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   IL MONDO DEI FUNGHI
 Curiosità - Stranezze
 Escursioni micologiche notturne e... fuochi fatui!
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 24 febbraio 2008 : 15:32:04 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia



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Immagine:
Escursioni micologiche notturne e... fuochi fatui!
170,16 KB



Non so se lo sapevate, ma una delle teorie che tentano di spiegare l'enigmatico e inquietante fenomeno conosciuto da sempre sotto il nome di "fuoco fatuo" (o "fox fire" o "will-o'-the-wisp" o "feut follet" o "ignis fatuus")... riguarda proprio voi micologi!

Armillaria sp., i comuni "chiodini": lo sapevate che il loro micelio presenta fenomeni di bioluminescenza?

Link

Che delusione scoprire che i misteriosi "fuochi fatui", di cui ci narra persino Emilio Salgari nei sui romanzi, non sarebbero che... misere ife fungine! Altro che le anime dei trapassati del mio antico manoscritto!

Leggete ora con attenzione questo documento "Foxfire: bioluminescence in the forest":

Link

Chiodini a parte, vi è mai capitato, durante una delle vostre escursioni micologiche (magari serali o notturne) di osservare un fenomeno che poteva essere riconducibile ai "fuochi fatui" delle leggende?
O di notare che i vostri chiodini, riposti con cura nel frigorifero al termine di una fruttuosa escursione, brillassero sinistramente di luce propria, non appena spenta la luce?

L'unica fotografia (autentica?) di fuoco fatuo trovata da me su Internet è questa: Link
E in questo caso, se autentico, porcini, prataioli o chiodini non possono essere i responsabili...

La scarsità di foto sul web ci indica però due dati di fatti inconfutabili:

- i micologi preferiscono cercare i funghi di giorno ;
- il fenomeno della bioluminescenza fungina è raro e/o impercettibile, e va probabilmente ricercato e documentato con apparecchiature degne del film "Ghostbusters"!

Se però voi avete foto o racconti al proposito, sarò felice di ascoltarvi.
In cambio vi racconterò l'avventura di me e di mio fratello quando, da bambini, andammo a cercare i fuochi fatui, in una notte d'estate di tanti anni fa, al cimitero di Alberese: da brivido!!!





"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"

Modificato da - Andrea in Data 17 marzo 2009 10:45:52

FOX
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Inserito il - 24 febbraio 2008 : 16:01:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Zoroaster

i micologi preferiscono cercare i funghi di giorno ;
- il fenomeno della bioluminescenza fungina è raro e/o impercettibile, e va probabilmente ricercato e documentato con apparecchiature degne del film "Ghostbusters"!


Grazie Zoroaster,

cerchiamo i funghi di giorno anche perchè di notte è proibito..
la legge dice "un'ora prima del sorgere del sole e un'ora dopo il tramonto".

Ho assistito diverse volte a questi fenomeni della bioluminescenza fungina, molti anni fa...ma non so dirti niente in merito..

simo


Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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Zoroaster
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Inserito il - 24 febbraio 2008 : 21:38:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di FOX:



Grazie Zoroaster,

cerchiamo i funghi di giorno anche perchè di notte è proibito..
la legge dice "un'ora prima del sorgere del sole e un'ora dopo il tramonto".

Ho assistito diverse volte a questi fenomeni della bioluminescenza fungina, molti anni fa...ma non so dirti niente in merito..

simo


Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan





Se non mi sai dire niente tu, che hai assistito a questi fenomeni, figuriamoci gli altri che non hanno mai visto niente di simile...
Bene: io non racconterò cosa mi è capitato al cimitero di Alberese!



"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"
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FOX
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Inserito il - 24 febbraio 2008 : 21:41:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Raconta..racconta...altrimenti come facciamo a sapere!!!

Devo fare un pò mente locale, e ricercare alcuni documenti..chissà in quale PC saranno?

simo


Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 24 febbraio 2008 : 21:44:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di FOX:


Raconta..racconta...altrimenti come facciamo a sapere!!!

Devo fare un pò mente locale, e ricercare alcuni documenti..chissà in quale PC saranno?

simo


Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan



Grazie Simo! Attendo con ansia le tue foto e il tuo racconto!

Per il mio è necessario che sia giorno: altrimenti, vi giuro, correte il rischio di non chiudere occhio per tutta la notte... E ve lo dice uno che non crede ai fantasmi! Brrr...



"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"
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FOX
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Inserito il - 24 febbraio 2008 : 23:03:59 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Se ricordo bene anni fa furono fatti dgli esperimenti da un amico micologo con Opmhalotus olearius, dopo averlo esposto a lungo a una fonte luminosa questo diventava luminescente.

simo




Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 25 febbraio 2008 : 12:07:51 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ecco:

Link


Per chi fosse curioso, pubblico poi qui sotto, anche se totalmente off-topic, ciò che mi capitò al cimitero quella notte.

Aspettammo fino alle undici di sera, io e mio fratello, allora poco più che bambini, e decidemmo quindi di uscire, all’insaputa dei nostri genitori, e di recarci al vicino cimitero. Che tanto vicino in realtà non era: ci attendeva una camminata fra prati e siepi, fino a raggiungere, quasi ai limiti del bosco, quello che all’epoca era un minuscolo cimiterino di campagna.
Facendoci coraggio l’un l’altro, muniti di una torcia fioca e sgangherata, volevamo a tutti i costi riuscire ad assistere a quel fenomeno naturale di cui avevamo sentito parlare: quelle fiammelle fredde e misteriose, che si sviluppano, talora, nei cimiteri di campagna durante le caldi notte estive. Prodotte forse dalla decomposizione dei corpi, si diceva.
E quella era senza dubbio una calda notte estiva, e, in giro, a mezzanotte, non incontrammo proprio nessuno. C’era luna piena, e un tenue chiarore rischiarava le strade bianche e polverose e rendeva quasi del tutto superflua la luce prodotta dalla nostra torcia.
Allontanandoci dal centro abitato avvertivamo un senso di tensione crescente, che raggiunse il suo culmine quando le basse mura del piccolo camposanto apparvero dinnanzi a noi, circondate da poca vegetazione. Tutto attorno silenzio assoluto: non il canto di un uccello, non il grufolare del cinghiale, non il frinire di un grillo. Odore pesante di muschio, di macchia mediterranea, di fieno e terra appena smossa, grassa, carica di humus ed essenze. Odore di cera e di fiori appassiti. E di acqua stagnante.
Io fui il primo. Il primo che volle guardare, e mi affacciai al cancello d’ingresso, per poter scrutare all’interno del camposanto. Il cancello era chiuso, e questo mi tranquillizzò. Rimasi in attesa, facendo caso alla terra fra le lapidi, alla ghiaia bianca, all’erba, agli angoli più scuri fra le mura, sperando di scorgere qualche bagliore indistinto, fra quelli reali, ma non per questo meno vaghi e fluttuanti, dei ceri e delle candele tombali.
Mio fratello si fece alle mie spalle. Quando ci parve di vedere qualcosa.
Cosa vidi? Cosa vide mio fratello?
Pochi potranno credere al nostro racconto, e la maggior parte di loro penserà che, nonostante la mia buona fede, tale racconto sia senza dubbio frutto di autosuggestione o di patologia.
Seduta su una pietra tombale era, forse, una figura minuta, quasi fosse la sagoma di un bimbo. Immobile e appena visibile nella semioscurità.
Un bimbo? Cosa ci faceva un bambino, di notte, in un cimitero di campagna? Certo, anche noi eravamo bambini; ma non stavamo seduti, immobili, su una pietra tombale!
“Ma no,…” pensammo “…non può essere, sarà un grosso straccio o un mucchio di stoffa…”
La figura però sembrava guardarci e la nostra impressione fu che per istante si fosse anche mossa, di poco, ma mossa… e non c’era la benché minima brezza che potesse giustificare lo spostamento di quello che noi credevamo essere un fagotto di stracci chiari.
Ed ecco ciò che accadde.
Ma qui non so davvero se “ciò che accadde” fu suggestione o realtà, tanto strane e nuove per noi furono le percezioni di quei momenti. Non saprei raccontarlo diversamente: è infatti indescrivibile la sensazione che provammo, e lo stesso senso del tempo parve alterarsi.
Dalla lapide su cui sembrava poggiarsi la creatura, iniziò a scaturire un lamento, come un flebile richiamo, ma di una mestizia e lontananza infinite. Appena percettibile. E una luminosità diffusa sembrava diffondersi da quella strana figura umana.
Immaginazione? Può darsi.
Io e mio fratello ci guardammo per alcuni istanti, e, senza dire parola, ci allontanammo all’unisono dal cancello, per poi fuggire, letteralmente a gambe levate, in direzione del paese.
Nessuno ci seguì, nessuno notò la nostra corsa disperata.

Il giorno dopo, ovviamente, tornammo al cimitero, questa volta, però, alla piena luce del sole.
La lapide, su cui la sera prima ci era sembrato di vedere qualcosa, non aveva fagotti o mucchi di stracci che avrebbero potuto creare illusioni o giochi di luce.
Riportava però un nome, poche righe scolpite nella pietra, e due date: era la tomba di un bambino, morto di malattia quarant’anni prima.






"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"

Modificato da - Zoroaster in data 25 febbraio 2008 12:38:59
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franci
Utente Senior

Città: Morbegno
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


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Inserito il - 25 febbraio 2008 : 12:42:18 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Zoroaster:

Messaggio originario di FOX:


Raconta..racconta...altrimenti come facciamo a sapere!!!

Devo fare un pò mente locale, e ricercare alcuni documenti..chissà in quale PC saranno?

simo


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Grazie Simo! Attendo con ansia le tue foto e il tuo racconto!

Per il mio è necessario che sia giorno: altrimenti, vi giuro, correte il rischio di non chiudere occhio per tutta la notte... E ve lo dice uno che non crede ai fantasmi! Brrr...



"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"


Da ragazzina ho assistito anch'io al fenomeno dei "fuochi fatui" in un piccolo cimitero di montagna... esperienza - diciamo - suggestiva!

Franci
Morbegno (SO)
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 25 febbraio 2008 : 12:50:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Franci... raccontaci qualche dettaglio in più: sei la prima persona che mi dice di aver assistito a tale fenomeno!!
Era estate? Che temperatura c'era?
Questi fuocherelli si muovevano o potevano essere causati da qualche fungo?
Di che colore era la fiamma?

Boh...



"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"

Modificato da - Zoroaster in data 25 febbraio 2008 12:50:50
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falce
Utente V.I.P.


Città: Colle di Val d'Elsa
Prov.: Siena

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Micologia

Inserito il - 25 febbraio 2008 : 14:17:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao
il topic è senz'altro suggestivo ma mi sembra un po' "confuso":

una cosa sono i "fuochi fatui", altra la bioluminescenza (non so' neanche se il termine è appropriato per il regno fungi, è un fenomeno biologico, chimico o biochimico?).
Non ne ho esperienza diretta ma ho sentito spesso parlare della luminescenza di Omphalotus olearius e Armillarea mellea.
Così a occhio il fenomeno non mi sembra abbia niente di inconsueto o di misterioso.

Per quanto riguarda i "fuochi" credo che, come spesso accade, la spiegazione più semplice sia anche la più probabile. La semplice combustione di gas.
Nulla di più. Quali gas, in che condizioni, ecc. lo lascio agli esperti e ai testimoni.

Mauro


Come è antica questa nostra mirabile Terra. E come siamo sciocchi a non rispettarla. (M. Rigoni Stern)

Modificato da - falce in data 25 febbraio 2008 14:19:16
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FOX
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Inserito il - 25 febbraio 2008 : 14:30:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Anche io mi riferisco solo ad alcune specie di funghi...

il resto non so niente!!

simo


Alto è il prezzo quando si sfida per vanità il mistero della Natura - I. Sheehan
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franci
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Città: Morbegno
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


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Inserito il - 25 febbraio 2008 : 16:50:32 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Nel caso di quello che ho visto io, ha ragione Falce.
Era più o meno giugno e faceva abbastanza caldo.
Le fiammelle bluastre che vedevo erano sicuramente causate dalla combustione dei gas che possono formarsi nelle fosse (scusate l'argomento magari un po' macabro per alcuni).

Non ricordo molto di più: si parla di oltre 20 anni fa...

Franci
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 27 febbraio 2008 : 13:15:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di franci:

Nel caso di quello che ho visto io, ha ragione Falce.
Era più o meno giugno e faceva abbastanza caldo.
Le fiammelle bluastre che vedevo erano sicuramente causate dalla combustione dei gas che possono formarsi nelle fosse (scusate l'argomento magari un po' macabro per alcuni).

Non ricordo molto di più: si parla di oltre 20 anni fa...


Franci
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Scusa se sono curioso... ma almeno ricorderai perché ti trovavi di notte in un cimitero: ti ci avevano portato proprio per vedere i fuochi fatui, o è stato un caso per voi trovarvi di fronte a questo fenomeno?

Chiedo questo proprio perché per alcuni i fuochi fatui sembrano non esistere, oppure coincidere del tutto con fenomeni di bioluminescenza tipo quella fungina (si vedano i link precedenti da me postati). Quindi io non faccio confusione : so benissimo cos'è una fiammella e immagino come potrebbe invece essere un micelio fluorescente (cosa ben diversa da una fiammella).
Sta di fatto però che prove certe o anche solo una foto che documenti cosa siano questi fuochi fatui o quanti tipi di fuochi fatui possano esistere (gas che si incendiano? gas che sono solo fluorescenti? ife luminescenti? fulmini globulari? ) non esistono.

Guardate cosa scrive addirittura il Cicap al proposito:

Link

Forse la sede migliore per trattare di questi strani fenomeni sarebbe il forum "geologia", ma visto che alcune teorie sostengono proprio che i "foxfire" altro non siano che fluorescenze fungine... anche questa sezione può andare in parte bene...




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Modificato da - Zoroaster in data 27 febbraio 2008 13:18:17
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franci
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Città: Morbegno
Prov.: Sondrio

Regione: Lombardia


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Inserito il - 28 febbraio 2008 : 14:37:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Avevo 13 anni, quindi tanto tempo fa, e mi trovavo al Santuario di Gallivaggio, in Valchiavenna.
Insieme ai compagni di scuola festeggiavamo la fine dell'anno scolastico al ristorante del padre di uno di loro.
Vicino al Santuario c'era un piccolo cimitero e dopo cena il nostro amico ci ha portato a vedere questo fenomeno, semplicemente come curiosità e legandone l'origine appunto alla formazione di gas, derivato dai fenomeni di decomposizione.
Mi ricordo alcune deboli fiammelle, di una luce azzurrastra, vicine al terreno... oltre questo non rammento nulla: è passato appunto tanto tempo!

Franci
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Zoroaster
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Inserito il - 28 febbraio 2008 : 15:20:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Franci!

Ho parlato proprio ora con un mio anziano paziente che ha fatto la resistenza in Appennino. Mi ha raccontato di avere assistito al fenomeno quando a vent'anni faceva il partigiano: la località era la frazione Dezza di Bobbio. Piccole fiammelle azzurre con la punta giallastra all'interno del cimiterino; le fiammelle, a detta sua, si spostavano continuamente, e, fra giovani partigiani, minacciati dai mongoli più che dai tedeschi, era quasi una prova di coraggio fermarsi davanti al cimitero a guardare i fuochi fatui.
Non capisco come mai si dubiti ancora dell'esistenza di questo fenomeno... Quest'estate proverò a fare qualche giro, di notte, in terreni paludosi o presso vecchi cimiteri... Vorrei anche vedere se i miceli dei funghi possono causare fenomeni di lumuniscenza: i chiodini, sulle mie colline, sono molto comuni!



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franci
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Inserito il - 02 marzo 2008 : 19:05:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Probabilmente era più facile notare questo fenomeno nei vecchi cimiteri, in cui da tombe ricche di fessure questi gas possono fuoriuscire più facilmente.
Questa sera ne parlavo con i miei genitori e mia madre mi ha raccontato di averli visti anche lei da ragazza, vicino al cimitero di Menarola, sempre in Valchiavenna, durante un'estate trascorsa nell'ex casa parrocchiale.

Franci
Morbegno (SO)
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Zoroaster
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Inserito il - 02 marzo 2008 : 20:00:49 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di franci:

Probabilmente era più facile notare questo fenomeno nei vecchi cimiteri, in cui da tombe ricche di fessure questi gas possono fuoriuscire più facilmente.
Questa sera ne parlavo con i miei genitori e mia madre mi ha raccontato di averli visti anche lei da ragazza, vicino al cimitero di Menarola, sempre in Valchiavenna, durante un'estate trascorsa nell'ex casa parrocchiale.

Franci
Morbegno (SO)
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Grazie ancora per gli aiuti, Franci!

Te lo devo confessare: proprio ieri ho chiamato il ristorante del Santuario di Gallivaggio e ho fatto cenno alla padrona del tuo racconto. Lei mi ha risposto che probabilmente il ragazzino di cui tu parlavi è suo figlio (sarebbe bello se tu potessi dirmi il suo cognome in mp), ma questa povera donna dei fuocherelli non sapeva proprio niente: ha comunque aggiunto che se avessi voluto passare, il suo ristorante sarebbe stato aperto!
Certo tanto tempo è trascorso, e magari il ristorante ha nel frattempo cambiato gestione...
Quello che tu scrivi è probabilmente vero: una volta i cimiteri erano strutturati in maniera diversa (per non entrare in discorsi troppo macabri mi esprimo in questa maniera "soft"). Ma erano anche completamente bui: e ciò facilitava gli avvistamenti di luminescenze "insolite". Il mio paziente infatti, quando gli chiesi se non ci fossero lumi o luci nel cimiterino di Dezza, mi guardò come si guarda un alieno: era tutto nero inchiostro!
Ed è per questo che io, a fine mese, in India, oltre a dedicarmi alla ricerca dell'erpetofauna locale, controllerò paludi e cimiteri rurali spegnendo completamente le torce...

Tornando ad un discorso più "scientifico", però, mi sembra proprio che il fenomeno dei fuochi fatui sia tutt'altro che spiegato o facilmente spiegabile: il medico legale che lavora nel mio studio mi ha confermato che il fatto è riportato nei testi di Medicina Legale, ma non ha saputo darmi delucidazioni sul tipo di reazione chimico-fisica che lo produce. Il metano sappiamo bene che non brucia se non lo si accende: e i fuochi fatui si vedono anche in zone paludose o in cimiteri completamente bui, dove non c'è fiammella che possa innescare una combustione...
Da come vengono descritti, i fuochi fatui, sembrerebbero a mio avviso essere più dei fenomeni di "luminescenza gassosa" che di vera e propria combustione. Il mio paziente mi descrisse le fiammelle come mobili, mentre su altre fonti si legge che la loro mobilità è solo apparente: il fatto è che sembrerebbero muoversi solo perché tali "fosforescenze" si accendono e si spengono continuamente in posti diversi...
Fotografare un tale raro fenomeno quindi, in piena notte, risulta un'impresa davvero ardua... e infatti sul web non trovate neanche una foto di fuoco fatuo!



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Modificato da - Zoroaster in data 02 marzo 2008 20:03:13
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a p
utente ritirato in data 22.02.2012



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Inserito il - 02 marzo 2008 : 20:06:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
i fuochi fatui sono stati visti anche in cocomitanza o poco prima di grandi eventi sismici. Emissioni in atmosfera di gas, metano nella fattispecie, è stata evidenziata in Friuli prima del terremoto del 15 settembre 76, da una ricerca fatta poco fa in rete che si è caratterizzata da scintille e fiammelle.

Alessandro PD


Chi ama la Natura le lascia i suoi fiori
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D21
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Inserito il - 03 marzo 2008 : 00:13:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Salute a te, oh tetro e curioso Zoroaster!

Ti propongo un'idea balzana che potrebbe perfino funzionare: se i misteriosi fuochi si accendono e spengono in posti diversi in continuazione, è senz'altro impossibile fotografarli, come dici tu.

Ma filmarli?

Potresti provare con una normale videocamera: ti piazzi davanti a un cimitero e osservi. Se scorgi una fiammella puoi avvicinarti e mettere la videocamera sul cavalletto, poi inizi a filmare: prima o poi la fiamma tornerà a presentarsi proprio in quel punto. Filmando in continuo anche un solo attimo di luce resterà impresso.

Oppure puoi tentare con la ripresa all'infrarosso: nightshot, mi pare si chiami: molte macchine ce l'hanno ed è sensibile al calore. Però vedrai tutto verdino.

Naturalmente, dovrai spiegare a Carabinieri, guardiani e folla inferocita intervenuti nel frangente, che non avevi intenzione di violare alcuna tomba...
O forse è meglio se ti limiti alle paludi...

Dario.
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Zoroaster
Utente Senior

Città: Pavia


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Inserito il - 03 marzo 2008 : 12:57:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie ancora a tutti per gli aiuti e i consigli!

Per ora ho letto differenti descrizioni di tale fenomeno, e ve le riassumo qui:

1) Il mio paziente di Dezza mi descrisse due-tre fiammelline azzurre ma con la punta gialla, che si muovevano continumente a livello del terreno, non producendo rumore;

2) Il ragazzo che scrive il secondo messaggio su questo forum: Link racconta invece di "fuocherelli lunghi e serpeggianti, quasi impercettibili tanto erano tenui, di colore blu-chiaro, comparsi a mezz'aria e che producevano il rumore di quando si soffia su una candela".

3) La mamma di Franci si ricorda di "ramificazioni luminose" avvistate lungo le siepi fuori da un cimitero;

4) Una persona racconta (su internet) di una fiamma enorme e altissima avvistata in un cimitero di notte, poi scomparsa senza lasciare traccia;

5) Altri testimoni parlano di luminosità puntiformi che si accendono e si spengono, in terreni paludosi, e che quindi portano fuori strada il viandante. Da qui il nome tedesco di Irrlichter, cioè "luci che portano fuori strada". Che abbiano preso lucciole per lanterne? ...anzi: lucciole per fuochi fatui?

6) Un altro mio paziente mi parlò di "tenui luminosità nei boschi, ma del tutto immobili". Ed in questo caso potrebbe essersi trattato proprio di luminescenze dovute al micelio di alcune specie fungine.

Se poi fate qualche ricerca sul web, vedete che l'argomento si complica e si mescola con credenze, argomenti correlati, spiritismo e ufologia...
Il campo quindi si allarga anche, come suggeriva Alessandro, alle "sfere di fuoco" che possono avvistarsi prima di eventi sismici, ai fulmini globulari, agli "orbs" tanto cari ai fotografi dell'occulto e così via...

Insomma, i fenomeni di "luminescenza notturna di ndd" potrebbero richiedere un'intera tesi di laurea per essere analizzati con un certo rigore e completezza!



"E ove un dolente suono arcano a udir ti cogli, come se li nostri andati cari, fra noi qui sono in terra, e invocan, con voce mesta, o luce tenue e ignota, o tanfo estremo e nauseabondo, ecco, lì la mirauda ha ancor alcova, e la sua fetida stirpe ancor dà prole!"

Modificato da - Zoroaster in data 03 marzo 2008 13:00:59
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