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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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nymphalidae
Utente Senior
Città: Genova
Regione: Liguria
2947 Messaggi Fotografia Naturalistica |
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orsobblu
Moderatore
Città: Camorino (Svizzera)
7289 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 agosto 2008 : 13:21:40
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Hai esagerato: hai cancellato anche l'addome!
Comunque direi Pieris napi o Leptides sinapsis Ciao!
Alessandro
"La découverte du monde commence dans ton jardin" (X. Moirandat) |
Modificato da - orsobblu in data 18 agosto 2008 13:23:59 |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 agosto 2008 : 15:58:23
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Leptides sinapsis, con le ali così arrotondate non ci sono dubbi, semmai il dubbio è con la congenere Leptidea reali, ma i caratteri che le differenziano secondo me non consentono una determinazione sicura, a parte l'esame dei genitali.
Paolo Mazzei Link Link |
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Isidro
Utente Senior
Città: Zaragoza
Regione: Spain
766 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 agosto 2008 : 16:12:05
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È un Leptidea duponcheli. È facile, siccome ha fatto Mazzeip, confonderla con L. sinapis / reali (non mi piace personalmente pensare che esso dovrebbe esistere il L. reali). È difficile confonderla con Pieris rapae. |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 18 agosto 2008 : 16:56:04
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Ciao Isidro Su quali caratteri, visibili nella foto, basi la tua diagnosi? Non mi risulta poi la presenza di Leptidea duponcheli in Liguria.
Marcello
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nymphalidae
Utente Senior
Città: Genova
Regione: Liguria
2947 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 18 agosto 2008 : 18:30:09
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Grazie a tutti
Nymphalidae
Link ... we can be heroes just for one day ... |
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Isidro
Utente Senior
Città: Zaragoza
Regione: Spain
766 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 agosto 2008 : 00:04:01
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La cima delle antenne è bianca in L.sinapis, ed in questa fotografia la cima è marrone, una cosa che da solo accade in L. duponcheli
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 agosto 2008 : 01:28:30
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Ciao Isidro La cima delle antenne (cioè l'estremità) è marrone anche in Leptidea sinapis (vedi, per esempio, la foto n. 1, 3 e, soprattutto 5 fra queste presenti nel sito di Matt Rowlings). La differenza fra le due specie sta nel colore della parte ventrale (parte inferiore) della clava antennale, bianca in L. sinapis, marrone in L. duponcheli. Riporto quanto scrive sempre Matt Rowlings in questa pagina dedicata alla L. duponcheli: "The definitive difference (fra L. sinapis e L. duponcheli) is found on the lower half of of the antennal club. If there is any pale of white area present it is not duponcheli". Quella che si vede nella foto è l'estremità dell'antenna sinistra (leggermente sfocata) che è marrone. Ma questo non esclude affatto, per quanto detto sopra, la L. sinapis. La provenienza dell'esemplare (alture sopra Genova) è poi al di fuori dell'areale noto per L. duponcheli (SE Francia, Alpi Marittime e poi Serbia, Montenegro, Albania, Macedonia, Bulgaria, Grecia)
Marcello
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Hemerobius
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
4877 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 agosto 2008 : 07:12:11
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Marcello mi ha incuriosito e sono andato a verificare nel sito indicato sia L. sinapis che L. dopuncheli. Da completamente ignorante di Lepidotteri (ho già ripetuto più volte che non ho mai amato molto questo gruppo di insetti) mi pare che l'ipotesi "sinapis" venga avvalorata anche da altri particolari come la forma delle ali (più "triangolare" in L. dopuncheli) e la colorazione che, anche se non discriminante, può comunque aiutare. Interessenta la distribuzione di L. dopuncheli! Nei miei Neurotteri abbiamo un Libelloides (L. lacteus = ottomanus) con una distribuzione simile ma estesa anche all'Italia meridionale. Qualcuno ha verificato le popolazioni appenniniche di L. sinapis?
Ciao Roberto
verum stabile cetera fumus |
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Isidro
Utente Senior
Città: Zaragoza
Regione: Spain
766 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 agosto 2008 : 09:34:49
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Grazie, Velvet Ant, per estrarrsi del mio errore! Poi deve essere indubbiamente Leptidea sinapis. Il mio libello di farfalle diurne è frainteso poi, così l'indica altrimenti della mazza antenale.
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 agosto 2008 : 13:35:17
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| Messaggio originario di Hemerobius: Interessenta la distribuzione di L. dopuncheli! Nei miei Neurotteri abbiamo un Libelloides (L. lacteus = ottomanus) con una distribuzione simile ma estesa anche all'Italia meridionale. Qualcuno ha verificato le popolazioni appenniniche di L. sinapis?
Ciao Roberto
verum stabile cetera fumus
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Ciao Roberto In effetti, quando ho verificato la distribuzione di L. duponcheli, nota in inglese come "Eastern Wood White", ha destato la mia curiosità questo areale discontinuo, con una popolazione occidentale isolata e, a quanto ne so, non differenziata da quelle presenti molto più ad oriente. La L. sinapis mi risulta diffusa in tutta Italia, isole comprese e, a giudicare dalla mappa presente nella ckmap, ritrovata un po' ovunque lungo l'appennino.
Leptidea sinapis (Linnaeus, 1758) Mappa di distribuzione in Italia riportata nella CKmap (Checklist e distribuzione della fauna italiana)
Di più francamente non so dirti. Ti chiedo invece: distribuzioni di questo tipo (mi riferisco, ovviamente a L. duponcheli) sono testimonianza di areali in passato più ampi o possono trovare altre spiegazioni?
Marcello
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Hemerobius
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
4877 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 agosto 2008 : 14:50:44
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Caro Marcello, quando chiedevo di Leptidea sinapis nell'Appenino era per chiedere se qualcuno si era preso la briga di guardarle nel dettaglio. Visto che la L. duponcheli è stata scoperta in Francia solo nel 2005 non è che per caso ...
Sulla presenza di specie orientali nelle Alpi Marittime e nella Francia meridionale credo che queste aree abbiano rappresentato una zona di rifugio durante le ultime glaciazioni, troviamo così specie con areale disgiunto nei Balcani od in Siberia (vedi il caso del Cerambicide Evodynus borni segnalato da Maurizio/Gomphus in questa discussione).
I problemi interpretativi però sono tanti. Il primo è che ormai noi entomologi siamo così specializzati da non conoscere la distribuzione neanche di pochi gruppi tassonomici, ma solo del nostro. Io questo caso della Leptidea non lo conoscevo. Ormai di persone come La Greca o Ruffo (tanti auguri visto che è un arzillo e lucidissimo ultranovanenne che ancora frequente il Museo di Verona e lavora) in grado di visioni a largo raggio se ne formano poche (o nessuna). Il secondo è che secondo me si sottovaluta la capacità dell'uomo di trasportare organismi da un punto all'altro del mondo (nell'antichità del Mediterraneo). Anche per questo segnalo un'interessante discussione che c'è stata tempo fa su FNM riguardo la vipera di Montecristo (tra amenità varie ): qui. Nella Francia meridionale c'è Marsiglia, uno dei principali (se non il principale) porto dell'occidente in epoca greca!
Perdonami se non ti so essere più "consistente".
Ciao Roberto
verum stabile cetera fumus |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 agosto 2008 : 16:24:19
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Per quanto riguarda l'Italia centrale, sono in corso ricerche su L. sinapis - reali da parte di UniRomaTre, diciamo il gruppo di Sbordoni tanto per intenderci, e credo che, se si fosse trovata la L. duponcheli, sarebbe venuto fuori... Oltretutto le diurne sono molto ben seguite, eccetto gli stadi larvali, e la prima generazione di quest'ultima specie è decisamente ben riconoscibile da non dar luogo ad equivoci.
Paolo Mazzei Link Link |
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gomphus
Moderatore
Città: Milano
Prov.: Milano
Regione: Lombardia
10487 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 19 agosto 2008 : 16:31:48
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| Messaggio originario di Hemerobius:
... Sulla presenza di specie orientali nelle Alpi Marittime e nella Francia meridionale credo che queste aree abbiano rappresentato una zona di rifugio durante le ultime glaciazioni, troviamo così specie con areale disgiunto nei Balcani od in Siberia ... |
ciao roberto, e ciao a tutti mi è capitata sott'occhio per caso questa discussione, che dalla semplice identità della Leptidea della foto vedo che si è spostata su un terreno più complesso.
per quanto riguarda i lepidotteri esiste almeno un altro caso di specie balcanica con un nucleo TOTALMENTE disgiunto nelle Alpi sudoccidentali, precisamente quello di Boloria graeca (anche a me i lepidotteri, soprattutto i ropaloceri, piacciono poco, però i problemi biogeografici mi interessano comunque)
altri casi di distribuzione simile ma non così disgiunta, comprendenti anche una parte più o meno estesa della penisola italiana, sono più numerosi, ed includono ad esempio il carabide Carabus violaceus ssp.(?) picenus (mi adeguo al parere di illustri specialisti che lo considerano ssp. di violaceus, ma ho più che qualche dubbio), che dalla penisola balcanica meridionale, attraverso tutta la penisola italiana e la Liguria raggiunge le Alpi marittime francesi
in questo caso, e in altri simili con distribuzione più frammentata, come quello dei Libelloides di roberto-hemerobius, dovrebbe trattarsi di una classica distribuzione anfiadriatica (cioè "transadriatica" in senso lato; le distribuzioni transadriatiche propriamente dette dovrebbero essere quelle del tipo di Carabus cavernosus + C. c. variolatus, o di Deltomerus depressus, unica specie italiana del genere, specificamente distinto ma affine a D. bosnicus; cioè penisola balcanica centrale più Italia centrale); nel caso dei due lepidotteri in questione, potrebbe trattarsi semplicemente di un caso all'estremo opposto a quello di C. (violaceus?) picenus, di ciò che resta di un areale anticamente continuo attraverso la nostra penisola?
altra cosa dovrebbe essere la distribuzione del tipo di Amara infuscata o di Evodynus borni, in cui la continuità in passato si aveva attraverso l'Europa centrale; a questo proposito non sono del tutto convinto che "sulla presenza di specie orientali nelle Alpi Marittime e nella Francia meridionale... queste aree abbiano rappresentato una zona di rifugio durante le ultime glaciazioni". almeno per quanto riguarda le specie "steppiche fredde" siberiane come A. infuscata o E. borni, mi sembra più verosimile che queste zone abbiano rappresentato durante l'ultima glaciazione il limite più avanzato, o almeno una parte molto avanzata, della loro espansione ad ovest, e siano divenute una zona di rifugio dopo la fine della glaciazione, quando il ritorno del clima caldo ha provocato nel resto dell'areale europeo l'estinzione della specie. invece per quanto riguarda le specie balcaniche con areali totalmente disgiunti in Francia sud-orientale ed eventualmente Liguria occidentale, il modello di roberto potrebbe essere valido, anche se considerando per confronto gli areali meno completamente disgiunti, un modello alternativo potrebbe forse essere: 1) passaggio nella penisola italiana durante l'ultimo glaciale (regressione marina e conseguente emersione di collegamenti); 2) espansione verso nord ovest nel periodo particolarmente caldo immediatamente successivo alla fine della glaciazione; 3) parziale successivo deterioramento del clima, culminato nelle varie "piccole glaciazioni", e quindi estinzione su territori più o meno estesi con formazione di areali disgiunti; probabilmente, più che per il clima in sé, per la sopravvenuta competizione con elementi "freddi" in fase di espansione del loro areale
| Messaggio originario di Hemerobius:
... Il secondo [punto] è che secondo me si sottovaluta la capacità dell'uomo di trasportare organismi da un punto all'altro del mondo (nell'antichità del Mediterraneo)... Nella Francia meridionale c'è Marsiglia, uno dei principali (se non il principale) porto dell'occidente in epoca greca! ... |
be', sarà solo un caso se specie balcaniche xilofaghe come Purpuricenus budensis o Chalcophora detrita in Francia meridionale o Italia centrale sono, a quanto ne so (correggetemi se sbaglio) localizzate nei pressi di quelle che già in epoca greca, o romana, erano città portuali?
ciao maurizio
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Modificato da - gomphus in data 19 agosto 2008 16:49:58 |
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Hemerobius
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
4877 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 19 agosto 2008 : 17:04:44
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| Messaggio originario di gomphus: altra cosa dovrebbe essere la distribuzione del tipo di Amara infuscata o di Evodynus borni, in cui la continuità in passato si aveva attraverso l'Europa centrale; a questo proposito non sono del tutto convinto che "sulla presenza di specie orientali nelle Alpi Marittime e nella Francia meridionale... queste aree abbiano rappresentato una zona di rifugio durante le ultime glaciazioni". almeno per quanto riguarda le specie "steppiche fredde" siberiane come A. infuscata o E. borni, mi sembra più verosimile che queste zone abbiano rappresentato durante l'ultima glaciazione il limite più avanzato, o almeno una parte molto avanzata, della loro espansione ad ovest, e siano divenute una zona di rifugio dopo la fine della glaciazione, quando il ritorno del clima caldo ha provocato nel resto dell'areale europeo l'estinzione della specie. invece per quanto riguarda le specie balcaniche con areali totalmente disgiunti in Francia sud-orientale ed eventualmente Liguria occidentale, il modello di roberto potrebbe essere valido, anche se considerando per confronto gli areali meno completamente disgiunti, un modello alternativo potrebbe forse essere: 1) passaggio nella penisola italiana durante l'ultimo glaciale (regressione marina e conseguente emersione di collegamenti); 2) espansione verso nord ovest nel periodo particolarmente caldo immediatamente successivo alla fine della glaciazione; 3) parziale successivo deterioramento del clima, culminato nelle varie "piccole glaciazioni", e quindi estinzione su territori più o meno estesi con formazione di areali disgiunti; probabilmente, più che per il clima in sé, per la sopravvenuta competizione con elementi "freddi" in fase di espansione del loro areale
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Naturalmente hai perfettamente ragione sulle specie siberiane. Ho sintetizzato così tanto da scrivere una cosa sbagliata! La tua ipotesi alternativa, che giustificherebbe l'assenza dalla penisola italiana, è molto suggestiva ed andrebbe esplorata. Grazie anche a Paolo per le informazioni.
Ciao Roberto
verum stabile cetera fumus |
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coach48
Utente Senior
Città: genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
526 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 19 agosto 2008 : 17:31:55
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ahahhaha.......... siete unici..........tutti quanti........... ho imparato piu da questo post che da tutte le letture da me precedentemente fatte........... io voglio solo aggiungere :::::::::::::SPLENDIDO SCATTO:::::::::::::: grazie
coach48 |
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