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Subpoto
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Inserito il - 07 marzo 2007 : 02:05:59
Classe: Gastropoda Famiglia: Clausiliidae Genere: Papillifera Specie:Papillifera solida
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Anche Papillifera solida come tutte le clausilie si presenta con varie forma locali. I primi due esemplari provengono dal castello di Monteleone Calabro presso Vibo Valentia, i secondi due dal Monte Pollino 1500 m.
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Un esemplare di Monteleone Calabro ingrandito
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Un esemplare del Monte Pollino.
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Anche se si presentano abbastanza diverse, i caratteri generali le riportano a Papillifera solida. Anche in questo caso solo una revisione della specie potrà dirci se si tratti di un'unica specie o di più specie gemelle strettamente legate tra loro. Per ora ci limiteremo ad osservare queste belle forme poco conosciute.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo
Sandro
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Modificato da - Subpoto in Data 11 aprile 2007 01:44:43
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Inserito il - 07 marzo 2007 : 08:54:34
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gli esemplari di Monteleone mi ricordano la solida che si trova all'Argentario, gli altri si possono accostare alla deburghiae per via della costolatura, ma sempre lì stiamo, anche questi bisognerebbe romperli per capirci qualcosa...
ang
C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick) |
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Inserito il - 07 marzo 2007 : 10:39:13
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Ho confrontato P.solida di Monteleone C. con la P.solida della maremma,le differenze ci sono e piuttosto significative anche se non tali da ipotizzare una separazione sottospecifica. P.deburghiae è completamente diversa,e tende ad assumere la forma di P.affinis ed il colore di P.solida,ma come visto sul post di P.transitans non sarebbe un caso isolato. Giusti vede P.deburghiae correlata con P.solida, ma è un po' difficile da decidere se è più simile a solida o a papillaris. Per il momento sarà bene considerarla specie valida.
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Sandro |
Modificato da - Subpoto in data 07 marzo 2007 10:58:35 |
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Inserito il - 07 marzo 2007 : 11:08:54
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vado a memoria, ma i miei esemplari dell'Argentario non li distinguerei in mezzo a quelli di Monteleone ... bisogna vederli direttamente, non possiamo spremere le foto oltre
ang
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Subpoto
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Inserito il - 07 marzo 2007 : 14:28:41
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Le differenze tra la popolazione di Talamone e quella di Monteleone Calabro ci sono,ho fatto delle nuove foto mettendo gli esemplari a confronto.
I primi 2 esemplari sono di Talamone, i secondi 2 di Monteleone C.
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Una vista laterale, 1°es Talamone, 2°es Monteleone C.
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La forma e l'altezza dell'ultimo giro sono molto diverse, ed è confermato anche nelle ulteriore immagine sul dorso.
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La forma degli esemplari di Monteleone C. si avvicina molto di più agli esemplari del Pollino che a quelli di Talamone.Ho esaminato anche una popolazione di Ansedonia ma non differiva minimamente da quella di Talamone.
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Sandro |
Modificato da - Subpoto in data 08 marzo 2007 17:05:43 |
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Inserito il - 07 marzo 2007 : 14:38:52
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devo controllare a casa e verificare se quello che mi ricordo è vero oppure si è distorto col tempo... ti ricordi invece se c'era qualche differenza di habitat tra le popolazioni toscane e quelle calabresi?
ang
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Inserito il - 07 marzo 2007 : 15:24:41
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Sull'habitat della forma di Monteleone C. non posso essere preciso, ne ho due esemplari che mi furono portati anni fa da Ferdinando Giovine ed erano mischiati con P.papillaris. Presumo un habitat ruderale provenendo dal castello.Quelli del Pollino da una pietraia in quota mista a prato e quelli toscani da ambiente con pietre sparse.Quella con habitat più diverso è la forma del Pollino,in genere a quella quota c'è maggior umidità, ma tralasciando la costolatura, la forma dell'ultimo giro è molto più simile a quella di Monteleone che a quelle toscane.
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Sandro |
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Inserito il - 08 marzo 2007 : 16:02:26
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questa è la solida dell'Argentario; ora scappo e ne parliamo domani
ciaociao
ang
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Inserito il - 08 marzo 2007 : 17:52:49
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Sarebbe da vedere gli esemplari vicini,ma mi sembra che anche se come forma si avvicina di più lo sviluppo dell'ultimo giro è simile a quella di Talamone. Mi manca la foto laterale.
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Sandro |
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Inserito il - 09 marzo 2007 : 08:18:46
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| Mi manca la foto laterale |
e che ci fai?
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Inserito il - 09 marzo 2007 : 10:46:17
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Evidenzi la gobba che si forma sopra il labbro esterno che ai fini tassonomici non serve a niente ma ci da un'idea di com'è l'ultimo giro di spira. Di questa ne ho solo due esemplari ma della forma del Pollino che ha una struttura di crescita simile ne ho trovato qualcuno in più per vedere le strutture interne.
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Inserito il - 09 marzo 2007 : 11:39:10
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gobba? quale gobba?
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Inserito il - 10 marzo 2007 : 02:35:44
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ti indico il punto in cui si manifesta la maggior differenza tra le popolazioni messe a confronto, dalla foto laterale di P.solida dell'Argentario volevo vedere se si poteva avvicinare alla forma calabrese o era simile alla forma di Talamone.
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Inserito il - 12 marzo 2007 : 10:09:13
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scusate ma la tentazione di fare una citazione da frankenstein junior era troppo forte...
la gobba in realtà ha un valore tassonomico ed è un carattere che mi sembra abbastanza costante, dato che riflette lo sviluppo della plica subcolumellare comunque per tornare agli esemplari, non so quanto la solida di Monteleone sia diversa, dato che l'esemplare fotografato di profilo ha l'apertura un po' arretrata e potrebbe aver avuto qualche interruzione di crescita, anche se dalle foto non si vede.
ciaociao
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Inserito il - 19 maggio 2011 : 18:56:23
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Non è segnalata per la Puglia eppure a Minervino Murge c'è una forma particolare di Papillifera solida caratterizzata da un forte callo,una costolatura poco pronunciata, ben evidenti papille sulla sutura e fauce non estroflessa.
Papillifera solida Minervino Murge
Immagine:
Immagine:
Questa forma è molto simile a quella di Fiumarella Bradano
P.solida Fiumarella Bradano
e si ricollega alle forme ioniche presentate in precedenza(Corigliano Calabro) nelle quali però compare una costulatura più marcata probabilmente dovuta all'influenza del morfotipo costulato del Pollino.
La presenza in questa località pugliese potrebbe indicare un canale di passaggio di questa specie dalla Basilicata fino alla Puglia attraverso la Valle del Basento che non presenta rilievi in grado di arrestarne la diffusione. Lo spartiacque tra la Valle dell'Ofanto e quella del Basento è posto ad una quota inferiore a 500 m.
La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo Sandro |
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