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bimbol
Utente V.I.P.

Città: castello d'argile
Prov.: Bologna


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Inserito il - 08 febbraio 2013 : 20:43:41 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao a tutti,
ho una domanda che mi porgo da un sacco di tempo.

Perchè diavolo il Barbagianni si chiama così?

Qualcuno lo sa?

Modificato da - Forest in Data 14 novembre 2014 18:27:51

puckie
Utente Senior


Città: Borgosesia
Prov.: Vercelli

Regione: Piemonte


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Inserito il - 08 febbraio 2013 : 20:59:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
In certe zone del nord ovest d'Italia "barba" stava ad indicare nell' '800 lo "zio". Quindi, a mio parere, questo uccello si chiama zio Gianni probabilmente perché la testa tonda e gli occhi grandi lo fanno assomigliare quasi alla caricatura di un essere umano!

Siamo adolescenti. Col bisogno di emanciparci dalla natura che è la nostra madre. Quando avremo la maturità per cominciare a occuparci di lei?

Modificato da - puckie in data 08 febbraio 2013 21:17:36
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 08 febbraio 2013 : 23:08:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
in lingua napoletana è: paparascianno

nin
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puckie
Utente Senior


Città: Borgosesia
Prov.: Vercelli

Regione: Piemonte


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Inserito il - 08 febbraio 2013 : 23:41:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di ninocasola43:

in lingua napoletana è: paparascianno

e scusa Nino, è solo un nome o si può tradurre con un significato preciso??!?

dicci..., dicci...

Un saluto

Siamo adolescenti. Col bisogno di emanciparci dalla natura che è la nostra madre. Quando avremo la maturità per cominciare a occuparci di lei?
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ninocasola43
Utente Super

Città: s.agnello
Prov.: Napoli

Regione: Campania


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Inserito il - 09 febbraio 2013 : 02:22:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
non lo so! l'ho messo perché confrontato con qualche altra forma dialettale potremmo tirarne fuori qualcosa
trovo comunque interessante la tua interpretazione

nin
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puckie
Utente Senior


Città: Borgosesia
Prov.: Vercelli

Regione: Piemonte


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Inserito il - 09 febbraio 2013 : 02:25:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
paparascianno...

mi piace, suona bene

Un

Siamo adolescenti. Col bisogno di emanciparci dalla natura che è la nostra madre. Quando avremo la maturità per cominciare a occuparci di lei?
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gisus
Utente Senior


Città: Cazzago Brabbia
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


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Inserito il - 09 febbraio 2013 : 09:00:19 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
come è già stato detto ,la derivazione è quella dei dialetti settentrionali, quindi "zio gianni" dovrebbe rientrare nella categoria dei nomi apotropaici, o comunque assegnati ad animali ritenuti magigi,totemici, legati al "maligno" ecc,che si doveva evitare di chiamare con il loro vero nome, onde non evocarli , e /o si intendeva "rabbonire" con nomi come damigella ,signorina (per es. per le libellule, ritenute aniali demoniaci)

ciao
gianluigi
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tolomea
Utente Senior

Città: San Donà di Piave (VE)


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Inserito il - 09 febbraio 2013 : 10:23:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di puckie:

In certe zone del nord ovest d'Italia "barba" stava ad indicare nell' '800 lo "zio". Quindi, a mio parere, questo uccello si chiama zio Gianni probabilmente perché la testa tonda e gli occhi grandi lo fanno assomigliare quasi alla caricatura di un essere umano!



Anche nel Veneto Orientale ancora adesso, soprattutto in alcune zone di campagna, lo "zio" viene chiamato "barba"(e "amia" la zia).

Quanto afferma Gisus mi pare adeguato,
però penso sarebbe interessante riuscire a saperne un po' di più, perché, ad esempio, il termine "barba" nel V.O. identifica non solo l'eventuale legame di parentela, ma spesso esplicita l'attribuzione della funzione di "guida", caratterizzata da solidarietà e protezione, dovuta all'esperienza e maturità acquisita dal soggetto appunto con la "barba".

Il termine "barbagianni", secondo me, potrebbe dunque indicare che a questo uccello fossero attribuite funzioni di "protezione", ma in quale ambito specifico però al momento non saprei.
Sul fatto poi che il nome proprio utilizzato sia "gianni" non avrei ipotesi...




tolomea
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gisus
Utente Senior


Città: Cazzago Brabbia
Prov.: Varese

Regione: Lombardia


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Inserito il - 09 febbraio 2013 : 11:23:52 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
...dimenticavo , da noi in dialetto si chiama "belledona" cioè bella donna, quindi sempre nella medesima categoria di nomi utilizzati per gli animali da esorcizzare

ciao
gianluigi
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bimbol
Utente V.I.P.

Città: castello d'argile
Prov.: Bologna


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Inserito il - 09 febbraio 2013 : 12:00:08 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissime le interpretazioni.

Ieri ne avevo trovata un'altra che potrebbe anche essere vera: veniva detto che il termina Gianni derivava dal latino Gena che vuol dire guancia, quindi sarebbe tipo barba sulla guancia o qualcosa del genere

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tolomea
Utente Senior

Città: San Donà di Piave (VE)


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Inserito il - 09 febbraio 2013 : 14:56:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Questa è sicuramente l’origine vera, però per un po’ è stato bello divagare in altre possibilità.

Anche perché il modo di vivere la natura da parte di chi la viveva quotidianamente, fianco a fianco, nei suoi svariati aspetti secoli fa, era molto diverso dal nostro e mi chiedo continuamente per quale motivo si debba pensare che al rapace notturno debbano per forza venir attribuiti significati nefasti o demoniaci …

Spero anche che Nino prima o poi riuscirà a svelarci il significato di “paparascianno”.


tolomea
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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 09 febbraio 2013 : 15:47:45 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di tolomea:

Questa è sicuramente l’origine vera, però per un po’ è stato bello divagare in altre possibilità (…)

Spero anche che Nino prima o poi riuscirà a svelarci il significato di “paparascianno”.


Discussione interessante!
Sia il dizionario Garzanti che l'enciclopedia Treccani danno invece la stessa spiegazione che ne davano puckie e gisus ed anch'io penso che quella sia la spiegazione vera, anche perché, da un'altra ricerca differente che stavo facendo, in Latino "guance" dovrebbe essere stato "buccae" e non "gena".

Da quanto so dei miei studi di etnologia, condivido pienamente quanto diceva gisus ed anche quanto diceva tolomea: molti animali erano dei "tabù linguistici", perché considerati sacri, magici, totemici. Non li si poteva nominare direttamente.

Il tabù linguistico è un fenomeno ben noto in etnologia ed ha dato origine a fatti singolarissimi. Il caso più noto è quello dell'orso. Questo animale è "ursus" per i latini, "arktos" per i greci, entrambe le parole dalla medesima radice indoeuropea, ma… "Bär" per i tedeschi, e "bear" per gli inglesi, da una radice del tutto diversa, pur essendo tedesco ed inglese lingue indoeuropee. E sapete perché?
Perché per gli antichi Germani (dalla cui lingua derivano tedesco ed inglese, in gran parte) il vero nome dell'orso, che originariamente conoscevano anche loro (e anche per loro doveva essere qualcosa come "arktos"), era un tabù linguistico (conosciuto anche da altre popolazioni: ancora oggi alcuni Lapponi non nominano l'orso ed usano perifrasi come "zampa di miele", pur di non dire quella parola). Non lo si doveva nominare, per non offenderlo e per non evocarlo, cosa che sarebbe stata considerata molto rischiosa. Pertanto lo si chiamava con un giro di parole che significava "quello bruno", "il bruno". Si utilizzava perciò una parola con la stessa radice dal moderno termine "braun" (tedesco), "brown" (inglese), cioè "bruno" o "marrone". Da questa parola è poi venuto il moderno nome dell'orso in queste due lingue ("Bär" e "bear").

Così, anche per il barbagianni, pure io penso che "zio Gianni" sia stato un giro di parole, un soprannome, per non proferire il nome originario: usare un giro di parole avrebbe avuto un significato protettivo, un po' come nel caso dell'orso.

Quanto a "paparascianni", per me si tratta di un termine foneticamente talmente vicino a "barbagianni" che mi risulta difficile pensare che abbia un'origine differente.

Ecco… solo per dire le mie impressioni…


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bimbol
Utente V.I.P.

Città: castello d'argile
Prov.: Bologna


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Inserito il - 09 febbraio 2013 : 17:49:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bellissima la tua spiegazione Forest,
direi che potremo tenere questo topic anche per le future domande che ho, primo fra tutti il Martin pescatore

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Franco Bianchi
Utente Senior

Città: Badalucco
Prov.: Imperia

Regione: Liguria


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Inserito il - 09 febbraio 2013 : 20:50:04 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Bella questa discussione!
Nel dialetto del mio paese(Badalucco IM) si dice "Barbagiuan",dove "giuan"è ancora inteso come "Giovanni".

Franco

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tolomea
Utente Senior

Città: San Donà di Piave (VE)


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Inserito il - 10 febbraio 2013 : 14:21:15 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Forest:

...
...da un'altra ricerca differente che stavo facendo, in Latino "guance" dovrebbe essere stato "buccae" e non "gena".

...



Questa interessante osservazione mi ha fatto venire voglia di approfondire un po’ e sono andata a vedere nei vocabolari e, sia nel Loescher che nel Le Monnier, ho trovato che per “barba” in latino s’intendono anche genericamente “ i peli del volto dell’uomo”, mentre in ambedue il termine “bucca”, inteso come “gota”, mi pare risulti riferirsi alla guancia solo quando questa porzione del volto viene coinvolta insieme alla cavità orale e alla “bocca” (bucca, ae, f.) vera e propria in un’azione che le interessano specificamente (riporto: gota gonfiata nel parlare, nel mangiare, nello sbuffare, Le Monnier; guancia, gota gonfiata (specialmente al plurale), [i]Loescher ) .

I termini “gena” (gena, ae, f.) e “genae”(genae, arum, f. plurale), vengono riferiti invece solo a “guance” o “gote” come elementi a sé stanti non relazionati alle azioni della cavità orale.

Poiché nel barbagianni la caratteristica “barba” non coinvolge l’area di una “bocca” (“bucca”) , il termine “genae” per identificarne la collocazione forse allora mi parrebbe il più appropriato.

Per effetto delle variazioni fonetiche assunte nei secoli nella lingua parlata, almeno per me che non sono una latinista, è dunque possibile che l’associazione di “barba” (peli sul volto) e “genae” (le guance) di un presunto nome “barbagenae” sia diventato l’attuale “barbagianni” e (perché no? ) anche "Barbagiuan".




Ciò mi sembra maggiormente verosimile, a meno che anche altri nomi dialettali sparsi nella penisola, ci permettano di verificare l’uso costante di un nome proprio nella composizione del termine con cui viene indicato il barbagianni. Resterebbe però poi da capire il perché della scelta di un nome proprio piuttosto che di un altro...


tolomea

Modificato da - tolomea in data 10 febbraio 2013 14:33:59
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bimbol
Utente V.I.P.

Città: castello d'argile
Prov.: Bologna


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Inserito il - 10 febbraio 2013 : 16:35:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grande Tolomea,
è una bellissima interpretazione.

Mi piace, forse questa è quella giusta

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PAGLIAGA
Utente Super

Città: CREMA
Prov.: Cremona

Regione: Lombardia


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Flora e Fauna

Inserito il - 10 febbraio 2013 : 17:14:17 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Quoto in toto.
Ciao
Messaggio originario di bimbol:

Grande Tolomea,
è una bellissima interpretazione.

Mi piace, forse questa è quella giusta

Gabriele
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tolomea
Utente Senior

Città: San Donà di Piave (VE)


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Inserito il - 11 febbraio 2013 : 10:34:43 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
... mah, l'origine probabilmente penso sia quella, anche se sarebbe bello avere l'aiuto di un etimologista ...


Messaggio originario di ninocasola43:

in lingua napoletana è: paparascianno


Visto che i napoletani del forum vogliono che ci arriviamo da soli , sono andata a cercare un po' in giro e riguardo al significato di

paparascianno

ho provato a dividere il nome in "papara-scianno" e visto che per "papara" s'intende "oca" e "papera/papero". Non ho trovato nulla in merito a "scianno" "cianno" o derivati, ma potrebe, forse, anche essere un evoluzione di un derivato da "sciamà" che significa "vagabondare".

Se queste ipotesi fossero corrette, il significato in taliano di "paparascianno" potrebbe allora essere qualcosa tipo "papero vagabondo" o comunque "papero" e "qualcosa" ... che spero ci sveleranno i napoletani .



P.S.
... a meno che il termine "scianno" non sia relativo ad operazioni di caccia, cattura, predazione o nutrizione, in qual caso le cose cambierebbero e la traduzione potrebbe diventare qualcosa tipo "predatore di papere" o similari ...
Non so se il barbagianni si nutra anche di piccolini di papera...




tolomea

Modificato da - tolomea in data 11 febbraio 2013 10:47:57
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bimbol
Utente V.I.P.

Città: castello d'argile
Prov.: Bologna


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Inserito il - 11 febbraio 2013 : 12:21:26 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sentiamo cosa dicono i Napoletani presenti

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tolomea
Utente Senior

Città: San Donà di Piave (VE)


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Inserito il - 11 febbraio 2013 : 14:29:21 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di bimbol:

Bellissima la tua spiegazione Forest,


Concordo! E' un bellissimo approfondimento di quanto ha detto gisus.


Messaggio originario di bimbol:

...
direi che potremo tenere questo topic anche per le future domande che ho, primo fra tutti il Martin pescatore


Mi pare una bella proposta! Concordo anche in questo!
Però sarebbe anche bello che qualcuno dei nostri fotografi collaborasse postando un’immagine degli uccelli di cui si esamina il nome …

Per Martin pescatore ho un’ipotesi, ma aspetto un po’, sperando che qualcuno accetti l’idea delle foto...



tolomea
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Forest
Moderatore Tutor


Città: Sesto San Giovanni
Prov.: Milano

Regione: Lombardia


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Inserito il - 11 febbraio 2013 : 15:01:42 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie! Ora si è chiarita la questione di "gena", grazie a Tolomea!
Ho trovato l'etimologia da te illustrata ("barba sulla guancia") anche su etimo.it.

Evidentemente hai ragione e, in questo caso, il tabù linguistico non c'entrava (è un fenomeno interessante, vero? Riguarda spesso i nomi locali di alcuni animali predatori che si preferisce non evocare chiamandoli direttamente con il loro vero nome: oltre all'orso, anche la donnola e la volpe, ad esempio; e poi ci sono altri casi di tabù linguistici molto particolari non riguardanti animali).

Sul Martin pescatore, etimo.it riporta alla voce "martinello":
"Specie d'uccello di ripa (…) nominato, e se ne ignora il motivo, da San Martino (come il fr. "martin", l' "oiseau de St. Martin" gheppio o nibbio, ecc…) conosciuto dai francesi col nome di Martin-pêcheur."

Segnalo anche che, in inglese, si chiamano invece "Martin" diverse specie di Hirundinidae, soprattutto il Topino (Riparia riparia) e diversi uccelli del genere Petrochelidon ed altri.

Sospetto al momento che tutto ciò abbia a che fare con l'importanza simbolica della figura di San Martino nella vita della gente di campagna di tutta Europa, ma cercherò di approfondire.



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