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 Abutilon theophrasti / Cencio molle
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ciuppy
Utente Senior

Città: bibbiano
Prov.: Reggio Emilia

Regione: Emilia Romagna


4418 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 26 agosto 2008 : 22:03:58 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Dicotyledones Ordine: Malvales Famiglia: Malvaceae Genere: Abutilon Specie:Abutilon theophrasti

Erbe infestanti 1

Pianta fino a circa 10-15 anni fà del tutto estranea alla flora padana ((l'ho voluta postare ugualmente))ora purtroppo ne è facente parte sempre più in larga scala.Si presume arrivata con il proliferare di culture di soia.Ora è anche infestante nei campi di mais e negli ambienti rurali.Ve la presento in tutte le sue forme,purtroppo non conosco il nome.Grazie

Abutilon theophrasti
Abutilon theophrasti / Cencio molle
139,73 KB

Abutilon theophrasti / Cencio molle
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Abutilon theophrasti / Cencio molle
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Abutilon theophrasti / Cencio molle
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Abutilon theophrasti / Cencio molle
144,19 KB

marastoni fabrizio

Modificato da - Phobos in Data 07 settembre 2008 11:07:58

blcamuno
Utente Senior


Città: Nave
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


1076 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 26 agosto 2008 : 22:18:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Abutilon theophrasti Medicus (Pignatti,1982,2: 93)
Si trova anche nel bresciano, particolarmente nelle colture di mais.
bruno
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ametista
Moderatore


Prov.: Padova

Regione: Veneto


6209 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 agosto 2008 : 13:28:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
io l'ho visto spesso nei vigneti.

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Oxyyy
Utente Senior


Città: Falconara M.
Prov.: Ancona

Regione: Marche


591 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 27 agosto 2008 : 19:36:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
l'ho vista anche nella bassa valle dell' Esino tra i campi di sorgo

( | A ()
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Phobos
Utente Super


Città: Cellatica
Prov.: Brescia

Regione: Lombardia


7290 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 07 settembre 2008 : 11:03:34 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

E' presente in quasi tutte le regioni italiane, in alcune delle quali è ormai considerata come pianta esotica naturalizzata.

Un saluto da phobos.
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UFO74
Utente Senior

Città: Mele
Prov.: Genova

Regione: Liguria


2549 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 08 settembre 2008 : 21:14:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Phobos:


E' presente in quasi tutte le regioni italiane, in alcune delle quali è ormai considerata come pianta esotica naturalizzata.

Un saluto da phobos.


L'Abutilon theophrasti Medik è un'archeofita tipica delle colture sarchiate ed è originaria dell'Europa sud-orientale e dell'Asia occidentale (dall'Ucraina al Kazakhstan) ma negli ultimi secoli l'areale ha raggiunto l'Europa occidentale, sicuramente perché la sua diffusione è stata favorita dall'uomo, probabilmente già dal Basso Medioevo.

La coltivazione della soja non è causa diretta della diffusione dell'Abutilon theophrasti che in Italia è specie presente da secoli, nel senso che la diffusione di questa malvacea infestante non è legata direttamente alla coltivazione della soja ma è di gran lunga precedente, tra l'altro la soja è originaria della Cina centro-meridionale e del Viet-Nam (quindi altre zone rispetto a quelle da cui proviene l'Abutilon theophrasti), semplicemente l'Abutilon theophrasti approfitta della sarchiatura, che si fa abitualmente nei campi di soia e mais, perché questo procedimento agevola meccanicamente la diffusione dei semi.

Non è nemmeno una specie estranea alla "Flora padana", perché le primissime segnalazioni dell'Abutilon theophrasti in Italia, risalenti alla fine del '700 e all'inizio dell'800, venivano principalmente dalla Val Padana e dalla pianura veneto-friulana, semplicemente questa pianta era scomparsa in molte zone in seguito al passaggio massiccio alla ceralicoltura intensiva (soprattutto frumento tenero) e all'abbandono della pratica del maggese (che richiedeva un'energica sarchiatura all'inizio della primavera), nonché alla diminuzione delle superfici complessive destinate al mais. L'Abutilon theophrasti è tornato ad essere comune nell'ultimo ventennio, in seguito all'introduzione della coltivazione della soja e alla ripresa su vastissima scala delle colture di grano turco (ridimensionatesi tra gli anni '50 e '70 e nuovamente incentivata a partire dal decennio '80).

Ciao
Umberto

Modificato da - UFO74 in data 08 settembre 2008 21:21:32
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