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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa.
Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.


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 Saga pedo
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andria
Utente V.I.P.


Città: Montereale Valcellina
Prov.: Pordenone

Regione: Friuli-Venezia Giulia


142 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 09 luglio 2008 : 22:08:50 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Hexapoda Ordine: Orthoptera Famiglia: Tettigoniidae Genere: Saga Specie:Saga pedo
Chi mi aiuta a determinare questo insettino?
Saga pedo

Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4877 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 10 luglio 2008 : 07:46:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di andria:

Chi mi aiuta a determinare questo insettino?


Non dirmi che è questa () ?

Oggetto in bronzo rinvenuto nel 1873 presso Cagliari.
Tavola originale pubblicata da Gaetano Cara (1874)

Saga pedo
45,26 KB

Saga pedo, cavalletta predatrice di cavallette. Partenogenetica obbligata, conoscendosi solo femmine.

Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus
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andria
Utente V.I.P.


Città: Montereale Valcellina
Prov.: Pordenone

Regione: Friuli-Venezia Giulia


142 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 11 luglio 2008 : 21:55:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Hemerobius:

Messaggio originario di andria:

Chi mi aiuta a determinare questo insettino?


Non dirmi che è questa () ?

[b]Oggetto in bronzo rinvenuto nel 1873 presso Cagliari.
Tavola originale pubblicata da Gaetano Cara (1874)

Saga pedo, cavalletta predatrice di cavallette. Partenogenetica obbligata, conoscendosi solo femmine.

Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus

Hemerobius grazie mille!
Mi stavo anche dimenticando di ringraziarti. Molto interessante la rappresentazione del bronzetto, mi piacerebbe avere maggiori notizie.
Di nuovo grazie
Andrea

Modificato da - andria in data 11 luglio 2008 21:58:47
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skero74
Utente Senior


Città: Linarolo
Prov.: Pavia

Regione: Lombardia


554 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 luglio 2008 : 22:29:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Specie spettacolare! Vorrei tanto fotografarne un esemplare.

-------------------
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Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4877 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 11 luglio 2008 : 22:32:09 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di andria:
... Molto interessante la rappresentazione del bronzetto, mi piacerebbe avere maggiori notizie.


Presto fatto.

Da: PANTALEONI, R. A., MOLINU, A. & CESARONI, C. (2004). Some aspects of locust control in Sardinia in the first half of the twentieth century / Alcuni aspetti della lotta alle cavallette in Sardegna nella prima metà del XX secolo. – In: A. MOLINU et alii. Arsenic Locusts. The control of locusts in Sardinia in the first half of the twentieth century. / Cavallette all’arsenico. La lotta alle cavallette in Sardegna nella prima metà del 1900. Composita, Sassari. pp. 17-84.

Punto di partenza
Nel luglio del 1873, il Magnifico Rettore della Regia Università di Cagliari trasmise a Gaetano Cara, Direttore del Museo di antichità della stessa Università, alcuni oggetti in bronzo avvolti in un foglio di carta che portava la seguente scritta a lapis: “Offerta all’Università di Cagliari. Fusioni di rame. – Trovate nel maggio 1873 negli scavi per la cantoniera di Corongiu presso Sant’Isidoro.” [località pochi chilometri ad est di Cagliari]. Il Rettore Gennari scriveva al Cara che “il Signor Cav. Annibale Chiavacci, Ingegnere capo del Genio civile governativo in questa Provincia” gli aveva fatto avere due oggetti in bronzo uno dei quali rappresentava “una cavalletta, guasta nelle parti accessorie”. Il Cara confermò di avere ricevuto i due oggetti, uno dei quali rappresentava “un insetto dell’ordine degli Ortotteri, avente le antenne troncate nella massima parte e le gambe parte spezzate e parte mancanti affatto dei pezzi” (Cara, 1874) (fig. 2 [figura del post precedente]).
L’oggetto non per caso partì cavalletta ed arrivò Ortottero. Il Cara pensava infatti che esso rappresentasse una mantide e non una cavalletta. Questa opinione era polemicamente contrapposta a quanto affermato in un “lavoro dell’infaticabile Canonico Commendatore Giovanni Spano, Senatore del Regno” che era riuscito a dare la notizia del ritrovamento prima del Cara (Spano, 1873: 6-7). Il Canonico Spano d’altra parte doveva essere molto ben informato. Conosceva infatti la data precisa del ritrovamento (26 maggio), citava un diverso scopritore (l’Ingegnere C. Corona, forse il sottoposto di Chiavacci) e un preciso luogo di scavo (in mezzo ai ruderi della vecchia chiesa rurale di Sant’Isidoro). Egli infine spiegava che “questa locusta doveva essere un voto fatto per la liberazione di qualche rinomata invasione di quelle bestie voraci. Da ciò si vede che la Sardegna anche nei tempi romani era soggetta a questo flagello, di cui sono ormai tanti anni consecutivi che non ne andiamo esenti.”
L’insetto è stato correttamente identificato solo più di 120 anni dopo da Marcello La Greca (1996). Si tratta di Saga pedo (Pallas, 1771), l’Ortottero più grande d’Europa, specie predatrice che si nutre prevalentemente di altre cavallette (Fontana et al., 2002). Secondo La Greca “questo bronzetto può essere ritenuto come la più antica citazione di un insetto della fauna italiana”.
Non è un caso se la più antica “citazione” di un insetto in Italia riguarda una cavalletta in Sardegna. Sia che la Saga pedo sia stata riprodotta, secondo l’opinione di La Greca, solo per aver colpito la fantasia dell’artista, sia che, secondo la nostra interpretazione, essa potesse rappresentare un talismano (una cavalletta che mangia altre cavallette) contro le infestazioni di locuste, i rapporti tra questi insetti e l’uomo sono sempre stati strettissimi nell’Isola. …


Altra bibliografia

La Greca, M. (1996). Identificazione della Saga pedo (Pallas) (Insecta, Orthoptera) in un bronzetto nuragico. – Bollettino dell’Accademia Gioenia di Scienze naturali, 29(351): 5-8.
Cara, G. (1874). Illustrazione di un nuovo idolo scoperto in Sardegna nel 1873. – Tip. Timon, Cagliari. 14 pp, 1 pl/tav.
Spano, G. (1873). Scoperte archeologiche fattesi in Sardegna in tutto l’anno 1873. – Tip. di A. Alagna, Cagliari. 57pp, 1 pl/tav.


Non mi resta da dire che secondo la mia opinione l'oggetto in bronzo potrebbe anche non essere nuragico, ma più tardo (romano ?).

Ciao Roberto

verum stabile cetera fumus
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andria
Utente V.I.P.


Città: Montereale Valcellina
Prov.: Pordenone

Regione: Friuli-Venezia Giulia


142 Messaggi
Tutti i Forum

Inserito il - 11 luglio 2008 : 23:38:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Hemerobius un intervento veramente gradito.
Di nuovo grazie infinite
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

Regione: Luxembourg


2500 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 luglio 2008 : 07:42:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie mille Hemerobius (anche da parte mia) per la foto e le interessantissime citazioni!
Trovare rappresentazioni artistiche di insetti é veramente rarissimo e sono sempre molto gradite.

Anch'io credo che si tratti di un reperto romano, per il poco che ho visto di arte nuragica e per lo stato di conservazione (non bisogna dimenticare che la Sardegna era un tempo ricoperta di foreste e molto più umida di ora).
Tu per quali motivi la ritieni romana?

Argute anche le considerazioni citate, soprattutto del "talismano contro le altre cavallette"... mi sembra una spiegazione centrata (la grande e buona cavalletta locale che ci difende dalle cavallette migratrici).
A tal proposito, vorrei anche sapere da voi "locali": la mitica Saga (che mi pare viva in ambienti erbosi secchi) é abbastanza comune, o é veramente un reperto rarissimo? Questo anche per capire meglio una possibile datazione.

Francesco Vitali
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Hemerobius
Moderatore


Città: Alghero
Prov.: Sassari

Regione: Sardegna


4877 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 12 luglio 2008 : 11:16:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Vitalfranz:
Anch'io credo che si tratti di un reperto romano, per il poco che ho visto di arte nuragica e per lo stato di conservazione (non bisogna dimenticare che la Sardegna era un tempo ricoperta di foreste e molto più umida di ora).
Tu per quali motivi la ritieni romana?

Non ho le competenze per spingermi a ritenere romano l'oggetto in bronzo (che per inciso non è più stato ritrovato nel Museo di Cagliari), penso però che non vi sia nessun elemento per considerarlo sicuramente nuragico come ha fatto Marcello La Greca (che non perde per questo neppure una microfrazione della grandissima stima che ho per lui!). E se non è nuragico la ipotesi più probabile dovrebbe essere quella romana (che fra l'altro era l'ipotesi sottintesa del canonico Spano).


Messaggio originario di Vitalfranz:
A tal proposito, vorrei anche sapere da voi "locali": la mitica Saga (che mi pare viva in ambienti erbosi secchi) é abbastanza comune, o é veramente un reperto rarissimo? Questo anche per capire meglio una possibile datazione

Debbo confessare che non ho mai trovato in natura Saga pedo (). Da quel che ne so, parlando con colleghi che l'hanno trovata, ha una distribuzione veramente a macchie e, ove presente, può essere anche molto abbondante, soprattutto in seguito a pullulazioni di Dociostaurus maroccanus. Probabilmente gli amici di FNM che l'hanno fotografata hanno notizie più dirette.

Ciao Roberto


verum stabile cetera fumus
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Vitalfranz
Utente Senior


Città: Luxembourg

Regione: Luxembourg


2500 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 luglio 2008 : 09:05:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie delle risposte, soprattutto quella del Dociostaurus maroccanus che conferma l'ipotesi della" buona cavalletta sarda che uccide le cavallette invasori".
Volevo anche sapere da voi locali: visto che si tratta di un cavalletta molto vistosa, avete anche un nome popolare per questa specie?


Questa tua frase mi ha però lasciato sconcertato:

Messaggio originario di Hemerobius:
l'oggetto in bronzo (che per inciso non è più stato ritrovato nel Museo di Cagliari)


Spero veramente che l'oggetto venga "ritrovato", sarebbe veramente un peccato ENORME!

Francesco Vitali
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