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Galleria Tassonomica di
Natura Mediterraneo
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Nota! La determinazione degli insetti necessita quasi sempre di un'indicazione geografica e temporale precisa. Invitiamo quindi gli utenti ad inserire questi dati ogni volta che viene richiesta una determinazione o viene postata una foto di un insetto. I dati forniti dagli utenti ci consentiranno anche di attribuire un valore scientifico alle segnalazioni, contribuendo a migliorare e integrare le attuali conoscenze sulla distribuzione delle specie postate.
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Autore |
Discussione |
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Paris
Moderatore
Città: Sondrio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 gennaio 2007 : 22:19:06
Classe: Hexapoda Ordine: Hemiptera Heteroptera Famiglia: Pentatomidae Genere: Graphosoma Specie:Graphosoma sp.
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Immagine: 102,7 KB
Gli esemplari riprodotti qui sopra appartengono tutti al genere Graphosoma Lap. & Cast. 1833, e sono stati fotografati nella mia collezione. Si tratta, nell'ordine da sinistra a destra e dall'alto in basso, di:
Graphosoma melanoxanthum Horvath, 1903. Caratteri differenziali: connexivi scuri con piccoli punti esterni rossi. Distribuzione: S-Russia, Turchia, Iran. Graphosoma italicum (O.F. Müller, 1766). Caratteri differenziali: connexivi a larghe bande rosse, zampe nere, righe nere continue. Distribuzione: ampia, euro-sibirica; in Italia: N, S, Si, mancherebbe in Sardegna dove è sostituito da G.lineatum. Graphosoma lineatum (Linnaeus, 1758). Caratteri differenziali: come G.italicum, ma zampe rosse e colorazione tendendte all'arancio. Distribuzione: N-Africa, Francia mer.?, Spagna? In Italia: S?, Si?, Sa, Cors.; Medio oriente? (*) Graphosoma semipunctatum (Fabricius, 1775), varietà A. Caratteri differenziali: righe nere interrotte sul pronoto, ma connexivi unicolori giallo-arancio. Distribuzione: coste mediterranee, Prealpi e Balcani ma sempre in aaree termofile, Medio oriente sino all'Afghanistan. (In Italia: N, S, Si, Sa) Graphosoma semipunctatum (Fabricius, 1775), varietà B. Caratteri differenziali: righe nere interrotte sul pronoto, connexivi neri nella parte interna. Distribuzione: coste mediterranee, Prealpi e Balcani ma sempre in aaree termofile, Medio oriente sino all'Afghanistan. (In Italia: N, S, Si, Sa) Graphosoma creticum Horváth 1909. Caratteri differenziali: righe nere appena accennate anche sullo scutello, forma più piccola, colore arancio. Distribuzione: endemismo di Creta.
(*)NOTA: con un collega francese (che cerca in Corsica e Francia meridionale) stiamo studiando la distribuzione in Sardegna, Sicilia, isole minori del Graphosoma lineatum (quello a righe continue con zampe rosse, per intenderci). Saremo riconoscenti a quanti ci forniranno indicazioni documentate e cioè foto ed eventuale materiale di studio. grazie.
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes)
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Modificato da - vladim in Data 06 ottobre 2017 21:24:45
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Carlmor
Moderatore Trasversale
Città: Varese
Prov.: Varese
Regione: Lombardia
8940 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 25 gennaio 2007 : 22:50:12
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le tre specie italiane sono distinguibili abbastanza facilmente quindi ... grazie per le indicazioni sul riconoscimento
Carlo
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Paris
Moderatore
Città: Sondrio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 gennaio 2007 : 02:05:50
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| Messaggio originario di carlmor:
le tre specie italiane sono distinguibili abbastanza facilmente quindi ... grazie per le indicazioni sul riconoscimento
Carlo
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Guarda anche questo post di Pietro (Uloin), davvero illuminante!!! Link
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes) |
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Lepurisposu
Utente Senior
Città: Su Masu
Regione: Sardegna
1912 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 gennaio 2007 : 09:19:21
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Non disponevamo di foto scattate in loco di individui ancora vivi? Quelli descritti sono tutti caratteri visibili anche in esemplari viventi. Non per ribbrezzo, affatto, ma per seguire il percorso, che ritengo tra i più corretti, con cui il Forum era stato inizialmente impostato. Ecco un Graphosoma lineatum fotografato in Sardegna meridionale:
Immagine: 76,34 KB
un carissimo saluto a tutti voi, Lèpurisposu
àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu |
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paolofon
Utente Super
Città: Reggio nell'Emilia
Prov.: Reggio Emilia
Regione: Emilia Romagna
7460 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 gennaio 2007 : 18:32:26
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Ciao Paride! Graphosoma italicum? Salse di Nirano, MO: prima collina; 05-08-06. Grazie.
Immagine: 202,53 KB
Immagine: 219,8 KB
Paofon |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 gennaio 2007 : 22:46:51
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| Non disponevamo di foto scattate in loco di individui ancora vivi? Quelli descritti sono tutti caratteri visibili anche in esemplari viventi. Non per ribbrezzo, affatto, ma per seguire il percorso, che ritengo tra i più corretti, con cui il Forum era stato inizialmente impostato. |
Non credo sia il caso di riaprire polemiche passate per una foto: ne abbiamo già parlato fin troppo, e personalmente ritengo che, in una discussione avente per oggetto la sistematica, una foto di esemplari preparati non sia così disdicevole né contrasti con l'impostazione del forum, e che sia oltretutto il modo migliore per presentare accanto sei individui appartenenti a sei specie diverse.
E ritengo, comunque, giusto e non criticabile che ognuno partecipi a discussioni direi molto interessanti come questa con quello che ha a disposizione, sia in termini di conoscenza che per quanto riguarda le proprie fonti iconografiche.
Paolo Mazzei Link Link |
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Lepurisposu
Utente Senior
Città: Su Masu
Regione: Sardegna
1912 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 27 gennaio 2007 : 23:13:57
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Caro Paolo,ciao a tutti, essendo iscritto da meno di un anno molto probabilmente non sono venuto a conoscenza delle discussioni passate, pertanto non sto riaprendo nessuna polemica a me nota. Anzi, la mia intenzione non è affatto fare polemica, ma comunicare come di approvazione o di disapprovazione il mio parere sulla necessità o meno di parlare di sistematica con individui provenienti da una collezzione. Ritengo Paris una persona competente e affidabilissimo da un punto di vista scientifico e, com'è ovvio che sia, non ho nulla contro di lui. Dico solo che non mi sembra necessario utilizzare animali spillati com esempi in un forum di entomologia, avrei anzi ritenuto più utile una serie di foto con le specie diverse (di individui vivi) nel loro habitat, anche per capire come le diverse specie di uno stesso genere occupando areali geografici diversi ricoprano anche un compito ecologico diverso, occupando biotopi differenti. Assolutamente è nel mio interesse diffondere e scambiare informazioni sulla conocenza delle più svariate specie entomologiche, ed è per questo che, in risposta, ho postato subito la sola informazione che avev: unafoto di Graphosoma della mia zona. Ma spesso temo per ciò che una fonte di comunicazione come può essere internet (e dunque anche il nostro Forum, parlando di ambito naturalistico)possa far capire ed insegnare all' utente. Sarebbe bene far capire che una raccolta di reperti originari dal sistema natura (che siano campioni geologici, botanici, zoologici) vanno raccolti in una "collezzione" (anche se cerco sempre di avitare questo termine) solo se veramente utile all' accrescimento della cultura in materia naturalistica, e con il fine di proteggere il sistema natura stesso. Spesso invece ci si trova davanti a forme di collezzionismo appunto che si rivela inutile (tanto per chiarire: a cosa serve che in un isola in mezzo all' oceano indiano-tanto per fare un esempio casuale- tutti e 10 i naturalisti che vivono là debbano avere nella loro collezzione almeno 15-20 individui della stessa specie?Serviranno mai davvero, con la ricerca genetica che avanza, 100, 150,200 Graphosoma tutti provenienti da una stessa isola?). Ovviamente non mi riferisco ne a Paris ne a nessun'altro che,ne son certo, seguono il codice del naturalista-raccoglitore con rispetto e cura di recare il meno danno possibile. Ma chi invece si sta avvicinando solo ora al mondo della natura, potrebbe capire? Dunque niente polemica, davvero Paolo, ma solo una semplice considerazione personale ad un fatto a cui non avevo mai assistito nel Forum e che mi ha colpito.
Un carissimo saluto a tutti e spero di non aver appesantito nessuno, Frantzì-Lèpurisposu
àiri a pinta de caddaxu. pinnicadì linna crabaxu |
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mazzeip
Moderatore
Città: Rocca di Papa
Prov.: Roma
Regione: Lazio
13572 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 gennaio 2007 : 23:47:58
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Questo forum ospita ormai un gran numero di utenti, accomunati da interesse/amore per la natura, ma il modo con cui questo si esprime presenta diverse sfaccettature, di cui si è discusso più volte in passato, anche con toni particolarmente accesi, e si sono evidenziate una serie di diverse "tendenze", che si potrebbero schematizzare brutalmente con i termini "scientifica", "collezionistica" e "contemplativa".
Ritenendo io stesso di appartenere ad una delle tre, con qualche incursione in un'altra e criticando invece l'altra ancora, non rientro in prima persona nel merito della cosa ma cerco solo di ricordare la conclusione a cui si è faticosamente giunti: tolleranza
Paolo Mazzei Link Link |
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Paris
Moderatore
Città: Sondrio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 gennaio 2007 : 02:38:20
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Cari amici del Forum, avrei voluto anch'io precisare alcune cose, ma l'ha fatto egregiamente il nostro Moderatore. Quindi non mi dilungherò sulla necessità di collezionare insetti per poter contribuire allo studio tassonomico, alla conoscenza e, quindi, alla tutela della biodiversità. Tutto il resto, comprese le foto di esemplari vivi o morti, ha un senso se la finalità è scientifica e, come in questo caso, didascalica, su cimici vistose che si incontrano comunemente ma che possono essere confuse tra loro. (A tal punto che persino gli specialisti ne hanno fatto una specie sola - vedi Fauna europea - una tesi che andrà confutata solo dopo l'estrazione e l'esame dei genitali maschili). Dalla foto riportata in alto, estraggo invece il particolare dell'apice elitrale di G.semipuntatum. Si tratta dell' uovo di un parassitoide (penso un imenottero calcidide)
Immagine: 12,64 KB
P-S. Le foto delle Salse di Nirano (Modena) sono di exx di G.italicum.
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes) |
Modificato da - Paris in data 28 gennaio 2007 03:15:44 |
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 28 gennaio 2007 : 23:06:18
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| Messaggio originario di Paris:
Dalla foto riportata in alto, estraggo il particolare dell'apice elitrale di G.semipuntatum. Si tratta dell' uovo di un parassitoide (penso un imenottero calcidide)
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes)
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Paride, sbaglio o uno dei due esemplari di G. semipunctatum fotografato qui da Yvan Barbier porta sul dorso un uovo assai simile?
Marcello
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Paris
Moderatore
Città: Sondrio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 29 gennaio 2007 : 01:28:06
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| Messaggio originario di Velvet ant:
| Messaggio originario di Paris:
Dalla foto riportata in alto, estraggo il particolare dell'apice elitrale di G.semipuntatum. Si tratta dell' uovo di un parassitoide (penso un imenottero calcidide)
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes)
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Paride, sbaglio o uno dei due esemplari di G. semipunctatum fotografato qui da Yvan Barbier porta sul dorso un uovo assai simile?
Marcello
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Non ci giurerei che si tratti della stessa cosa, anche perché la foto che citi è riferita a dei "Tachinaires" (immagino Tachinidi). Io ricordo invece che un professore universitario del centro Italia, dal cognome cortissimo che però non ricordo, una volta mi aveva scritto perché interessato alle uova degli imenotteri di cui lui era uno specialista. Tant'è che mi mandò dei pentatomidi da classificare. Ecco perché mi sono venuti in mente quei piccoli imenotteri che però io, sinceramente, non conosco.
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes) |
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Carabus
Utente Senior
Città: Sciara
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
831 Messaggi Tutti i Forum |
Inserito il - 05 febbraio 2007 : 21:19:50
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perdonatemi se resuscito questa discussione, ma rileggendola ho notato una cosa che mi incuriosisce.
| Messaggio originario di Paris:
L'importante è che sia chiaro una volta per tutte che da noi ci sono tre specie e che la messa in sinonimia di G.italicum con G.lineatum (vedi Fauna europea) è stata semplicemente una forzatura perché sono invece due buone specie vicarianti dotate di caratteri differenziali netti sia nella disposizione dei colori (zampe) che nella forma dei parameri. Dal punto di vista geonemico inoltre, G.lineatum è proprio la specie più localizzata mentre la sinonimia l'ha fatta diventare quasi paleartica!!! E' per questo motivo che ho bisogno di controllare il maggior numero di esemplari possibili e mi rivolgo a quanti si trovano in Sardegna e isole minori tirreniche. Nel resto d'Italia, Sicilia compresa, penso che il G.lineatum sia assente. Ma non è detta l'ultima parola.
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Se c'è stata una discussione sul fatto che Graphosoma italicum e G. lineatum fossero due varianti morfologiche o due specie buone per chiarirla non sarbbe stato sufficiente, al di là di evidenze morfologiche o biogeografiche, allevare in terrario diversi esemplari delle due forme? Voglio dire se non c'era copula, se c'era copula ma non riproduzione, se c'era riproduzione ma con prole sterile allora sarebbe stato evidente che si trattav di specie diverse, magari vicine ma comunque differenziate. Se invece gli ibridi lineatum x italicum formavano una comunità riproduttiva stabile allora è evidente che si trattava di ecotipi o di popolazioni separate della stessa specie ma non ancora specie a se stanti. Mi chiedo se è corretto ciò che ho scritto, voglio dire ammetto che il concetto di specie spesso è "fumoso", ma se per le popolazioni viventi è valido quello di "membri facenti parte di una comunità riproduttiva" allora in questi casi (in cui gli individui sono facilmente reperibili e allevabili)dubbi la questione può essere risolta senza discussioni e senza complicati studi genetici....
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Velvet ant
Moderatore
Città: Capaci
Prov.: Palermo
Regione: Sicilia
3768 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 08 febbraio 2007 : 23:30:13
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Ciao Paride. Stasera, nel ricontrollare alcune foto fatte nel 2003 in Sardegna, mi sono imbattuto in questa, che ritrae, se non sbaglio, un Graphosoma semipunctatum su Eryngium maritimum. Mi sono pure accorto che in basso, ben mimetizzata, si intravede una neanide, presumo della stessa specie.
SARDEGNA, Orosei (NU), spiaggia di Cala Ginepro, 9 luglio 2003
Il motivo per il quale ho inserito questa foto è però un altro. Questo esemplare, se confrontato ad altri della stessa specie provenienti da altre regioni italiane (per esempio con questo del Lazio postato da Aldo), ha una colorazione nettamente più tendente all'arancio, analogamente a quanto avviene in G. lineatum nei confronti di G. italicum. Vengo allora alla mia domanda. Fra gli Imenotteri Mutillidi si assiste ad un particolare fenomeno a livello di colorazione del tegumento ed in particolare delle zampe e delle antenne. Indipendentemente dalla specie cui appartengono, tutti le popolazioni che vivono in Sardegna presentano il torace e tutte le appendici di un bel rosso chiaro, quasi giallo, mentre nelle popolazioni del resto d'Italia sono nere o rosso scure. Mutillidi di provenienza sarda sono perciò immediatamente riconoscibili. Potrebbe avvenire qualcosa di simile anche fra gli Eterotteri? Tu hai avuto modo di constatare un fenomeno analogo?
Marcello
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Modificato da - Velvet ant in data 09 febbraio 2007 08:17:59 |
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Paris
Moderatore
Città: Sondrio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 09 febbraio 2007 : 01:12:59
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Ti ringrazio per questa osservazione davvero pertinente alla quale, al momento non so dare una risposta. O meglio, mi si affastellano nella mente tante ipotesi. Ma non saprei scegliere quella più aderente alla realtà. Devo rifletterci. La prima cosa che mi viene in mente, comunque, è il fattore edafico già riscontrato in alcuni generi di pentatomidi e di ligeidi. Ma perché proprio in Sardegna? Anche perché le piante sulle quali si trovano questi insetti sono poi sempre le stesse... Comunque la "questione Graphosoma" verrà tenuta viva per un bel po' ancora perché alcuni amici del Forum hanno risposto alla mia richiesta di collaborazione e in questa sede voglio esprimere loro, pubblicamente, la mia gratitudine. Lo farò di nuovo, ovviamente, se poi dovessi pubblicare i dati su una rivista scientifica di cui, spero, di poter inviare loro gli estratti in formato Pdf.
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes) |
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Paris
Moderatore
Città: Sondrio
Prov.: Sondrio
Regione: Lombardia
5737 Messaggi Flora e Fauna |
Inserito il - 27 aprile 2008 : 23:08:59
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| Messaggio originario di Carabus:
perdonatemi se resuscito questa discussione, ma rileggendola ho notato una cosa che mi incuriosisce.
| Messaggio originario di Paris:
L'importante è che sia chiaro una volta per tutte che da noi ci sono tre specie e che la messa in sinonimia di G.italicum con G.lineatum (vedi Fauna europea) è stata semplicemente una forzatura perché sono invece due buone specie vicarianti dotate di caratteri differenziali netti sia nella disposizione dei colori (zampe) che nella forma dei parameri. Dal punto di vista geonemico inoltre, G.lineatum è proprio la specie più localizzata mentre la sinonimia l'ha fatta diventare quasi paleartica!!! E' per questo motivo che ho bisogno di controllare il maggior numero di esemplari possibili e mi rivolgo a quanti si trovano in Sardegna e isole minori tirreniche. Nel resto d'Italia, Sicilia compresa, penso che il G.lineatum sia assente. Ma non è detta l'ultima parola.
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Se c'è stata una discussione sul fatto che Graphosoma italicum e G. lineatum fossero due varianti morfologiche o due specie buone per chiarirla non sarbbe stato sufficiente, al di là di evidenze morfologiche o biogeografiche, allevare in terrario diversi esemplari delle due forme? Voglio dire se non c'era copula, se c'era copula ma non riproduzione, se c'era riproduzione ma con prole sterile allora sarebbe stato evidente che si trattav di specie diverse, magari vicine ma comunque differenziate. Se invece gli ibridi lineatum x italicum formavano una comunità riproduttiva stabile allora è evidente che si trattava di ecotipi o di popolazioni separate della stessa specie ma non ancora specie a se stanti. Mi chiedo se è corretto ciò che ho scritto, voglio dire ammetto che il concetto di specie spesso è "fumoso", ma se per le popolazioni viventi è valido quello di "membri facenti parte di una comunità riproduttiva" allora in questi casi (in cui gli individui sono facilmente reperibili e allevabili)dubbi la questione può essere risolta senza discussioni e senza complicati studi genetici....
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La questione è talmente complessa che non credo possa essere risolta con allevamenti in terrario anche perchè gli accoppiamenti tra specie molto distanti tra loro sono stati documentati da alcune immagini. Una è questa:
Graphosoma semipunctatum x Graphosoma italicum: 171,09 KB
ULTIMA ORA: secondo una recente revisione, Graphosoma creticum Horv. sarebbe sinonimo di G.semipunctatum
----------- "La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius De Moraes) |
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