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nastro
Utente Senior


Città: Bardonecchia
Prov.: Torino

Regione: Piemonte


761 Messaggi
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Inserito il - 13 settembre 2009 : 14:50:50 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Carlmor:

fa piacere rivedervi tutti ai blocchi di partenza
e rivedere belle foto di cervo

visto che la stagione sta iniziando ...
a qualcuno va di riassumere per i nuovi utenti che si affacceranno su queste pagine e per chi è meno esperto qual è il modo corretto di seguire il bramito,
sia per osservare meglio gli animali, sia per evitare di disturbarli ...
ringrazio in anticipo chi avrà la pazienza e la disponibilità per farlo

Carlo



provo a dare il mio contributo visto che seguo i cervi da diversi anni. tuttavia tengo a precisare che non ci sono regole "assolute" se non quelle che ci fornisce il nostro buonsenso!
questo periodo per i cervi è molto importante ma piuttosto delicato, basti pesare che dal buon esito dello stesso dipende il loro futur....
quindi come è gia stato detto evitare di "inseguire" un cervo al bramito in quanto si porterebbedisturbo all' esemplare e all' eventuale harem di femmine inoltre non porterebbe nessun gisultato fotografico accettabile(fidatevi!).
In linea di massima le operazioni secondo me da svolgere sono:
1 individuare un arena abbastanza vivace e facilmente osservabile con binocoli e cannocchiale.
2 passare anche 2-3 giorni ad osservare da distante(binocolo e cannocchile) i vari movimenti della zona, individuando cose che piacciono molto ai cervi in questo periodo (pozze d' acqua, gruppi di femmine etc)e facendosi un' idea della conformazione del territorio(boschetti fitti, grandi prati, rocce o macigni) per trovare un buon posto dove appostarsi.
3 recarsi nel luogo prescelto, che deve essere si vicino al centro dell' azione ma non troppo, facendo molta attenzione a muoversi in un orario "tranquillo" e in maniera molto silenziosa.
4 apposarsi utilizzando teli mimetici o altro, ma meglio ancora è sfruttare la vegetazione, consiglio di lasciare perdere le sostanze tipo attrattivi o nascondi odore, non servono a nulla, meglio mettere una giacca non proprio fresca di bucato...!
5 dopo aver avuto la fortuna di assistere a bei bramiti, magari anche un piccolo combattimeto NON ABBANDONARE MAI L' APPOSTAMENTO QUANDO I CERVI SONO ANCORA NELLE VICINANZE!!!!!la vostra magica apparizione porterebbe molto stress agli esemplari !

queste mi sembrano delle "regole sensate" ma si può fare anche in maniera diversa, l' importante è sempre poetare il rispetto adeguato all' ambiente e agli animali.

ciao
Michele

Michele


La natura non è materiale come la ragione
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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


2749 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 settembre 2009 : 20:58:31 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tutti consigli condivisibili quelli di Carolan e Nastro aggiungerei solo che bisogna essere portati per quel mondo,o ci si fa parte e ci si sguazza dentro con relativa abilità o è meglio incominciare per gradi!

Stasera ho fatto un giretto,la situazione si sta un pò movimentando,nessun bramito,ma diverse mimiche senza rumore!
Molte femmine,qualche fusone,qualche giovane più intraprendente,qualche adulto svogliato!

Le previsioni meteo danno 5o6 giorni di brutto e freddo son convinto che alla fine di questo periodo anche qui lo spettacolo avrà inizio!

Che mi mancano sono sempre i bei maschi!
Alla prossima
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Nessuno
Utente V.I.P.


Città: Torino

Regione: Piemonte


118 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 settembre 2009 : 21:08:55 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao a tutti!!Anche io ho fatto un giretto su in valle Susa non molto distante dalle zone di Nastro ed ho sentito solo qualche "colpo di tosse"...Ieri sera comunque ha piovuto e sono previsti abbassamenti della temperatura...speriamo si cominci!!!
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Carlmor
Moderatore Trasversale


Città: Varese
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


8940 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 settembre 2009 : 21:08:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
grazie per i "consigli"
aspettiamo ancora un po' per vedere se anche gli altri partecipanti storici di questa discussione vogliono aggiungere qualcosa e poi metterei i "risultati" in evidenza in un'apposita discussione in modo che rimangano ben visibili per tutto il periodo, se siete d'accordo

Carlo
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michela
Utente Senior


Città: bibbiena
Prov.: Arezzo

Regione: Toscana


1404 Messaggi
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Inserito il - 13 settembre 2009 : 22:28:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
via ormai vi faccio vedere anche l'incontro di oggi
domani vado all'alba sperando di vedere qualcosa
ciao


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michela
Utente Senior


Città: bibbiena
Prov.: Arezzo

Regione: Toscana


1404 Messaggi
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Inserito il - 13 settembre 2009 : 22:28:54 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


4965 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 settembre 2009 : 22:58:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Carlmor:
.... aspettiamo ancora un po' per vedere se anche gli altri partecipanti storici di questa discussione vogliono aggiungere qualcosa .....


Non credo di essere "storico" .... ma mi sento di aggiungere qualcosapoichè il discorso è molto stimolante ...... e quindi mi ci ficco a capofitto; (ovviamente sono tutte considerazioni personali ... che derivano esclusivamente dall’esperienza)... per alcuni dirò molte ovvietà, .... ma considero di riferirmi soprattutto ai neofiti. Il testo è parzialmente tratto (e un po' adattato) dal commento a un filmato che ho girato negli scorsi anni ... e che si intitola “Osservando la fauna selvatica”.

Preparate dunque un po’ di brustoline o pop corn e ............ rilassatevi!

Proviamo a fare un discorso un po’ completo ...... e anche relativamente breve (se ce la faccio) generalizzabile un po’ a tutti gli ungulati selvatici e iniziando dal periodo migliore per le osservazioni.
Le ore migliori per cercare di contattare la fauna selvatica, sono quelle immediatamente successive all’alba o prossime al tramonto; la scelta va effettuata in funzione delle condizioni atmosferiche e del grado di disturbo antropico; ad esempio: dopo un acquazzone diurno vanno benissimo anche le ore serali, mentre nei giorni festivi, in cui magari nelle località prescelte si manifesta una elevata presenza di chiassosi turisti, è meglio muoversi alle prime luci dell’alba.
Ovviamente un periodo molto favorevole è quello che coincide con la fase riproduttiva, in quanto i maschi, durante tali fasi, oltre ad emettere i caratteristici "versi", sono protagonisti di frequenti combattimenti e marcamenti, diventano cioè genericamente più "rumorosi" ed "imprudenti" e sono quindi più facilmente localizzabili.
Ovviamente per osservare animali caratterizzati da fasi di attività prevalentemente crepuscolari (dovendo quindi necessariamente muoversi in condizioni di limitata visibilità) è necessaria una buona conoscenza delle loro capacità percettive; il discorso è però piuttosto vasto e (se interessa) potremo magari affrontarlo più avanti; mentre per ora ci limitiamo ad alcune considerazioni sul comportamento da tenere per cercare di avvicinarci il più possibile .... senza interferire troppo nelle loro attività, e premettendo che le osservazioni da appostamento sono sempre da preferire, .... sono le più produttive , ... ma richiedono una buona conoscenza del territorio e delle abitudini dei selvatici.
Partendo dalla considerazione che olfatto e udito, in ordine di importanza, sono i sensi più sviluppati in pressoché tutti i mammiferi selvatici, con poche variazioni delle capacità percettive fra le varie specie, proviamo quindi a individuare alcune importanti regole comportamentali da seguire nel caso si vogliano effettuare osservazioni abbastanza ravvicinate.

Occorre innanzitutto porsi sottovento nei confronti dell’animale da osservare in modo da ritardare il più possibile la sua percezione del nostro odore (con conseguente immediata fuga); nel caso in cui l’aria sia completamente "ferma" (assenza totale di vento), bisogna considerare che difficilmente ci si potrà avvicinare molto ... e magari rinunciare saggiamente ad un tentativo di avvicinamento molto problematico.

Le condizioni atmosferiche migliori per effettuare una buona osservazione in spazi aperti, sono rappresentate da cielo leggermente coperto e presenza di una leggera brezza o anche un debole vento. La prima condizione eviterà possibili posizioni di controluce, conseguenti alla necessità di porsi sottovento, o vistosi movimenti dell’ombra proiettata dal sole; la seconda aiuterà ad individuare con precisione la direzione del vento ritardando la percezione, da parte del selvatico, dell’odore e dei piccoli rumori prodotti dall’osservatore.

Altra regola fondamentale è quella di muoversi molto lentamente cercando di evitare ogni rumore senza perdere mai di vista l’animale a cui ci si vuole avvicinare; durante lo spostamento i passi devono essere il più possibile "leggeri" soprattutto nel momento di appoggio del piede, per poter "sentire" la presenza di eventuali rami o sassi sotto la suola; nel malaugurato caso si produca comunque un rumore, occorre immobilizzarsi immediatamente ed attendere che l’animale, postosi sicuramente in stato di "allarme" (testa sollevata protesa ad annusare, orecchie tese e sguardo puntato in direzione del rumore avvertito) si tranquillizzi nuovamente riprendendo l’attività interrotta.

A seguito di un evento di questo tipo occorrerà in ogni caso aumentare l’attenzione e la prudenza in quanto una condizione di allarme e di sospetto dell’animale, comporta un aumento dei momenti di "sorveglianza" dello stesso e per un periodo di tempo piuttosto lungo.

Una importante considerazione, sia di carattere etico, sia in termini di risultati ottenibili è relativa proprio all’osservazione degli ungulati durante la fase degli amori:

dal punto di vista etico bisogna tenere presente che il periodo riproduttivo è la fase più importante del ciclo biologico di ogni specie selvatica e che qualsiasi tipo di disturbo arrecato in questa fase (anche se involontario o ritenuto erroneamente poco invasivo) può produrre effetti stravolgenti sulle normali attività riproduttive che caratterizzano questo importantissimo periodo;

relativamente ai risultati ottenibili occorre valutare che in prossimità di un maschio in attività di bramito o di corteggiamento, è frequentemente presente un gruppetto di femmine che, non avendo "perso la testa" come il maschio, mantiene una elevata attività di sorveglianza; tentare di avvicinarsi molto al maschio individuato provocherà quindi, nella maggior parte dei casi, l’allarme delle femmine e la conseguente fuga delle stesse nonché del maschio, vanificando così il tentativo di avvicinamento. Risulta quindi saggio mantenere comunque una certa distanza dal maschio in bramito .... e magari aspettare con pazienza che sia lui ad avvicini un po' ... nella sua frenetica attività di bramito.

Un breve accenno anche sull’abbigliamento più adatto (senza fare elenchi di marche e tipologie) che deve logicamente essere il più possibile "mimetico", atto cioè a confondersi con l’ambiente; di conseguenza il colore del vestiario dovrebbe essere il più possibile simile ai colori dominanti del luogo in cui si intende operare. In linea di massima comunque abbigliamenti verdi, grigio-verdi o grigio-marroni, si adattano a molte situazioni ed occorre effettuare una scelta più precisa prevalentemente in funzione dell'ambiente e della stagione; è molto importante che gli abiti non producano fruscii nel movimento e siano privi di parti metalliche (quali fibbie, borchie colorate, ecc.) luccicanti e rumorose.

Per finire alcune altre considerazioni di carattere puramente etico:
quando si va ad osservare degli animali selvatici si è "ospiti" in casa loro, occorre quindi, da bravi ospiti, non infastidire i "padroni di casa", evitare di lasciare rifiuti in giro e rumoreggiare, rispettare le regole comportamentali e di vita dei "padroni di casa".
L’atteggiamento conseguente deve perciò essere rappresentato dal rispettoso e silenzioso arrivoe soprattutto dall’altrettanto rispettoso e silenzioso allontanamento una volta appagato il desiderio di conoscenza.
Ciaoo.


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carlo69
Utente nuovo

Città: pistoia
Prov.: Pistoia

Regione: Toscana


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Inserito il - 13 settembre 2009 : 23:02:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Michela le tue foto sono splendide.
Ma come fai?
Raccontami.
Qual'è la tua situazione tipo, come e dove ti muovi?

chiavaccifotografo.it
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carlo69
Utente nuovo

Città: pistoia
Prov.: Pistoia

Regione: Toscana


6 Messaggi
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Inserito il - 13 settembre 2009 : 23:10:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Volevo ringraziare tutti per i vostri preziosi consigli.
Vedrò di farne tesoro.
Voi in che tipo di ambiente fate le vostre uscite.
Io abito in prima collina, poco oltre i 200 m slm in provincia di Pistoia.
E sento spesso i versi dei cervi di sera e di notte anche danti casa.
Ma qui raramente li vedi quando c'è ancora luce.
Mentre i posti più isolati e un pò più in alto come quota, diciamo 5-600 metri capitano anche incontri di pomeriggio. Perlomeno queste sono le mie prime impressioni.

chiavaccifotografo.it
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michela
Utente Senior


Città: bibbiena
Prov.: Arezzo

Regione: Toscana


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Inserito il - 13 settembre 2009 : 23:22:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di carlo69:

Michela le tue foto sono splendide.
Ma come fai?
Raccontami.
Qual'è la tua situazione tipo, come e dove ti muovi?

chiavaccifotografo.it


ciao,vedo che ti sei iscritto,vedrai che ti troverai bene qui,
grazie per i complimenti
in sintesi faccio tutto quello elencato da luciano,poi come ti ho detto gli ungulati sono molto abitudinari,queste foto,quelle di ieri e quelle del capriolo di pochi giorni fa sono state fatte sempre nella stessa zona,tra le 18 e le 19...più o meno e dall'auto,fortunatamente c'è una stradina sterrata vicino al bosco,dove posso fermarmi ma restano lì per poco se scendo dall'auto scappano appena mi vedono muovere.
vado in una zona dove ce ne sono tanti e tutto l'anno qualcosa si vede sempre,ci sono tante fatte e traccie...apparte i maschi che vedrò tra qualche giorno poi se ne vanno chissà dove..
oggi dopo questo incontro mi sono appostata anche in un prato li vicino per un oretta ma ho visto solo una lepre poi me ne sono andata
ciao

mi dimenticavo....dopo che ha piovuto escono come i funghi

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Modificato da - michela in data 13 settembre 2009 23:29:07
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Luciano54
Moderatore


Città: Forlì
Prov.: Forlì-Cesena

Regione: Emilia Romagna


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Flora e Fauna

Inserito il - 13 settembre 2009 : 23:52:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Complimenti a Michela per le bellissime immagini ..... e, un po' a denti stretti per l'invidia anche al "musicista" per il bel ritrovamento.
Ciaoo.

P.s. tu sai che non tengo più i denti stretti per queste cose Carolan!
Ben arrivato Carlo!
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Modificato da - Luciano54 in data 13 settembre 2009 23:53:20
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Padovano
Utente Senior


Città: PADOVA
Prov.: Padova

Regione: Veneto


1570 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 13 settembre 2009 : 23:55:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Tratto da " Il Gazzettino di Padova " nel fascicolo nazionale

BELLUNO

Troppi cervi, abbattimento per cinquecento esemplari

--------------------------------------------------------------------------------

Domenica 13 Settembre 2009,
Belluno
Abbattere almeno 500 cervi in Pian del Cansiglio «per evitare la devastazione delle produzioni biologiche di foraggio, il 40% delle quali viene attualmente distrutta dall'aumento incontrollato di questi animali».
A chiederlo al ministro delle Politiche agricole Luca Zaia è stato Paolo Casagrande, presidente veneto dell'Anpa (Associazione nazionale produttori agricoli), che ha inscenato una protesta pacifica con volantinaggio durante la presentazione del progetto di valorizzazione della faggeta del Cansiglio, chiamato "Assi del Cansiglio", avviato da Itlas e Veneto Agricoltura.
«Non è di nostra competenza - ha replicato il ministro, presente alla manifestazione "Vivi la foresta con noi" - ma credo che la questione sia già nelle mani dell'assessore regionale, che deciderà per il meglio».
Gli agricoltori, ha sottolineato Casagrande, «vogliono che il settore in Pian del Cansiglio continui a vivere, ma oggi è compromesso dalle devastazioni dei cervi: non vogliamo che si estinguano - precisa - ma solo che il loro numero torni ad essere di 500-600, quanti erano nel 2000».




dama dama
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clse
Utente V.I.P.

Città: como
Prov.: Como

Regione: Lombardia


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Inserito il - 14 settembre 2009 : 14:02:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per chi fosse interessato all'esperienza diretta del "bramito", suggerisco un'iniziativa che si tiene presso la Riserva Naturale Regionale LAGO DI PIANO (zona Lago di Como) nei giorni 19 e 26 settembre pp.vv.
Si tratta di un'escursione guidata, con partenza dalla Casa della Riserva alle ore 19.30, all'interno dell'area protetta dove è presente un'area riproduttiva di buon interesse. L'escursione si conclude presso l'Osservatorio Naturalistico della Riserva all'interno del quale viene organizzata una cena sociale con prodotti tipici nostrani.
Chi fosse interessato e volesse prenotarsi (sono disponibili ancora pochi posti per il 19 e una decina per il 26), può contattarmi direttamente o privatamente.
Allego la locandina.
Claudio
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carlo69
Utente nuovo

Città: pistoia
Prov.: Pistoia

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Inserito il - 14 settembre 2009 : 21:05:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Luciano54, grazie per il bene arrivato.
Contraccambio con un sincero piacere di aver scoperto il vostro lavoro.
Davvero un piacere sapere che ci sono persone così appassionate a quelle che una volta erano le mie passioni da adolescente.
Sui 15-16 anni ero un assiduo frequentatore del crinale appenninico che va da Pracchia al Rondinaio. Mi appassionai seriamente alla fotografia proprio in quegli anni.
Ma con la pellicola la caccia fotografica non era per nulla uno scherzo.
Niente digitale, tutte le foto te le pagavi in pellicola e sviluppo, niente formati aps e diavolerie del genere, se avevi un 135 rimaneva tale e i moltiplicatori di focale facevano ridere. Sfogliavo riviste come Oasis e sognavo ottiche impossibili per un studente. Erano gli anni 80 e vedevo le prime Aquile che tornavano a cacciare sul crinale, dopo le cacce ai nocivi del dei decenni precedenti. Sentii dei probabili ululati, giù nella valle del Verdiana. Ne parlai alla Lipu, a quei tempi ero iscritto, ma per loro esisteva solo il Padule di Fucecchio, per carita posto fantastico. Oggi ci lavorano tutti.
Poi io scoprii il mondo dell'Arte e mi specializzai in fotografia d'Arte.
Ma il primo amore, come si dice, non si scorda mai.



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clse
Utente V.I.P.

Città: como
Prov.: Como

Regione: Lombardia


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Inserito il - 16 settembre 2009 : 10:06:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ieri sera, da circa 300 metri, era quasi buio e pioveva. per ora è lui il Re, ma dalle valli si sentono sempre più vicini i pretendenti. vedremo
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cedrone
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Città: territori della magnifica comunità di fiemme
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


547 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 settembre 2009 : 13:50:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di clse:

Per chi fosse interessato all'esperienza diretta del "bramito", suggerisco un'iniziativa che si tiene presso la Riserva Naturale Regionale LAGO DI PIANO (zona Lago di Como) nei giorni 19 e 26 settembre pp.vv.
Si tratta di un'escursione guidata, con partenza dalla Casa della Riserva alle ore 19.30, all'interno dell'area protetta dove è presente un'area riproduttiva di buon interesse. L'escursione si conclude presso l'Osservatorio Naturalistico della Riserva all'interno del quale viene organizzata una cena sociale con prodotti tipici nostrani.
Chi fosse interessato e volesse prenotarsi (sono disponibili ancora pochi posti per il 19 e una decina per il 26), può contattarmi direttamente o privatamente.
Allego la locandina.
Claudio
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Scusa se mi permetto ma la somma di 20 euro serve a coprire quale spesa? io ho sempre portato la gente in giro per puro diletto trovando piacere nel vedere il loro interesse per una cosa nuova..........di cui avevano sentito parlare e non potevano conoscere che se nn accompagnati da "uno del mestiere".......


cedrone
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clse
Utente V.I.P.

Città: como
Prov.: Como

Regione: Lombardia


382 Messaggi
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Inserito il - 16 settembre 2009 : 13:56:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao cedrone, i 20 euro servono per la cena, tutto il resto viene fatto da volontari e dal guardiaparco.
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cedrone
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Città: territori della magnifica comunità di fiemme
Prov.: Trento

Regione: Trentino - Alto Adige


547 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 settembre 2009 : 14:07:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di clse:

ciao cedrone, i 20 euro servono per la cena, tutto il resto viene fatto da volontari e dal guardiaparco.


Scusa se dubitavo.... be se ce la cena allora ci stanno e anche bene se nn avete piu posto mandane qualche pulman qua dalle mie parti............ ora stanno cominciando bene...............

cedrone
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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 16 settembre 2009 : 14:26:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Personalmente non mi scandalizzo se c'è da pagare qualcosa!
Bisognerà abituarsi che la gestione di tali aree ha un costo se si vuole tenerle bene se si vuole farle andare allo sfascio, no quello si può fare anche gratis!

Ora sie esce dal tema,ma a me da meno fastidio pagare per visitare che non visitare!
La riserva in particolare organizza gite con guida e questi naturalmente hanno orari e periodi tutt'altro che conformi all'osservazione della fauna!

Se permettete poi i Codoni vorrei vedermeli da solo in santa pace non in comitiva.

In realtà quella riserva è infruibile,ora ha una bella casetta visitatori,ma in quanto ad infrastrutture per godersi la natura è lontana anni luce da ciò che dovrebbe essere!
Un osservatorio ha 500m dal canneto nulla serve!
La riserva è in un bel posto nulla da dire con molta fauna acquatica,ma nulla da giustificare questa chiusura!

La mia idea di fruizione libera della natura senza divieti,ma rispettosa non è ancora attuabile,lo capisco,ma o si permette di godere in modo decente dello spettacolo naturale o si apre!

Lo stesso valga per tutte le altre riserve gestite dalle più disparate associazioni e aperte ad orario d'ufficio.
Ci saranno eccezzioni non lo nego ...

Piuttosto mi scandalizzo ora a sapere che il pranzo costa solo 20 euro!!!

Ora tornando alla Riserva ,Clse sai se i cervi si osservano nella piana o magari in qualche montagna vicina!
Quei cervi li ho visti spesso nei canneti in inverno a far compagnia alle "papere",ma l'aspetto "bramito" in quel posto non lo conosco!
Grazie

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Tetrao
Utente Senior


Città: Bormio
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


2749 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 16 settembre 2009 : 14:29:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di clse:

ieri sera, da circa 300 metri, era quasi buio e pioveva. per ora è lui il Re, ma dalle valli si sentono sempre più vicini i pretendenti. vedremo

Un bel Cervo di pianura!Mi incuriosisce la cosa:
Co o So ?!
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