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 Siciliaria (Gibbularia) gibbula vulcanica (Paulucci, 1878)
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siciliaria
Utente Senior


Città: Catania
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Inserito il - 19 febbraio 2007 : 10:53:30 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Gastropoda Famiglia: Clausiliidae Genere: Siciliaria (Gibbularia) Specie: Siciliaria (Gibbularia) gibbula vulcanica
Siciliaria gibbula vulcanica è limitata alla Calabria, alla Sicilia nordorientale e alle Isole Eolie.
L'esemplare in foto misura 13mm, proviene dalle brulle lave dell'Etna, zona Pedara (versante sudorientale).


Immagine:
Siciliaria (Gibbularia) gibbula vulcanica (Paulucci, 1878)
71,76 KB

Modificato da - Subpoto in Data 19 aprile 2007 22:15:46

Subpoto
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Inserito il - 19 febbraio 2007 : 21:02:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Finalmente la vedo,non sapevo proprio come immaginarmela.

La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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ang
Moderatore


Città: roma

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Inserito il - 20 febbraio 2007 : 08:28:23 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ah, ma tu ci vuoi stupire
so che questa sottospecie è caratterizzata dalla lunella ridotta o assente rispetto alla vera gibbula: ce lo puoi confermare?

ang

C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)
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siciliaria
Utente Senior


Città: Catania
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Inserito il - 20 febbraio 2007 : 09:17:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Avete ragione, riproporrò una foto con la vista laterale ed una dell'ultimo giro, lato dorsale, con previa unzione, in modo da aumentare la trasparenza.
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siciliaria
Utente Senior


Città: Catania
Prov.: Catania

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Inserito il - 21 maggio 2008 : 22:00:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche questa mancava da viva.


Immagine:
Siciliaria (Gibbularia) gibbula vulcanica (Paulucci, 1878)
78,61 KB

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garagolo
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Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
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Flora e Fauna

Inserito il - 27 ottobre 2010 : 11:12:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Esaminando i pochi esemplari da me rinvenuti nella primavera scorsa in zona Pedara - Nicolosi, mi sono accorto che la specie , in checklist, appare attribuita a Paulucci, 1878 senza note in merito.
Ho voluto esaminare tale testo e mi sono accorto che vi è solo citata come "Benoit, Tav. VI fig. 18".
In Benoit vi è però solo un disegno privo di denominazione e nel testo nessun riferimento e tantomeno descrizione.
Proseguendo nelle ricerche ho potuto appurare che la cosa era stata già ben evidenziata da F. Giusti 1973 in "Notule Malacologiche XVIII - I molluschi terrestri e salmastri delle isole Eolie", che fa notare che Benoit aveva (1857-1862)disegnato e non denominata ne descritta la specie per poi citarla semplicemente in un catalogo del 1875, cosa poi ripresa dalla Marchesa Paulucci nel 1878.
La descrizione della specie e la illustrazione appaiono poi da parte di O. Boettger, nel 1879 nel vol. 6 dell'opera di Rossmassler e Kobelt Fig. 1734.
A questo punto mi chiedo perchè l'autore, in checklist, sia Paulucci 1878 e non O. Boettger, 1879, come indicato da Giusti, visto che sia in Paulucci, 1878 come in Benoit essa appare come nome nudo ?

Ciao

Ale
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Ermanno
Moderatore


Città: Longare
Prov.: Vicenza

Regione: Veneto


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Biologia Marina

Inserito il - 27 ottobre 2010 : 11:31:40 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Viene mantenuto il nome della Paulucci perchè è lei la prima a collegare il nome a un riferimento iconografico (in questo caso) o a una descrizione ... per le norme di nomenclatura, prima di un certo anno che ora mi sfugge, basta anche solo un riferimento iconografico per validare un nome specifico... l'importante è che ci sia "un qualcosa" che ti permetta di riconoscere la specie.

Ermanno
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garagolo
Moderatore


Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa

Regione: Toscana


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Flora e Fauna

Inserito il - 27 ottobre 2010 : 14:23:14 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie delle precisazioni, Ermanno, non credevo che fino ad un certo anno bastasse il collegamento nome-disegno, e trovo che le regole successivamente instaurate, abbiano giustamente preteso qualcosa in più.
Strano che Giusti , nel 1973, avesse però ritenuto opportuno considerare Boettger come l'autore , pur con i rimandi al disegno di Benoit, ignorando tale condizione .
C'è però qualcosa che ancora non mi torna, se fino ad un certo periodo era sufficiente il collegamento nome-disegno, perchè non è Benoit l'autore visto che il nome del disegno inserito nel suo "Illustrazione sistematica critica iconografica De' Testacei Estramarini ......" pare lo dia lui per primo nel 1875 nel "catalogo delle conchiglie terrestri e fluviatili ecc......" e non la Paulucci nel 1878 ??
Purtroppo il Bullettino Della Soc. Malac. Ital. del 1875 non mi pare sia reperibile in rete per poter personalmente constatare quanto però riportato dalla Paulucci e da Giusti stesso.
Se fosse come mi pare di capire dovrebbe denominarsi Siciliaria (Gibbularia) gibbula vulcanica ( Benoit, 1875)
Cosa mi sfugge ???

Ciao


Ale
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Subpoto
Moderatore


Città: Roma
Prov.: Roma

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Inserito il - 27 ottobre 2010 : 15:04:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Benoit, L. 1875. Catalogo delle conchiglie terrestri e fluviatili della Sicilia e delle isole circostanti. - Bullettino della Società Malacologica Italiana 1 (2): 129-163. Pisa.

Se qualcuno ha questo lavoro si potrebbe chiarire la complessa attribuzione di questa specie.

Se prima della Paulucci nel 1878 Benoit nel 1875 fa riferimento alla Tav.VI fig. 18 della sua precedente opera citandone il nome la specie dovrebbe essere attribuita a Benoit 1875, altrimenti è corretto attribuirla alla Paulucci 1878.

La confusione non è soltanto nostra, Faunaeuropea la inserisce in Charpentieria e la attribuisce a Benoit 1860, ma in quest'opera appare solamente l'immagine senza un nome e pertanto non può essere considerata valida.
Animalbase la inserisce in Siciliaria e ne attribuisce la paternità a Pfeiffer, L. & Clessin, S. 1881 - Nomenclator heliceorum viventium.

S p e c i e s.
408. gibbula (Zgl.) Rossm. II. 452.
VIII. 508. — Kust. t. 32. f. 14— 16.
t. 20. f. 13—15. — Istria, Friaulia,
Dalmatia, Ins. Veglia, Dalmatia.
Aprutiae, Croatia mer.?
(Claus. histoniensis Tiberi, Herilla
gibbula Pfr.)
forma major West.
„ minor West.
var. Honii Tiberi. — Rossm. Icon.
VI. f. 1732. — Vesuvius.
subsp. pelagosana Bottger.
Jahrb. malak. Ges. V. p.35. t.2.f.
2 a—d. — Pelagosa et Iggosta,
in alluv. apud. Bari Apuliae.
subsp. vulcanica Benoit. — Ben.
Moll. Sicil. t. 6. f. 18.— Sicilia.


Anche in questo caso manca una descrizione ed è attibuita a Benoit.
La pubblicazione è anche posteriore alla descrizione di O. Boettger, 1879.

La cosa più giusta sarebbe poter attribuire la specie a Benoit che ne è stato il vero scopritore, altrimenti dovremmo accontentarci di Paulucci, 1878.




La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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garagolo
Moderatore


Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
Prov.: Pisa

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Flora e Fauna

Inserito il - 27 ottobre 2010 : 15:20:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Spero proprio che qualcuno possa consultare il Benoit del 1875, perchè se non fosse in tale testo nominata la specie, chi avrebbe detto alla Paulucci a cosa si riferiva quel disegno del Benoit, inserito in una tavola senza didascalie e senza riferimenti nel testo, ?
Potrebbe solo essere un caso di comunicazione verbale del Benoit alla Paulucci, ma quest'ultima non fa riferimenti nè a comunicazioni verbali nè in lettere da parte del Siciliano.
Giusti , peraltro, fa riferimento alla specie dicendo " specie disegnata ma non descritta nè denominata , da Benoit (1857-1862), poi semplicemente citata dallo stesso Benoit in un catalogo del 1875 e da Paulucci in un catalogo del 1878 ...." avallando così che il Benoit prima della Paulucci aveva dato un nome a quell'anonimo disegno !!!

Ale
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Fabiomax
Moderatore


Città: Cefalù
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Flora e Fauna

Inserito il - 27 ottobre 2010 : 20:18:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che confusione! Provo a fare chiarezza:

Faunaeuropea:
La tavola IV è stata pubblicata in BENOIT (1859), e io non conosco alcun “Benoit 1860”.

Animalbase:
la attribuisce a PFEIFFER & CLESSIN (1881), ma PAULUCCI (1878) è precedente.

GIUSTI (1973) la attribuisce a Boettger in Rossmässler (1879) vol. 6, fig. 1734, ma PAULUCCI (1878) è precedente.

MANGANELLI et al. (1995) – Check list fauna italiana
La attribuiscono correttamente a PAULUCCI (1878) perché BENOIT (1875) cita “Clausilia vulcanica” ma senza fare alcun riferimento alla tavola VI di BENOIT (1859).

Ciao Fabio


Sicilia: bellissima per natura
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fern
Utente Senior

Città: Vicenza


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Flora e Fauna

Inserito il - 27 ottobre 2010 : 20:50:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Rispondo con un esempio, scusate se riguarda una specie completamente diversa. Nel 1852, De Betta descrisse Helix martinatiana, oggi Chilostoma ambrosi (Strobel 1851). "Helix ambrosi" e' effettivamente descritta da Strobel nelle Notizie malacostatiche sul Trentino, sulla cui copertina si legge 1851. Pero' qualcosa non torna, perche' nell'opera sono citati lavori del 1852 e probabilmente ha ragione De Betta quando ricorda, da qualche parte, che il lavoro di Strobel fu pubblicato in 4 fascicoli, 2 del 1851 e 2 del 1852, che in genere si trovano rilegati insieme.
Dovremmo considerare con esattezza in che fascicolo fu pubblicata, e a questo punto diventa decisivo il mese. Mi chiedo se questo controllo sia mai stato fatto.
Posso garantire pero' che in alcuni casi ho letto notizie del genere: "la data va modificata rispetto a quella di copertina, perche' quella parte fu pubblicata successivamente". Potrebbe essere il caso di Benoit 1860?

p.s. Perche' continuo a vedere una pagina 2, che non si apre?

Modificato da - fern in data 27 ottobre 2010 20:52:10
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garagolo
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Flora e Fauna

Inserito il - 27 ottobre 2010 : 21:03:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Fabio delle precisazioni, io però , a costo di apparire uggioso, ( per non dire di peggio) mi chiedo : se Benoit nel 1875 nel famoso ormai catalogo pubblicato nel Bullettino Malacologico, non fa riferimento alla illustrazione della tavola VI fig. 18 ma cita semplicemente la entità come presente in Sicilia e la Paulucci la riporta nel suo "Materiaux pour servir ....", come ha fatto questa ultima a stabilire che l'illustrazione del lavoro del 1859 di Benoit è proprio di Siciliaria gibbula vulcanica ??
O ha avuto una comunicazione personale di Benoit o ha avuto uno scritto privato in merito ma non fa menzione nè dell'una nè dell'altro !
Capisco che la cosa è relativamente poco importante ed è una mera disquisizione nomenclaturale ma se le cose stanno come dice Fabio, ovvero nel Catalogo del 1875, benoit non fa riferimenti alla illustrazione, l'attribuzione a lui della specie non è attuabile, ma anche quella alla Paulucci, mi parrebbe tirata un po' per il collo se priva di avalli.
Se Fabio ha personalmente visionato il Benoit 1875 e constatato che Benoit mai fa riferimenti al disegno, c'è poco da scoprire ancora e la cosa resterà così in vago !


Ale
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Fabiomax
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Flora e Fauna

Inserito il - 27 ottobre 2010 : 21:13:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
L'unica cosa che posso aggiungere è che lo stesso
Benoit (1882) conferma l'attribuzione del nome "Clausilia vulcanica" alla figura 18 della tavola VI

Fabio


Sicilia: bellissima per natura
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Subpoto
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Inserito il - 27 ottobre 2010 : 22:21:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Noi oggi vediamo quello che è scritto sulle pubblicazioni ma all'epoca questi personaggi si scrivevano privatamente e si scambiavano esemplari.
Probabilmente alcuni esemplari della collezione Paulucci gli furono inviati proprio da Benoit.Sicuramente non credo che la Paulucci citò vulcanica nei Materiaux solo in base a quell'illustrazione.
Molte specie circolavano con un nome consacrato nell'uso ma sono state realmente descritte molti anni più tardi da altri autori attribuendoli allo scopritore che tuttavia non può essere riconosciuto perché in contrasto con le norme del codice.
Questo è uno dei tanti esempi che si potrebbero citare.





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Sandro
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Ermanno
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Biologia Marina

Inserito il - 28 ottobre 2010 : 15:13:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sono tornato qui tra voi e leggendo la domanda di Ale, mi stavo apprestando a scrivere una risposta , ma arrivato in fondo alla discussione, ho visto che sono stato preceduto magistralmente da Alessandro.
Concordo in pieno con quanto proposto da Alessandro e da Fernando ( in altri post )... sono moltissimi i casi simili riscontrabili in letteratura e che dimostrano i fitti contatti che legavano questi uomini, sebbene in periodi politicamente difficili e con internet che non esisteva neppure a livello di racconto fantascientifico.

Sono venuto in possesso di alcune lettere o cartolne postali indirizzate a Del Prete e a Monterosato ... è incredibile la ricchissima realtà di relazioni che ti si apre agli occhi, su questi nostri "antenati"


Ermanno
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fern
Utente Senior

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Flora e Fauna

Inserito il - 28 ottobre 2010 : 19:35:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Mi rendo conto di aver detto una stupidaggine sulle date. Un resoconto delle date di pubblicazione di Benoit (determinate da Giusti e Manganelli) si trova in Animalbase, ma a quanto pare ero l'unico a non saperlo.
Per farmi perdonare collego la spiegazione delle tavole di Benoit di De Gregorio, 1896, decisamente successiva ai fatti qui discussi, ma sempre interessante.

A quanto ricordato da Ermanno aggiungo che forse molta di quella corrispondenza, conservata nei musei, aspetta ancora di essere studiata. Ciao,

fern
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Subpoto
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Inserito il - 28 ottobre 2010 : 20:14:41 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Anche il lavoro di De Gregorio è stato aggiunto agli indirizzi utili,grazie fern per avercelo segnalato.



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Sandro
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garagolo
Moderatore


Città: Cerretti di Santa Maria A Monte
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3491 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 28 ottobre 2010 : 22:59:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie Fern, avevo scaricato da tempo il lavoro di De Gregorio e non mi ero reso conto che conteneva le spiegazioni delle tavole del Benoit !
Finalmente ho la soddisfazione di conoscere ciò che le tavole del Benoit rappresentano


Grazie


Ale
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Fabiomax
Moderatore


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2229 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 30 ottobre 2010 : 14:09:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di fern:

Mi rendo conto di aver detto una stupidaggine sulle date. Un resoconto delle date di pubblicazione di Benoit (determinate da Giusti e Manganelli) si trova in Animalbase, ma a quanto pare ero l'unico a non saperlo.
Per farmi perdonare collego la spiegazione delle tavole di Benoit di De Gregorio, 1896, decisamente successiva ai fatti qui discussi, ma sempre interessante.
. . . . .

fern


Queste sone le date di pubblicazione dell'opera di Benoit riportate da GIUSTI, F., MANGANELLI, G. & SCHEMBRI, P.K., 1995 The non-marine molluscs of the Maltese Islands:

BENOIT, L. (1857-1862). Illustrazione sistematica critica iconografica de' testacei estramarini della Sicilia Ulteriore e delle isole circostanti. – i-xiv + 1-52, Tav 1-2 (1857); 53-116, Tav. 3-4 (1857); 117-180, Tav. 5-6 (1859); 181-248, Tav. 7-8 (1862); Napoli. La data di pubblicazione delle Tav. 9, 11, 12 è sconosciuta.

Come potete vedere, non si conosceva la data di pubblicazione delle ultime tre tavole, ma recentemente sul sito della "Edizioni Danaus" è stato messo on-line un contributo che fornisce la data anche di queste ultime tavole: 1875.

A questo punto mi chiedo se dobbiamo citare l'opera del Benoit come: (1857-1875)

Sottolineo inoltre che DE GREGORIO (1895) scrive che la tavola 7 e la tavola 10 non furono pubblicate.


Nella "Biblioteca DANAUS" sono stati recentemente messi on-line altri interessanti contributi malacologici e altri ne verranno inseriti a breve. Buona lettura.



Messaggio originario di fern:


. . . . .
A quanto ricordato da Ermanno aggiungo che forse molta di quella corrispondenza, conservata nei musei, aspetta ancora di essere studiata. Ciao,

fern


Il patrimonio bibliografico che internet ci mette a disposizione era una cosa inimmaginalibe solo dieci anni fà; speriamo che tra pochi anni i musei riescano a seguire l'esempio delle bibblioteche, mettendo a disposizione della collettività non solo le lettere ma anche i tipi delle specie descritte.

Ciao Fabio


Sicilia: bellissima per natura
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