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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 dicembre 2008 : 14:11:39
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Era da tempo che mi ero promesso di farlo. L’avevo accennato a qualcuno di voi; adesso è arrivato il momento! Ho infatti intenzione di parlarvi di un bellissimo posto immerso nei boschi delle Colline Metallifere toscane: si tratta dello “Stagno della Troscia”, lungo la valle del meraviglioso torrente Farma, che per un buon tratto fa da confine tra le province di Siena e Grosseto. Ma cosa ha di particolare quel posto?
Innanzi tutto la Valle del Farma è, sia dal punto di vista botanico che zoologico, un luogo davvero importante, sostanzialmente incontaminato, con boschi piuttosto ampi. Buona parte del territorio costituisce la Riserva Naturale Farma, situata tra Monticiano e Roccastrada, che conserva aspetti naturalisti unici per la provincia di Siena e tra i più interessanti dell’intera penisola italiana. Riprendendo alcune descrizioni dal sito della riserve senesi ( Link ) si legge:
[…] La peculiare conformazione della vallata è all’origine di un vistoso fenomeno di inversione termica, che è alla base delle particolari condizioni microclimatiche che caratterizzano il fondovalle, colonizzato dal faggio, dall’acero di monte e perfino dalla betulla, piante tipiche di altitudini maggiori. In particolare il faggio vive nella Riserva alla quota di 200 m, la più bassa conosciuta in Toscana. A queste specie si aggiungono il rarissimo tasso, la bislingua, l’alloro e il bosso, piante che nel corso dei milioni di anni, col mutare delle condizioni climatiche, si sono estinte da gran parte della penisola italiana ritirandosi verso i luoghi con clima a loro più favorevole. In corrispondenza di alcuni stillicidi di acqua, lungo gli affluenti del Farma, è inoltre presente la rara felce florida, mentre nelle aree più soleggiate del fondovalle cresce la crespolina etrusca, un cespuglio dai fiori giallo limone, endemico dell’Italia centrale, che qui in Val di Farma ha una popolazione isolata da quella principale, gravitante esclusivamente nell’area del Monte Amiata fino all’alto Lazio. Gran parte delle pendici esposte a nord della Riserva sono occupate dal castagno, un tempo ampiamente coltivato, mentre nei versanti più soleggiati è frequente la sughera, che forma una vera e propria sughereta, residuo del passato utilizzo, sulla sommità di Poggio Sugherello. La fauna della Riserva comprende specie particolari quali il tritone alpestre apuano, un anfibio che nello stagno della Troscia, sul fondovalle del Farma, vive alla quota più bassa conosciuta in Toscana, a cui si aggiungono la salamandrina dagli occhiali e la rana italica, anfibi esclusivi della penisola italiana. (Della vicinissima Riserva La Pietra si legge che un altro anfibio endemico della penisola italiana è il coloratissimo e raro ululone dal ventre giallo, che nella Riserva occupa svariati ambienti acquatici, fra cui le raccolte d’acqua presenti lungo il torrente Farma e nella piana del Farmulla. Tuttavia, dall’atlante degli anfibi della Provincia di Siena si constata che l’animale è da anni che non viene più rintracciato in zona…). Anche la popolazione ittica è ricca di specie importanti, come il ghiozzo di ruscello, il cavedano dell’Ombrone, la rovella e il barbo appenninico, pesci endemici dei corsi d’acqua di toscana e Lazio. Fra i mammiferi vengono segnalati predatori divenuti rari in tutta la penisola e in diminuzione a livello europeo, quali il gatto selvatico, la martora e la puzzola. […]
Appresi di questo posto meraviglioso in uno stand di FestAmbiente di Rispescia alcuni anni fa; era l’estate del 2004! A quel punto non restava che andare a fare questa escursione nella Valle del Farma, alla ricerca di questo stagno. Andammo in tre il 23 Aprile del 2005, ma le indicazioni che avevo acquisito non furono sufficienti a trovare il sito. Ne venne fuori una piacevole giornata lungo il torrente Farma, di cui riporto qualche immagine:
Immagine: 185,24 KB Il torrente Farma in corrispondenza delle Terme di Petriolo, dove sgorga una sorgente di caldissima acqua sulfurea.
Immagine: 163,41 KB Il Farma sovrastato dal viadotto della Strada Statale Siena-Grosseto.
Immagine: 232,49 KB Il Farma un poco più a monte, in un punto dove si crea un'ansa abbastanza prodonda, all'altezza del vicino paese di Iesa (o Lama).
Immagine: 227,07 KB Un'altro tratto vicino del torrente.
Immagine: 237,96 KB Una zona calma e bassa del torrente, facilmente guadabile con gli stivali.
Presto inserisco il continuo della storia, e cioè la ricerca della Stagno della Troscia, che avrà buon fine... ma me la sono sudata! Pensate che alla fine dell’avventura ho deciso di scrivere un racconto: “Lo stagno introvabile”, poiché si è dimostrato introvabile davvero! Chi volesse può contattarmi (per e-mail o Msg pvt) affinché possa inviarglielo: si tratta di una dettagliata cronistoria di quello che è successo durante la ricerca di questo posto, emozioni comprese; leggendolo attentamente si può "forse" anche ritrovare il posto… ma non è semplice…
A presto, per il proseguo...
Intanto Auguri di Buon Natale!
Ric
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Modificato da - Carlmor in Data 10 ottobre 2010 18:05:39
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triturus
Utente Senior
Città: latina
Prov.: Latina
Regione: Lazio
1918 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 dicembre 2008 : 15:11:39
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finalmente to sei deciso! era tanto che aspettavo qusto resoconto! è davvero una bellissima zona quella del farma....con un particolare microclima! aspetto il seguito della vicenda e intanto ti auguro anchio un felice NATALE!
.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra....... |
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aless
Utente V.I.P.
Città: Cuneo
264 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 dicembre 2008 : 19:59:27
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Bellissimo reportage! Complimenti! Per fortuna che ci sono ancora dei posti simili! Buon Natale a tutti!
Link |
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Stiaccino
Utente Senior
Città: Follonica
Prov.: Grosseto
Regione: Toscana
547 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 dicembre 2008 : 21:02:12
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Ciao Riccardo, bellissimo resoconto. Ti confesso che quando ho letto "LO STAGNO INTROVABILE" mi sono messo a ridere propio perchè, io come te, non sono mai riuscito a trovarlo. Solo due volte ci ho provato poi ho rinunciato rimanendo per il corso del Farma...che comunque è bellissimo come hai ben descritto. Vorrei aggiungere che oltre agli anfibi (l'italica e la perspicillata sono piuttosto facili da incontrare) si possono vedere anche bellissime libellule (ad esempio la rara e protetta Oxigastra curtisii, piuttosto facile anc'essa da vedere e la Boyeria irene).
Un saluto ed ancora complimenti per queste informazioni preziose.
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi - Proust |
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saltimpalo
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
2642 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 dicembre 2008 : 17:45:37
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Anche io ho provato una volta ad accedere....forse dal punto sbagliato (il Belagaio). Abbiamo camminato due ore per arrivare sul Farma e siamo andati a dx; però, ad un certo punto, la vegetazione ci obbligava ad attraversare, non eravamo attrezzati ed abbiamo desistito. Ciao!
Se la civiltà moderna continua a farci credere che abbiamo sempre nuovi bisogni, lo spazio che dobbiamo togliere alla natura non ci basterà mai! |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 dicembre 2008 : 19:39:40
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Mi piacciono un sacco queste avventure in stile "alla ricerca di...", soprattutto quando "l'eldorado" si trova davvero .
E conoscendo l'abilità di Riccardo a scrivere e raccontare, mi prenoto per leggere "lo stagno introvabile".
Nel frattempo, aspetto il seguito della storia...
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 dicembre 2008 : 12:38:12
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Rieccomi a parlare del Farma e della Troscia! Mi fa piacere che l'argomento desti interesse, ma non mi sorprendo, poiché i luoghi oggetto della discussione sono davvero fantastici. Sono contento di stimolare la curiosità di molti di voi (e spero di altri che leggeranno il topic in futuro). Caro "Stiaccino" (Giacomo), se per due volte lo stagno "introvabile" non l'hai trovato, ti rammento che invece io, la seconda volta, sono andato a segno! Eh, eh, eh... Ma se lungo il Farma non avessimo trovato due signori che conoscevano il posto, a quest'ora questo resoconto probabilmente non esisterebbe. Le libellule mi piacciono molto, anche se non sono un esperto; non mi sorprendo se da quelle parti vi siano anche fra gli odonati specie rare. A "Saltimpalo" (Francesco), vorrei dire che il luogo non è molto lontano dal Belagaio, ma io ci sono arrivato dalla parte opposta; non so, se arrivandoci da un'altra parte, sarei in grado di raggiungere la Troscia. Camminare nel bosco senza stradello e lungo il fiume fra guadi e zone più profonde non è semplice... e le distanze diventano difficili da valutare. E senza abbigliamento adatto (io avevo i gambali) è difficle proseguire. Posso dire che una gita di trekking, anche a causa della pioggia, si è praticamente persa!
Un saluto a tutti, e state tranquilli, presto aggiorno il resoconto de "Lo stagno introvabile". E come detto prima, chi volesse il racconto in formato Word, batta un colpo (qualcuno l'ha già fatto).
Intanto Auguri! Ric |
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FOX
Moderatore
Città: BAGNO A RIPOLI
Regione: Toscana
21536 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 dicembre 2008 : 14:34:04
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Carissimo Riccardo,
perchè non organizziamo un escursione a stagione meno avversa, prima che inizi la stagione dei carnai, siamo già diverse le persone interessate, ovviamente tu ci farai da guida...
Anche io sono stata con Francesco, ma niente di fatto...
simo
Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan |
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triturus
Utente Senior
Città: latina
Prov.: Latina
Regione: Lazio
1918 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 dicembre 2008 : 16:37:22
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sarebbe davvero una grande idea!riccardo tu che ne pensi? io sarei disponibile naturalmente...
.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra....... |
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Narmer
Utente V.I.P.
Città: Marano di Napoli
Prov.: Napoli
Regione: Campania
177 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 dicembre 2008 : 17:56:21
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Caro Riccardo innanzitutto ricambio i saluti che m'hai fatto nella sez. rettili.
Questo è proprio lo spirito giusto.... anche io ne so qualcosa: dalle mie parti ho cercato una grotta (del Caprone, sui Picentini) per ben 3 volte (una volta ero da solo) senza successo...
Guarda che se fai così va a finire che prima o poi un salto (con macchine fotografiche , lenti macro etc) ce lo faccio veramente lì da te in Toscana, che siano le Colline metallifere, la garfagnaNa, la Maremma il Golfo di Baratti o altro.... Aspetto anche io resoconto aggiornato e foto. Un saluto anche a Cinzia che vedo lì nella foto.
Francesco Raffaele Foto di Escursioni e Macro: Link |
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D21
Moderatore Tutor
Città: Cuneo
Regione: Piemonte
6702 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 29 dicembre 2008 : 23:02:22
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| Messaggio originario di Riccardo Banchi: Un saluto a tutti, e state tranquilli, presto aggiorno il resoconto de "Lo stagno introvabile". E come detto prima, chi volesse il racconto in formato Word, batta un colpo (qualcuno l'ha già fatto).
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Immaginate chi...
Gran bel racconto, Ric! Lo consiglio a tutti. Il crescendo di emozioni fino al sognante finale è coinvolgente. E se anche non avrete le indicazioni precise per arrivare allo "stagno introvabile", i sentimenti alternati della "ragazza" e "dell'ingegnere" meritano davvero la lettura!
Se posso, vorrei aggiungere qualche considerazione, utile forse per chi, come noi, va a cercarsi regolarmente guai in posti sconosciuti... PRIMO: procurarsi un GPS! Io mi perdo anche in una piazza deserta, quindi ne ho ben 2!!! Mi piace andare in giro finchè sento quella meravigliosa sensazione di tutto-nuovo, e mi accorgo di non avere idea di dove sono, e mi trovo in un posto incantato. Allora marco il punto, e potrò tornarci quando vorrò, e soprattutto saprò da che parte andare per tornare a casa . SECONDO: torcia elettrica. Anche piccola. Utile in grotta, in zone ombrose, per scrutare l'acqua scura al buio (si vede il fondo molto meglio che di giorno, con i riflessi del sole), e per tornare a casa quando ormai è notte... TERZO: radioline ricetrasmittenti. Costano poco, hanno una portata di 5 km e sono utilissime dove i cellulari non prendono (cioè in tutti i posti dove andiamo a ficcarci... ). Bisogna però informarci se il nostro modello richiede l'autorizzazione all'uso. QUARTO: pile ministilo di scorta: utili per GPS, torcia, ricetrasmittenti e fotocamere QUINTO: stivali. Se ne deve trovare un paio comodi e rassegnarsi a portarli tutto il giorno. Ne esistono con la suola mordiba che fanno presa sulle rocce scivolose (ma meglio non fidarsi troppo). Alcuni sono alti e arrotolabili: i pescatori ne sanno qualcosa e i loro negozi sono forniti di modelli appositi.
Così bardati e equipaggiati potrebbe sembrare che si perda il fascino dell'avventura, ma posso assicurare che si tratta solo di ausilii: la Natura ci stupirà sempre, e ci prenderà di sorpresa, qualunque aggeggio possiamo avere addosso!
Ribadisco: leggete il racconto. Merita davvero! Se poi organizzerete un'uscita, non mancate di riportarci il resoconto completo
Dario.
"Siamo noi, che sotto la notte ci muoviamo in silenzio, tra gli anfratti dei sogni che il giorno ci ispira, nei meandri di un tempo che cambia ogni volta, cercando qualcosa che non abbiamo mai perso." (1795 J.d.L.) |
Modificato da - D21 in data 29 dicembre 2008 23:03:16 |
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 30 dicembre 2008 : 14:43:25
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Ragazzi, siete meravigliosi!!! Mi fate venir voglia di organizzare davvero una escursione con tutti voi... fotografi esperti e non. Sarebbe un'occasione anche per conoscerci di persona. Se poi questo servisse a far venire "Narmer" dalle mie parti, sarebbe un motivo in più per farlo. Quest'anno poi il torrente Farma dovrebbe essere bello ricco d'acqua e il livello della Troscia non sarà di sicuro basso come questa primavera 2008.
Ma avremo tempo per riparlarne. Intanto cerco di proseguire con il resoconto corredato di immagini, che è rimasto sempre fermo al primo giorno andato a vuoto (ma comunque positivo).
I consigli di Dario Oliviero ("D21") riguardo agli equipaggiamenti sono eccezionali. Di tutto quello che ha indicato, la seconda volta avevo solo i gambali, quindi questo indica la mia scarsa organizzazione rispetto ad esperti esploratori quale qualcuno di voi è (e posso dirvi che le pile di riserva mi avrebbero fatto comodo). Dario è inoltre troppo generoso nell'esprimere giudizi positivi riguardo al mio operato, ma sicuramente è sincero. "Lo stagno introvabile" sicuramente è una lettura piacevole per chi è interessato alla questione, ma non sarà mai un mini best seller dell'avventura. La cosa "ganza" è che tutto quello che è scritto è tutto vero!!!
Non so se domani riesco a continuare il resoconto (mi piace lasciarvi nell'attesa... eh, eh, eh ; scherzo, non so davvero se avrò tempo di farlo, come non ne ho avuto oggi). Intanto Buon Anno, anche se almeno una capatina qui sul forum domani la farò di sicuro.
Ric |
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 gennaio 2009 : 14:36:37
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Dunque riprendiamo la piccola avventura!
Trovare lo “Stagno della Troscia” è cosa difficile. Su internet il posto è descritto solo a cenni, senza immagini ne cartine. Non restava che tornare da quelle parti e chiedere alla gente del posto, ma sapevo che non era facile. Lo facemmo due settimane dopo, e precisamente il 7 Maggio 2005. Niente arrivo al fiume dai Bagni di Petriolo, ma direttamente al posto che raggiungemmo alla fine della prima giornata di escursione (vedi ultime tre foto precedenti), e cioè un po’ più a monte. Sul Farma trovammo una famiglia, fra cui un uomo che pescava. Una signora anziana ci indicò dove guadare il torrente e in che direzione proseguire, ma dopo ore di perlustrazione, nessuno stagno era ancora stato trovato; anzi, mancava poco che mi perdessi anche la mia ragazza… Propongo ancora qualche foto di quel secondo giorno lungo quel tratto di fiume:
Immagine: 181,33 KB Tratto di fiumme dove giungemmo la volta precedente e dove un uomo pescava; l'acqua in questa ansa si presenta abbastanza profonda e infatti si può osservare anche il resto in cemento di un vecchio trampolino.
Immagine: 221,17 KB Stessa ansa del torrente Farma vista da un'altra angolazione (trampolino sempre in primo piano).
Immagine: 235,38 KB Pochi metri più a monte il torrente scorre più rapido, fra particolari costoni rocciosi.
Immagine: 255,95 KB Risalendo ancora un poco, si torna ad acque quasi calme e facilmente guadabili.
Immagine: 225,88 KB Cinzia al guado del torrente (le acque sono decisamente fresche!).
La “missione” stava di nuovo per fallire, quando ormai privi di speranze, trovammo lungo il torrente, in quel tratto mai frequentato, due signori che conoscevano il tanto ambito sito. Ci condussero fino al punto preciso in cui dovevamo attraversare il torrente, indicandoci più o meno il punto dove lo “Stagno della Troscia” si trovava…
Mi fermo qui e lascio il resto alla prossima volta. Un saluto a tutti e ancora Buon Anno!
Ric
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Barbadoro
Utente Senior
Città: Casalecchio di Reno
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2494 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 02 gennaio 2009 : 18:29:10
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Attirato da un toponimo strano ma conosciuto, mi permetto un intermezzo etimologico. Nei dialetti umbro-marchigiani, e a quanto vedo non solo, trovo: "tròscia = fanghiglia, mota, melma" (Fabriano, prov AN), "tròsc(i)a= pozzanghera" (Frontone, prov. PU), "tròscia= pozzanghera melmosa" (S. Lorenzo in Campo, prov. PU). Al sostantivo è legato anche il verbo "introscia', introsciàss(e)" che evidentemente vale per "bagnare/arsi, inzaccherare/arsi, sbrodolare/arsi". Infine un paio di toponimi presenti nel territorio del Monte Catria (Appennino umbro-marchigiano) suonano: "Pian di Troscia" e "Fonte Pian di Troscia". Zona marnosa dove alcune sorgenti creano dei temporanei ristagni d'acqua, in una montagna calcarea, dunque spesso arida e asciutta.
Perdonate l'interruzione, ciao Franco
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Neto
Moderatore
Città: Dozza
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2826 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 03 gennaio 2009 : 18:51:00
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Devo fare i miei complimenti più sinceri a Riccardo. Ho letto il racconto e devo dire che già dall'inizio coinvolge il lettore. Sapete no, quando un racconto lo si legge tutto di fila. Ecco, è stato proprio così, peccato che sia finito troppo presto. Adesso non resta che capitare da quelle parti, non tanto per l'Alpestre che abbiamo anche noi qui sull'appennino, ma per il luogo tutto particolare, mi sembra già di vederlo.... grazie Riccardo!
Link |
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 gennaio 2009 : 12:11:00
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Ciao Gianni! I tuoi complimenti riguardo al racconto "Lo stagno introvabile" mi fanno arrossire. Forse sei troppo gentile, o semmai molto interessato alle bellezze della Natura... Comunque mi fa piacere avere stimolato la vostra curiosità. Aspetto qui sul forum anche i commenti ufficiali di "triturus", che pure ha letto il racconto e che mi ha detto esserli piaciuto. Io posso dire che è soprattutto il posto ad essere stupendo!
Prestissimo inserisco le immagini della Troscia quando la vidi per la prima volta. Fu un'emozione particolare; da quel momento quel luogo lo ho quasi mitizzato, anche perché la volta successiva che ci sono tornato fu ben 3 anni dopo!
Dunque a presto. Buona Befana, Ric |
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triturus
Utente Senior
Città: latina
Prov.: Latina
Regione: Lazio
1918 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 05 gennaio 2009 : 14:10:33
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scusa se non ho scritto niente ieri ma non ho avuto il tempo. ho letto il racconto tutto d'un fiato come gianni, davvero una storia emozionante! mi sembrava davvero di essere in mezzo a quei faggi ombrosi e sentire lo scroscio del farma! per non parlare del finale con un alone di leggenda e davvero ricco di significato! e anche se non si apprezzano i tritoni come li amiamo noi vale comunque la pena di leggerlo per i sentimenti dei protagonisti! aspetto i progressi della discussione con euntusiasmo e auguro una buona epifania ed un sereno ritorno al lavoro per tutti!
.....qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra....... |
Modificato da - triturus in data 05 gennaio 2009 14:18:21 |
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 gennaio 2009 : 14:17:35
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Scusate, ma non ho fatto in tempo a riprendere la descrizione. Ancora un poco di pazienza... L'attesa sarà premiata!
Un grazie a "triturus" per i commenti positivi (non dubitavo, conoscendolo..) e saluti a tutti voi. Presto aggiorno la discussione...
Buon week end, Ric |
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Riccardo Banchi
Utente Super
Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno
Regione: Toscana
5312 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 15 gennaio 2009 : 13:21:04
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Rieccomi finalmente con l’avventura della ricerca dello “Stagno della Troscia”!
Ero rimasto 7 Maggio 2005, al quasi secondo fallimento nella ricerca dello stagno, quando poi trovammo lungo il Farma due signori della zona di Firenze che però conoscevano il posto. Ci accompagnarono fino alla zona in cui dovevamo attraversare il torrente, indicandoci più o meno il punto dove lo “Stagno della Troscia” si trovava., quindi ci salutarono. Riuscimmo ad attraversare il Farma, con qualche piccola difficoltà, e risalimmo la scarpata boscosa. Alla vista solo bosco; incominciavo davvero a disperare… Camminando ancora un poco, risalendo di pochi metri un rigagnolo d’acqua, mi imbattei in un pantano di foglie marcescenti. Alzai lo sguardo e mi resi conto che ero ai margini di un grosso acquitrino in mezzo al bosco, a qualche metro sopra il livello del fiume: era lo “Stagno della Troscia”!!! Davvero un posto meraviglioso, lontano da tutto e da tutti. Alberi nascevano anche dall’acqua, ai margini dello stagno, che quindi si presentava ombroso, essendo totalmente immerso nel bosco; qualche ramo e qualche tronco era caduto direttamente nell’acqua. L’acqua era scura, con il fondo costituito da foglie e rametti marcescenti. Dalla zona centrale si notavano in superficie movimenti a scatti e gracidii di rane rosse. Ecco le prime immagini che scattai:
Immagine: 262,29 KB Questa è la prima immagine dello stagno dalla parte da dove provenivo. Sono ben evidenti rami e alberi caduti.
Immagine: 264,98 KB Altra foto, procedendo in senso orario intorno allo stagno.
Immagine: 239,14 KB Qui sono quasi arrivato dalla parte opposta. Un fascio di luce filtra dalle chiome degli alberi, e tutto sommato non sciupa l'immagine.
Immagine: 198,21 KB Questa foto l'ho scattata dalla parte opposta rispetto alla prima. Un grosso tronco caduto permette di attraversare lo stagno da una sponda all'altra, ma non lo divide a metà, poiché il tronco è quasi tutto sul lato est dell'acquitrino.
Immagine: 293,14 KB Stesso punto della foto precedente, con altra angolazione... camminando sul tronco caduto. Notevole il riflesso delle chiome e del cielo sull'acqua dello stagno.
A breve inserisco altre immagini e gli esiti sulla ricerca del tritone alpestre apuano…
Ric
P.S. Scusate se vi ho fatto attendere qualche giorno di troppo... |
Modificato da - Riccardo Banchi in data 15 gennaio 2009 13:58:45 |
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papuina
Utente Senior
Città: SAN PIETRO IN CASALE
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
4515 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 15 gennaio 2009 : 21:40:03
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Che forza questo posto, grazie per avercelo fatto conoscere. Beppe |
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bernardo borri
Utente Senior
Città: Firenze
Prov.: Firenze
Regione: Toscana
3002 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 gennaio 2009 : 19:48:30
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A quanto mi dicono gli anfibi hanno nello stagno della troscia un successo riproduttivo pari a zero per l'alta concentrazione tanninica nell'acqua.... io però non ci sono mai stato, quindi non so dare info precise a riguardo. So però che è uno dei pochi posti dove ancora si trovano anfibi che nella zona sono poco comuni, quindi sarebbe opportuno scavare un altro stagno nuovo nelle vicinanze o cercare di ottimizzare il suddetto con taglio degli alberi circostanti e svuotamento; seguito dalla rimozione del materiale vegetale depositatosi sul fondo negli anni.
Bernardo Borri |
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