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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
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 Glycymeridae pliocenici
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Laser
Utente Senior


Città: Valle Mosso
Prov.: Biella

Regione: Piemonte


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Inserito il - 03 ottobre 2008 : 11:41:29 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Si direbbe, ma il dubbio mi viene perchè non trovo in bibliografia corrispondenti che raggiungano misure di 140x140mm come quelle uscite dal pliocene di Buttigliera d'Asti.

Ecco una valva di 120x115mm.

Immagine:
Glycymeridae pliocenici
65,97 KB
Immagine:
Glycymeridae pliocenici
64,03 KB

Sergio
--------------------
Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi)

Modificato da - Lucabio in Data 01 novembre 2009 22:05:19

Laser
Utente Senior


Città: Valle Mosso
Prov.: Biella

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Inserito il - 03 ottobre 2008 : 11:47:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Altra completa 110x104x71.
Cosa ne pensate?

Immagine:
Glycymeridae pliocenici
64,36 KB
Immagine:
Glycymeridae pliocenici
95,36 KB
Immagine:
Glycymeridae pliocenici
53,38 KB

Sergio
--------------------
Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi)
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


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Inserito il - 05 ottobre 2008 : 22:35:25 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Non ho mai capito troppo bene su quali basi si distinguono
le varie specie. Mi servirebbe un intervento chiarificatorio di
Maurizio, anche se preferisce i gasteropodi!


Scavare alla ricerca di ossa presenta qualche rischio, quanto basta per dare un minimo di brivido all'avventura, e probabilmente quel tanto che se ne corre anche, in media, quando si fa della caccia grossa in auto. Il rischio, inoltre, qui lo corre soltanto il cacciatore. Vi sono l'incertezza e l'eccitazione e tutte le emozioni del gioco d'azzardo, senza però i suoi aspetti deteriori. Il cacciatore non sa mai che cosa sarà il suo bottino: forse nulla o forse un animale che nessun occhio umano ha mai visto prima. Oltre il prossimo colle può aspettarlo una grande scoperta! La caccia alle ossa richiede conoscenza, abilità ed una certa dose di coraggio. E i risultati sono molto più importanti, molto più degni e molto più durevoli di quelli di qualsiasi altro sport! Il cacciatore di fossile non uccide, anzi resuscita. E il frutto della sua fatica è quello di aggiungere qualcosa in più alla somma dell'umano piacere e ai tesori dell'umana conoscenza" (George Gaylord Simpson, Attending Marvels 1934)

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Modificato da - Lucabio in data 05 ottobre 2008 22:42:45
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ang
Moderatore


Città: roma

Regione: Lazio


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Inserito il - 05 ottobre 2008 : 23:58:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non mi sono mai impegnato con questo gruppo, ma guardando questo recente lavoro direi che la forma è diversa, che ne pensate?

ciao

ang


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Laser
Utente Senior


Città: Valle Mosso
Prov.: Biella

Regione: Piemonte


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Inserito il - 06 ottobre 2008 : 09:28:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
E' vero,Angelo, proprio per questo mi sono sorti i dubbi.
Trovo molto strano che in tutto il forum nessuno abbia una risposta, qesta specie era molto comune nell'Astigiano, lo era anche nel Biellese.
I miei spunti li ho ricavati dalla fotografia in TAV. VI della tesi di laurea di Luciana Andreoni 1974, anche la foto 538 pag. 183 su"Le conchiglie fossili del Roero)potrebbe combaciare ma viene chiamata insubrica, sono le misure che mi lasciano perplesso.
Sono convinto che gli amici malacologi disdegnino un tantino questa sezione, ecco perchè avrei visto volentieri Molluschi Pliocenici accanto Molluschi viventi.
Ho anche pensato che la mia domanda fosse troppo banale per avere risposta. Appena avrò occasione la visita ad un museo forse risolverà il problema.

Sergio
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Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi)

Modificato da - Laser in data 06 ottobre 2008 09:32:58
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robin
Utente V.I.P.

Città: Cesena e Genova
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Inserito il - 06 ottobre 2008 : 16:23:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Sergio
la prima a me sembra una Glycymeris Insubrica Link

mentre la seconda sembrerebbe quasi una bimaculata Link ma non ne sono sicuro

guarda qui questa è Glycymeris inflata Link




Roberto
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Laser
Utente Senior


Città: Valle Mosso
Prov.: Biella

Regione: Piemonte


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Inserito il - 06 ottobre 2008 : 18:18:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ti ringrazio Roberto per la tua buona volontà, anch'io prima di chiedere aiuto ho consultato il weeb, ma senza vantarmi e senza avere elementi descrittivi credo che le mie foto siano maggiormente esplicative rispetto a quelle trovate in rete prive di qualsiasi misure indicative quindi non confrontabili per una seria valutazione.
Continuo a rimanere nel dubbio!
Ripeto che la collaborazione di esperti malacologi frequentatori della sezione molluschi sarebbe arricchimento in questa.
Ciao

Sergio
--------------------
Indagare per conoscere la natura è vivere (Settepassi)

Modificato da - Laser in data 06 ottobre 2008 18:36:37
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oxon
Moderatore

Città: genova
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Inserito il - 06 ottobre 2008 : 22:02:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Le caratteristiche che dovrebbero contraddistinguere Glycymeris inflata (Brocchi, 1814), a detta dell'autore stesso e della Prof.ssa Carla Rossi Ronchetti che ne ha curato la revisione di tipi, sarebbero la presenza di un'area ligamentare piuttosto stretta e bassa che non separa rispetto alla zona umbonale i due lati dentati della cerniera, inoltre, come meglio riportato in Brambilla, 1976, (opera già citata sul Pliocene di Villalvernia), la forma irregolarmente rigonfia delle due valve ed una discreta variabiltà nel contorno. Denti piuttosto piccoli.
In Glycimeris insubrica (Brocchi, 1814) l'area ligamentare è più ampia e separa piuttosto bene la cerniera nella zona umbonale, ma resta una certa qual irregolarità del contorno, non subcircolare come quello postato da Laser, per intenderci. Denti piuttosto piccoli.
Sempre in Brambilla vengono citati i dubbi di Glibert e Van de Poel, 1965 e Nordsieck, 1969 che vorrebbero Glycymeris inflata quale sottospecie di Glycymeris glycymeris, segno che qualche incertezza nell'identificazione e nella definizione di queste specie sussiste.
Resta da vedere Glycymeris glycymeris (L., 1758) che presenta un'ampia area ligamentare, una chiara divisione della cerniera, una notevole forza nella dentatura ed un numero limitato di denti, come del resto nella figura di Laser, unita ad una discreta circolarità della conchiglia, non ultimo le dimensioni, secondo Poppe e Goto, 2000. European seashells. Vol. II. nel Mare del Nord raggiungerebbe le dimensioni di mm. 90, non lontane da quelle riportate da Laser.
Ciao ed a presto.

oxon
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Lucabio
Utente Senior


Città: Mongardino
Prov.: Asti

Regione: Piemonte


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Inserito il - 06 ottobre 2008 : 22:44:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Maurizio per i chiarimenti!


Scavare alla ricerca di ossa presenta qualche rischio, quanto basta per dare un minimo di brivido all'avventura, e probabilmente quel tanto che se ne corre anche, in media, quando si fa della caccia grossa in auto. Il rischio, inoltre, qui lo corre soltanto il cacciatore. Vi sono l'incertezza e l'eccitazione e tutte le emozioni del gioco d'azzardo, senza però i suoi aspetti deteriori. Il cacciatore non sa mai che cosa sarà il suo bottino: forse nulla o forse un animale che nessun occhio umano ha mai visto prima. Oltre il prossimo colle può aspettarlo una grande scoperta! La caccia alle ossa richiede conoscenza, abilità ed una certa dose di coraggio. E i risultati sono molto più importanti, molto più degni e molto più durevoli di quelli di qualsiasi altro sport! Il cacciatore di fossile non uccide, anzi resuscita. E il frutto della sua fatica è quello di aggiungere qualcosa in più alla somma dell'umano piacere e ai tesori dell'umana conoscenza" (George Gaylord Simpson, Attending Marvels 1934)

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Lucabio
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Inserito il - 07 ottobre 2008 : 09:31:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho ancora un paio di curiosità circa questo genere:
Il primo riguarda la pronuncia, ho già sentito più volte dire sia Glicyméris, che Glicy'meris. Qual'è la pronuncia corretta ammesso che ce ne sia una?

Il secondo riguarda invece la G. bimaculata. E' solo una specie attuale o anche fossile, e se lo è, come distinguerla dagli altri?
Inoltre mi confermate che G. violacescens è sinonimo di G. insubrica?

GRAZIE! Ciao Luca


Scavare alla ricerca di ossa presenta qualche rischio, quanto basta per dare un minimo di brivido all'avventura, e probabilmente quel tanto che se ne corre anche, in media, quando si fa della caccia grossa in auto. Il rischio, inoltre, qui lo corre soltanto il cacciatore. Vi sono l'incertezza e l'eccitazione e tutte le emozioni del gioco d'azzardo, senza però i suoi aspetti deteriori. Il cacciatore non sa mai che cosa sarà il suo bottino: forse nulla o forse un animale che nessun occhio umano ha mai visto prima. Oltre il prossimo colle può aspettarlo una grande scoperta! La caccia alle ossa richiede conoscenza, abilità ed una certa dose di coraggio. E i risultati sono molto più importanti, molto più degni e molto più durevoli di quelli di qualsiasi altro sport! Il cacciatore di fossile non uccide, anzi resuscita. E il frutto della sua fatica è quello di aggiungere qualcosa in più alla somma dell'umano piacere e ai tesori dell'umana conoscenza" (George Gaylord Simpson, Attending Marvels 1934)

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Modificato da - Lucabio in data 07 ottobre 2008 09:45:27
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oxon
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Città: genova
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Inserito il - 07 ottobre 2008 : 18:03:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Iniziamo dalle cose semplici, Glycymeris violacescens (Lamarck, 1819) è considerato sinonimo di Glycymeris insubrica (Brocchi, 1814) sul "Catalogo Annotato...", B. Sabelli et alii., 1990.
La pronuncia dovrebbe essere quella relativa alle parole greca di origine "glyky's" (dolce, gradevole) e "meri's" (parte, frazione), ed io che non conosco il greco ho chiesto ad un valente amico che lo tratta e mi ha confermato che la pronuncia è: "Glycy'meris".
Riguardo a Glycymeris bimaculata (Poli, 1795) è presente dal Miocene all'attuale (Brambilla, 1976) ed è distribuito nel Mediterraneo e nell'Atlantico.
Ha profilo subcircolare con dimensione maggiore ai lati dell'umbone. Le dimensioni possono raggiungere in Atlantico i 90 mm., (Poppe e Goto, 2000)
Ecco un'immagine tratta dallo stesso lavoro di Brambilla, 1976. I molluschi pliocenici di Villalvernia.
Immagine:
Glycymeridae pliocenici
69,82 KB
Ciao ed a presto.

oxon
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Lucabio
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Inserito il - 07 ottobre 2008 : 18:15:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Maurizio,finalmente ho le idee meno confuse su questo genere
e riuscitò ad attribuire un'etichetta corretta ai vari Glicymeris
recuperati da Cortiglione, Serralunga e Rocchetta Tanaro, che da tempo
ne attendono una!
Grazie!


Scavare alla ricerca di ossa presenta qualche rischio, quanto basta per dare un minimo di brivido all'avventura, e probabilmente quel tanto che se ne corre anche, in media, quando si fa della caccia grossa in auto. Il rischio, inoltre, qui lo corre soltanto il cacciatore. Vi sono l'incertezza e l'eccitazione e tutte le emozioni del gioco d'azzardo, senza però i suoi aspetti deteriori. Il cacciatore non sa mai che cosa sarà il suo bottino: forse nulla o forse un animale che nessun occhio umano ha mai visto prima. Oltre il prossimo colle può aspettarlo una grande scoperta! La caccia alle ossa richiede conoscenza, abilità ed una certa dose di coraggio. E i risultati sono molto più importanti, molto più degni e molto più durevoli di quelli di qualsiasi altro sport! Il cacciatore di fossile non uccide, anzi resuscita. E il frutto della sua fatica è quello di aggiungere qualcosa in più alla somma dell'umano piacere e ai tesori dell'umana conoscenza" (George Gaylord Simpson, Attending Marvels 1934)

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Modificato da - Lucabio in data 07 ottobre 2008 18:17:04
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Laser
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Inserito il - 07 ottobre 2008 : 18:55:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tante grazie anche da parte mia ,Maurizio, la tua spiegazione su Gycymeris glycymeris è molto convincente, sta di fatto che nei 7 testi consultati riguardanti i fossili Biellesi in nessuno viene nominato tale taxa ma ripetendomi, solo:
bimacula
cor
faujasi
inflata
insubrica
trovo molto strana la cosa perchè dopo 30 anni ancora nel torrente Osterla si notano sporadicamente laffiorare di questa specie.

Sergio
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Lucabio
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Inserito il - 07 ottobre 2008 : 19:25:12 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Sergio, ho imparato la pronuncia corretta ma
non mi ero accorto che si scrive con due y.
Eh eh... anche nel tuo però manca qualcosa!! L

PS: Sta sera invio le mail per Biella!
CIAOOO!


Scavare alla ricerca di ossa presenta qualche rischio, quanto basta per dare un minimo di brivido all'avventura, e probabilmente quel tanto che se ne corre anche, in media, quando si fa della caccia grossa in auto. Il rischio, inoltre, qui lo corre soltanto il cacciatore. Vi sono l'incertezza e l'eccitazione e tutte le emozioni del gioco d'azzardo, senza però i suoi aspetti deteriori. Il cacciatore non sa mai che cosa sarà il suo bottino: forse nulla o forse un animale che nessun occhio umano ha mai visto prima. Oltre il prossimo colle può aspettarlo una grande scoperta! La caccia alle ossa richiede conoscenza, abilità ed una certa dose di coraggio. E i risultati sono molto più importanti, molto più degni e molto più durevoli di quelli di qualsiasi altro sport! Il cacciatore di fossile non uccide, anzi resuscita. E il frutto della sua fatica è quello di aggiungere qualcosa in più alla somma dell'umano piacere e ai tesori dell'umana conoscenza" (George Gaylord Simpson, Attending Marvels 1934)

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oxon
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Inserito il - 07 ottobre 2008 : 20:26:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tra le altre cose vorrei farti notare che Glycymeris cor (Lamarck, 1805) è considerato sinonimo di Glycymeris insubrica (Brocchi, 1814).
Ciao ed a presto.

oxon
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oxon
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Inserito il - 07 ottobre 2008 : 20:41:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Riguardo a Glycymeris glycymeris (L., 1758), alias Glycymeris pilosa (L., 1767), dal sempre attuale Sacco, 1898 viene riportata nel vecchio piano Piacenziano per l'Astigiano, Masserano, Piacentino e per il pure vecchio piano Astiano per l'Astigiano, e per il Piacentino (poco frequente).
Sempre Brambilla, 1976, la cita, oltre che per Villalvernia come rara, anche per il Pliocene mediterraneo con un punto di domanda dovuto alle perplessità di alcuni autori (Malatesta, Caprotti), che ritengono G. pilosa forma mediterranea di G. glycymeris, mentre altri (Nordsieck, Parenzan) le considerano speie distinte.
Io mi atterrei a quanto ufficialmente riportato sul catalogo annotato, in attesa di ulteriori sviluppi, che le considera sinonimi.
Ciao ed a presto.

oxon
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Lucabio
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Inserito il - 19 ottobre 2008 : 02:08:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Come dimostrato dalle insicurezze durante l'incontro di oggi,
la questione è ancora aperta. Per tanto mi sono preso la briga di
confrontare le varie descrizione fatte da Maurizio con i disegni
riportati sul Sacco.

Glycymeris glycymeris o G. pilosa (Linneo, 1758)

Area ligamentare molto ampia, cerniera divisa, forte dentatura, numero limitato di denti, discreta irregolarità.
Raggiunge dimensioni notevoli (90-140 mm)


Immagine:
Glycymeridae pliocenici
45,96 KB




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Modificato da - Lucabio in data 19 ottobre 2008 02:19:56
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Lucabio
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Inserito il - 19 ottobre 2008 : 02:12:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Glycymeris bimaculata (Poli, 1758)

Profilo subcircolare, con punto fondamentale per distinguerla:
DIMENSIONI MAGGIORI AI LATI DELL'UMBONE!!! Come quelle postate nelle foto di Maurizio, e in queste.
Cerniera continua o pressochè continua. Anche in questo caso può raggiungere dimensioni notevoli (90-140 mm)

Immagine:
Glycymeridae pliocenici
63,65 KB


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Modificato da - Lucabio in data 19 ottobre 2008 02:20:59
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Lucabio
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Inserito il - 19 ottobre 2008 : 02:26:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Glycymeris inflata (Brocchi, 1814)

Punto fondamentale, deve essere inflata, vorrà pur dire
qualcosa se l'hanno chiamata così!! Inflata dal latino = gonfia.

Per tanto ecco come si presenta la superficie esterna!
Cerniera pressochè continua come nel bimaculata MA CON DENTI PICCOLI!

L'area ligamentare invece non mi sembra poi così stretta e bassa...
Solitamente dimensioni inferiori a 10 cm.

Immagine:
Glycymeridae pliocenici
66,85 KB


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Modificato da - Lucabio in data 19 ottobre 2008 02:46:55
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Lucabio
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Inserito il - 19 ottobre 2008 : 02:53:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Glycymeris insubrica (Brocchi, 1814)
o G. violacescens o G. cor

L'area ligamentare separa piuttosto bene la cerniera,
quasi come nel G. glycymeris, ma l'area ligamentare è minore,
con denti piuttosto piccoli e irregolarità contorno.
Dimensioni anche in questo caso contenute.

Immagine:
Glycymeridae pliocenici
17,09 KB





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Modificato da - Lucabio in data 19 ottobre 2008 02:55:51
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Lucabio
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Inserito il - 19 ottobre 2008 : 02:59:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per tanto penso che il primo esemplare di Sergio sia Glycymeris glycymeris
o G. pilosa a seconda delle sinonimie e/o differenze di nomenclatura tra specie attuali e fossili, mentre il secondo possa essere G. bimaculata.

Ma potrei sbagliarmi.

PS: Data l'ora se ho scritto - detto qualche cavolata vi prego di correggermi!


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