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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Mantis
Moderatore
Città: Bologna
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Regione: Emilia Romagna
2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 marzo 2007 : 18:35:08
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La seguente chiave dicotomica è stata redatta consultando, adattando e modificando vario materiale bibliografico, ma il maggior apporto alla sua stesura l'ho avuto naturalmente dalla validissima ed aggiornata guida di Fontana (Cavallette, Grilli, Mantidi e Insetti affini del Veneto). Come noterete ho cercato di accompagnarla con più immagini possibili, prese ovviamente dalle nostre discussioni aperte nel forum, ma in diversi casi, mancando materiale iconografico di casa nostra, ho dovuto illustrare alcuni punti della chiave rimandando il lettore a collegamenti esterni contenenti tali illustrazioni (che provvederò a sostituire nel tempo, man mano che verranno presentate nei nostri post a venire). I rappresentanti della fam. Gryllidae sono piuttosto eterogenei, per cui si è reso necessario distinguerli al livello di sottofamiglia. Ho preferito dare la precedenza, quando possibile, a quei caratteri visibili anche dalla sola osservazione di una foto, tralasciando quei particolari apprezzabili solo dall'esame ravvicinato dell'insetto. Iniziando ad utilizzare la presente chiave di riconoscimento vi accorgerete, contrariamente a quanti di noi avrebbero pensato, che i caratteri utili per il riconoscimento delle famiglie risiedono proprio in quelle parti del corpo che mai un fotografo naturalista avrebbe pensato di evidenziare, come zampe posteriori, tibie anteriori, tarsi, antenne. Solo in rari casi potrà essere utile un buon primo piano del capo, parte anatomica più istintivamente colpita dal nostro obiettivo. Ma ora lasciamo queste dovute note di premessa e passiamo ad altro. I termini più comuni con cui sono conosciuti gli Ortotteri, sono proprio quiei primi tre che aprono il titolo di questo post e a molti è capitato infatti di formulare la seguente domanda: "Ma qual è la differenza?" Questa è da ricercare nella corrispondenza con le tre principali superfamiglie di questo vasto Ordine: i Grylloidea o [grilli] propriamente detti (grillo campestre, grillastro italiano, grillo del focolare), i Tettigonioidea [cavallette] (Tettigonia viridissima, grilli dei cespugli, fanerottere) e, in contrapposizione con questi ultimi, gli Acridoidea [locuste] (locusta migratoria, ecc). Tutto ciò ovviamente non ha nessun valore tassonomico e addirittura alcuni considerano locuste e cavallette nell'esatto contrario delle precedenti o persino le une sinonimo delle altre. Il significato etimologico, invece, nasce da diverse ragioni:onomatopeiche, strutturali e comportamentali. Il termine grillo ha origine onomatopeica, cioè è una voce tratta dal suono stesso che emettono i maschi di molte specie (gri-gri, gri-gri). Il termine cavalletta deriverebbe, invece, dal diminutivo di cavallo, che alcuni farebbero risalire agli straordinari salti che possono compiere, altri alla forma del capo che molti hanno in somiglianza con il noto equino, ed altri ancora alla caratteristica forma del pronoto a mo' di sella della maggior parte delle specie (quest'ultima sembrerebbe la più attendibile). La parola locusta, infine, attribuita ancora per la caratteristica di produrre un canto, deriverebbe per alcuni dalla radice latina Lak = "emettere un suono" e per altri da "loquace", a sua volta dal greco Lask-ein = "suonare, strepitare".
Gli Ortotteri vengono notoriamente divisi in due sottordini: Ensiferi e Celiferi, con un totale di 15 famiglie, di cui 10 appartenenti al primo sottordine e 5 al secondo, come nella chiave che segue:
Antenne più lunghe di metà corpo (ma quasi sempre più lunghe dell'intero corpo), con più di 30 articoli. Femmine (tranne in Gryllotalpa) con ovopositore vistoso, spesso a forma di sciabola o stiliforme .................................... ENSIFERA
Antenne più corte di metà corpo, con meno di 30 articoli. Femmine con ovopositore corto, non evidente .................... CAELIFERA
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto).
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Modificato da - Mantis in Data 01 marzo 2007 22:26:25
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Mantis
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2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 marzo 2007 : 18:45:27
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ENSIFERA
1. Zampe anteriori dilatate e dentate, modificate in attrezzi per lo scavo ................................................................................. Gryllotalpidae
-- Zampe anteriori non dilatate, di forma simile alle mediane ..................................................................................................................... 2
2. Tarsi di 3 articoli .......................................................................................................................................................................... 3
-- Tarsi di 4 articoli (il 3° può essere corto e difficile da vedere) ............................................................................................................... 8
3. Corpo ovale, non più di 5 mm. Specie mirmecofile ........................................................................................................ Myrmecophilidae
-- Corpo oblungo, maggiore di 5 mm .................................................................................................................................................... 4
4. Tegmine ispessite, di colore nero, zampe posteriori gialle e aspetto da scarabeo .........................................................Gryllidae (Trigoniinae)
-- Tegmine di aspetto diverso, con venature chiaramente visibili ............................................................................................................... 5
5. Sulla tibia anteriore nessun organo dell'udito (timpano). Specie attere o squamittere ................................................................................. 6
-- Tibia anteriore con organo dell'udito ................................................................................................................................................. 7
6. Tibie posteriori denticolate, senza spine e corpo ricoperto di piccole scaglie .......................................................................... Mogoplistidae
-- Tibie posteriori con presenza di spine. Insetti color paglierino con macchie scure ................................................ Gryllidae (Gryllomorphinae)
7. Capo oblungo, corpo compresso dorso-ventralmente. Tegmine trasparenti ............................................................. Gryllidae (Oecanthinae)
-- Capo più o meno sferico e corpo non appiattito (La sottofamiglia Nemobiinae si distingue per avere il timpano solo esternamente, mentre i Gryllinae hanno il timpano sia sulla parte esterna che interna) ............................................................... Gryllidae
8. Tibie anteriori senza timpano. Tutte le zampe, antenne e palpi notevolmente lunghi. 3° articolo dei tarsi di forma semplice. Abitano grotte o luoghi scarsamente illuminati............................................................. Rhaphidophoridae
-- Tibie anteriori con timpano. 3° articolo dei tarsi a forma di cuore ............................................................................................................ 9
9. Antenne inserite nella parte inferiore della linea mediana degli occhi....................................................................................... Bradyporidae
-- Antenne inserite tra gli occhi o appena al di sopra della linea mediana ................................................................................................... 10
10. Pronoto, in visione laterale, di forma quasi rettangolare. Insetti massicci. Femore anteriore e mediano con una robusta fila di spine............................................................................. Tettigoniidae (Saginae)
-- Pronoto, visto di lato, più o meno a forma di sella .............................................................................................................................. 11
11. Nelle specie con ali che raggiungono o superano l'estremità dell'addome, le tegmine sono sempre più corte delle ali posteriori. Primi due tarsomeri lisci ai lati, senza incavo............................................................... Phaneropteridae
-- Nelle specie alate le tegmine coprono sempre le ali posteriori. Primi due tarsomeri con un incavo laterale........................................................................................................................... 12
12. Presenza di 2 escrescenze (Plantule) sul primo tarsomero posteriore (mancano solo nel genere Tettigonia, ma è comunque presente una spina sul lato esterno della tibia anteriore appena prima del tarso).................................... Tettigoniidae (Tettigoniinae)
-- Primo tarsomero posteriore senza plantule (e tibia anteriore senza spina estena prima del tarso).......................................................................... 13
13. Vertice del capo, visto di lato, che forma un pronunciato angolo acuto con la fronte.......................................................... Conocephalidae
-- Vertice del capo, visto di lato, più smussato e che forma circa un angolo retto con la fronte................................................. Meconematidae
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto). |
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Mantis
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2214 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 01 marzo 2007 : 18:54:56
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CAELIFERA
1. Zampe anteriori dilatate, adatte per scavare. Femori posteriori molto ingrossati. Vita in ambienti sabbiosi o fangosi ....................................................................................................................... Tridactylidae
-- Zampe anteriori non modificate per lo scavo ...................................................................................................................................... 2
2. Pronoto che si estende di molto all'indietro, fino a coprire l'intero addome o persino a superarlo ...................................................... Tetrigidae
-- Pronoto non esteso posteriormente, non raggiungente l’estremità dell’addome .......................................................................................... 3
3. Bordo inferiore dei femori posteriori più lungo del superiore (nei Pyrgomorpha solo lievemente) .................................................................... 4
-- Bordo inferiore dei femori posteriori più breve del superiore o di uguale lunghezza .......................................................................... Acrididae
4. Capo conico, vertice sporgente e ad agolo acuto con la fronte inclinata e concava ............................................................ Pyrgomorphidae
-- Capo non conico, fronte in posizione più verticale e non concava ........................................................................................ Pamphagidae
Carmine
Dare un nome agli organismi che osserviamo, identificarli, riconoscerli, è innanzitutto un esercizio che appaga l'innato desiderio di scoperta e conoscenza, insito nell'animo umano (Fontana - Cavallette, grilli, mantidi e insetti affini del Veneto). |
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