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 Taglio del bosco
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beringei
Utente Senior

Città: prato
Prov.: Prato

Regione: Toscana


558 Messaggi
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Inserito il - 17 novembre 2012 : 03:37:27 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Ciao
Non so se questa è la sezione giusta dove inserire questa discussione.
Cmq visto che qui si parla di piante ,il bosco è formato da alberi ed essi sono Piante, spero vada bene.

Allora ,facendo una passeggiata in provincia di Pistoia ho visto questo scempio

Immagine:
Taglio del bosco
213,58 KB
Da dove ero io al punto in cui si vedono gli alberi in lontananza(quindi decine di metri) è stato raso tutto al suolo.
Il bosco era formato da pini marittimi ,castagni,robinie e qualcos'altro sporadico.

Qui hanno lasciato due striminzite matricine di castagno
Immagine:
Taglio del bosco
202,18 KB

qui si nota un pezzo tagliato meno di un anno fa.
Fino a dove si vedono gli alberi più alti sullo sfonfo,è stato praticamente tagliato tutto.IIl bosco era formato da pini marittimi ,robinie e qualche castagno.Da notare la ricrescita invasiva delle robinie che hanno campo libero e possonio occupare ogni cm2

Immagine:
Taglio del bosco
226,04 KB
Immagine:
Taglio del bosco
173,43 KB

In questo punto un altro pezzo di bosco,sempre adiacente alle precedenti foto,raso al suolo se si escludono pochissime matricine di castagno.
Immagine:
Taglio del bosco
154,45 KB

Ora la domanda è questa
Secondo voi è normale tutto ciò?E' fatto tutto a norma.
So che i robinieti si possono tagliare a raso.Ma che dire del resto?Le fustaie di pino si possono tagliare fino al 40%giusto?(così mi ha detto il forestale che mi ha risposto al telefono)
Ci sarebbe anche da dire sulle leggi forestali che a mio avviso andrebbero riviste.L'ecosistema bosco va a farsi friggere,per non dire altro.
Che ne pensate?


Modificato da - beringei in Data 17 novembre 2012 03:40:04

pietruzzo
Utente Senior

Città: Putignano
Prov.: Bari

Regione: Puglia


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Flora e Fauna

Inserito il - 17 novembre 2012 : 09:09:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La mia risposta è molto generica, perché ogni Regione ha una sua norma; per esempio la Puglia, dove opero, ha il Regolamento nr 10 del 2009, che cita anche le Prescrizioni di Polizia Forestale degli anni ’60, che in pochi hanno a disposizione.

A occhio mi sembra un taglio molto strano: gli alberi lasciati sono proprio sottili (in Puglia il diametro minimo delle piante rilasciate è 12,5 cm, con deroghe solo in casi particolari, e solo per aree limitate, ad esempio zone assolate con roccia affiorante, dove gli alberelli non crescono proprio) e non sono segnati (anellatura con vernice rossa). In Puglia gli alberi da rilasciare devono essere segnati con vernice, numerati e riportati su una lista con numero progressivo e diametro a metri 1,30 circa – io aggiungo al piedilista la specie quercina (fragno, roverella, leccio) e segno fuori lista eventuali altri alberi/arbusti di interesse che vado a segnare.
Inoltre nelle autorizzazioni al taglio è sempre previsto il rilascio di arbusti del sottobosco, in genere una ventina ad ettaro, secondo le condizioni precedenti al taglio, proprio per non lasciare il suolo troppo scoperto.
Il taglio viene sempre eseguito sotto la direzione di un dottore agronomo o forestale, che ne è responsabile. Occorre quindi che il boscaiolo (anch’esso iscritto ad un apposito albo regionale) operi con coscienza e correttezza, ad esempio lasciando alberi dove non sono stati segnati, per impraticabilità o per eccesso di rovi o altro spiname.

Vedendo la terza foto mi viene un dubbio: non è che si tratta di un taglio per ripulire il bordo strada della strada in terra che si vede in basso ?

In ogni caso potresti chiedere chiarimenti sulle prescrizioni nella tua zona ad un dottore forestale del posto o di persona al Comando Stazione della Guardia Forestale competente, magari portando con te la stampa di una foto aerea della zona, per meglio identificare il luogo.

pietruzzo
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Cmb
Moderatore


Città: Buers
Prov.: Estero

Regione: Austria


12844 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 17 novembre 2012 : 10:55:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
"Polizia Forestale" ho visto in Reggio Calabria - loro erano munito con fucile automatice.... di cosa hanno paura?

"Good people don't go into government" (D. Trump)

Taglio del bosco
Link - nothing is more dangerous than the truth - solo chi conosce il passato, può capire il presente!
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beringei
Utente Senior

Città: prato
Prov.: Prato

Regione: Toscana


558 Messaggi
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Inserito il - 18 novembre 2012 : 14:32:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Grazie della risposta.
Allora quella strada sterrata è stata aperta dai mezzi meccanici per raggiungere il luogo di taglio e trasportare via i tronchi.
Comunque c'era già un sentiero che loro hanno diciamo riaperto dopo l'ultimo taglio fatto non so quanti anni fa.
Gli unici arbusti che hanno lasciato sono gli agrifogli(per fortuna visto che sono protetti)dove presenti,ma chissà quanti ne hanno danneggiati.
Qui in toscana di solito non vedo gli alberi segnati quando li tagliano tranne in alcuni casi.
Questa è solo un esempio dei tagli abbastanza drastici che stanno facendo in queste zone che frequento.
In altri punti hanno tagliato anche alberi secolari o quasi di leccio,abeti,ed altro, con la scusa che erano pericolosi.
Ogni volta che chiamo la forestale pare che gli faccia fatica fare un sopralluogo,sarà un mia impressione...
Inoltre queste operazioni di "manetenzione" del bosco vengono fatte anche in periodi di cova degli uccelli ,tipo magio o giugno.
Ma che razza di leggi forestali abbiamo!!???
Si parla tanto di Biodiversità,ce ne riempiamo la bocca e poi...

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32777 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 novembre 2012 : 11:01:13 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La questione, secondo me, ha almeno 2 aspetti importanti.

A carattere generale da qualche anno assistiamo ad una ripresa in grande del taglio dei boschi; fatta peraltro con mezzi meccanici potenti e invasivi.
Questo dipende probabilmente dalla moda delle fonti di energia rinnovabili, che ha fatto proliferare gli impianti di riscaldamento a pellet e a legna.
Uno dei tanti casi in cui ambientalismo e difesa della natura non vanno d'accordo.

L'altro aspetto è di carattere botanico e mi rimetto al parere degli esperti.
Da incompetente noto comunque che una delle foto mostra un bosco tagliato che è stato completamente colonizzato dalle robinie. Se ci sono robinie, probabilmente, il bosco non andrebbe tagliato, o andrebbe tagliato con metodologie mirate; altrimenti diventa un bosco di sole robinie.

In altre foto noto parecchi pini e mi chiedo se siano spontanei oppure siano stati piantati in tempi passati dalla forestale proprio allo scopo di tagliarli successivamente. Di questi pasticci in giro ce ne sono tanti.

Infine noto che l'area disboscata è molto piccola e non giustificherebbe un intervento di taglio a scopo commerciale. A questo punto, o è solo l'inizio, oppure il taglio è finalizzati ad altri scopi.

luigi

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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 19 novembre 2012 : 11:18:47 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di elleelle:

.../
Da incompetente noto comunque che una delle foto mostra un bosco tagliato che è stato completamente colonizzato dalle robinie. Se ci sono robinie, probabilmente, il bosco non andrebbe tagliato, o andrebbe tagliato con metodologie mirate; altrimenti diventa un bosco di sole robinie.

In altre foto noto parecchi pini e mi chiedo se siano spontanei oppure siano stati piantati in tempi passati dalla forestale proprio allo scopo di tagliarli successivamente. Di questi pasticci in giro ce ne sono tanti.

Infine noto che l'area disboscata è molto piccola e non giustificherebbe un intervento di taglio a scopo commerciale. A questo punto, o è solo l'inizio, oppure il taglio è finalizzati ad altri scopi.

luigi

Infatti a mio modo di vedere (dalla foto si deduce questo) il taglio pare ad opera di un privato ( e ciò testimonierebbe l'aspetto che ha, ovvero di un lotto), poi due precisazioni.

Sulla Robinia...
La robinia più la tagli e più emette polloni, come si può vedere non è che prima non vi erano robinie, son state tagliate al piede e ciò ci fà vedere l'emissione di 4/6 o anche più polloni dal piede.
La Robinia andrebbe scortecciata circolarmente con una precisa tecnica per far morire la pianta, se la tagliamo facciamo il contrario.. ma questo Luigi non è un problema di quel sito è un problema italiano, tutti tagliano la robinia come si tagliano gli altri alberi e ovunque.

I pini in toscana son figli di tanti decenni fa, so tutto su quelli grossetani e senesi ma anche nel nord toscana vennero piantumati (vedi monte morello) come si usava all'ora, faceva "prima" il pino, si diceva così e aree che avevano visto incendi o sfruttamento venivano piantate a pino ( nel senese si usò il pino nero per dirti).
Ma sui pini non mi preoccupo, da me e nel grossetano il cerro, la roverella e il leccio pian piano riprendono i loro posti, ma.. la robinia non la togli più.

Massimo

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NO ALL'AEROPORTO,NO AMPUGNANO!

Modificato da - Frustone in data 19 novembre 2012 11:20:28
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 19 novembre 2012 : 12:13:29 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
un ultima precisazione solo per non far confusione;
Quel tipo di bosco è molto comune in Italia, la regione (sempre per Betelges) ha fatto pure un pdf di studio e una pubblicazione sulla robinia e il suo contenimento, si trova facilmente in rete, peccato che è disatteso, e potresti citarlo quando parli con il CFS.

Cmq, la robinia spesso vive in simbiosi con il castagno e di solito non si usano tagliarli per le stufe, da sempre ci sono legni migliori, l'acacia da sola brucia male e il castagno è talmente ricco di tannino che necessita di 2 anni (DUE) di stagionatura per bruciare benino.

Tali boschi son sfruttati (di solito) per la produzione di pali.
Pali in castagno e acacia sono resistenti e durevoli, e aggiungo vendibili a buon prezzo.

Per bruciare non si usano di solito, si cerca il cerro, il faggio, la rovere, il leccio, essenze da sempre da camino, l'acacia al più si mischia perchè non produce brace.
Al tempo che si usavano di più i camini e le stufe a legna... il bosco si rispettava molto, ma molto di più.

Massimo

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


32777 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 novembre 2012 : 13:20:16 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sulla robinia avevo appunto osservato che non si può tagliare come un albero qualsiasi.
Naturalmente, considerando il grado di mestiere che hanno in media i tagliaboschi di oggi (per lo più immigrati che prima facevano altri lavori) e la mancanza di scrupoli dei loro datori di lavoro, sono d'accordo con te che tagliano la robinia al piede come qualsiasi altra pianta. (lo fanno perfino con l'ailanto!)

Con l'occasione, voglio proporre un paio di foto di un taglio industriale effettuato nei pressi di Santa Severa - Tolfa, che ha interessato molti km quadrati di bosco. (la foto ne rappresenta solo una piccola parte)
Era anche un bel bosco equilibrato di rovere e altre latifoglie autoctone. A occhio e croce, mi pare che abbiano tagliato troppo; in particolare, hanno tagliato tutte le querce secolari che c'erano (immagino, per farne legname da costruzione).
luigi



Immagine:
Taglio del bosco
152,68 KB

Immagine:
Taglio del bosco
91,89 KB
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Riccardo Banchi
Utente Super


Città: PIOMBINO
Prov.: Livorno

Regione: Toscana


5312 Messaggi
Flora e Fauna

Inserito il - 19 novembre 2012 : 14:05:03 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che scempio...

Ric
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beringei
Utente Senior

Città: prato
Prov.: Prato

Regione: Toscana


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Inserito il - 20 novembre 2012 : 03:59:10 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Che schifo!Come si può?

Comunque per rispondere a Frustone e Elleelle:
La superficie di bosco tagliato è abbastanza estesa(certo non come nelle foto postate da Elleelle).
Come giustamente facevate presente,se prima le robinie erano 7/8 alberi su 10, ora sono 10su 10!

Come avevo già scritto ,in altre zone hanno tagliato anche parecchi lecci con la scritta "manutenzione a fustaia" o una cosa del genere.Praticamente hanno tolto quelli più grandi e belli e hanno lasciato i più striminziti.

L'ecosistema bosco viene poco o nulla considerato,ma viene gestito come una piantagione di alberi da legna ,e basta.

A queste aziende forestali penso che non importi un fico secco del fatto di far tornare la flora autoctona.Rispetto ad un cerro o soprattutto ad un leccio ,la robinia è molto più veloce a crescere e quindi rende più legna in meno tempo.Anche se di minor qualità.

Per quanto riguarda il periodo di taglio:
L'operatore telefonico della forestale che mi rispose disse che per quanto riguarda il bosco a robinie,si può tagliare tutto l'anno tranne nei mesi di luglio-agosto.
Mentre per quel che concerneva la fustaia a pino non c'erano limiti ,e si poteva procedere tutto l'anno.
Quando gli ho posto il problema del disturbo alla fauna nidificante o presente,mi ha risposto che avevo ragione ma la legge lo permette quindi...

Se tornerò su altri siti di taglio nelle mie zone posto le foto e ve le faccio vedere.

Grazie


Modificato da - beringei in data 20 novembre 2012 04:00:09
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 20 novembre 2012 : 09:43:01 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
che dire...

ma sai poi ci son le province e regolamenti provinciali che "accorciano" o "allungano" le restrizioni.

Cmq, da me per fortuna per un taglio come quello fatto vedere da Luigi si và in questura e ci si stà un bel po, in materia di roveri, lecci e quindi di diametro di tagli scempi del genere son puniti e obbiettivamente non si vedono.

Nota a margine e considerazione sul... cinghiale.
Il "dannoso" cinghiale.

Mi chiedo dalle foto di Luigi di quel bosco cosa sarà dei selvatici che in inverno trovano sostemamento nella ghianda.
Nessun albero adulto lasciato vuol dire niente ghianda, quindi niente Ghiandaie, niente Cinghiali e niente Colombi.
Tutti animali (guarda un po) denominati "nocivi", che saranno "nocivi" per forza, perchè andranno a cercare cibo nei terreni coltivati..



Ancor più a margine;
E poi vogliono proprio togliere le province in Italia, a guardare cosa succede nelle stessa regione ma da provincia a provincia vien da piangere.

Massimo

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beringei
Utente Senior

Città: prato
Prov.: Prato

Regione: Toscana


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Inserito il - 20 novembre 2012 : 15:49:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Per non parlare degli scoiattoli e ghiri che ,in mancanza di continuità di chioma, saranno costretti a scendere a terra per spostarsi,con conseguente maggiore rischio di essere predati.Anche il cibo scarseggerà per loro.

Gli anfibi ,come salamandre,salamandrine e così via, credo non ne giovino di questi tagli ,data l'alterazione drastica di ombreggiatura da parte delle fronde degli alberi che riparano la lettiera del bosco dai raggi solari(soprattutto d'estate).

Un altra nota triste è quella che concerne il paesaggio.Intere colline o versanti di montagne ridotti così,non sono molto attraenti da parte di eventuali turisti ,stranieri e non, che abbiano un minimo di sensibilità.

Insomma i tagli andrebbero fatti in maniera diversa.E in alcuni posti non andrebbero fatti proprio.
O si fanno rispettare le leggi presenti ,se giuste,o si cambiano!
Non si può andare avanti così


Modificato da - beringei in data 20 novembre 2012 15:52:10
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Frustone
Utente Senior

Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 21 novembre 2012 : 11:43:00 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di beringei:

Per non parlare degli scoiattoli e ghiri che ,in mancanza di continuità di chioma, saranno costretti a scendere a terra per spostarsi,con conseguente maggiore rischio di essere predati.Anche il cibo scarseggerà per loro.

Gli anfibi ,come salamandre,salamandrine e così via, credo non ne giovino di questi tagli ,data l'alterazione drastica di ombreggiatura da parte delle fronde degli alberi che riparano la lettiera del bosco dai raggi solari(soprattutto d'estate).

Un altra nota triste è quella che concerne il paesaggio.Intere colline o versanti di montagne ridotti così,non sono molto attraenti da parte di eventuali turisti ,stranieri e non, che abbiano un minimo di sensibilità.

Insomma i tagli andrebbero fatti in maniera diversa.E in alcuni posti non andrebbero fatti proprio.
O si fanno rispettare le leggi presenti ,se giuste,o si cambiano!
Non si può andare avanti così


No, non si può.
Tutta la fauna subisce un riadattamento negativo.
Per i motivi che tu citi si osserverà in quel "bosco" (meglio dire in ciò che rimane) un intensificarsi della presenza di volpi (altro cosi detto nocivo), che alimenterà i fautori del credo di Diana a legittimare lo sparo ad essa...
Comunque, che ti dobbiamo dire caro amico?
Quì da un pò di anni i tagli vengono fatti bene, non ovunque, occorre controllare sempre, ma diciamo che i diametri da regolamento vengono rispettati, ma c'è tanto da fare, in primis proprio per la robinia.
Curioso poi che proprio la Robinia è stata oggetto di spese in ambito di regione, pensa uno studio e un vademecum dedicato a questa pianta con tanto di metodi di contenimento descritti.

Peccato che poi in regione non abbiano pensato di coivolgere il CFS in questo e cercare un attuazione reale di quanto di buono messo nero su bianco...
Credo che la regione doveva sparire perchè in Toscana di sperpero come vedi ce ne è stato proprio a carattere regionale e non le province perchè perdiamo il dettaglio del territorio e la virtuosità (qualcuna lo era) nel gestire capillarmente i propri territori, anche come dici tu da un punto di vista di ritorno anche economico.
Una zona attrae se è integra, altrimenti è e rimane marginale.

Però oggi abbiamo diversi strumenti, internet tra essi, il piano dei tagli (o come si chiama) regionale è scaricabile da internet, lo stesso i regolamenti provinciali.
Il cittadino può e deve rompere le scatole, non ti arrendere!

Massimo

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elleelle
Moderatore Trasversale

Città: roma

Regione: Lazio


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Flora e Fauna

Inserito il - 21 novembre 2012 : 17:19:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Una parte dei tagli di cui parlavo sono già visibili negli aggiornamenti di Google Earth, ma la maggior parte non si vedono ancora.


Immagine:
Taglio del bosco
188,01 KB

Modificato da - elleelle in data 21 novembre 2012 21:27:16
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 22 novembre 2012 : 07:41:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Un consiglio al volo... se vedete un taglio di bosco sospetto, dovreste scrivere un esposto formale al Comando Provinciale del CFS (N.B., il Comando Provinciale, non il Comando Stazione locale), meglio se ben documentato con foto. Se per il taglio hanno aperto strade nel bosco, o ci sono stati movimenti di terra vari, fate l'esposto al Comando Provinciale del CFS, i Carabinieri e la Procura della Repubblica, non in copia, ma indirizzato in uguale misura a tutti e tre. Purtroppo però, i tagli sono spesso conformi ai piani di taglio approvati e c'è nulla o poco da fare, a parte cercare di cambiare la vecchia mentalità che vede nel bosco solo una coltivazione di alberi da sfruttare al meglio, non un ecosistema fragile e complesso da custodire. Che il giorno sia dolce con voi.

Sarah Gregg - Lynkos


"Mi rendo conto anche che non possiamo vincere questa battaglia per salvare specie e ambienti senza creare un legame emozionale tra noi e la natura, poiché non lotteremo per salvare ciò che non amiamo, ma che apprezziamo solo in qualche senso astratto" (Stephen Jay Gould)
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Frustone
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Città: Siena
Prov.: Siena

Regione: Toscana


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Inserito il - 30 novembre 2012 : 09:32:05 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di lynkos:

Un consiglio al volo... se vedete un taglio di bosco sospetto, dovreste scrivere un esposto formale al Comando Provinciale del CFS (N.B., il Comando Provinciale, non il Comando Stazione locale), meglio se ben documentato con foto. Se per il taglio hanno aperto strade nel bosco, o ci sono stati movimenti di terra vari, fate l'esposto al Comando Provinciale del CFS, i Carabinieri e la Procura della Repubblica, non in copia, ma indirizzato in uguale misura a tutti e tre. .


Sara, permettimi di correggerti visto che controllare la natura è una delle mie attività e bada bene lo faccio da cittadino che con corsi specifici è adesso pubblico ufficiale amministrativo.
Carabinieri e procura no.
Primo perchè i carabinieri non sono preposti a questi controlli, si muovono solo se gli altri preposti non sono contattabili, secondo la procura stessa non agisce se non dimostrando che i preposti per una qualche ragione non si sono "mossi"..

Chi sono i preposti?
I preposti a ciò sono: CFS, Polizia Provinciale (in primis perchè è la provincia che attua e modifica all'uopo il taglio del bosco nel proprio territorio) e i Gav.

I Gav spesso risultano i più efficaci, perchè?
Perchè sono volontari, fanno questo per pura passione e non rispondono a logiche di alcunchè e sono pubblici ufficiali dotati di poteri sanzionatori e amministrativi.

Ma procura e carabinieri non centrano, anche perchè non puoi segnalare alla procura ad esempio l'apertura di una strada boschiva, perchè poi la procura rigira al tutto ai preposti e facendo così abbiamo perso tempo e il tempo nel taglio del bosco è l'efficacia primaria.

Ma anche un cittadino normale può fare tanto, come??
Allora per prima cosa si cerca il regolamento regionale e provinciale, lo si guarda e si verifica ciò che è successo, in modo che quando chiamiamo i preposti siamo in grado di dare un'informazione precisa e dettagliata.
Spesso è proprio dal grado di dettaglio della segnalazione che si ha un'efficacia maggiore.

Saluti.

Massimo

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Modificato da - Frustone in data 30 novembre 2012 09:32:56
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lynkos
Con altri occhi


Città: Sant'Eufemia a Maiella
Prov.: Pescara

Regione: Abruzzo


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Inserito il - 30 novembre 2012 : 12:42:57 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Caro Massimo, non è che stiamo dicendo molto di diverso. In questo ambito, il primo referente è ovviamente il CFS. Però, a volte, "l'integrazione stretta" fra il Comando Stazione e la realtà locale può portare, diciamo, ad una certa riluttanza da parte del primo di entrare in conflitto con il secondo . Ecco perché suggerivo di fare un eventuale esposto direttamente al Comando Provinciale che dovrebbe essere meno vulnerabile a pressioni possibili, dirette o indirette che siano. Poi indirizzando detto esposto anche ai Carabinieri e alla Procura in uguale misura ha come obiettivo soprattutto quello di stimolare una risposta più sollecita dal CFS che così si sente in qualche maniera "osservato" anche a livello istituzionale. Il consiglio viene da "qualcuno che sa" e, nella mia esperienza, funziona (più o meno)... ma può darsi benissimo che le dinamiche sono diverse secondo la regione.
Per il resto, come dici tu, è ovviamente la responsibilità di tutti noi di fare tutto il possibile anche al livello personale. E ovviamente, più dettagli ci sono, meglio è. Buoni esposti a voi .

Sarah Gregg - Lynkos


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