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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Autore |
Discussione |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 16 gennaio 2008 : 23:42:13
Classe: Gastropoda Famiglia: Clausiliidae Genere: Siciliaria(Gibbularia) Specie:Siciliaria(Gibbularia) gibbula
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Una delle specie di clausilidae più variabili in forma e dimensioni è Siciliaria gibbula,alcune forme caratteristiche del Gargano sono già state illustrate,non solo la forma è molto variabile ma anche le dimensioni. Nella prima foto ho posto a confronto due popolazioni garganiche,la piccola(10 mm) proviene da un'area arida presso S.Leonardo di Siponto vicino a Manfredonia,la popolazione grande(25 mm) proviene dal passo di Ingarano presso San Nicandro Garganico.
In attesa di poter confrontare le forme italiane con materiale topotipico le confrontiamo con gli esemplari di San Marino reperiti dal nostro Beppe(papuina per gli amici)
S.gibbula - San Marino
Dall'immagine si può notare la variabilità delle pliche all'interno di una popolazione,in particolare la subpalatale può essere continua o discontinua. Proviamo a mettere in confronto due esemplari di San Marino(al centro) con due esemplari reperiti tra San Nicandro e Cagnano Varano(laterali)
La struttura delle pliche è molto simile,ora vediamo i dettagli. Nelle immagini l'esemplare di sinistra è di San Marino mentre quello di destra è di San Nicandro.
Viste le pliche in dettaglio penso che le due popolazioni anche se distanti possono essere attribuite alla stessa specie,più difficile sarà dimostrare come mai occupano areali così separati.
La popolazione di San Marino è stata reperita su una roccia circondata da una zona boscosa,ma assomiglia molto più agli esemplari garganici provenienti da zone aride,potrebbero essere popolazioni importate che hanno trovato su quella roccia un habitat rifugio.mi interesserebbero notizie di questa specie nel Nord Italia. Infine due immagini di un confronto degli esemplari di San Marino(a sinistra) e delle falesie sotto Monte S.Angelo(a destra)
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 gennaio 2008 : 00:06:01
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a parte il mal di testa che mi è venuto guardando le immagini "alla francese", devo fare i complimenti a sandro per la cura che ha messo nel fare le foto di tutti i dettagli delle pliche che si possono avere senza rompere le conchiglie; questa carrellata conferma il mio smarrimento nel riuscire a quantificare le differenze tra le varie popolazioni di gibbula che al primo istante possono sembrare diverse ma che dopo un po' si riconoscono come varianti non significative di un'unica struttura di pliche; in particolare, la plica palatale superiore può essere più o meno lunga, ma la parte iniziale, che è funzionale all'articolazione del clausilio, è sempre presente nella stessa posizione; non ho idea del significato che può avere, ammesso che ne abbia uno, una plica più o meno lunga; questa è particolarmente forte negli esemplari di sannicandro, tanto che il palato ne risulta molto deformato la popolazione di monte sant'angelo ha una plica columellare un po' diversa dalle altre, cui potrebbe corrispondere una diversa forma del clausilio in sostanza sono d'accordo col nostro subpoto nel concludere che, da quel che si può dire guardando la conchiglia, le popolazioni di san marino e di sannicandro appartengono alla stessa specie
ciao
ang |
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oxon
Moderatore
Città: genova
Prov.: Genova
Regione: Liguria
1958 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 gennaio 2008 : 07:15:02
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Ciao Sandro, ottima la presentazione derlle caratteristiche della struttura delle pliche per trasparenza, penso di usarla pure io; concordo perfettamente sulle conclusioni ma, però penso tu lo abbia già notato, la discontinuità della plica palatale, così come il minore spessore delle altre pliche, è osservabile in esemplari più giovanili, così credo osservando lo sviluppo della espansione labiale e la trasparenza dei nicchi. Se quanto osservato poi è dovuto, come detto sopra, all'età più immatura di alcuni molluschi o alla minore presenza di carbonato di calcio, od alla minore capacità di alcune popolazioni di fissarlo, penso potrebbe essere oggetto di ulteriori osservazioni. Ciao e grazie.
oxon |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 17 gennaio 2008 : 14:20:35
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In effetti per studiare le pliche in trasparenza ho usato esemplari con guscio non ispessito anche se con il labbro già formato. Con l'ispessimento del guscio in questa specie si ha una notevole formazione di callo interno che rende impossibile leggere le pliche. Molte classificazioni sono basate sulla continuità o discontinuità delle pliche,e se sono unite le une alle altre. Molte delle differenze in Siciliaria sono date da una maggiore o minore quantità di callo che modifica l'aspetto,probabilmente è un fatto dovuto alla maggiore o minore disponibilità di calcio nell'ambiente. Un'altra osservazione interessante su questa specie è che gli esemplari più grandi proveniente dal lato nord-ovest del Gargano,più umido hanno uno sviluppo del callo minore degli esemplari piccoli del sud-est che vivono in pietraia arida. Tra i due estremi esiste tutta una serie di forme intermedie,che inducono a pensare a demi locali piuttosto che a sottospecie,solo una revisione genetica potrà chiarire questo problema.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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fern
Utente Senior
Città: Vicenza
2348 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 12 febbraio 2008 : 21:20:53
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Accolgo con ritardo l'invito di Subpoto ad inserire esemplari "nordici" di questa specie: quelli che mostro provengono da Aquileia. Non ho ripreso tutte le angolature, ma spero basti. Si nota una discreta variabilità nelle pliche, anche se uno dei due esemplari nella foto in trasparenza non è venuto bene. Fern
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ang
Moderatore
Città: roma
Regione: Lazio
11322 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 12 febbraio 2008 : 22:36:16
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innanzitutto complimenti per le foto ottimamente riuscite gli esemplari di aquileia hanno una struttura delle pliche del tutto analoga a quella degli esemplari di san marino, con la lamella colmellare lobata e la solita variabilità nella lunghezza della plica palatale superiore ma nulla più habitat? grazie per il tuo prezioso contributo
ciao
ang |
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fern
Utente Senior
Città: Vicenza
2348 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 13 febbraio 2008 : 12:24:33
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Io le ho trovate su muretti e rovine archeologiche, ma forse cio' e' dovuto unicamente al fatto che su una superficie liscia si notano meglio. Ma non e' improbabile che a questa latitudine vivano solo in ambito antropizzato, come Papillifera bidens. Quanto alle foto delle pliche, se ti interessa, la tecnica e' molto semplice: tengo il guscio in una mano, contro la luce del giorno, e la macchina fotografica nell'altra. Ho solo bisogno di una giornata di sole. Ciao,
Fern |
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Subpoto
Moderatore
Città: Roma
Prov.: Roma
Regione: Lazio
9027 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 13 febbraio 2008 : 23:24:28
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Le nostre tecniche rudimentali ci consentono di evidenziare particolari che non si vedono in foto bellissime,in fondo all'italiano non manca la fantasia. Concordo con ang nel costatare una grande somiglianza di questa popolazione con quelle prese in esame in precedenza,anche la plica interrotta è evidenziata in questa popolazione come la diversa callosità della lunella tra i due individui fotografati in controluce. Di questa variabilità andrà tenuto conto anche studiando le altre Siciliaria meridionali che hanno una variabilità delle pliche anche maggiore.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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