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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
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Mantis
Moderatore
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 marzo 2007 : 00:40:29
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Perdonami l'attesa, Marcello.
Riguardo alla tua lecita domanda sui caratteri alternativi per separare le forme giovanili dei Tettigoniidae e dei Phaneropteridae (non avendo, appunto, in questo caso l'elemento "ali" che permettano di identificare la famglia di appartenenza), rimangono purtroppo solo quei caratteri non sempre visibili da una foto, come un incavo o meno sui lati dei primi 2 tarsomeri (come dicevo ad Angela in questa discussione), oppure la presenza o meno di due escrescenze (plantule) ai tarsi posteriori; tibie anteriori con una prominente spina o senza. Elementi che possono trovarsi anche insieme o separatamente.
Cerco di riassumere il tutto, con la chiave che segue:
1. |
Tarsomeri 1 e 2 lisci ai lati, apice delle tibie anteriori senza spina e primo tarsomero posteriore senza plantule |
Phaneropteridae |
- |
Tarsomeri 1 e 2 con una tacca ai lati, apice delle tibie anteriori con una prominente spina |
2 |
2. |
Tarso posteriore senza plantule alla base |
Tettigoniidae (genere Tettigonia) |
- |
Tarso posteriore con 2 plantule alla base |
Tettigoniidae (subfam.Tettigoniinae) |
(Un ultimo carattere utile potrebbe essere la presenza o meno di due stiletti della placca sottogenitale dei maschi, assente nei Phaneropteridae e presente nei Tettigoniidae, ma anche qui servirebbero davvero delle inquadrature particolari per riuscire ad individuarli).
Per quanto riguarda la tua bella specie, molti caratteri non sono visibili ma possiamo escludere la famiglia Tettigoniidae per la mancanza di plantule ai tarsi posteriori (e il genere Tettigonia che tutti conosciamo bene non avere quella colorazione generale).
Per cui non rimane che la famiglia Phaneropteridae. Credo si tratti di un genere ad ali microttere (escudendo, quindi, i generi Phaneroptera, Tylopsis e Acrometopa).
Dalla lunghezza della tibie rispetto al pronoto, come la posizione della sutura trasversaledi quest'ultimo, la forma dei cerci e della placca sottogenitale, mi portano a pensare che potrebbe appartenere ai generi Odontura o Poecilimon.
E se così dovesse essere, ti consiglierei di sottoporla all'attenzione del Prof. Bruno Massa, perchè potrebbe risultare un ritrovamento interessante, nel senso che l'unico Poecilimon presente in Sicilia, P. laevissimus, è noto solo della Sicilia orientale (Monte Etna, Messina, Taormina). Mentre il genere Odontura è presente, in Sicilia, con 2 specie: una è O. arcuata che lo stesso Massa classificò tempo fa proprio un tuo esemplare (completamente diverso da quello proposto qui) e l'altro è O. stenoxipha, rilevato solo in Sicilia orientale e centro-meridionale.
Mal che vada apprenderemo 2 cose: 1) Che ero completamente fuori strada. 2) Scopriremo la vera identità di questa bella specie.
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto). |
Modificato da - Mantis in data 05 agosto 2007 15:02:30 |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 marzo 2007 : 21:28:05
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| Messaggio originario di mantis:
Per quanto riguarda la tua bella specie, molti caratteri non sono visibili ma possiamo escludere la famiglia Tettigoniidae per la mancanza di plantule ai tarsi posteriori (e il genere Tettigonia che tutti conosciamo bene non avere quella colorazione generale).
Per cui non rimane che la famiglia Phaneropteridae. Credo si tratti di un genere ad ali microttere (escudendo, quindi, i generi Phaneroptera, Tylopsis e Acrometopa).
Dalla lunghezza della tibie rispetto al pronoto, come la posizione della sutura trasversaledi quest'ultimo, la forma dei cerci e della placca sottogenitale, mi portano a pensare che potrebbe appartenere ai generi Odontura o Poecilimon.
...il genere Odontura è presente, in Sicilia, con 2 specie: una è O. arcuata che lo stesso Massa classificò tempo fa proprio un tuo esemplare (completamente diverso da quello proposto qui) e l'altro è O. stenoxipha, rilevato solo in Sicilia orientale e centro-meridionale.
...ti consiglierei di sottoporla all'attenzione del Prof. Bruno Massa...
Mal che vada apprenderemo 2 cose: 1) Che ero completamente fuori strada. 2) Scopriremo la vera identità di questa bella specie.
Carmine
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Carmine, come tu mi hai suggerito, ho sottoposto un paio d'ore fa la mia immagine all'amico Bruno. Mi è già arrivata la sua risposta: "E' un maschio subadulto di Odontura arcuata, una delle specie di Ensiferi più precoci. In questi giorni si trovano già i primi adulti. La femmina è grassoccia, attera ed ha un ovopositore alquanto spinulato".
Quindi, caro Carmine, eri perfettamente "in carreggiata" Quello che ora sappiamo è che gli esemplari subadulti, in questo come forse anche in altri casi, possono presentano una livrea diversa dagli adulti! Qui è possibile vedere il maschio adulto di Odontura arcuata e confrontarlo con questo subadulto.
Marcello
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Modificato da - Velvet ant in data 16 marzo 2007 21:33:45 |
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Mantis
Moderatore
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 16 marzo 2007 : 22:42:38
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Infatti, Marcello, mi riferivo proprio a quell'adulto tanto diverso dal giovane di questo post. E grazie a te e Bruno Massa, abbiamo appreso che dobbiamo stare ancora più attenti quando ci troviamo di fronte alle forme giovanili .
Grazie ancora .
Carmine
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Mantis
Moderatore
Città: Bologna
Prov.: Bologna
Regione: Emilia Romagna
2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 marzo 2007 : 14:01:55
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Rivedendo il post di Calogero "Quattro passi alle Rocche del Drago (PA)" (il collegamento mi dà un errore), nel quale è presente una neanide di quella che classificai come Odontura arcuata, mi sorge un dubbio, Marcello.
Questa è del tutto somigliante all'adulto presente in questa tua discussione.
Quindi ho valutato le seguenti ipotesi:
- Le neanidi sono somiglianti agli adulti, ma i subadulti possono non esserlo.
- Paradossalmente la specie di Calogero non è una O. arcuata, pur somigliando molto al tuo adulto.
Cosa ne pensi?
Carmine
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
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3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 marzo 2007 : 22:02:43
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Carmine, ho fatto miei i tuoi dubbi e ho "girato" la tua domanda e le tue giuste osservazioni a Bruno, che, con la sua consueta disponibilità, mi ha risposto in tempi brevi. Questo quello che gli ho scritto:
" Confrontando la neanide di Odontura arcuata fotografata da Calogero con il subadulto della mia immagine, noto una livrea alquanto diversa, in particolare per quel che riguarda la linea bianca bordata di rosso scuro che percorre capo, torace e addome della neanide. Quest'ultima livrea è quella visibile anche nel maschio adulto da me fotografato alle Cave di Cusa un anno fa. Ti chiedo: la presenza nel subadulto di Capaci di una banda rosa leggermente bordata di bianco rientra in una variabilità cromatica della specie? Posso incontrare anche adulti con la banda di quel colore?"
Ed ecco la sua risposta, breve, ma chiarissima:
"Si, Marcello, rientra nella variabilità. Comunque la variabilità deve essere confrontata tra gli stessi stadi, in quanto gli Ortotteri nelle forme larvali assumono colorazioni che poi non conservano allo stato adulto."
Spero di esserti stato utile, Carmine, e ti ringrazio sinceramente sia per l'enorme sforzo che stai compiendo, da autodidatta, nello studio e nella comprensione di questo gruppo, certamente non facile, di insetti, sia per la possibilità che ci dai ogni giorno di condividere con te i tuoi progressi
Marcello
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Mantis
Moderatore
Città: Bologna
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2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 17 marzo 2007 : 22:45:15
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Ora è tutto chiaro, Marcello .
E comunque sono io che ringrazio te e il forum, per la continua motivazione e l'indispensabile aiuto che ritrovo puntualmente in tutti voi, necessari per crescere, conoscere e stupirsi sempre più .
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto). |
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