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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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mico167
Utente Senior
Città: Castelbuono
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
951 Messaggi Tutti i Forum |
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Hospiton
Utente Senior
Città: Quartu S.E.
Prov.: Cagliari
Regione: Sardegna
966 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 24 giugno 2008 : 13:08:12
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Attenzione, in Sicilia c'è anche il Neoplagionotus siculus...
Daniele |
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mico167
Utente Senior
Città: Castelbuono
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
951 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 giugno 2008 : 14:40:30
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| Messaggio originario di Hospiton:
Attenzione, in Sicilia c'è anche il Neoplagionotus siculus...
Daniele
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Cercando in rete vedo che ci somiglia tanto tanto...
Grazie
Domenico |
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amedeo
Utente Senior
Città: Caltanissetta
Prov.: Caltanisetta
Regione: Sicilia
668 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 giugno 2008 : 08:02:06
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Domenico, il coleottero appartiene alla specie Plagionotus (=Neoplagionotus) siculus, che in Sicilia è ampiamente diffusa. La larva è fitofaga e si nutre di radici di malvacee, l'adulto predilige i fiori di malvacee e ombrellifere. L'esemplare della foto che allego è stato fotografato nei dintorni di Caltanissetta su una malvacea.
109,71 KB SICILIA - Dintorni Caltanissetta - 7 Giugno 2007 Ciao
Amedeo
“In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso.” Aristotele
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Modificato da - Vitalfranz in data 26 giugno 2008 09:06:53 |
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mico167
Utente Senior
Città: Castelbuono
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
951 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 giugno 2008 : 10:03:32
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Grazie Amedeo per l'aiuto nella determinazione, mi fa molto piacere aver trovato una specie che prima non avevo mai visto. Sono contento che un altra persona che conosce molto bene le Madonie sia entrata a far parte di questo splendido forum.
Ciao
Domenico |
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Vitalfranz
Utente Senior
Città: Luxembourg
Regione: Luxembourg
2500 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 giugno 2008 : 06:30:31
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Wow! Uno dei cerambici mitici della Sicilia, assieme al Clytus clavicornis, la Phytoecia melanocephala e la Neopiciella suberis... mai visto! Complimenti!
Il nome esatto potrebbe essere Neoplagionotus siculus (Castelnau de Laporte & Gory, 1841). Il genere é stato separato da Kasatkin nel 2005, in base allo studio del sacco interno dell'edeago... proprio mentre io scrivevo un lavoro per ri-separare i vecchi Echinocerus (messi sciaguratamente in sinonimia) dai Plagionotus....
Oltre ai caratteri indicati da Kasatkin, i Neoplagionotus e il Paraplagionotus floralis (ex Echinocerus floralis) sono diversi dai Plagionotus per una serie di caratteristiche biologiche, che erano sfuggite a coloro che avevano messo in sinonimia questi 2 (ora 3) generi: - biologia larvale su piante erbacee invece che su alberi - fenologia dell'adulto su fiori invece che su tronchi - aspetto più allungato, con colori più vivi e pubescenza più sviluppata (per convergenza evolutiva con le lepture).
... per fortuna che si quando si é sulla strada giusta, alla verità si arriva insieme
Francesco Vitali
P.s. ho cercato questa specie in rete e ho visto che Sama, dopo aver separato questa specie dal vicino Neoplagionotus scalaris (di Grecia), l'ha poi rimessa in sinonimia in un recente lavoro (2007). In realtá tutto il gruppo dei Neoplagionotus é allo sbando totale, grazie alla "temperanza" dei colleghi spagnoli che hanno segnalato o descritto ben 6 entità (scalaris, bobelayei, andreui, marcae, marcorum, marcaorum) per poi mettersele in sinonima una con l'altra in tutte le combinazioni possibili.
Per quelle che mi riguarda, credo che il N. scalaris sia una specie diffusa in tutto il mediterraneo e che siculus, andreui (= marcae, marcorum, marcaorum) e vivesi (del Marocco) siano solo sottospecie, tutte ben distinte dal bobelayei.
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mico167
Utente Senior
Città: Castelbuono
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
951 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 giugno 2008 : 11:13:31
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Grazie Francesco per aver completato la scheda con preziose informazioni, sono molto contento di aver trovato uno dei cerambicidi addirittura mitici della Sicilia. Mi sento anche molto fortunato, l'ho incontrato per puro caso, ero alla ricerca di insetti e il colore molto vivace mi ha colpito.
La fortuna dei principianti!!!
Il mondo degli insetti è molto particolare e intrigante, io sto cercando di entrarci pian pianino in punta di piedi...
Alla prossima
Domenico |
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amedeo
Utente Senior
Città: Caltanissetta
Prov.: Caltanisetta
Regione: Sicilia
668 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 giugno 2008 : 12:15:55
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Ringrazio anch'io Francesco per le utili ed importanti informazioni sui generi Plagionotus, Paraplagionotus e Neoplagionotus, dalle quali intuisco che Plagionotus siculus non sarà la denominazione definitiva di questa specie. Non sapevo che fosse uno dei cerambicidi mitici della Sicilia. Per quello che ho osservato sul campo mi sembra una specie abbastanza frequente, che si fa vedere spesso!
Ciao
Amedeo
“In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso.” Aristotele
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Vitalfranz
Utente Senior
Città: Luxembourg
Regione: Luxembourg
2500 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 26 giugno 2008 : 13:55:02
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beh, son contento che si trovi ancora di frequente...
Allora, uno studio molto interessante che potete fare, sarebbe quello di accertarsi su quali specie di piante si trova l'adulto e soprattutto la larva. Quest'ultima non ricordo se sia stata descritta o meno (sarebbe anche interessante raccogliere qualche esemplare), tuttavia uno studio da entomologi "veri", potrebbe essere quello di confrontare le varie "specie" di Neoplagionotus e le loro piante nutrici, in modo da capire se esistono delle corrispondenze reciproche tra gli areali di distribuzione.
Questo dovrebbe portare a capire i rapporti tra queste "specie", la validità e la loro evoluzione.
Questo sito segnala per il siculus la Malva sylvestris e la Lavatera stenopetala (quest'ultima non so chi l'abbia tirata fuori, dal momento che é endemica dell'Algeria ). Molti di questi dati sono su BioLib, insieme a qualche pdf di riferimento... ma c'è ancora tutto da fare!
Francesco Vitali
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Falconyere
Utente Junior
Città: Messina
Prov.: Messina
Regione: Sicilia
48 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 agosto 2008 : 01:14:53
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Ciao Francesco, in merito alla tua frase ....
| Questo sito segnala per il siculus la Malva sylvestris |
posso dirti che conosco molte stazioni in Sicilia sui Monti Peloritani di questa specie e tutte sono legate a questa specie di Malva. Sono convinto che la larva si sviluppi nell'apparato radicale legnoso di questa malvacea.
Hai controlloto se larva e ciclo biologico sono stati descritti????
Appena posso ti posto delle foto in merito.....
Ciao Fabio
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Falconyere
Utente Junior
Città: Messina
Prov.: Messina
Regione: Sicilia
48 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 agosto 2008 : 21:43:41
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Ciao Francesco, ecco le foto del Neoplagionotus siculus immortalato sul Monte Scuderi Messina Sicilia il 30.05.2005 Come puoi notare, è stato rinvenuto su Malva sp.
Come ti dicevo volevo intraprendere uno studio sul ciclo biologico di questa specie con eventuale descrizione della larva.
Posso chiederti un favore ??????? Potresti indicarmi, anche tramite qualche nota bibliografica, le linee guida nella stesura di un lavoro di questo tipo.
ti ringrazio in anticipo.
Fabio
125,55 KB
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Modificato da - Vitalfranz in data 14 febbraio 2009 23:03:09 |
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Falconyere
Utente Junior
Città: Messina
Prov.: Messina
Regione: Sicilia
48 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 03 agosto 2008 : 21:46:23
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189,2 KB |
Modificato da - Vitalfranz in data 14 febbraio 2009 23:03:39 |
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Vitalfranz
Utente Senior
Città: Luxembourg
Regione: Luxembourg
2500 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 04 agosto 2008 : 12:26:48
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Caro Fabio,
non ho ben capito che tipo di nota vorresti realizzare, in ogni caso, dovresti prima consultarti il catalogo della Fauna d'Italia che é abbastanza aggiornato fino al 1988. In seguito, pochissimi hanno descritto larve (non mi pare italiani, a parte il sottoscritto) e perciò il materiale da cercare é poco. So però che Svácha aveva in preparazione un libro sulle larve dei Cerambycoidea d'Europa, ma non so se é ancora uscito. Altri libri pubblicati da tedeschi o russi non dovrebbero riportare questa specie, ma ti possono essere utili per il confronto con le larve dei Plagionotus e dei Paraplagionotus. Potresti cercarti il libro di Klausnitzer della collana Freude Lohse Harde (in tedesco), oppure ti basta lo splendido volume di Cherepanov sulla Fauna di Russia (mi pare il 2 vol., in inglese) che é anche molto più completo perché ha tutti e tre i generi. Entrambi ce l'ho in Italia, ma non qui...
Per quanto riguarda la semplice descrizione della specie, dovresti procurarti delle larve (i dettagli te li mando a parte) e seguire (modificandole dove occorre) le descrizioni che son state fatte in questi testi che puoi scaricarti gratuitamente (1, 2, 3, 4). Sono in francese, ma non cambia poi molto. Per conoscere bene i nomi delle parti anatomiche descritte, va bene anche il libro di Villiers (1978, Faune de France), mentre qualche piccola descrizione la puoi trovare anche sul Picard. Se ti serve qualche spiegazione lampo puoi scrivermi direttamente a vitalfranz@yahoo.de
Se invece vuoi fare un lavoro sulla biologia, il discorso é un po' più complesso. In questo caso, si tratta di un lavoro piuttosto lungo che ti richiederà almeno un anno di tempo, con osservazioni cadenzate sul campo. Dovresti imitare gli ottimi lavori di Carrière sugli Agapanthiini (Agapanthia e Calamobius) e le Phytoecia (1991, 1993, 1996, ogni anno ne ha pubblicati diversi). Si trovano spesso su Lambillionea, o Sciences Nat, una rivista che non pubblica più. Anche questi li ho tutti, ma non qui....
Altra bibliografia sui Neoplagionotus la puoi scaricare qui.
Spero di averti aiutato in qualche modo...
Francesco Vitali
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