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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Lucabio
Utente Senior
Città: Mongardino
Prov.: Asti
Regione: Piemonte
4359 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 dicembre 2008 : 19:39:11
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Ripropongo la discussione sui trochidae per segnalare un nuovo ritrovamento all'interno di questa famiglia. Cava di Cortiglione, Asti, pliocene. Misura di poco inferiore ai 2 cm, ma purtroppo manca la protoconca (circa 18 - 19 mm) Immagino trattasi di una Calliostoma, ma per la specie ho bisogno del vostro aiuto!
Immagine: 55,46 KB
Scavare alla ricerca di ossa presenta qualche rischio, quanto basta per dare un minimo di brivido all'avventura, e probabilmente quel tanto che se ne corre anche, in media, quando si fa della caccia grossa in auto. Il rischio, inoltre, qui lo corre soltanto il cacciatore. Vi sono l'incertezza e l'eccitazione e tutte le emozioni del gioco d'azzardo, senza però i suoi aspetti deteriori. Il cacciatore non sa mai che cosa sarà il suo bottino: forse nulla o forse un animale che nessun occhio umano ha mai visto prima. Oltre il prossimo colle può aspettarlo una grande scoperta! La caccia alle ossa richiede conoscenza, abilità ed una certa dose di coraggio. E i risultati sono molto più importanti, molto più degni e molto più durevoli di quelli di qualsiasi altro sport! Il cacciatore di fossile non uccide, anzi resuscita. E il frutto della sua fatica è quello di aggiungere qualcosa in più alla somma dell'umano piacere e ai tesori dell'umana conoscenza" (George Gaylord Simpson, Attending Marvels 1934)
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emilio fossili
Utente Senior
Città: Pistoia
Prov.: Pistoia
Regione: Toscana
1240 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 dicembre 2008 : 20:20:48
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Su questa famiglia sono pochissimo documentato, provo comunque ad aiutarti: potrebbe essere Calliostoma conulus (Linnè, 1758)? Ciao Eilio |
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oxon
Moderatore
Città: genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1958 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 21 dicembre 2008 : 22:00:30
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Considerando le dimensioni, l'ornamentazione, C conulum ha anfratti quasi lisci e base più delicatamente scolpita, io direi potrebbe trattarsi di Calliostoma (Ampullotrochus) granulatum (Von Born, 1778), già segnalato per il Pliocene Inferiore piemontese, precisamente Monteu Roero da G. Pavia, 1975. La specie viene anche citata e figurata in Landau, Marquet e Grigis, 2003. The early pliocene Gastropoda (Mollusca) of Estepona, Southern Spain. Part 1. Vetigastropoda. Ma la figura che viene data corrisponde molto meno di quella di Lucabio agli esemplari attuali, infatti presenta forma generale meno acuta, superficie degli anfratti quasi liscia, salvo per un filetto nel terzo inferiore, concava, con cingolo soprasuturale che presenta una peculiare scultura a grossa doppia crenulatura intermezzata da un filetto crenulato, nonchè una base decisamente meno convessa. Riguardo poi alla corrispondenza con l'attuale specie vivente nel Mare Mediterraneo di tutte queste forme penso che meriterebbe un riesame monografico affrontato con l'osservazione di un gran numero di esemplari. Sarebbe interessante sentire il parere di Ermanno. Ciao ed a presto.
oxon |
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Ermanno
Moderatore
Città: Longare
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
6436 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 28 dicembre 2008 : 15:26:47
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Buongiorno ragazzi, vi ringrazio per la fiducia e considerazione .. ma bando alle smancerie, veniamo alla nostra conchiglietta.
Non penso che sia un Callisotoma granulatum ; manca della caratteristica scultura granulosa sui giri giovani , inoltre il cordone basale presenta una scultura diversa dalla specie tutt'oggi vivente ... nella nostra conchiglia è percorso da piccoli ed evidenti cordoncini spirali ed inoltre presenta delle ondulazioni ... quasi formanti delle nodulosità. Queste caratteristiche mi fanno propendere per Calliostoma(A.)opisthotenus Fontannes, 1879 ( fidandomi delle illustrazioni e descrizioni in Landau et ali.2003) .... unica differenza la scultura della base che nella specie di Fontannes ed in quella recente , è composta da cordoni concentrici larghi e piatti e non numerosi e stretti come nel fossile di Luca.
Devo fare un altro paio di controlli , alla prossima puntata.
Ermanno |
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oxon
Moderatore
Città: genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1958 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 28 dicembre 2008 : 16:51:40
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Ciao Ermanno, anch'io avevo pensato a C. opisthotenus, ma avevo subito rinunciato, oltre che per le stese osservazioni tue anche per l'evidente contorno della base, per dirla con Landau, che la rende simile all'attuale Calliostoma gubbiolii. Attendiamo tuoi approfondimenti. Ciao ed a presto.
oxon |
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Ermanno
Moderatore
Città: Longare
Prov.: Vicenza
Regione: Veneto
6436 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 28 dicembre 2008 : 17:53:06
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Sono andato a controllarmi il Sacco (1896) , l'autore segnala il solo Ampullotrochus granulatus (Born), non tipico !!!! ma in una serie di varietà : laureata Mayer; percoronata Sacco; poligonalis Bronn; stoppaniana Cocconi; perconica Sacco.
A giudicare dalle illustrazione e descrizioni, non mi sembra che presentino queste grandi differenze tra loro ... interessante notare la presenza caratteristica di nodosità sul cordone basale e se si osservano le foto .. tutti gli esemplari presentano la scultura della base come l'esemplare di Luca.
Riporto qui sotto la descrizione e l'illustrazione del Trochus laureatus Mayer, 1874
Immagine: 71,72 KB
Immagine: 122,42 KB
Come si legge chiaramente nella descrizione di Mayer, l'autore fà riferimento al Trochus granulatus polygonalis del Bronn (1831)
Riporto qui sotto la descrizione originale del Bronn
Immagine: 53,12 KB
L'esemplare di Luca non presenta il cordone basale nodoso fino all'ultimo giro , ma lo si nota chiaramente fino al penultimo ... questa incongruenza la considero legata alla variabilità individuale , oppure cronologica.
Io , al momento classificherei questo Calliostomatidae coma: Calliostoma (Ampullotrochus) polygonatum (Bronn, 1831)
Ermanno
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