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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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uloin
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
7301 Messaggi Fotografia Naturalistica |
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Alberto Gozzi
Moderatore
Città: Trento
Prov.: Trento
Regione: Trentino - Alto Adige
26216 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 06 febbraio 2007 : 23:28:05
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complimenti per la foto e ritrovamento,Pietro
grazie a te ....non avevo mai visto questo insetto ...............alberto
albertotn1
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Paris
Moderatore
Città: Sondrio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 07 febbraio 2007 : 01:26:53
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Per me è un Lixomorphus algirus (Linné, 1758) presente in Italia meridionale, Sicilia e Sardegna.
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes) |
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Hospiton
Utente Senior
Città: Quartu S.E.
Prov.: Cagliari
Regione: Sardegna
966 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 07 febbraio 2007 : 09:13:28
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Ciao pietro, hai una foto dove si veda il dorso dell'insetto e l'apice elitrale?
Daniele |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 07 febbraio 2007 : 13:57:52
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Daniele, conosco poco o nulla i Curculionidi, ma confrontando l'esemplare postato da Pietro con la foto del Lixomorphus algirus (indicato da Paride) presente nel solito sito tedesco (), trovo una somiglianza veramente notevole . La macchia di densa pubescenza bianca, dai contorni netti, che circonda gli occhi ed il colore fulvo verdastro della pubescenza delle elitre, con i lati tinti di rosso vinoso, mi sembrano due buoni caratteri diagnostici, propri di questa specie. Inoltre il Genere Lixomorphus comprende in Europa solo questa specie. Ci sono, che tu sappia, specie di Generi vicini con le quali possa confondersi?
Marcello
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Modificato da - Velvet ant in data 07 febbraio 2007 14:01:04 |
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uloin
Moderatore
Città: Alghero
Prov.: Sassari
Regione: Sardegna
7301 Messaggi Fotografia Naturalistica |
Inserito il - 07 febbraio 2007 : 14:19:42
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Grazie a tutti, Marcello ha proprio ragione, la foto da lui indicata pare ritragga lo stesso soggetto. Aggiungo per Daniele una foto con visione dorsale, è un po' sovraesposta ma abbastanza leggibile.
Immagine: 149,68 KB
Saluti
Pietro |
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Paris
Moderatore
Città: Sondrio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 00:29:24
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| Messaggio originario di Paris:
Per me è un Lixomorphus algirus (Linné, 1758) presente in Italia meridionale, Sicilia e Sardegna.
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes)
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una faccia simpatica, con quell'occhio inconfondibbile... e assomiglia un po' anche a Pippo Franco...
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes) |
Modificato da - Paris in data 08 febbraio 2007 00:30:20 |
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Hospiton
Utente Senior
Città: Quartu S.E.
Prov.: Cagliari
Regione: Sardegna
966 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 08:25:10
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| Messaggio originario di Velvet ant:
Daniele, conosco poco o nulla i Curculionidi, ma confrontando l'esemplare postato da Pietro con la foto del Lixomorphus algirus (indicato da Paride) presente nel solito sito tedesco (), trovo una somiglianza veramente notevole . La macchia di densa pubescenza bianca, dai contorni netti, che circonda gli occhi ed il colore fulvo verdastro della pubescenza delle elitre, con i lati tinti di rosso vinoso, mi sembrano due buoni caratteri diagnostici, propri di questa specie. Inoltre il Genere Lixomorphus comprende in Europa solo questa specie. Ci sono, che tu sappia, specie di Generi vicini con le quali possa confondersi?
[b]Marcello
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I curculionidi sono forse i coleotteri che conosco meno, non vorrei fuorviare nessuno ma io (probabilmente sbagliando) ho sempre chiamato L. algirus un insetto molto comune con un habitus assai diverso, molto più allungato. Ricordo anche vagamente di aver avuto, proprio del nord Sardegna, determinato un cleonino simile ma più tozzo, ma sono ricordi troppo vaghi e remoti per suscitare una minima affidabilità. E' un gruppo interessante ma molto complesso, anche se alcune specie (forse proprio come questa) si riconoscono facilmente. Se per voi è lui, mi adeguo.
Daniele |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 12:37:10
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| Messaggio originario di Hospiton:
I curculionidi sono forse i coleotteri che conosco meno, non vorrei fuorviare nessuno ma io (probabilmente sbagliando) ho sempre chiamato L. algirus un insetto molto comune con un habitus assai diverso, molto più allungato. Ricordo anche vagamente di aver avuto, proprio del nord Sardegna, determinato un cleonino simile ma più tozzo, ma sono ricordi troppo vaghi e remoti per suscitare una minima affidabilità. E' un gruppo interessante ma molto complesso, anche se alcune specie (forse proprio come questa) si riconoscono facilmente. Se per voi è lui, mi adeguo.
Daniele
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Daniele, non sei tu a far confusione! La "colpa" è del continuo rimescolamento nomenclatoriale che rende spesso ancora più complessa, qualora ve ne fosse bisogno, la tassonomia, mettendo a dura prova la nostra memoria e costringendoci a continui aggiornamenti nei nostri "files" mentali. Cerco di spiegarmi meglio, anche se l'argomento è alquanto ostico. Fino ad una ventina di anni fa, quando, per intenderci, il lavoro del Prof. Antonio Porta (Fauna Coleopterorum Italica) era ancora per molti coleotterologi l'unico punto o quasi di riferimento nomenclatoriale e tassonomico, veniva riportato come Lixus algirus, attribuendolo alla specie descritta da Linneo nel 1758, quello che oggi viene nominato Lixus pulverulentus (Scopoli, 1763) e che dovrebbe corrispondere all' esemplare recentissimamente postato qui nel forum. Probabilmente dopo un recente riesame del tipo di Linneo, si è potuto verificare che il "suo" algirus era quello, descritto qualche tempo dopo (1792) dal Fabricius come "ocularis" (nome azzeccatissimo), che altri non è che quello presente in questo post. Per ragioni di priorità, algirus ha preso il posto di ocularis e il nome pulverulentus assegnato nel 1763 da Scopoli a quello erronemante ritenuto dagli Autori successivi l'algirus di Linneo, dopo tanti anni di "ingiusta" sinonimia, è ritornato valido. Trovi tutte queste sinonimie nelle due schede di faunaeur.org: Lixus pulverulentus Lixomorphus algirus
So che il discorso è complesso e difficile da seguire, ma rappresenta un ottimo esempio dei problemi nomenclatoriali che spesso si è costretti ad affrontare e che si possono risolvere quasi esclusivamente attraverso l'esame dei "tipi" (l'esemplare o gli esemplari originariamente utilizzati da un Autore nella descrizione di una nuova specie), quando essi siano ancora disponibili presso le strutture museali che li custodiscono. Infatti le descrizioni originali, particolarmente quelle più antiche, si esauriscono spesso in una o due righe in latino e possono adattarsi a più di una specie esistente.
Questi continui sforzi mentali, necessari per tenersi aggiornati, portano spesso serie e irreversibili conseguenze ai nostri limitati neuroni e ciò spiega perchè difficilmente un entomologo (o chiunque abbia a che fare con studi sistematici approfonditi) possa essere compreso fra coloro considerati normalmente "sani di mente". "Se non son mati no li volemo", diceva un entomologo che ho conosciuto in passato e devo dire, dopo averne frequentati in tanti anni un buon numero di ogni regione italiana e d'oltralpe, che non aveva poi tutti i torti
P.S. Ovviamente, mi comprendo nel novero
Marcello
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Modificato da - Velvet ant in data 08 febbraio 2007 12:47:36 |
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Paris
Moderatore
Città: Sondrio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 14:20:15
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E' proprio così. Marcello ha centrato in pieno il problema. Ed è per questa difficoltà nomenclatoriale che tanti faciloni saltano a piè pari la sistematica, dicendo di occuparsi di cose "ben più importanti". Invece l'inizio di ogni cosa che riguarda la natura è sempre il nome esatto della specie di cui si parla. E' come credere di sapere tutto di una persona ignorando come si chiama e dove abita. Tutto questo non significa fossilizzarsi nella semplice classificazione: del resto mi pare proprio che Marcello ce l'abbia dimostrato con il suo formidabile capitolo sul Parco dell'Adamello Brenta e, scendendo nel minuscolo, con il post sulla vita sotto le cortecce d'inverno.
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes) |
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