacia in ogni periodo!
Anche su Lepre bianca che però quà non centra!

Riguardo all'alimentazione è vero,si arrangiano,sono adattati,però risparmiano energie rimanendo il più possibile fermi sopra o sotto la neve!
Nel periodo invernale il disturbo antropico,lo sci ad esempio,in teoria,perchè poi in pratica a volte sopportano anche questo,li porta ad un eccessivo stress,con tutte le conseguenze del caso!

Dal punto di vista alimentare sembra particolarmente importante la disponibilità di cibo per le femmine prima della deposizione!
Più cibo,più uova,miglior successo riproduttivo!

Fra poco l'alimentazione sarà composta principalmente dai teneri germogli di Larice,per esperienza molto ,ma molto ambiti!

A contorno ... le Bianche mi pare siano ormai stabilmente in coppia,e le Cotorne piano piano,salgono di quota!
Manca poco poco al periodo magico,caro Gabri!
Io ho propiziato l'evento ordinando una nuova Testa!

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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

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4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 marzo 2009 : 11:18:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:
.... Io ho propiziato l'evento ordinando una nuova Testa! ..


Tua .... o del cavalletto!
Ciaooo!

P.s. ...... si scherza Tetrao, non fare così!
... ogni tanto verrò a fare un giro in questo tread (vorrei imparare qualcosina sul Forcello)!

Link
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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


2749 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 marzo 2009 : 11:26:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per il Cavalletto che diamine!
Come li seguo i Forcelli nelle loro parate ... la mia attuale va a scatti e soffre il peso del sitema!

Per me Luciano sei il benvenuto!
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 marzo 2009 : 15:39:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:
... Per me Luciano sei il benvenuto!


Ringrazio te ... e tutti i tetraonidi! (anche dal nome più o meno ... "ostarrichi")
Per la testa (probabilmente ci hai già pensato) ti consiglio una "frizionata" ... ora ce ne sono di molto buone ... e che hanno anche una funzione "slitta" per bilanciare il peso (fondamentale per il digi).
Ciaoo.

Link
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spielhahn
Moderatore


Città: Tromello
Prov.: Pavia

Regione: Lombardia


2411 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 01 marzo 2009 : 19:49:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:

Probabilmente molta neve limita anche la predazione da parte della Volpe


...e, mi sento di aggiungere…per fortuna!!

Messaggio originario di Tetrao:

Nel periodo invernale il disturbo antropico,lo sci ad esempio,in teoria,perchè poi in pratica a volte sopportano anche questo,li porta ad un eccessivo stress,con tutte le conseguenze del caso!


Per quanto riguarda il disturbo degli sciatori, non è comunque da sottovalutare, anche se credo sia impossibile stereotipare le reazioni di tutti gli individui di una popolazione; a proposito di questo, ci sono alcuni interessanti studi del professor Zeitler, condotti nelle Allgäuer Alpen, che dimostrano chiaramente il disagio che si può creare in certe condizioni per i forcelli, non solo nella fase di svernamento ma anche nel periodo del canto nel caso di anni in cui la copertura nevosa persista a lungo permettendo così uno sfruttamento prolungato dei bei percorsi sciescursionistici.
Per non parlare poi delle scene tragicomiche che si possono verificare quando uno sciatore (a cui ovviamente non si può dare la colpa, anzi, probabilmente ci resta male) ‘investe’ il forcello direttamente nella buca mentre si fa una tranquilla discesa…*
*non c’è più, in internet, l’articolo in cui l’avevo letto, ma è una cosa che anche mi han raccontato…sigh

Messaggio originario di Tetrao:

Dal punto di vista alimentare sembra particolarmente importante la disponibilità di cibo per le femmine prima della deposizione!
Più cibo,più uova,miglior successo riproduttivo!


Verissimo, pare che conti molto la disponibilità di mirtillo (parlando di parti della pianta e non di bacche, naturalmente); negli anni in cui la qualità del mirtillo, nutrizionalmente parlando, è buona, le galline sono più in forma e questo è un bene sia perché sono in condizioni migliori per ovificare che perché sono meno vulnerabili al solito Astore.
Per i dettagli consiglio l’abstract di questo studio: “Vulnerability of Black Grouse hens to Goshawk predation in relation to vole cycles” (è più lungo il titolo dell’abstract, quasi…)

Gabri

Modificato da - spielhahn in data 01 marzo 2009 19:50:25
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spielhahn
Moderatore


Città: Tromello
Prov.: Pavia

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Flora e Fauna

Inserito il - 01 marzo 2009 : 19:54:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:

Manca poco poco al periodo magico,caro Gabri!


Giààà…lo ben so, è da luglio dell’anno scorso che aspetto!!
Forse quest’anno riesco ad essere utile, se tutto va bene inizierò a collaborare ai censimenti…evviva!

Messaggio originario di Luciano54:

Ringrazio te ... e tutti i tetraonidi! (anche dal nome più o meno ... "ostarrichi")


'ostarrico'...ahah che bella parola se non fosse straesageratamente OT direi due paroline riguardo ai Babenberg
grazie a te, Luciano, per la partecipazione

Gabri
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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 06 marzo 2009 : 11:32:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Interessante la tua possibilità di censirli!
Modestamente una 15 anni d'esperienza al riguardo la possiedo ,quando puoi forniscimi i dettagli che son curioso!Anche in privato se sono troppo scottanti!

Tornando al disturbo:

3o4 volte è capitato anche a me di frullarli dalla neve,a volte proprio davanti alla punta degli sci!
Poi,un pò perchè il bosco con la neve lo frequento di meno,un pò perchè quelle poche volte ormai so dove non passare, è un bel pò che non mi capita più!

E' utile quindi vedere dove non passare ... vallette e conche dove il vento accumula neve,in particolare nella fascia a Lariceto!
In anni come questo il gallo si può infilare ovunque,in anni con neve scarsa conosce i posti buoni e li ci si mette!
Il problema è che quando la neve è poca anche lo sciatore li cerca e li avviene l'incontro!

Ora se la temperatura è passabile attorno ai -10°C diciamo il problema è relativo,se l'inverno è gelido -20/25 °C per lunghi periodi il disturbo è serio!

Ormai evito di girare i monti quando le condizioni sono cosi' gravose,ma so che quando uno si organizza per un escursione poi vuole andare ognitempo!

Per la primavera è diverso...
problemi di temperatura e di alimentazione si esauriscono,però hai detto bene,Gabri,ci sono i problemi sulle arene!

Ora mettiamo da parte i Fotografi,che dovrebbero avere già un cultura alle spalle,anche se a volte fanno finta di non ricordarsene!Me compreso,ovviamente!

Lo sciatore,ecco qui è curioso, lo sciatore vuole godersi la Natura e se si trova davanti i Galli in parata,che fa?!
Il più delle volte ci passa proprio in mezzo,cosi' perchè forse crede che loro si siano messi sul "suo" tracciato!
Quante volte ho visto sta scena!

BISOGNA DEVIARE IL PERCORSO !!!
L'unica cosa sensata da fare!

Uno può chiedersi ... Cosa vuoi che sia?domani tornano!

Si è vero,ma se domani li alza qualc'un altro?
Cosa molto probabile!

Disturbati oggi,poi domani,poi dopo,il destino è che abbandonano l'Arena!
E un arena ha un valore storico aggiunto a quello del successo riproduttivo annuale!

Anche nelle zone più disturbate,il Gallo col successo riproduttivo si barcamena,non hai massimi livelli,ma terra botta!

In zone disturbate entrano in gioco quelle dinamiche che non azzerano il successo,ma a lungo andare lo limitano!
In aggiunta ad altri impatti la cosa può divenir pericolosa!

Sono fenomeni complessi da valutare e quantificare,come si nota dai link forniti a proposito da Gabri,è evidente come si cerchi di trovare un riscontro biologico e organico a questi disturbo!
Tutto molto corretto e sensato,però poi è necessario avere il volere di passare dalla teoria ai fatti!Altrimenti restano parole e dati su carta!

Non serve un prelievo genetico per sapere che i Forcelli si schiantano in gran numero sui cavi delle seggiovie, però pur sapendolo nessuno fa nulla per limitare l'impatto!
Basterebbero un pò di volonta,di raro senso pratico e qualche migliaio di euro!

Per oggi basta!
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spielhahn
Moderatore


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2411 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 06 marzo 2009 : 17:19:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:

Interessante la tua possibilità di censirli!
Modestamente una 15 anni d'esperienza al riguardo la possiedo ,quando puoi forniscimi i dettagli che son curioso!Anche in privato se sono troppo scottanti!

addirittura da ustione!
sono molto pessimista per la ‘mia’ zona spero proprio di restare deluso dalle mie aspettative.
Nel frattempo (aprile è ancora là da venire…) potresti raccontare qualcosa tu, solo se ti va, naturalmente.

Messaggio originario di Tetrao:

Lo sciatore,ecco qui è curioso, lo sciatore vuole godersi la Natura e se si trova davanti i Galli in parata,che fa?!
Il più delle volte ci passa proprio in mezzo,cosi' perchè forse crede che loro si siano messi sul "suo" tracciato!
Quante volte ho visto sta scena!


Sono orripilato…senza parole…
(sempre ""meglio"" dei tizi coi cani, comunque)

Messaggio originario di Tetrao:

Uno può chiedersi ... Cosa vuoi che sia?domani tornano!

…e già da questo si capisce che è amante della Natura quanto io lo sono dei cavoli lessi…

Messaggio originario di Tetrao:

Disturbati oggi,poi domani,poi dopo,il destino è che abbandonano l'Arena!
E un arena ha un valore storico aggiunto a quello del successo riproduttivo annuale!

Ritorno, con questo, sul sopra citato studio del dott. Zeitler* e dal momento che continuo a nominarlo (gli ci sono affezionato) sarà bene farne un riassunto a grandi linee:
lo studio riporta la discussione seguita ad un consistente numero di osservazioni di interazioni di Galli forcelli con diversi aspetti dell’attività antropica (legati allo sci e allo sciescursionismo), registrate a partire dall’inverno 1989-1990 fino all’inverno 1999-2000, il che, a mio modesto parere, conferisce una grande validità al lavoro svolto.
La discussione dei dati raccolti si focalizza principalmente sulle reazioni degli animali ai diversi tipi di disturbo, sulle variazioni occorse nel periodo di studio nell’uso dello spazio durante il periodo di svernamento (mettendo in relazione i due fattori alla consistenza della popolazione) e sulla variazione nell’utilizzo delle aree di parata.
In sintesi, pare che nel corso degli anni (considerato anche il fatto che in 11 anni si sono aggiunte nuove strutture e sono aumentati i fruitori degli impianti sciistici) i Forcelli si siano non propriamente ‘abituati’ ma quasi alla nuova situazione, questo per quanto riguarda però le situazioni di ‘normalità’, nel senso che potevano essere tollerati i gruppi di sciatori sui percorsi normali…ma per esempio gli sciatori fuoripista, o sciatori singoli sulle piste canoniche ma in orari in cui non sono abitualmente frequentate, spaventavano i Galli come qualunque altro tipo di disturbo. Il fatto di essersi adattati alla nuova situazione sembra quindi molto fragile e soprattutto relativo.
La dimensione della popolazione è naturalmente diminuita, anche se meno drasticamente di quanto ci si aspettasse (a tale proposito si è ipotizzata una immigrazione di individui provenienti da aree vicine e molto meno disturbate, ipotesi dovuta anche al fatto che non si erano osservati giovani negli autunni precedenti ai leggeri incrementi di popolazione seguiti ai decrementi) e le aree situate vicino ai percorsi e alle piste, a lungo andare, sono state abbandonate anche nei casi in cui si trattava di buone aree di svernamento.
Per quanto riguarda le arene (ed è a questo che mi volevo riallacciare), il disturbo crescente ha invertito la tendenza osservata nel primo periodo: dapprima vi erano diverse arene frequentate da più maschi e solo uno o due Galli cantavano solitari; nell’ultimo periodo invece quasi tutti i maschi cantavano solitari, anche perché le aree dove erano situate le vecchie arene si trovavano proprio sui percorsi più battuti dagli sciescursionisti, perciò i maschi, anziché aspettare che le femmine andassero da loro sulle arene, optavano per spostarsi a cantare da soli nelle aree abitualmente frequentate dalle galline, più tranquille anche se forse meno valide a livello di habitat.
(è stata anche ipotizzata una differenza a livello genetico tra maschi che cantano solitari e maschi che fanno ‘lekking’…)
Il provvedimento preso per tentare di favorire una ripresa nella popolazione di Forcelli in quell’area fu di recintare una zona con habitat potenzialmente favorevole proclamandola vietata a sciatori ed escursionisti…cosa che auspicherei anche per certi luoghi ‘al di qua’ delle Alpi.

*ZEITLER Albin, 2000: Human disturbance, Behaviour and spacial distribution of Black Grouse in skiing areas in the Bavarian Alps.
Cahiers d’Ethologie 20: 381-402.

…purtroppo il testo non è più disponibile online…altrimenti lo avrei linkato!

Messaggio originario di Tetrao:

Sono fenomeni complessi da valutare e quantificare, […] è evidente come si cerchi di trovare un riscontro biologico e organico a questi disturbo!
Tutto molto corretto e sensato,però poi è necessario avere il volere di passare dalla teoria ai fatti!Altrimenti restano parole e dati su carta!

…e queste erano proprio parole e dati su carta, ma alla fine qualcosa hanno anche fatto…è positivo, è bello…qualcuno che agisce c’è, per fortuna

Messaggio originario di Tetrao:

Non serve un prelievo genetico per sapere che i Forcelli si schiantano in gran numero sui cavi delle seggiovie, però pur sapendolo nessuno fa nulla per limitare l'impatto!
Basterebbero un pò di volonta,di raro senso pratico e qualche migliaio di euro!

È l’ultimo ingrediente che scoccia. Naturalmente.
In Gran Bretagna, dove i Galli non sono montanari ma al massimo stanno sugli altopiani, hanno cercato di ovviare al problema delle collisioni contro i recinti di contenimento di Cervi e Pecore (problema che tra l’altro falcidiava anche le covate della ‘famous Grouse’, la Pernice di Scozia) rendendoli più visibili con reticoli di colore rosso acceso.
Anche da qualche parte sulle Alpi, Francia o Svizzera mi pare, hanno pensato al colore rosso, attaccando delle grosse palle rosse (penso di plastica, ma ovviamente non ne sono sicuro) sui cavi per renderli più visibili agli svolazzatori che ci passano appresso. Chissà se funzionano…

Messaggio originario di Tetrao:

Per oggi basta

…per me potevi anche andare avanti…



Gabri

Modificato da - spielhahn in data 06 marzo 2009 17:21:26
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Tetrao
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Flora e Fauna

Inserito il - 06 marzo 2009 : 20:55:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tutto quello che hai citato è fatto fuori dai Nostri confini!

Però in Italia una piccola zona vietata al transito durante il periodo primaverile esiste ed indovinate un pò chi l'ha voluta !?

Le palle colorate non è che costino poi molto,sono di poliuretano credo,il fatto è che bisogna prendersi la briga di montarle finita la stagione e chi lo fa?
Nessuno anche perchè le società impianti se non ti appoggia qualche politicante,ti prendono per fesso!

Neppure gli impianti nel Parco sono protetti in qualche modo figuriamoci gli altri!

Per quel che riguarda invece il comportamento primaverile sulle arene,canto singolo o in gruppo ... quà è dura,si sono scritte migliaia di pagine,ma non so si è arrivati ad un pensiero comune!

In teoria l'arena sembra il miglior metodo selettivo di un buon riproduttore,senza dubbio,ma le eccezzioni sono tante e spesso poco comprensibili!
Ne riparleremo!
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spielhahn
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Inserito il - 06 marzo 2009 : 21:25:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:

Tutto quello che hai citato è fatto fuori dai Nostri confini!

beh si sa che i teutonici sono più pignolini tanto di cappello, in questo caso

Messaggio originario di Tetrao:

Però in Italia una piccola zona vietata al transito durante il periodo primaverile esiste ed indovinate un pò chi l'ha voluta !?

lo stesso che potrebbe prendersi la briga di montare le palle di poliuretano
(con me che aiuto tenendo la scala, naturalmente ...meglio scherzarci su queste cose...)

Messaggio originario di Tetrao:

In teoria l'arena sembra il miglior metodo selettivo di un buon riproduttore,senza dubbio,ma le eccezzioni sono tante e spesso poco comprensibili!
Ne riparleremo!

non vedo l'ora
nell'attesa, ingannerò il tempo cercando qualche centinaio di pagine in proposito visto che la parte pratica...sighsigh

ciao Tetrao, grazie per le tue risposte

Gabri
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Tetrao
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Inserito il - 06 marzo 2009 : 21:49:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sai metterebbe anche le Palle di poliuretano,ma non vuole far sempre la guerra personale coi mulini a vento come quell'altro tizio!
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Tetrao
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Inserito il - 06 marzo 2009 : 21:56:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Su queste pagine si rischia che ci sia troppa fuffa e poche immagini!

Propizio la stagione,ormai imminente con uno scatto di qualche anno fa,il mio primo in digitale!


Il Forcello


Non è gran che,ma è d'atmosfera!

Questo era un esemplare in canto singolo,per di più dalla pianta ...
caro Gabri,puoi mettere un pò a frutto le tue conoscenze teoriche!
Son tutt'orecchi!
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spielhahn
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Flora e Fauna

Inserito il - 06 marzo 2009 : 22:04:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:

Su queste pagine si rischia che ci sia troppa fuffa e poche immagini!
Propizio la stagione,ormai imminente con uno scatto di qualche anno fa,il mio primo in digitale!

per quanto riguarda le immagini, io posso fare ben poco...l'unica che ho è da 'chi cerca trova'...
perciò grazie infinite per il contributo, hai ragione, è molto d'atmosfera, ed è bellissima così
chissà quest'anno col digiscoping ...io per questa primavera ancora niente, faccio già fatica con la bridge... che frana

Messaggio originario di Tetrao:

caro Gabri,puoi mettere un pò a frutto le tue conoscenze teoriche!
Son tutt'orecchi!


termino di documentarmi, ed entro il fine settimana avrò qualcosa da dire...vocabolario di inglese, che fine hai fatto?!?...

Gabri
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Tetrao
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Flora e Fauna

Inserito il - 06 marzo 2009 : 22:14:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Eh no! Non vale andare a studiare adesso!
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spielhahn
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Flora e Fauna

Inserito il - 06 marzo 2009 : 22:39:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tetrao, non soffiarmi contro sii indulgente: ho sulla scrivania da mesi il secondo studio di Zeitler...solo che è in tedesco l'unica cosa che capisco è il titolo: 'Birkwild und wintertourismus'...il resto è mistero

comunque il succo di quello che dicevo prima sulla genetica è che studiando una popolazione di Galli forcelli in Scandinavia, Hoglund e Stohr hanno ipotizzato che il fatto di cantare solitari e non in gruppo potrebbe essere legato ad un'ereditarietà di tipo genetico, perchè hanno osservato che in quella popolazione tutti i maschi cantavano solitari. Non ho molti dati, ma se penso alla scandinavia non credo che le condizioni siano come nell'Algovia, e che quindi una 'popolazione' sia consistente e non rarefatta...
perciò la gentica potrebbe anche essere plausibile (perchè lo dicono loro naturalmente, non perchè lo dico io )
ne saprò di più se riuscirò a procurarmi il testo intero...il poco che ho scritto è strapolato da riferimenti raccolti in giro.

*HOGLUND J., STOHR S.: A non-lekking population of Black Grouse Tetrao tetrix.
Journal of Avian Biology 28: 184-187.

Gabri
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Tetrao
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Flora e Fauna

Inserito il - 06 marzo 2009 : 22:57:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ma io mi riferivo alla mia foto!

Da quell'immagine si dovrebbe capire qualcosa in più sul Gallo!Quel Gallo!

Interessanti le osservazioni genetiche,ma alquanto curiose!

E' vero la bassa densità è tra le cause più frequenti del canto singolo!
Ovvio che se non trovi avversario degno di nota fai la tua parata senza problemi e rivalità!

Non sempre,comunque,l'attività in arena è quella che ci si aspetta,anzi in realtà quasi mai!
Molto complicato seguire queste dinamiche e con molte incognite per giunta!

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spielhahn
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Flora e Fauna

Inserito il - 06 marzo 2009 : 23:46:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:

Ma io mi riferivo alla mia foto!

ahhh! che tonto chiedo scusa

Messaggio originario di Tetrao:

Da quell'immagine si dovrebbe capire qualcosa in più sul Gallo!Quel Gallo!

...beh, capisco che si è ingozzato di gemme di larice...va' che ciccione, il larice è così inarcato che a momenti si sradica
tanta ciccia e una codina così misera

PS guarda che non sono corso a ripassare, non avevo capito davvero che ti riferivi alla foto colpa dell'ora, evidentemente...

Gabri
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spielhahn
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Flora e Fauna

Inserito il - 07 marzo 2009 : 20:29:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Tetrao:

In teoria l'arena sembra il miglior metodo selettivo di un buon riproduttore


Dunque, parlando di Galli che fanno i furbetti e cantano in solitaria anziché mettersi in gioco nelle ‘canoniche’ arene:
penso che loro non stiano a ragionarci su più di tanto, però è chiaro che una ‘mezza cartuccia’ di gallo ha più probabilità di accoppiarsi se canta da solo piuttosto che se si fa prendere a beccate e cacciare ai bordi dell’arena dai consimili di lui più forti. Logico.

BOSSERT* indica che, generalmente, il fatto di avere molti maschi sulle arene e pochi solitari è indice di una popolazione in buona salute, mentre quando la densità è bassa, e quindi la popolazione in declino, vi sono più maschi che cantano solitari e solamente pochi si ritrovano nelle arene tradizionali per le parate collettive.

ZEITLER** riporta, nella discussione sulle osservazioni, il fatto che i galli in canto collettivo disturbati in modo imprevisto si sparpagliavano a cantare solitari e ritornavano sull’arena entro ore o giorni (evidentemente, a seconda del tipo di disturbo, che in un caso è stato causato da un Mezzano!!).

HOGLUND & STOHR***, come si è detto sopra, hanno osservato in Svezia una popolazione di Forcelli in cui non si osservavano parate collettive sulle arene, e questo li ha portati a formulare l’ipotesi che ciò sia dovuto a fattori genetici; Zeitler considera l’ipotesi come tale, senza confermare né smentire.

Il fatto che i maschi solitari abbiano successo riproduttivo magari maggiore di quello dei maschi che cantano nelle arene, se prendiamo per vero che sono più scarsi, è una cosa negativa per la popolazione: la prole sarà, in un certo senso, di ‘serie B’, perché non avrà i geni del ‘migliore’ (e cioè il bel Gallo con il territorio centrale nell’arena) ma i geni di uno qualsiasi, se non di qualcuno dei peggiori!
Considerando invece maschi in canto solitario a causa di disturbo temporaneo, mi sembra che abbiano più o meno tutti la stessa probabilità di accoppiamento: dipende da dove sono le femmine.

Nella mia poca esperienza personale ho sempre visto Galli in canto singolarmente (tranne una volta, ma in quel caso non ero nella ‘mia’ zona ma in pieno Parco dell’Adamello, dove si auspica che la popolazione sia in buono stato! E con 5 galli e 2 galline sulla stessa arena, credo che lo sia…) e, sapendo che la popolazione a cui mi riferisco non è messa benissimo, penso che Bossert ci abbia visto giusto


*BOSSERT A., 1996. Schneehuhn- und Birkhuhnbestandesaufnahmen 1994 und 1995 in ausgewählten Gebieten der Schweizer Alpen. Schweiz. Wildbiol. Informationsblatt 5 (1): 5-6. [accennato in Zeitler, studio sopra citato]
**ZEITLER A., citato sopra
***HØGLUND J. & STOHR S., citato sopra


Gabri
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Tetrao
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Flora e Fauna

Inserito il - 07 marzo 2009 : 21:20:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per quel che può servire condivido il tutto!

Hai sottovalutato solo le femmine,che come abitudine sono loro a scegliere,
l'accoppiamento non avviene per caso,un giorno qualunque.
Visitano le arene nel periodo giusto più volte,chissà magari ne visitano più di una e quando decidono si concedono!

Non vanno col primo venuto in pratica!

Ecco se la scarsità è tale che ne trovano uno solo e pure giovane ecco in quel caso,non è granchè!

E' tutto da dimostrare anche che le femmine non distinguano maschi adulti da giovani:in natura un maschio adulto 4o5 anni è garanzia sicura di efficienza fisica.
Altrimenti a quell'età non arriva e smette di volare e cantare ben prima!

Per me interpretare il tutto è dannatamente complicato!
Ci si può fare al massimo delle idee più o meno fondate!

Modificato da - Tetrao in data 07 marzo 2009 21:24:19
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