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 Leucostigma candidescens (Rossmässler, 1835)
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ang
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Inserito il - 01 febbraio 2007 : 12:53:00 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Classe: Gastropoda Famiglia: Clausiliidae Genere: Leucostigma Specie:Leucostigma candidescens
Leucostigma candidescens (Rossmässler, 1835), Italia centrale, su rocce e vecchi muri, esposti
Leucostigma candidescens (Rossmässler, 1835)
275 KB
Da sx. 1: Guarcino (FR); 2: Carpineto R. (RM); 3: Ovindoli (AQ); 4: Sperlonga (LT); 5: Tivoli (RM); 6: Pontecorvo (FR); 7: Norma (LT); 8: Avezzano (AQ)
Questa è una delle specie più comuni e più variabili dell'Italia centrale. Questa grande variabilità ha dato origine ad una serie di forme e sottospecie che sono state descritte durante il XIX secolo. Le dimensioni vanno da meno di 1 cm ad oltre 2 cm; le papille possono essere molto numerose, quasi fuse insieme, o mancare del tutto; il colore va dal corneo al grigio-violetto come accade anche nelle Albinaria. Ci sono anche popolazioni costolate (n° 7 scoperta dal nostro subpoto). Fortunatamente questa specie possiede un carattere distintivo costante e caratteristico nella forma del sistema lunella+plica, che formano una specie di € rovescitato. In Italia è l'unica specie ad avere questa organizzazione di pliche, per cui la determinazione non presenta ambiguità. Basta guardare gli esemplari che ho mandato che si tratta solo di variazioni su un unico tema. Questa grande variabilità, come già accennato da subpoto, è probabilmente dovuta al fatto che questa specie forma tante piccole colonie isolate, come accade anche per Marmorana. Ad esempio, a Pontecorvo trovate la forma nana (n° 6), ma se andate a guardare sul muro di un'altra chiesetta lì vicino ritrovate la forma "normale", simile alla seconda da sx. Questo isolamento ha permesso tra l'altro la conservazione della popolazione destrorsa di Avezzano (n° 8) a 100 anni esatti dalla sua scoperta (vedi anche qui).
È presente sicuramente da Perugia a Sorrento, più a sud non so. È segnalata anche nel sud della Francia, sicuramente introdotta (vedi qui e anche questo messaggio del forum francese). Sembra molto adattabile dato che si trova dal livello del mare fino ad oltre 1000 m di quota. A quanto mi risulta, si trova associata alla paestana ma non alla piceata, per cui è probabile che candidescens e piceata occupino la stessa nicchia ecologica e si sostituiscano l'una con l'altra.

ciao a tutti

ang

C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)

Subpoto
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Inserito il - 01 febbraio 2007 : 17:10:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Voglio ampliare l'habitat di L.candidescens segnalando la specie vivente sul massiccio della Maiella fino a quota 1900mt,sul litorale tirrenico l'ho reperita alle saline di Tarquinia su pietre sparse in assenza di rocce calcaree naturali,forse era una popolazione trasportata dall'uomo,a sud confermo penisola sorrentina, ma non ho campionato oltre.
Sicuramente non occupa la stessa nicchia di S.piceata vivendo candidescens principalmente su rocce calcaree maentre piceata condivide con paestana un habitat sul terreno ritengo casuale il fatto di non averle trovate nello stesso luogo.
Voglio inoltre postare le foto di un altro esemplare di Norma(LT) per meglio evidenziare le differenze dalla forma tipica.

Leucostigma candidescens Loc. Norma(LT) rinvenuta in habitat puntiforme mentre nel resto del monte è presente la forma tipica.



Immagine:
Leucostigma candidescens (Rossmässler, 1835)
13,58 KB

Immagine:
Leucostigma candidescens (Rossmässler, 1835)
14,58 KB

Immagine:
Leucostigma candidescens (Rossmässler, 1835)
15,46 KB

La natura è un libro aperto, siamo noi che non sappiamo leggerlo

Sandro
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ang
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Inserito il - 02 febbraio 2007 : 08:49:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
eppure perché dove trovo la piceata non trovo la candidescens?

C'è sempre un baco nella mela. E il baco siamo noi (Alan Burdick)
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Subpoto
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Inserito il - 02 febbraio 2007 : 14:19:53 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bella domanda, le risposte possono essere varie.
1) piceata non ama le zone ricche di calcio
2) paestana è più calciofila e condividendo l'habitat vicaria piceata nelle suddette zone.
3) non l'hai cercata bene.
In ogni modo il dicorso è interessante e merita un approfondimento.

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Sandro
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ang
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Inserito il - 02 febbraio 2007 : 14:42:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
la prima ipotesi è probabile e interessante
per la seconda:¿Quien sabe?
la terza è categoricamente eclusa!!!

ang

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Subpoto
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Inserito il - 17 settembre 2011 : 19:21:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Altra interessante variante di Leucostigma candidescens dal Monte Petrella (FR) 1300 m nei Monti Aurunci.


Leucostigma candidescens
Leucostigma candidescens (Rossmässler, 1835)


Questa forma è caratterizzata da un nicchio lucente di color marrone decisamente inusuale in questa specie, le papille suturali sono quasi inesistenti ma si forma una sottile striscia bianca continua simile a quella di Charpentieria stenzii cincta.

Anche l'habitat è particolare,anche avendo a disposizione rocce calcaree fresche nella faggeta preferisce vivere sotto le pietre in una pietraia assolata.

Forse ci sarà molto da rivedere anche in quello che consideriamo scontato.



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Sandro
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ang
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Inserito il - 17 settembre 2011 : 20:24:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
una forma molto simile si ritrova sui muri di guarcino (ernici), forse non così lucida ma con colorazione marrone e labbro scuro
posto nuovamente quest'esemplare che mi sembra sostanzialmente identico al tuo, che ne pensi?

Immagine:
Leucostigma candidescens (Rossmässler, 1835)
83,15 KB

ciao

ang
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papuina
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Inserito il - 17 settembre 2011 : 23:10:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Gli esemplari di monte Petrella sono fantastici, MOLTO più belli di quelli di Angelo, concordo con Sandro che ricordano la cincta.
Per me assomigliano di più a quelli di Subiaco che ho visto sempre da Sandro, non assomigliano ai tuoi Ang.

Modificato da - papuina in data 17 settembre 2011 23:13:16
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ang
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Inserito il - 18 settembre 2011 : 09:10:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
percarità, non discuto sull'estetica...
gli esemplari di subiaco sono piuttosto piccoli, diversi, appena riesco li posto
se tralasciamo la lucentezza del guscio non ci sono differenze rispetto a quello che ho postato, compresa la lamella columellare biforcata
e comunque se ne volete vedere di forme di questa specie, ne posso postare fino alla noia, non ce n'è una uguale all'altra ma a mio giudizio rimaniamo sempre all'interno della stessa specie

ciao

ang
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Inserito il - 18 settembre 2011 : 11:06:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Gli Aurunci appartengono alla stessa dorsale calcarea che inizia con i Lepini da cui provengono gli esemplari costulati illustrati in precedenza in questa discussione.
Le forme marroni come quella postata da ang sono più frequenti nelle catene più interne, generalmente nelle valli umide, ma a differenza di quelli del Monte Petrella hanno sempre papille ben marcate.
Leucostigma candidescens è una specie autoctona dell'Italia peninsulare ma colonizza gli ambienti più diversi a quote che vanno dal livello del mare ad oltre 2000 metri purché ricchi di calcari.
I massicci calcarei appenninici non sono continui ma costituiscono delle placche isolate intervallate da fasce di arenarie che potrebbero costituire un ostacolo al flusso genico di questa specie in tutto il suo areale.
Tutti i recenti studi sulle popolazioni calciofile appenniniche stanno orientandosi verso una separazione in varie specie di ciò che si riteneva un'unica specie variabile, anche questa potrebbe non costituire un'eccezione.
Lungi da me voler descrivere specie o sottospecie senza la necessaria documentazione scientifica, ma credo che sia molto importante evidenziare le differenze morfologiche, di habitat e quant'altro possa favorire studi più approfonditi anche di specie comuni.



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Sandro
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Inserito il - 18 settembre 2011 : 17:03:48 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Posto ora altre due popolazioni dei Monti Simbruini.


Leucostigma candidescens
Leucostigma candidescens (Rossmässler, 1835)


La prima proviene da 800m presso Trevi nel Lazio mentre la seconda da 1600m in faggeta.

Entrambe sono dell'alta valle dell'Aniene ma sono diversissime tra loro.



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Sandro
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Inserito il - 29 ottobre 2012 : 23:59:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ancora una forma di Leucostigma dalle Gole del Melfa (FR), di taglia piuttosto grande 22 mm la maggiore, per alcuni caratteri ricorda quella del Monte Petrella(AURUNCI),di color marrone, ha un cerchio bianco sulla sutura ma è dotata di fittissime papille.
Una caratteristica di questa popolazione è quella di avere la conchiglia costulata, ma non in tutti gli esemplari, nelle foto ho illustrato gli estremi.
Anche l'espansione del labbro può avere forme molto diverse ed il peristoma è staccato dal giro di spira, in quale sottospecie potrebbe essere inserita? Nella zona la Paulucci descrisse la var. megachilus elevata a sottospecie da Nordsieck, questa è piccola di color bigio tendente al violaceo e priva di papille tranne un accenno nei primi giri di pochi esemplari, vive sul Monte Cairo.
Anche qui siamo alle pendici del Monte Cairo, ma come la Marmorana anche la Leucostigma di questa località ha caratteristiche proprie differenti dagli esemplari dell'altro versante del monte.


Leucostigma candidescens Gole del Melfa
Leucostigma candidescens (Rossmässler, 1835)



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Sandro
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Inserito il - 06 novembre 2012 : 11:31:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Ancora una forma di Leucostigma dal Monte Cairo presso Cassino, 350 m di quota sulla strada tra Caira e Terelle su un taglio di strada esposto senza copertura vegetale.
Ho molta difficoltà a farla rientrare in una delle sottospecie indicate nella revisione di Nordsieck, una forma decisamente obesa anche se variabile tra gli estremi postati,le papille abbastanza nette nei primi giri tendono a svanire e l'aspetto che richiama un po' Leucostigma c. opalina della parte alta dei Lepini.
La forma obesa richiama un po' la popolazione delle Gole del Melfa (post precedente) che si trova a pochi Km di distanza ma ha un sistema di papille abbastanza diverso,il peristoma un po' staccato è unito al giro da un callo solo nella parte centrale, la colorazione è molto diversa, bruna la prima, grigio perla la seconda come si vede nella foto ventrale mentre gli altri lati sono ancora coperti da terriccio forse trasportato da una forte pioggia del giorno precedente.Le dimensioni sono un po' minori, 17/18 mm contro i 20/22 mm.
La forma della bocca con peristoma espanso rimane piuttosto simile e si notano accenni di costolatura sul guscio anche se meno evidenti di quelli dell'altra popolazione.

Leucostigma candidescens Terelle 350 m
Leucostigma candidescens (Rossmässler, 1835)



Anche se la differenze tra le due popolazioni sono notevolissime alcuni particolari indicano che c'è una correlazione tra queste due popolazioni.
Le Gole del Melfa sono più umide e questo favorisce la colorazione bruna è la presenza di papille evidenti mentre un ambiente esposto favorisce una colorazione grigio perla anche se ci sono molte eccezioni a questa regola.
Solo riuscendo a capire quale influenza abbia l'ambiente sul guscio di questa specie si potrà iniziare a capire come può essere eventualmente suddivisa in sottospecie.
La revisione di Nordsieck è molto insoddisfacente, tende a suddividere le sottospecie principalmente per il loro aspetto esteriore senza tener conto di criteri biogeografici ed ambientali che sono essenziali in una specie con scarsissima mobilità.





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Sandro
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andrea93
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Biologia Marina

Inserito il - 30 luglio 2013 : 05:37:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Salve a tutti
Ecco alcuni esemplari delle isole minori, queste provengono dall'isola di Capri, abbastanza frequenti sulle roccie calcaree

Immagine:
Leucostigma candidescens (Rossmässler, 1835)
188,26 KB

Andrea
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< ...Ognuna delle milioni di conchiglie vuote portate dal mare sulle spiaggie di tutto il mondo ha una sua storia... >
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ang
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Inserito il - 30 luglio 2013 : 07:47:07 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
molto interessanti questi es., sembrano quasi (ma non lo sono) delle Medora, che dimensioni hanno?

ciao

ang



Anche se nessuno di noi sa esattamente dove sta andando o dove andrà a finire.....comunque lascerà la sua indelebile striscia di bava (Beppe/papuina)
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andrea93
Utente Senior


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Biologia Marina

Inserito il - 30 luglio 2013 : 12:02:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Si, quando le ho viste mi sembravano delle Medora per via del colore, solo dopo aver visto le pliche ho realizzato che non era così. Gli esemplari misurano tra i 14 e i 16 mm e provengono precisamente da rocce calcaree nelle immediate vicinanze di Anacapri.

Andrea
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