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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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oxon
Moderatore
Città: genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1958 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 aprile 2008 : 21:42:01
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Sabato 19 scorso con gli amici Stefano, Bruno e Chiara siamo stati ad effettuare un giro sui colli astesi accompagnati dall'amico Lucabio, di cui abbiamo potuto personalmente apprezzare le ottime qualità umane e paleontologiche. Tutti assieme abbiamo anche assaporato il piacere di potere raccogliere campioni di conchiglie fossili in questo bellissimo ambiente, cercandole fra gli scavi di varie cave e sterri per lavori edilizi e di riporto, ma abbiamo anche potuto osservare, ahimè, cosa possono compiere sedicenti paleontofili che pur di ottenere il "pezzo", non si fanno scrupolo di demolire sezioni di affioramenti lasciando "cadaveri" di Isognomon sul terreno ancora con le valve in connessione, che andranno irrimediabilmente distrutti alle prime piogge. A riprova di quanto detto riguardo ai ritrovamenti effettuati abbastanza incruentemente, posto una conchiglia che spero porti a risposte, specialmente da parte di Murex76. Quanto qui raffigurato da noi è stato identificato come Ocinebrina aciculata (Lamarck, 1822), le dimensioni sono di mm. 16,5 e l'ingrandimento della scultura è a 40 x. Immagine: 53,06 KB Immagine: 61,65 KB Ed ora un esemplare vivente di Ocinebrina aciculata da Ognina, Catania, delle dimensioni di mm. 13. Ingrandimento del particolare sempre 40 x. Immagine: 48,71 KB Immagine: 58,45 KB Ed un esemplare da Porto Torres, Sassari, delle dimnsioni di mm. 12. Ingrandimento del particolare sempre 40 x. In questo caso la presdenza di un folto periostraco falsa un po' l'aspetto della scultura. Immagine: 62,42 KB Immagine: 79,95 KB A questo punto desiderei conoscere il vostro giudizio su quanto considerate conspecifici gli esemplari postati e se il range di variabilità della specie è tanto ampio da contenerli tutti, per range intendo oltre che la scultura anche le dimensioni, ed in maniera minore la forma generale che di per se è alquanto variabile anche nel campo degli esemplari viventi. Ciao a tutti.
oxon
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emilio fossili
Utente Senior
Città: Pistoia
Prov.: Pistoia
Regione: Toscana
1240 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 aprile 2008 : 22:34:06
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Ho dei dubbi sul fatto che il fossile sia un'Ocinebrina aciculata. Sono propenso a pensare che si tratti di un'Ocinebrina concerpta, deduzione che ho fatto osservando la coda del reperto. L'esemplare però e slanciato come un'aciculata ed ha la bocca poco somigliante a quella della concerpta e ciò mi lascia un pò perplesso. Lascio la parola agli esperti. Ciao Emilio |
Modificato da - emilio fossili in data 24 aprile 2008 22:41:28 |
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emilio fossili
Utente Senior
Città: Pistoia
Prov.: Pistoia
Regione: Toscana
1240 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 aprile 2008 : 23:04:21
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A un esame più attento mi eè parsa decisamente una Ocinebrina scalaris, escluderei decisamente Ocinebrina aciculata. |
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Lucabio
Utente Senior
Città: Mongardino
Prov.: Asti
Regione: Piemonte
4359 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 24 aprile 2008 : 23:06:30
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Ciao Maurizio, Sei troppo buono nei complimenti, è stato un piacere soprattutto mio avervi ospiti e spero vivamente che l'esperienza si possa ripetere quanto prima! Restano diversi posti ancora da esplorare insieme!
Come qualcuno avrà già visto, la tua visita mi ha portato anche un bel po' di materiale bibliografico che è stato tutto elencato in un post dedicato. Mettendolo a disposizione, mi sono lanciato in un'impresa quasi colossale e spero con calma di soddisfare le richieste di tutti!
Per quanto riguarda il reperto nella foto, purtroppo le mie conoscenze malacologiche non sono sufficienti per fare considerazioni sulla specie, quindi rimando la parola agli esperti!
Sei già riuscito invece a setacciare i sedimenti del campo ad Amusium? è venuto fuori qualcosa di interessante? Si può effettivamente ipotizzare come diceva Stefano che si tratta di un affioramento di mare profondo (100-200m) o no? E soprattutto come si spiegano i balanidi attaccati alle valve perfettamente chiuse ed in posizione di vita, degli Amusium?
A presto! Luca Oddone (Lucabio)
ps: le colline dei dintorni di Asti, più che "astesi" sono "astigiane"... ma va bene lo stesso! Ciao! |
Modificato da - Lucabio in data 24 aprile 2008 23:12:40 |
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11324 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 aprile 2008 : 01:03:29
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complimenti per l'iniziativa, è bello vedere quando NM riesce ad essere occasione di incontro tra le persone nel merito dell'esemplare postato concordo con emilio, la specie cui più si avvicina è la scalaris; acicula, e ancor più concerpta, presentano un cordone nella parte inferiore del giro più grosso rispetto agli altri; come si può vedere anche nell'esemplare vivente postato per confronto, questo cordone termina sul labbro esterno formando una piccola digitazione
ciao
ang |
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oxon
Moderatore
Città: genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1958 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 25 aprile 2008 : 10:08:41
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Si, in effetti l'attribuzione ad Ocinebrina scalaris (Brocchi, 1814) mi trova d'accordo, i miei dubbi erano dovuti soprattutto alla raffigurazione dell'olotipo di Brocchi in Rossi Ronchetti (1955), che posto, scusate la riproduzione abbastanza carente. Qui la conchiglia appare decisamente più globosa e ne vengono riportate dimensioni più grandi, mm. 23. In Bellardi (1872), poi, viene raffigurata una conchiglia simile a quella da noi ritrovata, ma, con un dicretamente evidente sviluppo del cordoncino basale cui accennava Ang, anche se non c'è riscontro della leggera digitazione labiale; anche qui le dimensioni riportate sono di mm. 27. Riguardo ai lavati dei sedimenti dei pectinidi sto aspettando che asciughino perfettamente per renderne più agevole la disgregazione, appena pronti posterò quanto ritrovato, se ritrovato. La presenza dei balani in posizione di vita sugli Amussium, anche questi in posizione di vita, mi sembra che sia stata intrpretata da Stefano come dovuta alla bassa motilità della conchiglia che aveva trovato ottime condizioni trofiche, quindi scarsa necessità di movimento per alimentarsi, da qui l'insediamento dei balani e la conseguente ondata di torbida, probabilmente di origine alluvionale, la morte in contemporanea dei due organismi per asfissia, dovuta alla presenza di enormi quantità di "polveri" in sospensione e relativa copertura, che ne ha permesso la conservazione pressochè perfetta sino all'intervento umano per dissodamento ad uso agricolo. OK per "astigiani". Immagine: 166,46 KB
oxon |
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Lucabio
Utente Senior
Città: Mongardino
Prov.: Asti
Regione: Piemonte
4359 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 aprile 2008 : 14:56:38
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Concordo con l'interpretazione di Stefano, l'unico dubbio che mi rimane è dovuto alla batimetria solitamente differente delle due specie. E' effettivamente possibile, come si era detto, che fossero balanidi adattati ad una vita in acque profonde? Grazie anticipatamente delle ulteriori delucidazioni. ciao Luca Immagine: 17,86 KB
Immagine: 21,08 KB |
Modificato da - Lucabio in data 26 aprile 2008 15:06:33 |
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Murex76
Moderatore
Città: Palermo & Jesi (AN)
1917 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 26 aprile 2008 : 15:51:16
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Ciao,
esemplare interessante!
Allora, escludendo Ocinebrina aciculata per il tipo di scultura spirale, che nell'esemplare postato è alternata (corde primarie e secondarie). Per la forma generale, la specie più simile è l'Ocinebrina scalaris, però alcuni caratteri ricordano molto Ocinebrina imbricata. Il dente labiale è comunque un carattere non sempre presente, è può essere considerato come un carattere "accessorio". Il carattere che mi fa collocare questo esemplare in Ocinebrina imbricata è il "solco" che si vede nella parte posteriore del labbro interno. Questo carattere assente in scalaris, è invece presente in imbricata, ed anche nella discussione fatta da Brocchi dopo la breve descrizione in latino... "Il labbro destro è internamente solcato, ed il sinistro è liscio, ma ha nella parte superiore una piegatura molto ottusa ch'è l'impronta in rilievo di uno de' cordoni trasversali coperti dall'espansione del labbro stesso."
Quindi secondo me si tratta di una forma atipica, particolarmente stretta ed allungata di Ocinebrina imbricata (Brocchi, 1814).
Immagine: 51,96 KB
A presto
Giuseppe |
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oxon
Moderatore
Città: genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1958 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 aprile 2008 : 16:58:13
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Come auspicato dall'inizio l'intervento di Murex si è dimostrato provvidenziale, infatti il particolare della plica columellare mi era sfuggito. A questo punto desidero postare agli stessi ingrandimenti delle precedenti le sculture di Ocinebrina imbricata (Brocchi, 1814) e di Ocinebrina scalaris (Brocchi, 1814). Il confronto, dimensione lamelle a parte, fa, a mio parere, spostare il giudizio a favore di Murex.
Villalvernia, Alessandria, Pliovene medio-superiore: 78,76 KB Belveglio, Asti, Pliocene medio-superiore: 62,53 KB
oxon |
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Murex76
Moderatore
Città: Palermo & Jesi (AN)
1917 Messaggi Biologia Marina |
Inserito il - 26 aprile 2008 : 17:24:58
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Ciao Oxon,
quest'ultime foto credo non lasciano dubbi. Il tipo di scultura, e la plica columellare sono di Ocinebrina imbricata.
A presto
Giuseppe |
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emilio fossili
Utente Senior
Città: Pistoia
Prov.: Pistoia
Regione: Toscana
1240 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 26 aprile 2008 : 21:20:38
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Da solo non sarei mai arrivato alla classificazione data da Murex al quale faccio i miei complimenti per il ragionamento. Sono abituato a vedere le Ocinebrine imbricate tozze e poco allungate e non le avevo neanche prese in considerazione. Ciao Emilio |
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